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Gay & Bisex

il terzo.....


di speedyfe
15.06.2013    |    6.197    |    2 9.8
"Mi era sembrato un bel camionista moro da quel po che ero riuscito a vedere, questi scese dalla cabina e si avvicinò alla mia auto; non mi sbagliavo era..."
Ero in auto solo quella sera, e giravo cazzeggiando quando vidi un camion greco che era a bordo strada dove c'era una piccola piazzola con le 4 frecce accese che mi fece un cenno di abbaglianti mentre stavo giungendo. Rallentai e mi fermai dalla parte opposta della strada, mi chiedeva dal finestrino informazioni su una fabbrica che stava cercando, guardai nello specchietto retrovisore e visto che non c'erano altre macchine in arrivo girai l'auto e mi avvicinai al camion fermandomi giusto davanti. Mi era sembrato un bel camionista moro da quel po che ero riuscito a vedere, questi scese dalla cabina e si avvicinò alla mia auto; non mi sbagliavo era davvero un gran bel tipo e l'occhio mi cadde subito sul possente fisico e sul pacco che si intravedeva dagli short che portava, abbinati a una canotta bianca che pareva gonfia sul petto dall'enorme villosità. Ciao mi disse, e mi chiese informazioni su una via da raggiungere per scaricare del materiale in una fabbrica. Mi fece vedere un foglio dove c'erano i dati e la destinazione e il nome della fabbrica, così feci mente locale mentre continuavo a guardare quel rigonfiamento decisamente provocante.........
Si si dissi io, conosco la via e mi offrii di portarlo facendomi seguire, il posto era a qualche chilometro da dove eravamo e quasi ipnotizzato da quegli occhi neri e dal sorriso che si vedeva non potei che esserne anche felice. Grazie grazie mi disse lui lo guardai ritornare verso la cabina del camion dapprima con la testa fuori dal finestrino e poi dallo specchietto laterale gustandomi la visione di quelle gambe ben fatte che salivano sino a rivelare un gran bel culo.
Partii e lui mi seguì.
Mentre mi dirigevo nella zona che cercava, la mia mente iniziò a fantasticare sollecitata da tutti gli stimoli che si erano presentati in quei pochi attimi di conversazione e di scambio di sguardi e sorrisi............
Avevo il braccio sinistro appoggiato sul bordo del finestrino la sera o meglio la nottata era molto calda e si sentiva il caldo dell'asfalto che risaliva man mano più calmierato dalla brezza della campagna che avevo ai lati della strada, sudavo, non so se per il caldo o per il fatto che mi sentivo attratto da quell'uomo così gentile e al tempo stesso decisamente sexy......
Arrivammo nel giro di pochi minuti nel luogo e rallentai mettendo la freccia a destra sino a fermarmi davanti alla fabbrica indicata sul foglio mostratomi in precedenza, ( per fortuna la conoscevo bene ).
Si fermò anche lui e non appena parcheggiato il camion spense i fari. Gli indicai con la mano la fabbrica e lo salutai. Ripartii e dopo un attimo vidi che si apriva la portiera della cabina e lui scese, il bianco della canotta risaltava inconfutabilmente nel buio della notte e vidi dallo specchietto retrovisore che salutò, ma io ero come pervaso da una voglia di tornare indietro per vederlo ancora una volta passandogli accanto. Rallentai e girai l'auto. I fari lo illuminavano benissimo e proseguii molto lentamente per gustarmi qualche attimo di più quel bel tipo, un dio greco pensai mentre mi avvicinavo ormai a pochi metri da lui. Incrociai il suo sguardo e mentre feci un cenno di saluto vidi con mia somma sorpresa che si portò la mano sul cazzo........
Per un attimo non fui sicuro di aver visto bene ma proseguendo vidi dallo specchietto che continuava a toccarsi.
Allora qui la cosa si fa interessante mi dissi, frenai e tornai indietro, mentre le mie mani tremavano.
Lui a quel punto si girò e si diresse al lato del passeggero tra il camion e il boschetto a bordo strada, mentre si girò un attimo quasi a esortarmi di seguirlo e per vedere io cosa facessi. Mi fermai dietro al suo tir e spensi fari e motore, ma non scesi subito dall'auto, ero combattuto tra scendere e raggiungerlo e il timore di aver frainteso i suoi gesti quasi inequivocabili lanciati nei miei confronti. E se è un malintenzionato? Mi dicevo, che faccio? Scendo o no? In un attimo fui pervaso da una serie di domande, chiusi i finestrini presi dalla tasca della portiera due preservativi e un pacchetto di fazzolettini e anche se ero un pò timoroso decisi di scendere.
