Racconti Erotici > incesto > Fino alla vigilia del mio matrimonio Cap. 8
incesto

Fino alla vigilia del mio matrimonio Cap. 8


di giov60
27.05.2016    |    17.654    |    2 9.4
"Una delle priorità, almeno per me, è la scelta del fotografo, dato che al resto pensano le mie donne..."
Siamo ormai prossimi alle mie nozze con Carla e iniziano i preparativi.
Una delle priorità, almeno per me, è la scelta del fotografo, dato che al resto pensano le mie donne. Avevo voglia di condividere la mia libidine anche con qualcuno che non fosse della cerchia di famiglia e con l’ormai amico fotografo del capoluogo eravamo ad un certo grado di intimità: avevo ammirato le foto di belle signore di città e, in modo particolare quelle anche molto intime di sua moglie. Ci eravamo messi d’accordo perché prima a poi accadesse qualcosa tra noi e sapevo, ormai, che sua moglie avrebbe voluto provare un uomo di vent’anni più giovane del marito.
Mi metto d’accordo con Concetta che bisogna andare in città per certi acquisti. Per cui una bella mattina di inizio primavera, con l’aria già tiepida e profumata dalla fioritura della vegetazione, passo da casa di Carla e carico in macchina sia la madre che la figlia. La prima che mi accompagnerà in città la seconda destinazione negozio.
Sono entrambe vestite molto bene, come ormai usa da qualche mese a questa parte. Carla in minigonna e maglietta aderente che disegnano il suo fisico da giovane donna in piena fioritura, Concetta avrà sotto il soprabito certamente qualcosa di carino che mi svelerà appena fuori de paese.
E infatti indossa una gonna e giacca che disegnano splendidamente le sue forme procaci e mettono in evidenza tutta la sua femminilità. So per certo che anche l’intimo sarà all’altezza della situazione.
E’ già eccitata all’dea di poter tranquillamente passeggiare per farsi ammirare, indossa un bel tacco 10 che la slancia molto e la sua andatura attira lo sguardo compiaciuto di molti dei passanti che incrociamo. Facciamo il nostro giro per negozi; poco prima di mezzogiorno entriamo nello studio fotografico del mio amico che subito riconosce in lei una delle mie modelle.
Glielo presento come il fotografo che avrei scelto per il servizio matrimoniale mentre lui la gratifica con bei complimenti.
“Te la sentiresti di farti fotografare da lui qui nel suo studio?” le dico mentre lei sta guardando alcuni album di matrimoni.
“Ma sei scemo? Mi vergogno da morire.”
“Ci sono io qua e poi solo una paio di scatti per una bella foto da incorniciare in salotto. Sai quelle belle foto che si fanno nelle grandi occasioni per un bel ricordo.”
Mi ero già messo d’accordo con il mio amico che nel frattempo aveva chiuso lo studio e avvisato la moglie che avrebbe tardato a pranzo.
Con molta titubanza Concetta entra nello studio che trova carino con al centro un bel divano d’epoca e tante luci e fari attorno. Di fronte al divano fa bella mostra di se una grande macchina professionale su carrello con un grande obbiettivo che fissa chiunque gli si metta di fronte.
Accese le luci e metto al centro della sala una comoda poltrona sulla quale invito Concetta a sedersi.
Lei piuttosto agitata si mette seduta e il mio amico posiziona la sua enorme macchina fotografica per le prime innocenti foto.
Dopo alcuni scatti la vedo più rilassata e partecipe al gioco. Le chiedo se vuole farsi fare degli scatti anche con me che raramente mi trovo da questa parte dell’obbiettivo e cosi dicendo mi metto al suo fianco nella più classica delle pose con la dama seduta e il cavaliere in piedi al suo fianco. Sembra stare al gioco.
Le chiedo di alzarsi e poggiare un ginocchio sulla poltrona in modo che possa assumere una posa un po’ sbarazzina. Nell’aiutarla a tirarsi su mi appoggio dietro di lei e le faccio sentire la mia eccitazione, cosa che le da la scossa per osare di più. Come dimentica della presenza del fotografo segue le mie indicazioni da regista e inizia ad assumere pose sempre più sensuali. Le vado vicino e l’abbraccio e cosi facendo inizio anche a spogliarla lentamente facendole sempre sentire appoggiato ora sul culo, ora sul ventre, ora su una delle cosce, la mia virilità.
Si stende languida sul divano in intimo che disegna perfettamente le sue forme. Con la testa appoggiata allo schienale, le gambe appena aperte e il florido seno che mostra tutta la sua consistenza, mi metto al suo fianco e le presento il mio cazzo sulle labbra.
Mentre si susseguono gli scatti la sua lingua inizia a leccarmi la cappella che, dopo pochi secondi allontano dalla sua bocca. Le chiedo di mettersi in ginocchio sulla poltrona e mostrare il suo culo all’obbiettivo. Con molta sensualità esegue e, giratasi si mette in ginocchio mentre lentamente si sfila il minuscolo slip che indossato per l’occasione e ormai umido.
Mi metto dietro di lei che fremente aspetta il mio affondo. Le passo la cappella sul suo buco del culo ma l’affondo nella sua figa umida. Sono minuti di intenso godimento davanti ad uno sconosciuto. La scopo a lungo e le faccio assumere tutte le pose più sconce che mi passano per la mente, fino a sborrarle profondamente nella figa che, in preda all’orgasmo, mi mungeva letteralmente.
E’ ancora prona quando il mio amico le presenta sulla bocca il suo cazzo già pronto ad esplodere. Non deve fare altro che aprire la bocca e bere il piacere dello sconosciuto. Beve come la figlia le aveva insegnato e poi devotamente ci ripulisce entrambi. Poi soddisfatta si ritira in bagno per rivestirsi.
Dopo pochi minuti salutiamo cordialmente il fotografo e avverto il mio amico che passerò sabato pomeriggio per vedere le foto insieme alla mia fidanzata. Mi dice che se passo verso sera sarà onorato di invitarci anche a cena insieme a sua moglie.
“Farai vedere quelle foto a Carla? Mi vergogno un po’!”
“Sono certo invece che sabato pomeriggio mentre io e Carla guarderemo quelle foto tu, a casa ti starai masturbando ferocemente. Oggi è stato il primo incontro con uno “sconosciuto” ma ce ne saranno altri, molti altri, e non solo con uomini ma anche con donne. Sono certo che la moglie del fotografo vorrà conoscerti anche lei.”
La prego di non dire nulla a Carla dell’avventura appena vissuta; sarà più divertente vedere le sue reazioni quando le mostrerò le foto fatte in studio. Promette di tenere la bocca chiusa. Le credo ma, ad ogni buon conto, rallento la corsa dell’auto e gliela chiudo io con il mio
Siamo quasi all’ingresso del paese quando, su sua richiesta, le metto il cazzo in bocca cosi che lei possa salutare la figlia con un bacio umido del mio piacere.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Fino alla vigilia del mio matrimonio Cap. 8:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni