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Cerca in famiglia - 7


di bird2012
04.02.2012    |    54.547    |    8 9.7
"“Così quando ti si indurisce il cazzo ti trovi in imbarazzo? Guarda che noi siamo sposate…” Intervenne mamma “Hei, piccola… pensa alla tua virtù che..."
CERCA IN FAMIGLIA

CAP. 7

Tutti insieme… appassionatamente


Prima con mio suocero, poi con i miei genitori… ormai non dovevamo più cercare… avevamo tutto a portata di mano… anzi… a portata di cazzo e di fica… il massimo che il sesso può offrire a chi sa apprezzarlo.

L’incesto, in tutte le sue varianti… padre e figlio, padre e figlia, madre e figlia… e l’omosessualità più depravata… io con mia madre, mio marito con il padre e il suocero.

Ormai il piacere ci aveva sopraffatto, avevamo conosciuto il godimento che si prova nel fare sesso di gruppo… io, in special modo, ero perennemente eccitata nel pensiero di giocare con due cazzi, o lesbicare con mia madre mentre un maschietto della famiglia mi faceva il culo.

Ma io e il mio amatissimo marito non eravamo ancora soddisfatti… volevamo di più, consci che il massimo del piacere lo si ottiene principalmente creando situazioni inaspettate e al di fuori della normalità… e cosa di più eccitante che coinvolgere nella nostra depravazione sia mio suocero che i miei genitori? Come sempre sarei stata io la regista di tutto…

Fu facile organizzare una giornata tutti insieme a casa dei miei… istruii bene mio marito come comportarsi al momento opportuno e dissi a mamma di vestirsi in maniera provocante, con la scusa che al genero piaceva vederla sexy e che in ogni momento avrebbe approfittato, lontano da occhi indiscreti, per accarezzarle la fica e il culetto… e mamma, al solo pensiero di sentirsi palpare dal genero, seguì diligentemente le mie indicazioni e si vestì in maniera molto arrapante.

Lo stesso, ovviamente, feci io… calze fumè, gonna larga a mezza coscia, abbondante decoltè… mamma era uno schianto… emanava sensualità e libidine da ogni poro… anche io, appena potevo, le palpavo il culo, la fica, le tette e le davo libidinosi baci in bocca…

“Dio mio, mamma… quanto mi ecciti…”

“Dillo a me, figlia mia… appena mi tocchi mi fai bagnare…”

“Uhmmm… non dire così… mi fai venire una gran voglia di leccartela… e sentirmi sulle labbra il dolce sapore della tua pipì…”

“Madonna, quanto sei porca… mi fai morire…”

“Ti dispiace che io sia così porca?”

“Dispiacermi? Figlia mia, tu neanche ti rendi conto… a me e a tuo padre hai ridato la vita… non avevamo più stimoli, interessi… poi quel pomeriggio ci sei venuta a trovare… e siamo rinati…”

Le sue parole mi riempirono di gioia… eravamo sole… l’abbracciai…

“Dio, mamma… che voglia di amarti…”

“Peccato che oggi ci sia anche tuo suocero… avremmo potuto fare un po’ di porcate noi quattro…”

“Dai, mamma… un po’ di pazienza… quando se ne andrà ci divertiremo… anzi… mi sta venendo un’idea per eccitarci di più… che ne dici di stuzzicarlo un po’? Lui sempre così serio, con il suo comportamento da gentiluomo, mi piacerebbe vedere come reagisce se una donna lo provoca…”

Mamma mi guardò con un mezzo sorrisetto…

“Flora, quello è tuo suocero… poi penserà che siamo due troie… che figura facciamo…”

“Ma no, stai tranquilla… solo in maniera soft… mica ci leveremo le mutandine e gli faremo vedere la fica… lo stuzzichiamo un pochino… poi agiremo secondo il suo comportamento…”

“OK, se lo dici tu che sei la nuora… la cosa mi attizza… mi fa sentire tanto zoccola…”