Mi accesi una sigaretta e mi avvicinai al lato destro del tir, intravedendo la brace di una sigaretta che si ravvivava sotto il tiro dato e dato un tiro alla mia, arrivai vicino a lui. Ciao fu detto due volte una da lui e una da me. Mentre vedevo la sua mano sinistra all'interno degli short che indossava che lentamente si muoveva. Allungai la mia mano verso di lui verso quel rigonfiamento che ora era davvero molto più importante e mentre stavo per toccarlo lui tolse la sua mano permettendo alla mia di toccarlo, lasciandomi immaginare quello che il tatto mi diceva. Lo strusciai due o tre volte e lui lanciando la sigaretta si abbasso i pantaloncini togliendo ogni immaginazione e rendendo visibile un cazzo notevole. In quel momento i miei sensi andarono in tilt, ero rapito da lui e da quello che si palesava davanti a me, ma una doppia scarica di adrenalina mi colse, si aprì la portiera lato passeggero del tir. Indietreggiai un attimo e lui mi disse, tranquillo non aver paura, noi cerchiamo sesso, se vuoi puoi succhiare. La tentazione era forte. Il suo collega era un tipo piacevole alla vista della luce interna, un bel ragazzo anche se meno interessante fisicamente, ma comunque niente male, e si teneva le mani sul cazzo, mentre ci guardava dal sedile. Mi avvicinai nuovamente e presi in mano il cazzo, mentre aprivo il preservativo con l'altra. Lo infilai e mi abbassai aprendo la bocca e facendolo scomparire lentamente. Mi accorsi mentre lo sbocchinavo che il secondo scese dal camion e si avvicinò mentre si abbassava i pantaloncini. Gli diedi il preservativo e questi lo mise dopo aver mostrato un cazzo molto più grande di quello che stavo sbocchinando, e decisamente in tiro mi appoggiò la cappella sul viso, mentre succhiavo. Non credevo a quello che mi stava succedendo, ero talmente eccitato dalla situazione in cui mi trovavo che non pensai più a nulla se non a succhiarli ora uno ora l'altro. Ad un certo punto il primo si spostò e iniziò a toccarmi sulla schiena sino al culo, io mi slacciai i pantaloni e lui infilò la sua mano toccandomi e accarezzandomi. Sapevo dove voleva arrivare e con cosa, lo sentivo appoggiato duro pronto e facendomi piegare, mi insalivai il buco e me lo feci infilare mentre il suo amico si faceva sbocchinare per bene sotto i colpi che mi dava l'altro. Mi stava scopando alla grande, e preparava il buchetto alla nerchia che poi mi avrebbe scopato a seguire. Continuai senza sosta a succhiare quel cazzone decisamente più grosso e lungo di quello che mi stantuffava, e sentivo che gli piaceva. Eccome se gli piaceva, Ero eccitato come non mai. Il primo continuò a scoparmi e come mi scopava, accelerava e rallentava a tratti si fermava mentre era in fondo e sentivo che pulsava come pulsava il mio sfintere sotto i colpi. Il secondo disse qualcosa in greco al primo e questi si fermò un'attimo facendomi gemere, sentivo le sue palle contro le mie, e poi lo tolse, tenendomi in quella posizione. La mia bocca era libera mi insalivai nuovamente e sentii il cazzone del secondo che si appoggiava tra le chiappe strusciando avanti e indietro, lo volevo. Dai gli dissi.
E questi non se lo fece ripetere due volte. appoggiò la cappella sul buco che attendeva solo di essere riempito da quel cazzone veramente bello, e lo infilò piano piano. Sapeva di avere un cazzo di notevoli dimensioni e non voleva che facendomi male si chiudesse il buco o mi tirassi indietro. Entrò con dolcezza ma lo sentivo decisamente più del primo, che toltosi il preservativo si mise a segarsi e godersi la scena del suo amico che mi scopava facendomi gemere e godere. Mi segavo mentre sentivo il vigore del cazzo che entrava e usciva, e mi piaceva. Cazzo se mi piaceva. Il suo amico continuava a segarsi davanti a me mentre l'altro mi alzava la maglietta e me la tolse mentre continuava a scoparmi aiutato anche dall'amico. Ero a torso nudo con i pantaloni abbassati mi segavo con un cazzo in culo e uno davanti al viso in tiro al massimo dell'eccitamento, tant'è che spesso smetteva di segarsi perchè era sul punto di venire. Io ero al limite sarei durato ancora poco. Anche lui si fermava spesso e diceva di non muovermi perchè era ormai sul punto di venire. Lo tolse dal buco e si sfilò il preservativo. Lo prese in mano e facendomi inginocchiare si misero entrambi davanti a me che ero accovacciato sulle gambe mentre anche io mi segavo, Stavo per venire ero super eccitato e loro anche. Sentii uno schizzo caldo arrivarmi sul collo e dopo un attimo anche un secondo e un terzo dall'altra parte del collo, e un quarto e un quinto, Venni copiosamente anche io, mentre sentivo colarmi sul torace gli schizzi caldi, e i gemiti di piacere di tutti e tre che si mescolavano nel silenzio della notte. Fu una scopata memorabile.
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