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Dopo l'incidente - 2


di bird2012
03.04.2012    |    53.055    |    2 9.7
"Uhmmmmmm!!! Stavo venendo… il solo pensiero di averlo dentro mi aveva fatto venire… strinsi le cosce e così facendo strinsi la mano di Marco tra le mie..."
Dopo l’incidente

2° Cap.

Appena tornai a casa dissi a Marco che il nonno voleva parlargli e lo attendeva a casa non appena gli avessero tolto il gesso.

Dopo due giorni accompagnai papà all’ospedale e gli tolsero il gesso da entrambe le gambe e constatarono che papà aveva ripreso la normale funzionalità degli arti… fu veramente emozionante vederlo uscire dall’ospedale con le sue gambe senza essere più aiutato.

Dopo averlo accompagnato a casa, rimanemmo d’accordo per il pomeriggio.
Io arrivai prima e mi misi in camera da letto davanti al televisore… papà mi aveva insegnato tutti i comandi della telecamera e quindi potevo utilizzarla a mio piacimento… ero eccitatissima.
Quando arrivò Marco, papà lo portò in salotto e si misero seduti sul divano.

“Ciao, Marco, come stai?”

“Diciamo bene…”

“Ti sarai chiesto perché volevo parlarti…”

“Infatti…”

“Vedi, sono molto preoccupato per tua madre e anche per te. Avrai notato che dopo l’incidente è cambiata, non sorride più, è sempre triste ed ho paura che si lasci andare completamente e cada in depressione… noi dobbiamo aiutarla… specialmente tu… tu gli vuoi bene a mamma, vero?”

”Certo, moltissimo…”

“E faresti tutto per lei?”

“Certo, per lei darei anche la mia vita…”

Sentii un tuffo al cuore…

“Mi fa piacere che tu ami la tua mamma… ormai sei tu l’uomo di casa… gli devi essere vicino… anche fisicamente… devi aiutarla a tornare quella di prima… lei deve sentire che non è sola, ma che ha te vicino…”

“Che intendi fisicamente?”

“Abbracciarla, accarezzarla, baciarla… per esempio, la mattina quando esci per andare a scuola e quando ritorni, abbracciala e dagli un bacetto sulle guance… capirà che tu le vuoi bene… oppure la sera, quando lei vede la TV, invece di rinchiuderti nella stanza davanti al PC, stalle vicino… abbracciala forte, accarezzale le mani e ogni tanto dalle un bacetto e dille che le vuoi bene… deve sentire che il suo bambino le è vicino non solo con la mente, ma anche con il corpo… sono certo che dopo un po’ la mamma tornerà a sorridere…”

Ero certa che sarei tornata a sorridere… con il cazzo di mio figlio nella fica… papà continuò..

“Anche tu, Marco, devi riprenderti… capisco che l’incidente è stato un colpo per tutti, ma tu sei giovane e poi se mamma vede che anche tu torni quello di una volta, anche per lei sarà più facile… non credi?”

“Si, nonno, hai ragione, ce la metterò tutta per far tornare mamma a sorridere e rivivere…”

“Bravo, Marco, ti stai comportando da vero uomo… ma dimmi un po’… ce l’hai la ragazza?”

“No… no… prima avevo un gruppo di amici, anche con molte ragazze, ma dopo l’incidente ho lasciato tutti… loro hanno capito e non mi dicono niente… adesso sono solo…”

“Ma no, Marco… non devi fare così… devi cominciare a rifrequentarli… ma per il sesso come fai? All’età tua, così giovane, il sesso è importante… qualche volta non ti prende la voglia?”

Marco divenne rosso, ma non rispose.

“Perché non rispondi? Ti vergogni? Io ormai è come se fossi tuo padre… devi confidarti con me…”

“Beh!! Faccio come fanno tutti…”

“Vuoi dire che ti masturbi? Hai paura di dirlo? Guarda che è normale… anche io qualche volta…”

Papà stava cominciando ad indirizzare la conversazione nella giusta direzione…

“Come anche tu!!...”