“Brava… così mi piaci… una zoccola…”

E mamma era stata allertata… adesso dovevo pensare a mio suocero, il quale, come avevo facilmente previsto, approfittò un attimo che eravamo soli per esternare le sue voglie…

“Flora, così vestita me lo hai fatto addrizzare… ho una gran voglia di scoparti… peccato ci siano i tuoi genitori…”

“Pensi davvero sia un peccato? Prova a fare la corte a mamma… potrebbe darsi che te la dia…”

“Dai, Flora, ti prego… non prendermi in giro… non scherzare…”

“Perché pensi che io scherzi? Invece ho proprio l’impressione che mamma abbia una gran voglia di cazzo…” e prima che lui potesse ribattere qualcosa mi allontanai ed uscii dalla stanza.

Durante tutto il giorno notai gli sguardi che mio suocero dava a mia madre la quale, da grande porca, assumeva atteggiamenti altamente provocatori… l’ambiente si andava riscaldando.

Mio marito, secondo le mie istruzioni, ad un certo punto, con una scusa, disse a mio padre di accompagnarlo a prendere le sigarette… e rimanemmo soli io, mia madre e mio suocero… li invitai, nell’attesa, ad andare tutti e tre in salotto.

“Mettetevi pure comodi, in attesa che tornino papà e Mario vi offro qualcosa di fresco da bere…”

Mamma si sedette sul divano… il corto vestitino che indossava le salì abbondantemente sulle cosce lasciandole completamente in bella vista.
Sandro si accomodò su una poltrona di fronte al divano.

Diedi loro una bibita fresca e mi sedetti anche io sul divano accanto a mamma, facendo attenzione a tenere le gambe larghe per mostrare a mio suocero le mutandine che a mala pena mi coprivano la fica.

Il poveretto non sapeva dove guardare.
Ad un certo punto mamma si rivolse a me sorridendo.

“Credo che tuo suocero sia un po’ porcello… non fa altro che guardarmi le cosce…”

Anche mio suocero sorrise e rispose prontamente.

“Beh! Credo sia giusto ammirare le cose belle…”

La troia di mia madre ribattè:

“Sono lusingata dei tuoi apprezzamenti, ma ti accontenti solo di ammirare?”

“Beh! Certamente solo guardare e non poter dare libero sfogo agli altri quattro sensi è un vero supplizio…”

“Ma questo supplizio del guardare e non toccare riguarda anche noi donne…”

“Certo. Anzi, sono fermamente convinto che il desiderio delle donne spesso è superiore a quello degli uomini, desiderio che non viene apertamente esternato per vari motivi, il principale dei quali credo sia la paura del giudizio dell’uomo… quante donne sono desiderose di fare sesso se non temessero che l’uomo le giudichi una puttana?”

Mamma si mostrò subito interessata all’argomento.

“E tu come giudichi una donna apertamente disponibile alle gioie del sesso?”

“Più che giudicarla l’ammiro e le altre donne dovrebbero invidiarla… è una donna che ha bandito le ipocrisie… che non nasconde i suoi desideri.. e poi ritengo sia anche una questione di parità dei diritti… scusate la volgarità, ma se io uomo posso apertamente dire che mi piace la fica, perché tu donna non puoi ugualmente dire che ti piace il cazzo? Se poi questa donna ha un marito o un compagno con le stesse sue idee è il massimo che si possa desiderare…”

“Hai ragione Sandro, sono pienamente d’accordo…” convenne mamma.

I discorsi stavano andando nella giusta direzione. Già sapevo come sarebbe andata a finire… ci saremmo scopati anche mio suocero… tutti insieme… ma mi intrigava questa situazione e volevo spingere il discorso ancora più avanti.

“A proposito di donne… sentite questa barzelletta… sapete quale è la differenza tra la donna e la perla?”

Sia mia madre che mio suocero fecero un cenno negativo.

“Ve lo dico io… la donna si infila solo davanti, mentre la perla si infila sia davanti che di dietro… però ci sono donne che sono delle vere perle…”

Risero di gusto… mamma esclamò:

“Ora capisco perché papà dice che sono la sua perla…”

Altra simpatica risata… io proseguii:

“Ve ne racconto un’altra… senti Sandro… ci sono tre donne che mangiano un cono gelato… una lo lecca sulla punta… una lo lecca intorno… e una lo ingoia tutto fino in gola… secondo te quale è la donna sposata?”

“Non so chi sia la donna sposata, so solo che quella che lo ingoia tutto è certamente la donna più completa, una donna con la “D” maiuscola… donna nel vero senso della parola…”

Mamma sospirò.

“Non ho mai ricevuto tanti apprezzamenti in vita mia… quindi sono una donna con la “D” maiuscola…”

Sandro la fissò sorridendo e esclamò:

“Sarebbe bello poter fare il gioco della verità…”

Feci la finta tonta.

“In che senso?”

Rispose prontamente mamma:

“Significa che per dimostrare che dico la verità dovrei prenderglielo in bocca…”

Ridemmo ancora a questa battuta. Intervenni io:

“Mamma, ti rendi conto che con queste due barzellette ci hai fatto capire che lo prendi nel culetto e che hai una gola profonda, con grande gioia certamente di papà?”

“Beh! Che c’è di male… non siete mica estranei… anzi, sai che ti dico? Voglio seguire il pensiero di Sandro… bando alle ipocrisie… lo voglio urlare… mi piace prenderlo nel culo e fare i pompini con il cazzo che mi arriva fino in gola… alla faccia delle pudiche che non sanno cosa si perdono… e poi scusa Flora… tu non ti fai inculare da Mario?”

La mia passera cominciava a gocciolare.

“E me lo chiedi? Però credo sia meglio terminare questi discorsi… noto un certo rigonfiamento tra le gambe di Sandro…”

“Beh! Se permettete non sono di legno… un po’ questi discorsi, ma principalmente il magnifico spettacolo che offrono le vostre gambe… devo confessare il mio imbarazzo…”

A questo punto decisi di affondare il piede sull’acceleratore.

“Così quando ti si indurisce il cazzo ti trovi in imbarazzo? Guarda che noi siamo sposate…”

Intervenne mamma

“Hei, piccola… pensa alla tua virtù che alla mia ci penso io… se permetti a 45 anni decido io a chi darla…”

“E allora non farlo soffrire… almeno fagliela vedere…”

Così dicendo allungai una mano, presi il bordo della sua gonnellina e l’alzai fino alla vita, scoprendo tutto il pube coperto solo da minuscole mutandine…

“Flora, ma che sei pazza!...” esclamò mamma, ma allargò le cosce per mostrarsi meglio e non fece nulla per riabbassare il vestito…

“Non ti eccita fargliela vedere?”

“Si… tanto… ma allora fagliela vedere anche tu…”

Avrei voluto risponderle che la mia fica già la conosceva, ma volevo prolungare il piacere della sorpresa…

“Ma non hai capito che sei tu quella che lui desidera? Lo stai facendo eccitare… vogliamo eccitarlo di più confessandogli il nostro rapporto incestuoso?”

“Oh! Dio… Flora… che dici… che penserà di noi?”

“Che siamo due splendide troie lesbiche… dammi la lingua…”

Così dicendo avvicinai la mia bocca alla sua e tirai fuori la lingua, mentre le misi una mano sopra la fica, sopra le mutandine, e cominciai ad accarezzarla… la stoffa dell’indumento era letteralmente zuppa di umori… anche lei tirò fuori la lingua… cominciammo a slinguarci e a succhiarcele reciprocamente…

Mio suocero, davanti a questo spettacolo, era fuori di se…

“Dio… da non credere… madre e figlia che lesbicano… mia nuora… sua madre… che splendide troie…”

Mi staccai dal bacio… spinsi leggermente le dita sulle mutandine e sentii un grilletto duro da far paura… mamma era al colmo della libidine… sarebbero bastati pochi titillamenti per farla sborrare come una cagna… ma stavamo solo all’inizio… mi rivolsi a mio suocero.

“Ti piace la fica di mia madre? E allora vieni, avvicinati, inginocchiati davanti a lei… onora la sua fregna…”

Mio suocero non aveva più la forza di reagire… si avvicinò e si inginocchiò tra le cosce di mia madre… gli misi una mano dietro la nuca e gli spinsi il viso sopra la sua fica…

“Porco… annusala come un cane… senti che buon odore… succhia la stoffa delle mutandine… senti che buon sapore… a me piace molto il sapore degli umori della fica di mia madre… quando la lecco mi riempie la bocca… anche a te piace, vero? E allora onora la sua fica…”

Così dicendo cominciai a muovergli la testa per fargli strofinare tutto il viso sulle mutandine intrise di liquido vaginale… succhiava, leccava e strofinava il viso come un invasato… spingeva forte il viso sulle mutandine per sentire, attraverso di esse, il contatto con la fica… e mamma allargava sempre di più le cosce per godersi questo viso sulla fica.

Le mutandine avevano due bottoncini automatici su fianchi… li sganciai e tolsi le mutandine senza far muovere mamma dalla sua posizione scosciata… mio suocero si trovò davanti al viso la sua fica intrisa di umori.

“Porco, guardala… ti piace vero? Guarda che labbra gonfie di desiderio e senti il grilletto… sembra un piccolo cazzetto per quanto è duro e grosso… succhiaglielo… fagli un pompino…”

Sandro cominciò a lappare la fica di mamma, mentre entrambi cominciavano a gemere..

“Slurp…slurp… mi piace… uhmmmmm… quanti peli saporiti… slurp… che fregna…”

“Ah!... leccami… succhiami… allargamela… fammi sentire bene la lingua… così… cosììììììììììì… siiiiiiiiiiiiiiiii…”

Spingevo sempre di più il suo viso contro la fica di mamma.

“Porco, bastardo, ti piace la fica di mia madre… te la vorresti sbattere, vero?”

Mio suocero, al colmo della libidine, non riusciva più a parlare, rispondeva a monosillabi.

“Si… si… sbatterla…”

“Maiale… depravato… non ti basta scoparti tua nuora… ora vorresti anche sbatterti la madre… schifoso…”

Mia madre, che fino ad allora era rimasta ad occhi chiusi a godersi la lingua di mio suocero sulla fica, aprì gli occhi e mi guardò..

“Flora, amore… che stai dicendo…”

“Hai capito bene, mamma… questo porco di mio suocero ha abusato di me, sua nuora… mi ha scopato e inculato… dietro il suo aspetto di gentiluomo si nasconde un maiale depravato… pensa che si è fatto inculare anche da suo figlio… il mio amato marito… negalo se ne hai il coraggio…”

Queste mie frasi, dette con falsa rabbia, quasi urlando, anche per farmi sentire bene da papà e Mario nascosti dietro la porta, invece di bloccare mio suocero sembravano volessero incitarlo… si mise a leccare e a succhiare con maggior vigore…

“Uhmm… si… è vero… l’ho inculata… mia nuora… e mio figlio ha inculato me… meraviglioso…”

All’improvviso mutai il mio atteggiamento… lasciai il tono duro e iniziai a sussurrare dolci frasi… non gli spinsi più la testa, ma presi ad accarezzargli i capelli…

“Ma non devi temere, Sandro, non siamo risentiti… siamo stati noi a sedurti… volevamo un altro cazzo con cui godere… e tu ci hai fatto godere tanto… sia me che tuo figlio… adesso fa godere anche mia madre… scopala a sangue… falla urlare… prima però mettile il cazzo in bocca… ti dimostrerà che non dice bugie…”

Sandro, come ipnotizzato dalla gran libidine che lo aveva pervaso, si alzò e si spogliò nudo… il suo maestoso cazzo si ergeva dal ventre in piena erezione.
Quando mamma vide questo super cazzo vibrò di desiderio.

“Madonna santa… che cazzo… e tu lo hai già assaggiato figlia mia… lo voglio pure io… dammelo… vieni… infilamelo in gola…”

Mamma allargò la bocca.
Sandro si avvicinò, appuntò la cappella alle labbra e lentamente cominciò a spingere… il cazzo poco a poco sparì completamente dentro la bocca di mia madre… io intanto le avevo infilato due dita nella fica.

Mentre il cazzo le entrava in gola, sentivo le pareti vaginali contrarsi contro le mie dita… la troia stava godendo… gettai un’occhiata verso la porta del salone: intravidi mio marito in ginocchio che stava spompinando papà, il quale fissava estasiato lo spettacolo che stava offrendo mamma.

Mentre con una mano la chiavavo nella fica, le misi l’altra dietro la nuca e le spinsi la testa contro il ventre di mio suocero… il cazzo era tutto in gola… le afferrai i capelli e cominciai a muoverle la testa avanti e indietro contro il cazzo..

“Dai, mamma… vedessi quanto sei oscena con questo cazzo in bocca… scopalo con la bocca… fa godere questo bastardo… fagli sentire come si fa un pompino… dalle contrazioni della tua fregna sento che anche a te piace molto… e allora dai… ingoialo… succhialo…”

Mamma non poteva parlare… dalla sua bocca uscivano solo grugniti di godimento… muovevo la sua testa sempre più veloce contro il cazzo… dalla bocca cominciò ad uscire saliva e bava che colavano sul mento di mamma e da li sul seno… ma adesso lo volevo vedere nella fica…

“Basta Sandro… scopala… mettile il cazzo nella fregna… falla sborrare come una troia…”

Mio suocero tolse il cazzo dalla bocca di mamma e lo appuntò sulla fica… non fece in tempo a spingerlo dentro che mamma lo afferrò per le natiche con entrambe le mani e lo attirò con forza contro il suo ventre… il cazzo sprofondò dentro in un attimo.

“Aaaaah… Dio… che cazzooo… scopamiii… sventramii… pompami la ficaaaaa…”

Mamma muoveva con violenza avanti e indietro il bacino di Sandro contro il suo ventre per farsi sbattere con forza dal suo cazzo…

“Dai… dai… hai un cazzo da Dio… lo sento contro l’utero… non ti fermare… così… così… aaaaah… Flora, amore… tuo suocero… mi sta slabbrando la fregna…”

“Mamma, sono felice che tu stia godendo… che ti piaccia il suo cazzo… quale ti fa godere di più… il suo o quello di suo figlio?”

“Figlia mia, non lo so… sono entrambi due super cazzi… duri… grossi… mi fanno godere tutti e due… per giudicare dovrei sentirli tutti e due insieme…”

“Mammina mia… tra poco sarai accontentata…”

Mio suocero sentendo queste frasi mi guardò.

“Che c’entra mio figlio?”

“Oh, scusa… tutta presa dall’eccitazione ho dimenticato di dirti che ho fatto scopare mia madre anche da tuo figlio, si, da Mario, mio marito… è piaciuto moltissimo ad entrambi… avessi dovuto vedere come godeva mia madre mentre si scopava il genero… è stata un’esperienza veramente piacevole… adesso mamma si è scopata tutta la famiglia… padre e figlio…”

Mio suocero seguitava a dare vigorosi colpi di cazzo dentro la fica di mamma che mugolava dal piacere.

