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Caro diario - 8


di bird2012
21.05.2016    |    28.876    |    3 3.3
""Silvia, Bruno me lo ha appuntato nel culo: questo figlio di puttana mi sta per inculare, con la complicità di quella dolce troia della mia..."
Caro diario

Cap.8

Fu meraviglioso svegliarci la mattina con mamma in mezzo a noi.
Cominciammo subito a stringerla, a baciarla, ad accarezzarla e lei rispose con libidine ai nostri baci e alle nostre carezze: andammo subito tutti e tre su di giri.
La sua fica iniziò subito a bagnarsi copiosamente e i nostri uccelli si addrizzarono per bene, pronti a deliziare nuovamente il nostro amore.

“Tesori miei, fatemi iniziare bene la giornata, prendetemi insieme! Vi voglio tutti e due dentro di me! Valerio, so che tu prediligi il culo, allora la fica la darò a mio figlio!”

Mi venne sopra a cavallo e si impalò subito sul mio cazzo.
Mi strinse forte a lei e iniziò a chiavarsi lentamente… su e giù… su e giù!
La sentii subito fremere.

“Bruno, amore di mamma, è proprio vero: il cazzo del proprio figlio ti manda ai pazzi!” e mi infilò la lingua in bocca in un osceno bacio incestuoso.

Zio, intanto, aveva preso posto dietro di lei: appuntarglielo sul buchetto e spingerglielo tutto nel culo fu questione di un attimo: mamma ormai era meravigliosamente sfondata sia davanti che dietro, per cui l’uccello le entrava dentro senza particolari preparazioni.

“Uhmmm! Dio santo! Sentirmi i vostri cazzi dentro di prima mattina è proprio quello che ci vuole! Dai… fottetemi amori miei… fottetemi!”

La scopammo e la inculammo come desiderava e le riempimmo entrambi i buchi con la nostra sborra!
Anche lei ebbe un appagante orgasmo con i nostri due uccelli nella fica e nel culo!
Quando si alzò in piedi era meravigliosa nella sua oscenità: la sborra le colava senza soluzione di continuità sia dalla fica che dal culo… una immagine di una libidine tremenda!
Prima di uscire per andare all’Università mi ribadì la sua richiesta.

“Bruno, mi raccomando, non dire niente a Silvia: voglio essere io a farle una sorpresa!

Due giorni dopo, in mattinata, mi inviò un messaggio.

“Ciao, amore! A che ora torni questa sera? Ho voglia di stare io e te da soli! Voglio averti tutto per me e voglio prepararmi per accoglierti nel migliore dei modi!”

Le risposi che sarei tornato verso le 5 del pomeriggio e che non vedevo l’ora di stare tra le sue braccia.

Quando tornai a casa e mi venne ad aprire rimasi senza parole: avevo davanti a me la classica troia addrizza cazzi!
La mia dolce mamma si era preparata proprio bene per farmi eccitare!
Un corpetto nero stretto alla vita che dei nastri, che lasciava scoperto il seno, la fica e il culo!
Dal corpetto partivano le strisce nere delle giarrettiere che scendevano lungo le cosce per fermare le calze a rete, anch’esse nere, con la riga dietro e, per finire, due scarpe aperte, allacciate alla caviglia con un tacco stratosferico!
Un abbigliamento di un erotismo indescrivibile!

“Mamma, Dio mio, sei meravigliosa: lo sai che mi piace la donna porca, la donna troia e ti sei vestita proprio come piace a me! Mi hai già fatto indurire il cazzo!”

“Ma è proprio quello che voglio, amore mio!” e cominciò a baciarmi come impazzita.

Mi spingeva la lingua in bocca, mi mordeva le labbra, mi leccava il viso… sembrava indemoniata!
Mentre mi baciava prese a spogliarmi finché non rimasi completamente nudo… con il cazzo completamente in tiro!
Me lo prese in mano e lo strinse dolcemente.

“Bruno, angelo mio, da quando tu e mio fratello mi state facendo gustare i vostri cazzi non campo più, sono perennemente eccitata, ho sempre voglia di far godere un cazzo, anche solo con una sega o con un pompino, ma ho un continuo desiderio di farlo sborrare, vedere la sborra zampillare gioiosa da quel dolce buchino!
Amore, spero che quando farai scopare Silvia dai tuoi amici penserai anche alla tua mamma: ti prego, non escludermi dai vostri piaceri, trova qualche bel cazzo anche per me!
Adesso vieni, tesoro di mamma, andiamo in camera da letto che voglio godere!”

Mi cinse la vita con il suo braccio e ci dirigemmo verso la sua stanza da letto.
Quando fummo vicinia alla camera cominciai a percepire dei gemiti, dei lamenti, dei mugolii.

“Ho l'impressione che il mio letto sia già occupato!” mi sorrise mamma, poi aprì la porta e mi spinse dentro!

Quello che vidi mi fece andare il sangue in testa e il mio cazzo ebbe una prorompente impennata.
Stavano sopra il letto avvinghiati in un abbraccio colmo di libidine!
Silvia, la mia amata porcellina, era distesa supina, scosciata come una troia, con mio zio che era sopra di lei, con il cazzo completamente infilato nella sua fica: l’abbracciava, la teneva stretta a lui, la baciava e la fotteva con vigore!

Ammiravo estasiato il culo di mio zio alzarsi e abbassarsi ritmicamente sopra il ventre della mia donna, il suo cazzo entrare e uscire oscenamente dalla sua fica, mentre la mia porca, con le mani avvinghiate contro le chiappe di mio zio, accompagnava spudoratamente il movimento della chiavata!
Quando mi vide mi lanciò un bacetto.

“Amore, ti stavo aspettando! In attesa del tuo arrivo tuo zio mi sta dando proprio una bella ripassata! Questo porco mi ha già fatto sborrare due volte: me la sta proprio sfondando! Ho saputo che con la sua ex donna ne ha mangiata poca di fica: ha un bell’arretrato da colmare… ed io sono ben disposta a fargli recuperare il tempo perduto! Ho sempre pensato che non bisogna trascurare né sottovalutate i parenti: tra le loro gambe troviamo sorprese entusiasmanti!

Tra la fica di tua madre e il cazzo di tuo zio ho solo l'imbarazzo della scelta: una meglio dell’altro! Devo ritenermi fortunata: sono capitata in una meravigliosa famiglia! Adesso mi godo tuo zio, poi penso a tua madre! Mi hanno raccontato tutto ed è stato molto eccitante sapere quello che avete fatto! Ora appartengo a pieno titolo alla vostra famiglia ed il mio corpo sarà a completa disposizione di chi vorrà gustarselo! Uhmmm!! Dai Valerio, mi piace come affondi il cazzo! Sì… fa vedere a tuo nipote con fai godere la sua donna!”

Silvia si stava godendo l’uccello di mio zio con tutti i sentimenti.

"Amore, sei proprio una zoccola: non ti bastano tutti i cazzi che ti faccio scopare, adesso ti fai fottere anche da mio zio, e, da quello che vedo, la cosa non ti dispiace poi tanto" le dissi sorridendo!

Lei ansimava e si contorceva come una maiala sotto gli affondi di cazzo che gli infliggeva mio zio.

"Tesoro, hai ragione, ma questi due figli di puttana, tua madre e tuo zio, mi hanno teso un tranello!
L'emerita porca di tua madre mi ha telefonato dicendomi che doveva parlarmi.
Quando sono arrivata si è fatta trovare vestita da troia e la cosa mi ha mandato subito su di giri!
Non c'è stato bisogno di parole, ci siamo fissate e abbiamo letto nei nostri occhi la stessa voglia di godere: ci siamo abbracciate e abbiamo cominciato e baciarci con furiosi lingua in bocca!
Dopo un po’ di baci e carezze mi ha guardato.

“Sei gelosa?” mi ha chiesto.

“Perché me lo chiedi?” le ho risposto.