“Beh! Anche io sono rimasto solo e quando mi prende la voglia… ripenso a quando ero giovane e lo facevo insieme ai miei amici… ah! Che bei ricordi… tu lo hai mai fatto insieme ai tuoi amici?”

“Ma no… nonno che dici… non sono mica gay…”

Papà rise.

“Ma quale gay… Marco… pensi davvero che se uno si diverte anche con persone del suo stesso sesso sia omosessuale? Ti sbagli… si è omosessuali se uno va solo con persone del suo stesso sesso, ma se una persona ama indifferentemente sia gli uomini che le donne, allora è un bisessuale… e questi sono i più fortunati…”

“Perché sono fortunati?”

“Perché possono provare i migliori piaceri da entrambi i sessi… sono piaceri diversi, ma entrambi stupendi…”

“Nonno, ne parli come se tu li avessi provati…”

Papà si avvicinò a Marco e lo accarezzò.

“Senti, Marco, tu ormai sei un uomo e quindi sai il valore di dare la propria parola d’onore… vuoi scambiare le tue intimità con me? Se tu mi dai la tua parola che mi confidi tutti i tuoi segreti, i tuoi desideri, anche i più intimi, allora anche io ti confesserò i miei… sarà un nostro segreto… se accetti tu saprai tutto di me e io tutto di te… accetti?”

Marco restò qualche attimo in silenzio, poi chiese…

“Rimarrà tutto tra noi?”

“Certo!!,,,” mentì spudoratamente mio padre…

“Va be… allora va bene, nonno… se tutto rimane tra di noi…”

“Bene, sono contento… allora ti racconterò di me… come avrai capito ti confermo che sono bisex, mi piacciono sia le donne che gli uomini, specie se questi sono giovani… ho avuto molte avventure con ragazzi e tutte veramente soddisfacenti… spesso anche contemporaneamente con coppie e devo dirti che è il piacere migliore… due uomini bisex e una donna… sapessi quanti bei triangoli si possono fare…”

Marco ascoltava il nonno con grande interesse…
Io, pregustando qualcosa di eccitante, mi ero tolta la gonna e le mutandine e avevo cominciato a giocare con la mia fica, passando lentamente e ripetutamente il dito dal buchetto del culo lungo tutta la fessura, dalla vagina al grilletto e viceversa..

“Nonno, ma i tuoi rapporti con gli uomini sono completi?”

“Vuoi dire se lo prendo nel culo? Certo… vedi, si comincia a masturbarsi reciprocamente, poi ci si lecca, ma alla fine si corona il rapporto con una bella inculata reciproca… tu hai mai inculato qualche ragazza?”

Papà stava per sferrare il suo attacco.

“Purtroppo no… prima dell’incidente con qualche ragazza ci siamo toccati reciprocamente fino a godere, ma niente di più…”

“Quindi non hai mai scopato, né leccato la fica, né ti hanno fatto mai un pompino…”

“Purtroppo no…”

“Ti piacerebbe?”

“E me lo chiedi?”

“Allora senti… in attesa che riprendi i contatti con i tuoi amici e ti trovi una bella ragazza con cui fare un po’ di porcate, nonno, appena capiterà l’opportunità, ti farà scopare una bella donna…”

Il viso di Marco si illuminò…

“Dici davvero?”

“Certo, io le promesse le mantengo… tu segui alla lettera i miei insegnamenti… alle donne piace essere scopate da giovani ragazzi come te… è più eccitante… pensano di scopare con il loro figlio e trovano la cosa altamente intrigante… loro vorrebbero scopare con il loro figlio, ma hanno paura… e non sanno cosa si perdono…”

“Nonno, non mi dirai che…”

“Beh!... ormai sai tanto di me… ti dico anche questo… mia madre, la tua bisnonna, è stata la mia prima donna… è stato stupendo… un piacere che non ho provato più per tutta la vita e che sto riprovando solo in questi giorni…”

Evidentemente papà pensava al rapporto con me… bravo il porcello… lo ignoravo… papà si è scopato la madre… adesso si scopa la figlia… e il nipote… papà era proprio un porco degenerato… ecco da chi avevo ripreso…

“Nonno, perché… in questi giorni che succede?”

“Poi te lo dirò… adesso torniamo a mia madre… un giorno mi sorprese mentre mi stavo masturbando nella mia stanza… invece di urlare e trattarmi male si avvicinò, mi dette un leggero bacio sulle labbra e mi disse una frase che non mi toglierò mai dalla testa… una frase che ho riascoltato e che mi ha fatto rivivere… mi disse: “Lascia, amore… faccio io…”

Mi prese il cazzo in mano, mi abbracciò e cominciò a segarmi… mi sembrava di morire dal piacere… ad un certo punto mi disse: “Tesoro, quando stai per venire avvertimi…”
Ed io si che glielo dissi… glielo urlai…

“Mammaaaa!!! Sto per venireee!!!”

Si inginocchiò, si infilò la cappella in bocca e la circondò con le labbra… e mi fissò… cominciai a schizzarle dentro la bocca… ad ogni schizzo vedevo il suo pomo d’Adamo che si muoveva per ingoiare… io schizzavo… lei ingoiava… e mi fissava…

Fu la prima sborrata nella bocca di una donna… ed era mia madre…
Dopo avermi pulito bene il cazzo si alzò e mi baciò infilandomi la lingua in bocca… sentii il sapore del mio sperma… cominciò a piacermi già da allora.

Poi si mise seduta sul bordo del mio letto e allargò le gambe… riprese a fissarmi… si alzò la gonna sopra la vita… era senza mutandine… la sua fica ricoperta da una foresta di peli neri comparve alla mia vista… a quell’epoca ancora non c’era l’abitudine di radersi la fica.

Sempre fissandomi con un’espressione colma di libidine, con le mani scostò i peli e si allargò le labbra della fica…

“Bambino mio, adesso fa godere la tua mamma… leccami la fregna…”

Mi gettai su quella fica e cominciai a leccare come un assatanato… leccai finchè non la sentii godere…

“Cosììì!!! Dai che vengooo… ti sborro in bocca… leccami tesoro di mamma… ti vengo in boccaaa!!!…”

Seguitai a leccare finchè non ebbi bevuto tutto il miele che era uscito dalla sua fica… alla fine mi abbracciò stringendomi forte…

“Tesoro mio… mi hai fatto venire… Dio… ti rendi conto… hai fatto venire la tua mamma…”

Da quel giorno divenimmo amanti finchè, purtroppo, lei non si ammalò. Siamo stati molti anni insieme e abbiamo provato tutti i piaceri del sesso… ma quella prima volta non la dimenticherò mai.”

Il pensiero che papà si fosse scopato la madre mi mise una forte eccitazione addosso… mi infilai tre dita nella fica e presi a fottermi lentamente…
Anche Marco non era rimasto insensibile al racconto del nonno… l’espressione del suo viso tradiva, anche per lui, una forte eccitazione.

“Ma nonno, non ti sentivi in imbarazzo a far l’amore con tua madre, non ti vergognavi?”

“Marco, senti cosa dice nonno e non lo dimenticare. Fare l’amore con mia madre e provare insieme a lei tutti i piaceri possibili e immaginabili del sesso, anche i più intriganti e depravati, senza esclusioni, è stata la cosa più bella che ho avuto dalla vita, almeno fino ad ora…

Il sesso è bello, con chiunque tu lo faccia… pensa quanto possa essere mille volte più bello se fatto tra i membri di una famiglia dove regna tanto amore, dove non vi è violenza o costrizione, ma ognuno non solo accetta liberamente il rapporto sessuale, ma lo desidera fortemente.

Una madre che fa l’amore con il proprio figlio lo fa, inoltre, senza secondi fini, ma con tanto amore e per provare con lui piaceri sessuali impossibili da provare con altri… l’orgasmo che ti procura tuo figlio è insuperabile…”
Ormai papà aveva aperto la strada a Marco, il quale, peraltro, sembrava molto interessato al discorso.