“Uhmmm… grrrr… sfondami… che bello… dammelo…”

“Prendilo, troia… quello di mio figlio lo hai già assaggiato… adesso goditi questo…”

Poi rivolto a me aggiunse:

“Tuo padre lo sa che tua madre scopa con il genero?”

“Lo sa? Non solo lo sa, ma sapessi il piacere che ha provato nel vedere mia madre godere sotto i colpi di cazzo di tuo figlio… aveva sempre desiderato vedere mamma godere con un altro uomo ed è stato accontentato… ma papà aveva anche un altro grande desiderio… e a quello ho pensato io a soddisfarlo…”

“Vuoi dirmi che ti sei fatta scopare da tuo padre?”

“Beh, detto così la cosa è molto riduttiva… mi sono fatta anche inculare e ho bevuto la sua sborra… tutto davanti a tuo figlio che scopava mia madre…”

Sentii mia madre gemere…

“Ooooh, Flora… amore mio… ho sentito il suo cazzo ingrossarsi e vibrare dentro la mia fica quando hai detto che tuo padre ti ha scopato… a tuo suocero eccita il pensiero del padre che chiava la figlia… diglielo ancora… mi piace sentire il suo cazzo vibrarmi dentro…”

“Sei proprio un porco bastardo… godi al pensiero che mio padre abbia fatto il culo alla sua figliola…”

“Brava Flora, diglielo così… aaaah… sento le contrazioni del suo cazzo…”

“Depravato… ti eccita più la fica di mia madre o i particolari del mio rapporto incestuoso con mio padre?”

“Dio santo… tutto… mi state facendo impazzire… sto scoppiando… la fica di tua madre che mi sta succhiando il cazzo… i tuoi racconti…”

“Vedi Sandro… anche a te ho dato il culo e la fica… il pensiero che mi stavo facendo sbattere come una zoccola da mio suocero davanti al figlio mi ha eccitato molto e mi ha fatto molto godere… spero però non ti dispiaccia se ti dico che quando a pomparmi il culo è stato mio padre il godimento si è centuplicato… bastardo… pensa alla perversione dell’atto… il padre che incula la figlia…”

“Noooo… basta… ti prego… mi fai impazzire…”

“No, Flora… figlia mia… seguita a raccontare… lo sento fremere…”

“Pensa a quando il mio papà mi ha sborrato nella fica…”

“Bastaaaaaaa…”

“e quando mamma ha leccato la sborra che usciva dalla mia vagina e me la ha passata in bocca…”

“Troiaaaaa… zittaaaa… bastaaaa…”

“ Non lo ascoltare… seguita a parlare… sento che sta per sborrarmi dentro…”

“No, aspettate a godere… se mio suocero si eccita tanto al solo pensiero, pensa se vedesse dal vivo papà che mi sbatte… sorpresa… papà e Mario è da molto tempo che ci stanno guardando con i cazzi pronti ad entrare in azione… che ne dite di invitarli?... Papà… Mario… venite…”

Mamma mi attirò a se…

“Flora… che dici…”

“Mamma sta tranquilla… papà sa tutto… è felicissimo… pensa solo a godere… tra poco saranno tre i cazzi che ti daranno piacere… non lo desideravi?”

“Oh… si… grazie… grazie figlia mia…”

Papà e Mario entrarono nella stanza completamente nudi con due splendidi cazzi che svettavano imperiosi dai loro ventri.

“Papà, Mario, venite… ci sono tanti buchi disponibili… Mario, tu pensa a mamma… vuole riunire dentro di se tutta la tua famiglia…”

Mario non si fece pregare, si avvicinò a mamma e le mise il cazzo in bocca… lei cominciò a succhiarlo con avidità…

“Slurp… slurp… genero mio… slurp… uhmmm… tuo padre è già all’opera dentro la mia fica… mancavi tu… uhmmm… scopami in bocca… slurp… slurp…”

Papà si avvicinò a mio suocero che seguitava implacabile a chiavarsi mamma.