“Perché mi sono scopata il tuo uomo! Si hai capito: mi sono fatta scopare da mio figlio! Voglio che tu sappia che è stata una cosa meravigliosa, la sua splendida verga mi ha fatto godere come non mai, mi ha mandato in estasi!
Silvia, credimi, è stato qualcosa di sublime sentire mio figlio dentro di me e devo confessarti che non posso più rinunciare a lui, non posso più fare a meno di sentirmi posseduta da mio figlio!

Mentre facevamo l’amore mi ha confessato che anche tu mi vuoi: beh, sappi che anche io ti voglio! Che ne dici di condividere le nostre fiche e il cazzo di mio figlio? Sarebbe un triangolo meraviglioso: ognuno potrebbe godere del corpo degli altri due senza gelosie, ma con amore e passione!
Spero la cosa non ti dispiaccia!
Sappi, inoltre, che ho detto io a Bruno di non dirti nulla di noi due: volevo essere io a dirtelo, tra donne ci si capisce meglio, specie se si tratta di dividerci le attenzioni dello stesso maschio!”

“Non mi dispiace affatto, anzi! Sono lusingata e felice di poter essere anche io parte attiva del vostro incesto! Olga, ti confesso che ti invidio: anche io desidero farmi scopare da mio figlio! Gliel’ho detto a Bruno e lui ne è stato felice!” le ho risposto.

“Allora promettimi che, se sarò ancora in vita, mi farai assaggiare anche l’uccello di mio nipote!
Comunque sappi che ti ho invitato anche per farti sapere quanto è porca la tua futura suocera! Voglio farti partecipare a pieno titolo ai miei perversi piaceri!” e abbiamo ripreso a baciarci ed accarezzarci appassionatamente.

Già sognavo una splendida lesbicata tra le sue braccia quando mi ha preso per mano e mentre mi conduceva verso la camera da letto mi ha detto queste parole.

"Tesoro, mentre aveva il suo uccello piantato nel mio ventre mio figlio mi ha parlato tanto di te, mi ha confidato che anche tu, come me, sei una gran troia golosa di cazzo e che ami farti possedere da più maschi ed è anche per questo che ti ama da morire!
E siccome voglio che la futura moglie di mio figlio entri a pieno titolo nella nostra famiglia ho pensato di farti cosa gradita preparando una deliziosa sorpresina!"

Amore, quando ha aperto la porta della stanza ho sentito immediatamente la fica contrarsi dall'eccitazione!
Sdraiato sul letto, completamente nudo, a cosce larghe e con il cazzo in mano, c'era tuo zio che si stava segando lentamente.
Tua madre mi ha abbracciato.

“Valerio lo conosci, è mio fratello: scopo anche con lui! Ormai ho un debole per i maschi di famiglia!
L’altra sera mi hanno scopato in due, mio figlio e mio fratello: mi hanno fatto impazzire, ma tu sai di cosa parlo, so che hai molta esperienza di rapporti multipli!”

Ho guardato Valerio e lui mi ha sorriso.

"Ciao, Silvia, benvenuta nella nostra famiglia: sei la donna giusta al posto giusto! Bruno ha tessuto così tanto le tue lodi di porcellina libidinosa che ho una voglia di scoparti da non credere! Con la tua presenza chiudiamo meravigliosamente il cerchio: uno splendido quartetto incestuoso dai molteplici scambi!
Vieni, tesoro, mi ha detto Olga che tra poco verrà anche Bruno: lui ignora la tua presenza e sarà una gradita sorpresa anche per lui! Ormai penso di conoscerlo un po’ e sono certo che troverà estremamente eccitante trovare la sua futura moglie con il cazzo di suo zio nella fica!”

Amore, a quel punto anche io ho trovato eccitante farti la sorpresa, per cui, senza perdere tempo, mi sono spogliata e ho accolto con piacere la verga di tuo zio dentro di me!
Mentre terminiamo di farci questa gustosa scopata tu pensa a tua madre, che poi vengo io a darti man forte!”

Mio zio, intanto, seguitava a montarla con passione.
Mamma, sempre abbracciata a me, mi sussurrò.

“Avevi ragione: Silvia è proprio una dolce troia! Si sta facendo chiavare davanti al suo uomo e gode senza alcun ritegno!
Guarda tuo zio, come si sta montando la tua donna, senza alcun rispetto nei tuoi confronti: merita una dura punizione!
Dai, sfondagli il culo, rendigli pan per focaccia! Dai, Bruno, mi eccita vedere mio fratello che lo prende nel culo: dai, che ti aiuto io, glielo preparo per bene il suo buchino per poter ricevere il tuo uccello senza soffrire troppo!!"

Così dicendo salì sul letto, si mise dietro al fratello e gli allargò le natiche: il buchetto pulsava oscenamente ad ogni affondo di cazzo dentro il ventre di Silvia!
Mamma cominciò a lavorare di fino la rosellina del fratello: cominciò a leccarla e succhiarla con maestria per ammorbidirla per bene.
Io, intanto, mi ero avvicinato a loro, con il cazzo stretto in mano!

“Zio, sono venuto a riscuotere il debito che hai nei miei confronti! Mentre tua sorella ti prepara il buchetto voi pensate al mio cazzo!”

Così dicendo spinsi l’uccello tra le loro labbra.

“Silvia, amore, lo sai che mio zio ti sta dando una grande prova di amore? Pensa che, pur di averti, mi ha confessato di essere disposto a darmi il culo!”

"Valerio, veramente hai promesso il culo a tuo nipote pur di scoparmi? Ne sono veramente lusingata: mai nessun maschietto che mi sono fatta sarebbe stato disposto a tanto! Tesoro mio, meriti tutta la mia riconoscenza: a questo punto ritengo sia superfluo dirti che sarai sempre il benvenuto tra le mie cosce! Dai, adesso prepariamo per bene l'uccello che dovrà darti piacere!"

Cominciarono a succhiarmi e leccarmi il cazzo in contemporanea!
Se lo passavano da una bocca all'altra, si scambiavano le succhiate della cappella con le leccate dell'asta e delle palle: mi stavano portando all'esasperazione!
Per fortuna mamma mi disse che il buchino era pronto per la penetrazione.
Tolsi l'uccello dalle labbra di mio zio e di Silvia e andai a posizionarmi dietro mio zio: mamma si era messa di fianco del fratello e gli teneva le natiche allargate!
Il suo viso era una maschera di libidine!

"Dai, Bruno, fammi vedere come glielo metti: fa piano, non farlo soffrire, ma infilaglielo tutto!"

Guardai la scena davanti ai miei occhi e mi sentii ribollire il sangue!
Non era la prima volta che sodomizzavo un maschietto: nei nostri incontri con Silvia capitava spesso di trovare maschi bisex che amavano essere penetrati mentre si scopavano la mia donna, ma ora la situazione era diversa, molto diversa!
Adesso era mio zio che si stava fottendo la mia donna ed era mia madre che gli teneva il culo aperto per facilitare l’introduzione!
Quando vidi quel buchetto, completamente insalivato dalla lingua di mamma, pulsare voglioso in attesa di essere sverginato sentii il sangue andarmi alla testa!
Guardai mamma: i suoi occhi mandavano lampi di libidine!

“Dai… fammi vedere come te lo inculi! Voglio vedere il tuo cazzo che si fa strada nel buchetto e gli scivola completamente dentro, fino alle palle!” mi sussurrò, mentre gli allargava ancora di più le natiche!

Il cazzo mi scoppiava: gli appuntai la cappella sul buchino!
Zio cominciò a fremere.

"Silvia, Bruno me lo ha appuntato nel culo: questo figlio di puttana mi sta per inculare, con la complicità di quella dolce troia della mia sorellina!"

“Tranquillo! Non è mai morto nessuno a causa di un cazzo nel culo, anzi! La prima volta fa un pochino male… ma dopo sentirai che delizia! Dai retta a me, che me ne intendo di inculate: dopo averlo provato non potrai più farne a meno e sarai tu a chiedere a tuo nipote di farti il culo! Bruno, dai, mettiglielo dentro: non è da tutti incularsi il proprio zio!”

