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Dopo l'incidente - 3


di bird2012
04.04.2012    |    56.060    |    2 9.5
"Sentii una morsa allo stomaco… vedevo il cazzo di mio figlio… feci uno zoom con la telecamera… Per la sua età il mio bambino aveva già un gran bel cazzo..."
Dopo l’incidente

3° Cap.

Il pomeriggio del giorno dopo andai a casa di papà… non vedevo l’ora di sentire cosa avrebbe raccontato Marco a suo nonno… chissà se aveva capito che me ne ero venuta.
Nella stanza da letto mi tolsi gonna e mutandine e mi misi davanti alla TV in trepida attesa dell’arrivo di mio figlio… cominciai ad accarezzarmi la fica… non so perché, ma avevo la sensazione, o la speranza, che quel pomeriggio sarebbe accaduto qualcosa di erotico.

Appena arrivò Marco mio padre lo condusse subito in salotto in modo che avessi potuto vedere e sentire subito tutto.

“Marco, raccontami, sono curioso… hai accarezzato mamma ieri sera?”

"Si, nonno, come mi hai detto tu… ma c’è stato un problema… mentre accarezzavo il ginocchio di mamma mi sono eccitato… è stato senza volerlo… io le accarezzavo il ginocchio, lei mi stringeva a se e ogni tanto mi dava dei baci sulla fronte… e mi sono eccitato…”

“Ti si è indurito il cazzo?”

“Beh! Si… purtroppo credo che mamma se ne sia accorta… quando ci siamo abbracciati per darci la buona notte la sua coscia è venuta in contatto con il mio ventre e penso abbia sentito la mia erezione… nonno… pensa che vergogna…”

Papà rise.

“Marco, ma che dici!... sono certo che la mamma ne sarà lusingata… se ti sei eccitato è perché le vuoi bene… ma dimmi sinceramente… ti piacerebbe fare l’amore con tua madre? Te la scoperesti?”

Sentii la fica fremere.

“Nonno… devo confessartelo… si… mi piacerebbe tantissimo… ma non so come comportarmi…”

“Segui il mio consiglio… questa sera comportati come ieri sera… abbraccia mamma e comincia ad accarezzarle il ginocchio… ma non fermarti… piano piano fai salire la mano lungo la gamba, fino ad arrivare all’attaccatura delle cosce…”

“Ma se mamma non vuole?”

“Beh! Se non vuole ti prenderà la mano delicatamente e la sposterà sul ginocchio… ma potrebbe anche darsi che mamma ti faccia capire che gradisce la tua carezza e che puoi osare di più…”

“E come me lo fa capire?”

“Come fanno tutte le donne… allargherà le cosce… se mentre sali con la mano sentirai che la mamma apre le gambe significa che desidera che la tua mano le accarezzi la fica… tu gliela appoggerai sopra e comincerai ad accarezzarla delicatamente… se tua madre ti permetterà di accarezzarle la fica significa che anche lei ti vuole bene… e che forse avrebbe desiderio di farsi scopare e inculare da te… dal suo amato figlio…”

Il solo pensiero che mio figlio mi avesse potuto infilare il cazzo nel culo mi faceva sbrodolare come una troia…

“Magari fosse vero, nonno… sarebbe stupendo… fare l’amore con mamma…”

“Tu fa come ti ho detto… accarezzale le cosce fino alla fica… dalle tanti bacetti sul viso… sono certo che mamma ti vuole bene e che te la scoperai… e io ne sarò felicissimo… mi sembrerà di rivivere la mia adolescenza quando mia madre mi ha insegnato tutti i segreti del sesso…”

“Nonno, posso farti una domanda? Però rispondimi sinceramente…”

“Certo, ricordati che abbiamo promesso di dirci tutto con la massima sincerità…”

“Mi hai confessato di aver avuto rapporti sessuali di ogni tipo con tua madre… mi hai detto che ritieni che godere con i membri della famiglia sia un qualcosa di sublime… e allora dimmi… tu te la scoperesti mamma, cioè tua figlia?”

Rimasi interdetta… non mi aspettavo questa domanda e credo neanche papà…

“Beh! Sinceramente si… mia figlia è una gran bella fica e poi mi ha sempre dato l’impressione di essere una gran porca a letto… spero non ti dispiaccia sapere che mi inculerei molto volentieri tua madre…”

“Affatto, nonno… vi amo tutti e due e non potrei che esserne felice… sono certo che se riuscirò a scoparmi mamma sarà una cosa stupenda… ma credo sarebbe ancora più stupenda se riuscissimo a scoparla insieme… non credi?”

Però!! Il mio bambino stava crescendo in fretta…

“Marco, per ora credo che tu sia diventato un gran porcellino e ho l’impressione che il pensiero di incularti mamma ti abbia fatto eccitare… sentiamo un po’…”

Prima che Marco se ne rendesse conto, papà gli mise una mano sul cazzo, sopra i pantaloni… Marco arrossì, ma rimase immobile.

“Dio, Marco… che cazzo duro hai!!... lo avevo immaginato… il culetto di mamma ha dato i suoi effetti… anche io mi sono eccitato al suo pensiero… senti anche tu…”

Papà prese la mano del nipote e la mise sul suo cazzo… Marco era sempre più rosso…

“Lo senti… anche il mio cazzo è duro…”

Papà con la mano destra cominciò a massaggiare il cazzo di Marco, mentre con la sinistra muoveva la mano di Marco sul suo cazzo.
Io ero fuori di me dalla libidine… mi infilai tre dita nella fica e cominciai a fottermi.
Papà seguitò per un po’, fissando il nipote negli occhi… Marco, rosso in viso e con il respiro un po’ affannato, accettava passivamente le manipolazioni di suo nonno.

Erano seduti sul divano. Papà si girò verso Marco e all’improvviso gli dette un bacio sulla guancia… ma non era un bacio che dà un nonno al nipote… era un bacio colmo di libidine.
Ero sempre più infoiata… avevo la mano piena dei liquidi della mia fica.
Marco fissava il nonno…
Altro bacio sul viso e la mano seguitava a massaggiare il cazzo.

“Marco, nipote mio… siamo molto eccitati… vogliamo divertirci un po’?”

Marco non rispose, ma come si dice “chi tace…”
Papà gli aprì la patta dei pantaloni e gli tirò fuori il cazzo.
Sentii una morsa allo stomaco… vedevo il cazzo di mio figlio… feci uno zoom con la telecamera…

Per la sua età il mio bambino aveva già un gran bel cazzo.. era bello duro e scappellato… una bella cappella rossa dall’eccitazione…
Lo volevo… lo volevo… Dio Santo… quanto lo volevo…
Papà cominciò a masturbarlo lentamente.

“Marco, hai un bel cazzo… sono certo che a mamma piacerà molto…”

Marco sospirò.
Papà tolse la sua mano sopra quella di Marco, ma Marco non tolse la sua mano da sopra il cazzo del nonno… anzi… la cominciò a muovere per un delicato massaggio.
Papà portò la mano libera dietro la nuca del nipote e attirò il viso verso il suo… gli dette un leggero bacio sulle labbra…

Credevo di morire… mi aveva sempre eccitato al massimo vedere due uomini baciarsi… la ritenevo una libidine estrema… e adesso erano addirittura mio padre e mio figlio…
Papà avvicinò le labbra all’orecchio di Marco… una leccata all’interno… Marco ebbe un fremito…

“Marco… dimmi… ti piace? La mia mano intorno al tuo cazzo… ti piace?”

Vidi la mano di Marco stringere il cazzo del nonno.

“Si… nonno… molto…”

Papà cominciò a leccarlo e a baciarlo sul collo, mentre seguitava a segarlo lentamente.
Marco aveva gli occhi chiusi e fremeva sotto i baci di mio padre… si vedeva quanto il mio porcellino gradisse le “attenzioni” che gli stava rivolgendo il nonno… sentirsi baciare, leccare e segare contemporaneamente lo stava eccitando al massimo…

“Marco… accarezza anche me…” gli sussurrò languidamente il nonno.