“Benvenuto a bordo, Sandro, vedo che hai già preso possesso della fregna di mia moglie… bene… sei il benvenuto… ti piace?”

“Mi piace? Da morire… tua moglie ha proprio la fica che piace a me… fregna di donna matura desiderosa di cazzo… quanto invidio te e tuo figlio… avete due mogli che vi fanno godere le gioie del paradiso… sempre aperte al sesso senza inibizioni né falsi moralismi… il top lo ha raggiunto mia nuora… che ha scopato con te… suo padre…”

“A proposito di Flora… ho sentito che ti piacerebbe molto vederci fare qualcosa insieme…”

Intervenni io.

“Papà, sono certa che vuole vedermi mentre me lo infili nel culo…”

“E allora accontentiamolo… ormai fa parte della famiglia… mettiti in posizione…”

Mi misi in ginocchio vicino a mamma nella classica posizione della pecora… alzai bene il culo… avvicinai la bocca a quella di mamma e cominciai anche io a succhiare e leccare il cazzo di Mario… ce lo dividevamo da buone amiche… sentii papà allargarmi le natiche e appuntarmi il cazzo sul buchetto del culo… il cazzo paterno mi profanava di nuovo il culetto… quanto mi arrapava la cosa…

“Dai… dai… papà… mettimelo…”

Mamma, mentre leccava le palle del genero, mi chiese:

“Che succede, Flora? Perché ti lamenti?”

“Oh! Niente mamma… Papà me lo sta infilando nel culo…”

“Uhmmm, figlia mia… quanto sei zoccola…”

Bastò una leggera spinta di papà per sentire il cazzo sprofondarmi nel culo.

“Dio santo… come mi entra bene… sono proprio una rotta nel culo… uhmmm che godimento… dai papà… dai… fa vedere a mio suocero che servizietto riservi al culetto di tua figlia…aaaaah…”

Papà cominciò a pompare… lentamente, ma profondamente… come piaceva a me… quando si tirava indietro sentivo le pareti anali risucchiate dal cazzo che usciva… quando spingeva sentivo lo sfintere aprirsi al massimo per riceverlo tutto finché le palle non sbattevano sul culo… abbracciai mamma.

“Mamma… papà mi sta slabbrando il culo… ho la sensazione che il cazzo mi arrivi allo stomaco… uhmmm…”

“Figlia mia… dovresti sentire tuo suocero… è più di mezz’ora che mi sta trapanando la fica.. è tanta la quantità di umori che mi escono dalla fica che ho l’impressione di pisciargli sul cazzo…”

“Oh, mamma… sarebbe stupendo pisciargli sul cazzo mentre ti schizza dentro… che goduria…” e riprendemmo a leccare il cazzo di Mario.

Intanto sentivo i discorsi tra papà e Sandro.

“Sandro, guarda che bel culo ha mia figlia… guarda come lo prende tutto il cazzo del suo papà.. ti piace vedere mentre la inculo, vero?”

“Si, si… questa scena mi fa sborrare… vedere dal vivo il padre che incula la figlia… niente di più osceno… di più perverso… di più depravato… considerando principalmente che non vi è violenza o abuso… perché è anche tua figlia che lo vuole… che lo desidera fortemente… che gode come una troia a farsi inculare dal padre…”

“Fammi vedere anche tu come inculi mia moglie… anche a lei piace prenderlo nel culo… “

“Oh, grazie Paolo… a buon rendere…”

Mamma, tutta presa a succhiare il cazzo del genero e a farsi scopare dal consuocero, non aveva sentito: l’avvertii io.

“Mamma, alzati… credo che Sandro te lo voglia mettere nel culo, con la santa benedizione di papà…”

“Oh, Dio santo… nel culo questo cazzone… mi romperà…”

“Non hai preso in culo il cazzo di Mario che è quasi uguale?”