Lo afferrai per i fianchi e cominciai a spingere molto lentamente.
Sentii lo sfintere dilatarsi dolcemente, mentre zio cominciò a gemere di dolore.

“Piano… piano… fermati un attimo! Uhmmm! Come è grosso e caldo! Dai, ancora un po’… sì… fermati! Fammelo sentire! Dio santo, come è duro! Mi brucia un po’, ma è sopportabile! Spingi… sì… sììììì… Dio mio, mi piace! Spingiiii… sìììì… spingiiiiiiii…. Aaaahhhhhh!!!! Sììììììììì!!!!”

Glielo infilai tutto: mamma aveva gli occhi di fuori!

“Madonna santa… Bruno, ti sei inculato tuo zio! Glielo hai dato tutto! Adesso dai… inculalo come si deve… sfondalo!”

Silvia, da parte sua, stringeva forte a lei mio zio, che seguitava a tenerle l’uccello piantato nella fica, e si complimentava con lui!

“Bravo Valerio, adesso lo hai tutto nel culo! Sei proprio un porco: mentre ti entrava dentro ho sentito la tua verga gonfiarsi meravigliosamente nella mia fica! Adesso viene la parte più bella: comincia la galoppata!
Bruno incula te e tu scopi me! Sentirai che meraviglia darlo e prenderlo nello stesso momento!

Io e Bruno lo facciamo spesso questo giochetto con i nostri amici e mi manda in visibilio sentire il maschio che mi sta fottendo contorcersi dal godimento sotto i colpi del cazzo nel culo e trasmettermi questo suo piacere dentro la mia fica, che gode come non mai!

Bruno, dai… iniziamo le danze! Cerchiamo di programmare un bel quartetto! Tu cerca di non venire: mantieni l’uccello duro per il culo di tua madre!
Voglio che Valerio mi sborri nella fica, me la riempia per bene, poi voglio Olga tra le mie cosce che me la lecchi e ingoi tutta la sborra del fratellino… mentre tu te la inculi!
Tua madre conosce bene il sapore della sborra del fratello, ma voglio che senta quanto è più gustosa ingoiarla mentre sgorga dalla fica e voglio che cominci a provare il godimento di leccare una fica sborrata mentre lo prende nel culo! Forza ragazzi!”

Cominciai a inculare mio zio con potenti affondi, affondi che si ripercuotevano nella fica della mia futura mogliettina che, avvinghiata al corpo di mio zio, godeva come una maiala!

“Bravo Valerio, sei proprio un porco, ti piace il cazzo nel culo! Lo sento da come mi stai fottendo: con più libidine, più passione, con il tuo cazzo che pulsa nella mia fica ad ogni affondo di Bruno dentro di te!
Dai… dai tesoro… fottimi che sto godendo! Dai, che mi sembra di essere chiavata da due cazzi, il tuo e quello del mio amore! Dai, Valerio, riempimi per bene la fica di sborra… che poi ci pensa la tua sorellina a leccare tutto!”

Il buchetto di mio zio si era ormai completamente dilatato e ciò mi permetteva di penetrarlo a fondo senza alcun problema.
Il porco ci stava prendendo gusto: affondava il cazzo dentro la fica di Silvia e rimaneva fermo in attesa che anche il mio uccello sprofondasse dentro di lui.
A quel punto cominciava a dimenare il culo come una zoccola: in questa maniera contemporaneamente muoveva il suo uccello dentro Silvia e aumentava lo sfregamento del mio dentro di lui.
Ad un certo punto lo sentii irrigidirsi e sentii il suo buchino contrarsi intorno al mio cazzo: il porco stava per venire!

"Bruno, spingi... inculami forteeee... daiiiiii... che sto sborrando nella fica della tua donnaaaaaa!!!"

Il pensiero che mio zio stesse riempiendo Silvia con la sua sborra mi mandò ai pazzi!
Mi aveva sempre eccitato enormemente vedere altri maschi che venivano dentro la mia donna, ma il fatto che ora fosse mio zio a sborrarle nella fica mi mandava in estasi!
Ad ogni schizzata nella fica di Silvia corrispondeva una contrazione del suo sfintere intorno al mio uccello!
Silvia lo attirava contro il suo ventre.