“Ma nonno, come fa un figlio a capire se la madre ha desiderio di fare l’amore con lui?”

“Beh!! La stessa domanda riguarda la madre… come fa a sapere se il figlio acconsente e desidera il rapporto e viceversa non la giudicherebbe una puttana? Dipende dal comportamento di entrambi… non so… il figlio le fa i complimenti sulla sua bellezza, talvolta anche audaci… le fissa con insistenza il seno, le cosce… la donna capisce subito quando è desiderata… a questo punto è lei che deve incoraggiare o meno i desideri del figlio…

Stessa cosa per la madre nei confronti del figlio… girare per casa vestita in maniera succinta, mostrando generosamente al figlio le sue grazie… il seno… il culetto… farlo eccitare, con la speranza di scoprirlo con il cazzo in mano che si masturba… e poi, come fece mia madre, terminare lei il servizietto al figlio..

Spesso con mia madre abbiamo avuto anche rapporti multipli, generalmente con altri uomini… vedevo quanto mamma godesse nel sentirsi al centro delle attenzioni di due o tre uomini… sentirsi contemporaneamente sei mani che l’accarezzavano, tre bocche che la baciavano e la leccavano, tre cazzi che la penetravano facendola morire dal piacere. Ed io non ero geloso, ma ero felice per lei, perché volevo che provasse tutti i piaceri della vita.”

Marco era attentissimo, chissà cosa gli frullava nella mente dopo i discorsi del nonno.

“Nonno, mi hai svelato un mondo a me sconosciuto…”

“Come vedi ti ho raccontato tutti i segreti della mia vita, adesso mi aspetto che anche tu, senza remore, ti confidi con me.

Comunque, per ora, la cosa più importante è far rivivere tua madre, falle sentire che le stai vicino, accarezzala, baciala, parla con lei… riportala a sorridere alla vita.
Comincia subito, appena torni a casa, poi domani pomeriggio torna… sono curioso di sapere come è andata.”

Marco uscì con la promessa che avrebbe fatto del tutto per risollevarmi.
Papà venne in camera da letto… io ero sempre scosciata a fottermi la fica.

“Dio, Olga, quanto sei bella e oscena…”

“Non mi avevi detto che ti eri scopato nonna…”

“Scopato è riduttivo… abbiamo provato di tutto… è stata lei che mi ha insegnato la bisessualità e che mi ha sverginato il culetto… era una porca stupenda… e l’ho amata molto… ma adesso ci sei tu…”

Mi sentii rabbrividire…

“Papà, scopami… ho voglia…”

“No… voglio che tu rimanga con la voglia… stasera Marco comincerà ad accarezzarti e ad abbracciarti… voglio che tu sia eccitata al massimo… torna domani… prima di Marco…”

Non appena tornai a casa Marco mi venne incontro, mi abbracciò forte e mi dette un paio di baci sulla guancia…. Mi sentii illanguidire.

“Mamma, ti dispiace se ti abbraccio? Ti voglio bene e te lo voglio dimostrare… non vorrei pensassi che non te ne voglio poiché questo anno ti ho trascurato… devi capirmi… è stato un anno maledetto… ma ora voglio rimediare…”

Lo strinsi forte, allargai le gambe e gli misi una coscia tra le sue gambe, a contatto del cazzo, e sentivo la sua coscia contro il mio ventre.

“Tesoro di mamma… anche io ti voglio tanto bene… sei tutta la mia vita… ormai sei tu l’uomo di casa… puoi abbracciarmi quando vuoi… sono felice di sentirti vicino… ma ora è meglio se ci stacchiamo altrimenti non rispondo di me e ti violento…”

Lo guardai sorridendo, fingendo di aver fatto una battuta spiritosa, ma sentivo il suo cazzo che si ingrossava contro la mia coscia.
Gli detti un leggero bacio sulle labbra e mi sciolsi a malincuore dall’abbraccio… sentivo la passera pulsare… ma tutto a suo tempo.

“Vai a studiare che io preparo la cena…”

Terminata la cena dissi a Marco che avrei visto un po’ di TV.

“Mamma, posso starti vicino? Posso vederla insieme a te?”

“Certo tesoro… mi fa molto piacere… vieni vicino a mamma…”

Ci mettemmo seduti sul divano, uno accanto all’altro
Avevo indossato una vestaglietta molto mini, che mi lasciava scoperta metà delle cosce.
Marco, seduto alla mia sinistra, mi circondò la vita con il braccio destro… io lo abbracciai con il mio braccio sinistro intorno alle sue spalle… lo strinsi a me… il suo viso era a contatto del mio seno.

Cominciammo a vedere il film, ma il mio interesse era rivolto a mio figlio… che piacere sentirlo stretto a me… quanto avrei voluto baciarlo sulla bocca… prendere la sua mano e mettermela tra le cosce… sulla fica… tirargli fuori il cazzo e farlo godere nella mia mano… sentirmi il palmo ricoperto di sborra e portarlo alla bocca per sentirne il dolce sapore…

Sapevo che sarebbe successo, ma non volevo precorrere i tempi… e poi questa attesa mi aumentava la libidine.
Girai il mio volto verso il suo e gli detti un altro bacio sulla fronte.

“Tesoro di mamma… ti voglio bene…”

Lo sentii fremere…

“Anche io mamma… sapessi quanto…”

Si accostò ancora più stretto a me e sentii la sua mano posarsi sul ginocchio.

“Mamma, posso accarezzarti?”

“Certo amore… mi fa piacere… accarezzami quanto vuoi… e poi devo confessarti che mi piace quando il mio piccolo uomo mi accarezza… perché adesso che non c’è più papà sei tu il mio piccolo uomo…”

Con la mano destra mi strinse forte la vita, mentre con la sinistra cominciò ad accarezzarmi la coscia, vicino al ginocchio… non aveva il coraggio di salire più su… la sua carezza cominciò a farmi fremere dal desiderio… sentivo la fica fradicia di umori…

Se solo avesse immaginato quanti pensieri osceni turbinavano nella mia mente… chiusi gli occhi e immaginai libidinose situazioni incestuose… la sua mano che mi frugava tra le labbra della fica… il suo cazzo che mi penetrava facendomi godere come una troia… io a pecora che mi tenevo le natiche aperte incitandolo oscenamente a farmi il culo… e il suo cazzo che mi riempiva la bocca di sborra bollente… che io assaporavo… gustavo… ingoiavo.

Mentre seguitava ad accarezzarmi il ginocchio lo sognavo disteso sopra di me, entrambi nudi, con il cazzo conficcato tra le labbra della mia fica che mi pompava senza un attimo di tregua… oddio… noooooooo!!! Sentii il ventre vibrare e un brivido percorrermi la schiena… noooooo!!!! Non era possibileeeeee!!!... Dio mio…. Uhmmmmmm!!! Stavo venendo… il solo pensiero di averlo dentro mi aveva fatto venire… strinsi le cosce e così facendo strinsi la mano di Marco tra le mie gambe…

Avrei voluto urlare il mio piacere… ma non potevo… strinsi forte Marco… lo baciai ripetutamente sulle guance mentre sussurravo:

“Amore di mamma… amore di mamma… amore di mamma…”

Fu un orgasmo silenzioso, ma travolgente… la prima volta nella mia vita… non mi era mai accaduto… raggiungere l’orgasmo senza sentirmi toccare la fica… c’era riuscito mio figlio… il solo pensiero di godere con lui mi aveva fatto sborrare l’anima…

Dopo un po’ decidemmo di andare a letto.
Ci abbracciammo per darci la buona notte… sentii il suo cazzo duro contro la mia coscia…

“Buona notte mamma…”

“Buona notte amore…”

Nessuno di noi due aveva la voglia di staccarsi dall’abbraccio.
Ero certa che nella sua stanza Marco si sarebbe masturbato pensando a me.
Ma una sensazione mi diceva che quella sarebbe stata l’ultima sega che mio figlio si sarebbe fatto da solo… poi ci avrebbe pensato la sua mamma…

Continua


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