Marco capì… aprì la patta e tirò fuori il cazzo del nonno… quando lo vide sobbalzò…

“Dio, nonno… è enorme!!”

“E’ diventato così a forza di scopare e inculare mia madre… anche il tuo diventerà così…”

Marco fissava il cazzo del nonno… lo stringeva… cominciò a segarlo, ricambiando il servizio che gli stava facendo mio padre.

“Oh!! Si… Marco… fammi godere… è da molto tempo che un giovane non mi sega il cazzo… dai… masturbiamoci reciprocamente…”

Avvicinò la bocca a quella del nipote, tirò fuori la lingua e gli mise la punta tra le labbra… mi venne spontaneo incitare mio figlio, anche se non mi sentiva: “Apri bocca, amore di mamma… succhiagli la lingua…”

Marco sembrò accogliere il mio invito… socchiuse le labbra… papà spinse la lingua in bocca… cominciarono a limonare in maniera oscena, mentre ognuno segava l’altro…
La saliva colava dalle loro labbra lungo il mento… avrei voluto unire la mia bocca alle loro e risucchiare le loro salive…

Sentivo l’orgasmo avvicinarsi inesorabile… la visione di quei due porcellini, mio padre e mio figlio, ognuno con in mano il cazzo dell’altro, mentre le loro bocche sbavavano oscenamente, mi mandava il sangue al cervello.
I loro sospiri e i loro gemiti riempivano la stanza.
Dopo un po’ papà fissò Marco negli occhi…

“Marco… vuoi godere ancora di più?”

“Si… nonno… si…”

Papà si alzò dal divano, in un attimo si tolse i pantaloni e gli slip e rimase con il ventre nudo con il cazzo completamente in erezione… era magnifico…
Si inginocchiò davanti al nipote e sfilò anche a lui pantaloni e slip… gli prese il cazzo e se lo strofinò sul viso…

“Marco… ho una gran voglia di prendertelo in bocca, ma ritengo giusto che il primo pompino della tua vita te lo faccia tua madre… io mi limiterò a leccarti le palle e il buchetto del culo… sentirai che stupenda sensazione…”

Gli alzò le gambe e gliele allargò… le palle e il buco del culo di Marco erano belli sposti alla sua vista… ci sputò sopra rumorosamente per tre o quattro volte… il rumore di ogni sputo mi procurava una contrazione della fica…
Poi cominciò a leccare spalmando la saliva sulle palle, sulle natiche, sul buchetto del culo… Marco cominciava a gemere dal piacere.

“Ohh!! Nonno… si… mi piace… leccamiii!!! Aaah!... si, il buchetto… uhm!! Leccamelo che mi piace… è bello…”

Papà gli aveva allargato le natiche e gli passava la lingua piatta sul buco del culo… ad ogni slinguata il nipote sobbalzava… alla sega che gli stava facendo il nonno si univa questa splendida leccata di culo.

“Si… nonno… così… così…”

Questo servizio durò un bel po’, poi papà si alzò, si avvicinò a Marco e lo baciò di nuovo in bocca… il nipote ricambiò con passione… poi papà gli sussurrò:

“Ti andrebbe di prendermelo in bocca?”

Il nipote annuì… forse non aspettava invito migliore…

“Si, nonno… con piacere… ma non l’ho mai fatto…”

“Si, lo so… ma non ti preoccupare… ti insegno io…”

Papà si mise seduto sul bordo del divano, si tirò indietro e alzò e allargò le gambe.