"Tesoro mio, quanta ce n'hai: me la stai riempiendo per bene! Tua sorella dovrà fare un bel lavoro per ingoiarla tutta! Bravo, proprio una bella sborrata! Mi fanno impazzire i maschi che sborrano tanto! Appena ti sei svuotato per bene togliti che voglio assaggiare la bocca di tua sorella!"

Appena terminò di venire si sfilò dalla fica di Silvia, ma spinse il culo contro il mio cazzo, mentre girava la testa per guardarmi.

“Bruno, non ti togliere, seguita ad incularmi: voglio sentirti ancora dentro mentre mi godo mia sorella che lecca la fica sborrata di Silvia!”

La sua spudorata richiesta era la prova inconfutabile di quanto avesse preso gusto nel sentirsi il cazzo nel culo!
Come non accontentarlo: si posizionò in maniera di vedere lo spettacolo lesbico ed io ripresi ad affondare dentro il suo caldo buchetto!
Silvia, intanto, aveva allargato oscenamente le cosce: dalla sua fica cominciò a colare un bianco rivolo di sperma!
Mamma la guardò estasiata.

“Dio santo, che immagine eccitante: non avevo mai visto una fica sbrodolare sborra!”

“Vieni, Olga, leccami tutta! Il cazzo di tuo fratello mi ha già fatto venire due volte, adesso tocca a te: fammi godere con la tua lingua, voglio sborrarti in bocca!” la incitò Silvia.

“Anche io voglio sentire la tua lingua: Bruno mi ha detto che sei bravissima a far godere le donne ed io voglio riempire la tua bocca con tutti i gustosi umori che mi sgorgano abbondanti dalla fica quando raggiungo l’orgasmo!
Nelle mie fantasie sessuali al primo posto c’è sempre stato un 69 con una donna: cosa può esserci di più piacevole che farlo con la mia futura nuora?”

Così dicendo mamma si avvicinò a Silvia e la baciò con la lingua in bocca, poi l’accarezzò.

“Tesoro, quando mi leccano la fica e mi fanno godere molto mi eccita moltissimo pisciare in bocca a chi mi ha dato tanto piacere: tu che ne dici?”

“Che è veramente un piacere leccare la fica a una zoccola come te! Vienimi sopra, tesoro, e mettimela in bocca: sono pronta a ricevere tutto dalla tua fica!”

In un attimo mamma si mise sopra Silvia, nella classica posizione del 69, e affondò il viso tra le sue cosce e prese a risucchiare voracemente la sborra che colava copiosa dalla vagina.
La porca alternava risucchi a veloci leccate su grillo di Silvia, che cominciò a mugolare come una porca.

“Brava puttana, hai imparato subito come far godere una donna! Dai, zoccola, leccami la fregna… fammi sborrare! Uhmmm! Che gusto sentire la suocera che lecca e fa sborrare la nuora! Ma ora la nuora le rende il servizio!”

Silvia aveva circondato con le braccia il culo di mamma e la teneva stretta a lei: con le labbra incollate intorno al grillo aveva preso a succhiarlo freneticamente!
Mamma, stando sopra e avendo maggior libertà di movimento, cominciò a sculettare come una indemoniata strofinando freneticamente, in questa maniera, la fica sopra le labbra della sua amante!
La cosa doveva essere di pieno gradimento di mamma, che cominciò a mugolare come una maiala.

“Mi piace…mi piace… cazzo quanto mi piace! Silvia, tesoro, ha ragione Bruno: lecchi la fica in maniera splendida, mai nessuno me l’ha succhiata come stai facendo tu! Seguita… non ti fermare… mi stai facendo venire!”

Anche Silvia era in pieno preorgasmo.

“Sì, cazzo, sì… anche io sto per sborrare! Dai Olga, fa godere tua nuora! Bruno, Valerio, che aspettate… dateci il cazzo! Bruno, vieni, inculati tua madre mentre la lecco! Valerio, rimettimelo nella fica: voglio mi facciate venire insieme tu e tua sorella… tu con il cazzo e lei con la bocca!”

Sfilai l’uccello dal culo di mio zio e andai dietro mamma: appena Silvia vide il mio cazzo avvicinarsi al culo di mia madre, le allargò le chiappe per mostrarmi il buchetto del culo che palpitava e si contraeva ritmicamente ad ogni suo colpo di lingua sul grilletto!
Non ci vidi più: appuntai l’uccello e con un solo colpo affondai l’uccello nel culo della mia adorata mamma, che rispose alla penetrazione con un urlo che non aveva nulla di umano.

“Sìììììììì…. Tesoro mio…. Sììì… spaccami il culo, mentre la tua donna mi succhia la ficaaaa!!!! Fatemi godere insiemeeee!!!”

Cominciai a incularla con colpi profondi, come piaceva a lei, mentre sentii la lingua di Silvia che mi leccava le palle: la mia puttana faceva la spola tra la fica di mamma e i miei coglioni!
Mio zio, intanto, avendo ripreso le forze, si era messo davanti a Silvia e le era entrato anche lui nel culo e aveva preso a incularla, incitato anche da mia madre che le stava leccando la fica.

“Dai, Valerio, sfondale il culo! Lei e mio figlio mi stanno facendo godere insieme: lei mi lecca e Bruno mi incula! Ricambiamo il piacere! Facciamola godere!”

Tutti e quattro uniti iniziammo una danza frenetica!
Io inculavo mamma, mentre da sotto Silvia leccava alternativamente la sua fica e le mie palle, mentre mamma, sopra di lei, ricambiava la leccata di fica mentre mio zio la inculava!

Esplodemmo quasi contemporaneamente!
La prima fu mamma: il suo dolce buco di culo si contrasse contro il mio cazzo, lei inarcò la schiena sollevando la testa all’indietro e cominciò a urlare come una forsennata.

“Sto godendooooo!!! Bruno, inculami che sto venendooo!!! Silvia… tesoro mio, leccami… non ti fermareeeee…. Fammi pisciareeee … sìììììì……… fammi pisciareeeee!!!!!!!”

Mentre la sentivo inondare il viso di Silvia, mi lasciai andare e cominciai a riempirle il culo di sborra: fu una sborrata colossale e mamma se ne compiacque.

“Bruno, amore di mamma, ti sento, mi stai inondando: mi stai venendo in culo! Dio, che meraviglia: farsi sborrare in culo dal proprio figlio!”

Proprio mentre stavo schizzando nel culo di mamma, mi arrivò una stupenda notizia da parte di mio zio.

“Bruno… sto sborrando nel culo della tua donna! Uhmmm! Silvia ha un culo da favola: caldo, dolcemente sfondato, l’uccello le entra dentro fino alle palle che è una delizia! E’ veramente una gioia per il cazzo godere dentro il suo culo!”

Ero in estasi profonda: mio zio aveva riempito di sborra prima la fica e poi il culo della mia futura moglie!
Poi toccò a Silvia godere: appena capii che stava per venire accelerai il suo piacere!
Tolsi l’uccello dal culo di mamma e le allargai le chiappe, per facilitare la fuoriuscita dello sperma, che cominciò a defluire lentamente tra le labbra di Silvia la quale, con il viso ancora tra le cosce di mamma, lo accolse tutto dentro la bocca.
L’inculata di mio zio, la leccata di fica di mamma e la sua oscena pisciata procurarono a Silvia un orgasmo devastante… la mia porcellina, dopo la terza venuta, era veramente distrutta!

Mamma era rimasta con il viso tra le cosce della sua futura nuora per raccogliere tutto il miele che le era colato fuori dopo l’orgasmo, mentre mio zio seguitava a darle gli ultimi colpi nel culo.
Io ero ancora con l’uccello dentro mamma e dalla mia posizione ero l’unico ad avere il viso rivolto verso la porta della stanza da letto.
Vidi la porta aprirsi lentamente… e lui comparire all’improvviso!
Mi sentii gelare!



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