marcooo

Arrivò il suo compleanno. Per festeggiare organizzò una serata in pizzeria. Al tavolo c’erano circa trenta persone, i suoi compagni di calcio, una decina di ragazzette, alcuni amici ed io. Conoscevo pochi dei suoi amici, non avevamo frequentazioni comuni però mi fece piacere il fatto che mi avesse invitato. La cena prese da subito una piega goliardica, si scambiavano battute tra un sorso di birra e l’altro tanto che il tasso alcoolico raggiunse velocemente livelli elevati. Tra tutti quello che esagerò di più fu proprio marco in vena di festeggiamenti. La piega della serata virò verso argomenti che da goliardici divennero sempre più piccanti, alcuni suoi compagni della squadra di calcio cominciarono a flirtare con le ragazze presenti mentre marco era il centro di centro di ogni discorso e palesemente l’obiettivo di alcune ragazzine arrapate. La serata prosegui in un pub dove altro alcool ci inebriò. Ero ammirato e invidioso della complicità di marco e dei suoi amici che parlavano senza inibizioni in un clima da spogliatoio favorito anche dal fatto che alcune ragazze se ne erano andate via ed erano rimaste solo quelle che palesemente cercavano un aggancio. Era per me l’occasione di conoscerlo meglio, notavo nei suoi amici la stessa ammirazione per marco che avevo io, solo che la loro era genuina e non interessata. Spesso alcune battute dei suoi amici alludevano alla virilità del mio coinquilino come per fargli assist verso le ragazze che si interessavano sempre più. Sicuramente li invidiavo per il fatto di poterlo vedere nelle docce, insaponarsi ed asciugarsi.
Per concludere la serata ci ritrovammo a casa nostra io, marco, tre ragazze e due suoi amici. Protetti dalle mura domestiche l’atmosfera divenne più rilassata e l’ambiente si scaldò velocemente. Capii che per marco ed i suoi amici era abbastanza normale lasciarsi andare ad effusioni in compagnia mentre per me i rapporti erano sempre stati riservati.
Ben presto la scena cambiò e i due amici che stavano sul divano cominciarono a slinguarsi con le due ragazze più disinibite, le loro mani palpavano i seni mentre io senza farmi scoprire godevo della vista dei loro jeans che avevano cominciato a tendersi sotto la spinta dell’eccitazione. Marco era veramente perso nell’alcool, i suoi discorsi erano sconclusionati ed i riflessi lenti, aveva decisamente esagerato. La terza ragazza, esclusa dal quartetto sul divano si rivolse a noi ed essendo marco completamente sbronzo si attacco a me. L’eccitazione generale e l’alcool mi portarono a sciogliere le mie inibizioni, ormai comandava solo la parte bassa del mio corpo per cui mi ritrovai a limonare con la tipa eccitato più per la situazione inaspettata in cui mi trovavo, una stanza con tre maschi virili ed arrapati che si davano da fare, che non per la tipa in sé. Mentre io e lei ci baciavamo marco riemerse parzialmente dal suo torpore e cominciò ad accarezzarle i seni da dietro mentre lei distolse una mano dal mio corpo per cercare l’addome e quindi la patta di marco. Era ormai presa tra me e lui. Le mani di marco cercavano insistentemente i seni della ragazza ed io simulando un eguale interesse feci in modo di poterle incrociare di tanto in tanto su quel corpo estraneo che divenne il mio campo di battaglia alla ricerca di un contatto rubato con lui.
Nel frattempo una delle due coppie lascio casa salutandoci frettolosamente e senza essere contraccambiata, tutti erano presi da altre attività. La seconda coppia stava per superare il limite, lui aveva una mano infilata dentro i pantaloncini elastici della tipa che ricambiava titillando i pettorali del calciatore. Passò poco che si diressero verso le camere.
Marco passava da fasi in cui era più reattivo a fasi in cui si adagiava sul divano in una sorta di dormiveglia. Il contatto rubato con le mani di marco mi riportarono alla ragione. La ragazza tra noi doveva scomparire, non mi interessava. Fu allora che mi alzai prendendo per mano marco e la tipa mi diressi verso camera mia. Finimmo invece in quella di marco perché la coppia di prima stava usando il mio letto! In camera sua ci ritrovammo sul suo letto. Per me era la prima volta, potevo sentire l’odore delle sue lenzuola impregnate del suo odore. Decisi di agire, andai in cucina preparando tre bicchieri di vodka, uno lo corressi con il sonnifero.
Lei si addormentò mentre marco dopo l’ennesimo cicchetto perse ulteriormente di reattività e di tanto in tanto bofonchiava parole senza senso. Io non bevvi per non perdere la lucidità necessaria a perseguire il mio intento. Dalla mia stanza potevo sentire gemiti sommessi dei due che stavano usurpando il mio letto! Nulla a che vedere con il ritmo ed il rumore cui ero abituato da marco ma comunque la mia camera ed il mio letto violati erano un’altra colpa di marco.
Bendai marco con una tshirt, era ormai privo di reazioni mentre la ragazza era collassata di fianco a noi. Finalmente era il mio turno. Tra l’alcool e l’eccitazione marco no reagì e si lasciò andare a quella immagino credesse un’iniziativa della tipa.
Eccolo! Nel suo letto, mollemente adagiato cominciai a togliergli i calzini rivelando i piedi grandi e ben disegnati dalla natura che spesso avevo notato quando girava per casa. Passai a togliergli la t-shirt e quindi a sfilargli i jeans. In tutto questo lui non reagì come quando si mette a letto un bambino completamente assonnato. Le gambe muscolose, l’addome ed il petto scolpito trasmettevano calore al solo sguardo mentre solamente i boxer mi separavano dalla visione completa del suo corpo. Il cazzo doveva essere molle anche se consistente ma non ebbi molto tempo per ragionarci su perché infilati le mani sotto l’elastico dei boxer trascinandoli verso il basso sfilandoglieli.

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