“Vieni, Marco… amore di nonno… passa la lingua lungo tutto il cazzo… dalle palle alla cappella… poi lecca la cappella… giragli la lingua intorno… ecco… si… così!! Bravo il mio nipotino… prendi la cappella in bocca… uhmmm!!! Si… adesso succhiala… uhmmm!!!! Sì… così… dai succhiala… uhm!! Succhiami il cazzo… e se ti piace infilatelo tutto in bocca…”

Marco eseguì con passione le indicazioni del nonno… ma quando si infilò il cazzo in bocca non ci fu più bisogno di alcun insegnamento… il piacere di sentirsi quel paletto di carne tra le labbra gli suggerì subito come comportarsi.
Leccava, succhiava, mordeva dolcemente il cazzo, se lo strofinava sul viso e mugolava di piacere…

“Ohhh!! Che bello… nonno… che bello!!... che bel cazzo hai… mi piace… mi piace succhiartelo…”

“Anche a me piace tanto… si… dai… anche il culo… leccami bene anche il culo… si… si… bravooo!! Sul buco… leccami bene il buco del culo… uhmm!! Allargalo… riempilo di saliva… dai… ti prego… dai… Marco… nipote mio… fammi godere che nonno ti da il culo… siii! Sì!! Ti do il culo…”

Marco obbedì prontamente… si attaccò al buco del culo di papà come una ventosa… appuntò la lingua e spinse… papà sobbalzò…

“Uhmm!! Aaah!! Allargami il culo con la lingua… e poi inculami… dai… non ce la faccio più… infilami il cazzo nel culo… daiii!!! Marco… sììì… sììì… ti voglio in culo… sììì… voglio che mio nipote mi inculiii!!..”

Rabbrividii… stavo per assistere a mio figlio che inculava mio padre… volevo partecipare anche io… almeno virtualmente.
Feci uno zoom sul buco del culo di papà… mi volevo godere l’inculata in primo piano… volevo vedere il cazzo di mio figlio mentre penetrava nel culo del nonno…

Sempre con tre dita nella fica, con l’altra mano mi infilai due dita nel culo e cominciai a scoparmi e incularmi contemporaneamente.
Papà si prese il cazzo in mano e cominciò a segarsi.

“Dai, Marco… allargami bene il culo… strofinami la cappella lungo tutto il solco, tra le natiche… si… così… dai… uhmmm!! Come ti sento duro… appuntami la cappella sul culo… spingimela dentro… ohhh!! Si… fermati… fammela sentire…”

La cappella di Marco era dentro il culo di papà… il resto del cazzo, durissimo, era fuori, pronto per la penetrazione completa… stupenda visione… ero fuori di testa… mentre con le dita mi stavo scavando la fica e il culo cominciai a parlare da sola…

“Dai, Marco… tesoro di mamma… ficcaglielo nel culo… voglio vederti… rompi il culo a tuo nonno… fallo godere… fagli il culo…”

Come se papà mi avesse sentito, anche lui prese ad incitare il nipote.

“Dai, Marco… adesso spingilo dentro… tutto… dammelo tutto nel culo…”

Marco allargò al massimo le natiche con entrambe le mani e spinse il ventre contro il culo del nonno… vidi il suo cazzo scomparire lentamente dentro il buco del culo di papà… glielo infilò tutto finchè il suo pube non fu a contatto delle natiche… papà cominciò a gemere dal piacere…

“Ahhh!! Nipotino mio… come ti sento in culo… inculami… inculami forte… sbattimi il culo come una troia… fammi godere… pensa al culo di mamma… pensa a quando te la inculerai… perché ti piacerebbe inculartela, vero? Dimmelo… vorresti incularti la tua dolce mammina come io mi sono inculato la mia?”

Il viso di Marco era paonazzo dalla libidine… cominciò a inculare il nonno con poderosi colpi di cazzo…

“Ohh!! Si… me la voglio inculare… voglio darle il mio cazzo… come lo sto dando a te… la voglio far godere con il culo… perché l’amo… Dio mio… nonno… lo confesso… da quando l’ho accarezzata sento di amarla… e la voglio inculare… inculare… inculare…”

Era troppo… sentire che mio figlio mi amava… che desiderava farmi il culo… non potevo più resistere… sentii una scossa elettrica percorrermi tutto il corpo… spinsi in fondo le dita nella fica e nel culo ed ebbi un orgasmo travolgente… mentre sussurravo il suo nome…

“Marco… amore di mamma… amore mio… anche io ti amo… ti amoo!!!”

Mentre godevo seguitavo a fissare sullo schermo del televisore mio figlio che, con una impensabile passione, seguitava a incularsi mio padre.

