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Gay & Bisex

esperienza gay


di cicciosv
13.04.2010    |    31.346    |    0 7.9
"Ci guardavamo in faccia ridendo, forse per non vedere cosa toccavano le nostre mani, quando Renzo che era venuto per prima, si abbassò e me lo prese in bocca..."
Nel paese dei miei nonni, dove trascorrevo le vacanze, ero amico di Mario, qualche anno più grande di me e Renzo, un ragazzino dodicenne, entrambi del luogo. Facevamo spesso discorsi di sesso, anche se non avevamo mai fatto nessuna esperienza, raccontandoci in genere quello che avevamo ascoltato dai fratelli maggiori o delle sbirciate furtive fatte alle sorelle o alle mamme, a volte colte sul fatto con i propri ragazzi o con i nostri papà e poi via a farci tante seghe! Un giorno, dopo aver scommesso a chi faceva la pipì più lontano, decidemmo di farci una sega collettiva per vedere chi sborrasse per primo, ma per rendere la cosa più gradita ognuno masturbava l'amico a fianco facendo così un circolo. A me toccò segare Mario, il promotore della sega, mentre Renzo, segava me ed era segato da Mario. Ci guardavamo in faccia ridendo, forse per non vedere cosa toccavano le nostre mani, quando Renzo che era venuto per prima, si abbassò e me lo prese in bocca. Tra la mia meraviglia e il mio piacere spruzzai in bocca e in faccia a Renzo che sembrava gradire molto il trattamento tanto che si fece sborrare in bocca anche da Mario. Poi candidamente disse: "E' un gioco! Cosa c'è di male?" Inutile dire che quello fu il gioco più praticato della stagione.
Lo stesso anno però mio nonno morì ed io non tornai più al paese perdendo i contatti con i miei amici. Rividi Renzo solo quando lui, ormai 21enne, fu ospite dai miei in attesa di un visto dall’Ambasciata Messicana per espatriare a Cancun dove aveva trovato lavoro come cuoco.
Ci ritrovammo quindi nella mia cameretta, la sera, distesi sui lettini, a chiacchierare ricordando i tempi trascorsi. Mi raccontò che Mario si era sposato, aveva una figlia e che adesso faceva lo stagionale in Svizzera, degli altri amici che erano rimasti al paese e mi confidò che finalmente fuori dall’Italia avrebbe potuto essere libero di dichiararsi gay senza alcuna vergogna. Lui si era sempre sentito attratto dai maschietti e Mario che era stato il primo a fargli il culetto, per molto tempo fu il suo ragazzo con cui si davano reciproca soddisfazione ogni volta che si incontravano.
Il discorso mi stava eccitato e Renzo subito se ne accorse, si avvicinò al mio lettino e cominciò a toccarmi dicendomi: “Ti ricordi quando te l’ho preso in bocca la prima volta? Lo sai lo avevo fatto solo a Mario e adesso avrei voglia di rifarlo con te, il pompino è la cosa più bella ed eccitante che provo, fammelo sentire!”. Mentre parlava così, la sua mano era già scivolata sotto gli slip e mi stava tastando. Il cazzo, mi s'indurì come il marmo, non ebbi il tempo di capire cosa stesse succedendo che lo vidi chinarsi e prendermelo in bocca. Mi sentii avvampare, ero eccitato, ma anche un po’ imbarazzato, mentre Renzo me lo succhiava, sperai che il mio cazzo lo soddisfacesse, non volevo che il mio affare sfigurasse in confronto a quello di Mario. Rimasi sdraiato sul letto con la sua testa tra le gambe, sentivo sul cazzo una sensazione di bagnato e di caldo, la sua lingua si districava in movimenti circolari sulla cappella, indugiando di tanto in tanto anche sul buchetto, nessuna ragazza fino allora mi aveva fatto sentire una simile sensazione! Poi cominciò un lento e ritmato su e giù, il cazzo pian piano gli scendeva quasi in gola aumentando a ogni istante il mio godimento. Gli esplosi in bocca tanti schizzi che quasi lo soffocarono. Parte della sborra gli colò dalla bocca e la maggior parte di quella non ingoiata andò a finire sulla mia pancia. Renzo dopo essersi lasciato andare a un sospiro di sollievo, mi leccò tutto lo sperma dalla pancia e dopo un’ultima leccatala cazzo, ritornò al suo posto addormentandosi.
Da allora non ebbi più nessun rapporto con i maschietti e di dedicai esclusivamente alle donne, anche se, a distanza di 20 anni, ricordo ancora quel pompino di Renzo come il più bello ed eccitante mai avuto. Proprio per questo ricercavo qualcosa del genere sui vari siti d'incontri, quando, dopo un veloce contatto via mail, incontrai Sandro e Giovanna, “la coppia, lui bisex, solo giochi manuali e orali”. Accettai subito un meeting con loro. Lei bruna, discreta di viso ma con un culo notevole, lui moro, occhi scuri, alto e con fisico da atleta. Un caffè in salotto, poi sbrigativamente e con sicurezza Sandro, il marito, mi presenta Giovanna nei dettagli, sollevandogli la gonna e piegandola sulla poltrona del divano per farmi osservare il magnifico culo e spostandogli le mutandine mi fa vedere la figa ben rasata di lei. Sono seduto sul divano di fronte a Giovanna e mi sono molto eccitato. Sandro estrae il suo cazzo…molto, molto grosso…gran cappella….ben gonfiata, lui è bsx e lo sapevo. A fatica lei lo prende in bocca. M'incanto a guardare! Sono sempre più eccitato! Estraggo il mio cazzo…normale, lo accarezzo. Lei si avvicina in ginocchio e me lo prende in bocca. Anche lui viene vicino. Temo che mi proponga di farsi leccare… meno male non è così! Mi chiede di unirsi con la sua signora sul mio cazzo. Non faccio in tempo a rispondere che già sento la sua bocca che si alterna con quella della moglie. Le due lingue sulla cappella, poi Sandro mi lecca le palle e scende verso il buco del culo. Allargo e sollevo le gambe. Giovanna fa scendere della saliva sul mio cazzo e lui cerca di penetrarmi con la lingua nel buchetto. Si alternano, ora l’uno ora l’altra. Con le mani mi sego mentre le loro bocche mi succhiano rumorosamente. Non resisto molto, non ce la faccio più. Sborro con un fiotto ben caldo e denso! Con gli occhi socchiusi non capisco bene chi ha preso in bocca la mia sborra ma vedo che loro due si baciano e che dalle labbra cola. Poi Giovanna fa scendere sulla mia cappella sborra e saliva e Sandro mi ripulisce. Sono stremato, ma ho goduto come un porcello. Lei mi strizza la cappella per far uscire ancora una goccia e lui la raccoglie. Sono impietrito dal piacere. Mi è piaciuto? La risposta: due bocche sul mio cazzo… chi le distingueva più!

cicciosv
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