“Uhmm… è vero… e allora dai… dove è entrato il figlio entri il padre…”

“E se entrassero tutti e due non sarebbe ancora meglio, mamma?”

Feci sdraiare Mario supino, mamma si mise subito a cavallo sul suo cazzo e se lo infilò tutto in corpo, poi si piegò in avanti e alzò leggermente il culo per facilitare la doppia penetrazione.

Intanto Mario le aveva aperto le natiche con entrambe le mani e il buco del culo di mamma era pronto li… pulsante… mamma cominciò a contrarre i muscoli dello sfintere anale per allargare e stringere il suo buchetto del culo voglioso di cazzo…

“Dai Sandro… sono pronta… tuo figlio è già nella fica… ficcamelo nel culo… mentre mia figlia e mio marito mi guardano mentre mi faccio penetrare contemporaneamente da due cazzi… si… due cazzi insieme nel mio corpo… daiii… infilameloooooo…”

Così dicendo spinse il culo verso il ventre di mio suocero.
In un attimo il cazzo di Sandro sprofondò nel culo di mamma… sentii il cazzo di papà vibrarmi nel culo.

“Che troia tua madre… se lo è preso tutto… non gli ha dato tempo di appuntarlo che se lo è risucchiato dentro il culo…”

Mamma urlò dal piacere.

“Aaaaaaaaaaaaah… siiii… cosiiiii… spingeteli dentro… fino alle palle… in culo e in fica… e rimanete fermi… voglio condurre io il gioco…”

Padre e figlio spinsero i loro cazzi in fondo al corpo di mamma e l’abbracciarono forte per rimanere bene dentro di lei.
Mamma cominciò a muovere forte il bacino sopra i due cazzi… avanti… indietro… lateralmente… a rotazione… si chiavava e inculava da sola come più le piaceva…

“Aaaaah… sono piena… ho il culo e la fica in fiamme… sento i cazzi strusciare attraverso la parete che divide il culo e la fica… non resisto… è un piacere a cui non si può resistere… aaaaaaaah… muovetevi pure voi… Dioooooo… sto venendoo… inculatemi… scopatemi… sborro… seguitate… senza pietààààààà… vengooooooo…”

Sentii papà irrigidirsi dentro il mio culo… il piacere che stava provando mamma lo aveva contagiato…

“Uhmmmmm… Flora… figlia mia adorata… anche io vengooo… ti vengo nel culoooo…”

Fu l’inizio di orgasmi a catena… mio suocero e mio marito all’unisono urlarono la loro sborrata nel corpo di mamma…

“Mario… vengo in culo a tua suocera… sborroooo…”

“E io le schizzo in fregna… Dio… mi sta spompinando con la fica…”

“Flora, figlia mia… tuo marito e tuo suocero mi hanno riempito di sborra…”

“Mamma, aspetta… ti manca solo il cazzo di papà…”

Mi tolsi il cazzo dal culo… era tutto pieno di sborra… mi rivolsi a papà…

“Mettilo in bocca a mamma… falle sentire anche il tuo sapore…”

Papà obbedì con entusiasmo… si avvicinò a mamma e le mise il cazzo in bocca, cazzo che mamma prese a succhiare con ingordigia per pulirlo di tutta la sborra che lo ricopriva… e mentre lo leccava per non perdere neanche una goccia di sperma mi guardò con una espressione colma di gratitudine…

“Flora, amore di mamma… un cazzo in fica… uno nel culo… uno in bocca… un piacere indescrivibile che non avrei mai potuto provare se non fosse stato per te… grazie… ti ringrazio con tutto il cuore… mi hai ridato la vita…”

Vedere mamma così felice alle prese con i tre cazzi dei tre uomini della famiglia mi riempì di gioia… ero riuscita a tirarle fuori la sua vera identità… la sua voglia di godere il sesso in piena libertà, senza limiti…

CHISSÀ QUANTE DONNE VORREBBERO… SE SOLO POTESSERO…

FINE

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