“Nonno… dimmi… ti piace come ti inculo? Ti faccio godere?”

“Ohh! Si… mi stai facendo morire… mi piace molto farmi inculare e tu lo stai facendo benissimo… è bello sentirsi un bel cazzo nel culo… dovresti provare…”

“Si… nonno… voglio sia tu a sverginarmi il culetto… voglio godere come stai godendo tu… uhmmm!!! Nonno… il pensiero di prenderlo nel culo mi fa venire… uhmmmm!!! Nonno… sto per venireeee!!!”

“Siii!!! Nipotino… daiii!!! Vienimi in culo… sborrami in culo… riempimi di spermaaa!! Daiii!!! Marcooo!!! Tesoro di nonno… daii!!...”

Marco urlò dal piacere, mentre spingeva il cazzo tutto nel culo del nonno.

“Aaaaahhh!! Nonno… ti vengo in culooo!! Vengooo!!!... vengooo!!!”

Papà grugnì come un porco.

“Grrrrrrr… uhmmm!!! Ti sento…. Marco…. Ti sento… stai schizzandooo!!! Li sento tutti nel culooo!!...”

Marco, sempre con il cazzo nel culo di papà, lo abbracciò e lo baciò…

“Nonno… ho goduto tanto…”

“Ti ho sentito… non smettevi mai di schizzare… mi hai fatto proprio un bel culo… mi piace il tuo cazzo…”

Papà riempì di baci il volto di Marco, poi avvicinò le labbra al suo orecchio e gli sussurrò con tutta la dolcezza che sentiva per suo nipote:

“Tesoro di nonno… anche io devo venire… me lo fai un regalino? Mi fai sborrare in culo?”

Il viso di Marco si illuminò.

“Oh!!!si, nonno… si… inculami… sverginami…”

“No, tesoro… no… è presto… il tuo buchino è ancora troppo stretto per prendere tutto il mio cazzo… bisogna prepararlo piano piano… sentiresti troppo dolore e io non voglio che tu soffra… quando te lo infilerò tutto nel culo voglio che tu goda immensamente e no che soffra… oggi ti infilerò solo la cappella dentro… comincerai a sentire il piacere di avere un ospite nel culetto… e sentirai il godimento di farti sborrare in culo… vieni…”

Ero inebedita… fissavo il televisore come un automa… mio figlio stava per prenderlo nel culo… anche se era solo la cappella, sarebbe stata la prima volta che un cazzo gli entrava nel culo… non stavo nella pelle… mi presi il clitoride tra le dita e lo strizzai… ero ancora eccitata… “Dai Marco… comincia a conoscere il cazzo… vedrai quanto è bello…”

Papà aveva ricoperto la rosellina del nipote di saliva… il volto di papà era irriconoscibile… sprizzava voglia, libidine ed eccitazione da tutti i pori… non vedeva l’ora di penetrare il culo del nipote, anche se solo con la cappella…
Appuntò il cazzo sul buchino di Marco…

“Marco… adesso spingo piano… se ti fa male dimmelo… comunque appena entra la cappella mi fermo…”

Papà spinse piano… vidi una smorfia sul viso di mio figlio… la cappella stava forzando il muscolo anale…

“Piano, nonno… piano… uhmmm!! Fermo che mi brucia…”

”Si, tesoro… ma è entrata… la cappella… è entrata… è lei che ti fa bruciare il culo… non spingo più… tu comincia ad abituarti… che poi nonno te lo darà tutto… adesso mi faccio una sega dentro al tuo culo… e ti sborro dentro…”

“Si, nonno… non spingere… lascialo così… mi brucia troppo… comunque sento che è piacevole…”

Feci di nuovo uno zoom sul buco del culo di Marco… la cappella di papà era completamente immersa nel buco del culo del nipote… papà si prese il cazzo in mano e cominciò a segarsi molto lentamente…

“Me la voglio godere questa sega nel culo di mio nipote…”

Marco fissava il cazzo del nonno appuntato sul suo culo.

“Nonno, è eccitante vederti che ti fai una sega dentro il mio culo… uhmmm!! Già mi piace solo avere la cappella dentro… non vedo l’ora che me lo infili tutto… dai… nonno… sborrami in culo… fammi sentire i tuoi schizzi dentro… dai…”

Il volto di papà era trasfigurato… stava per sborrare nel culo del suo amato nipotino… accelerò il ritmo della sega… nella foga dell’imminente sborrata cominciò ad ondeggiare il ventre contro il culo di Marco… la cappella si muoveva dentro il buco… lo sfintere sembrava essersi un po’ abituato e cedeva piacevolmente sotto la spinta del cazzo… Marco cominciò a gemere

“Uhmmm!! Nonno mi piace… sento la cappella muoversi nel culo… Dio… mi piace… muovila dentro… dai… Dio mio… non ti segare… inculami con la cappella… dai… fammela sentire… ti prego…”

Papà lasciò il cazzo, allargò di più le gambe di Marco e cominciò un leggero avanti e indietro con il ventre… la cappella cominciò a sfregare l’interno del muscolo anale… vidi papà irrigidirsi… stava per sborrare…

“Tesoro di nonno… che culetto hai… bello caldo… uhmmm!!! Mi piace incularti, anche se solo con la cappella… sto per venire… aaahh!!... ma la prossima volta te lo darò tutto… te lo romperò questo culetto… uhmmm… Dio mio…. Vuoi che tuo nonno ti rompa il culetto, vero?”

“Si… si… non vedo l’ora… nonno… inculami davanti a mamma… sverginami davanti a lei… credi che a mamma piaccia che io mi faccio inculare da te?”

Le parole di mio figlio mi facevano rabbrividire dall’eccitazione… già mi vedevo mentre gli allargavo il culo per farsi penetrare dal nonno…

“Certo, Marco… sono certo che mamma sarà ben felice di vederti inculato da me… non vedo l’ora… di aprirtelo tuttoooo!!!... Marcoooo!!! Vengooo!!! Amore di nonno… ti schizzo in culoooo!!!”

Vidi papà sussultare mentre se ne veniva nel culetto di mio figlio… Marco mugolava.

“Li sento… nonno… i tuoi schizzi… li sentooo!! Che bello… che bello…”

Papà tolse il cazzo dal culo… un rivolo di sborra fuoriuscì dallo sfintere e colò lungo le natiche… quanto avrei voluto stare li vicino per raccogliere quel ben di Dio con la lingua e assaporarlo…
Rimasero un po’ abbracciati a sbaciucchiarsi.

“Ti è piaciuto? chiese papà

“Da morire, nonno… mi è piaciuto tutto… baciarti, masturbarti, leccarti, incularti e anche la tua cappella nel culo… ma me lo hai promesso… la prossima volta lo voglio tutto nel culo…”

“Stai tranquillo… la prossima volta che ci vedremo nonno ti farà un bel servizio… e poi che ne sai… potrebbe darsi che la prossima volta partecipi anche mamma… che ne dici?”

“Sarebbe un bel sogno realizzato…”

“Abbi fede… e ricorda il consiglio di nonno… toccale la fica… sono certo che quando sentirà la tua mano tra le gambe si lascerà completamente andare… adesso va a casa… e ricordati anche che alle donne, quando fanno l’amore, piace il linguaggio osceno… le eccita di più… non essere timido… ti aspetto domani, così mi racconti…”

Appena Marco uscì andai da papà e lo abbracciai… non mi ero vestita, per cui avevo la fica e il culo scoperti.

“Papà… mi avete fatto morire… ho goduto tanto nel vedervi fare l’amore…”

Papà mi mise una mano sulla fica…

“Ti sento, tesoro… hai la fica fradicia di umori…”

Infilò due dita dentro la vagina e io gli presi il cazzo in mano… limonammo per un po’ come due innamorati.
Dopo un po’ ci staccammo.

“Olga, Marco è pronto… te l’ho messo su un piatto d’argento… ora tocca a te…”

“Stai tranquillo… la troia che è in me è pronta per il grande passo… scoparsi suo figlio…”

Continua


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