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I miei amorevoli nonni - 5


di bird2012
05.01.2016    |    42.025    |    9 4.1
""Io credo giusto sia Paolo a metterti incinta: darebbe continuità al suo sangue ora che purtroppo non c'è più suo figlio!" Nonno Paolo ribatté..."
I miei amorevoli nonni

Cap.5

Alcuni fedeli lettori mi hanno chiesto di seguitare il racconto… non potevo deluderli.
Buon 2016 da Bird2012.



Io e mamma eravamo fuori di testa: era troppo bello sentire i cazzi dei nostri maschi sfondarci il culo mentre abbracciate con i nostri corpi nudi e bollenti ci scambiavamo baci e slinguate oscene.
Stavamo sbavando: bocca contro bocca!
Leccavamo e ingoiavamo le nostre salive come due maiale, senza più alcun ritegno: quei due cazzoni nel culo ci stavano facendo perdere il lume della ragione!
Ormai la depravazione si era completamente impossessata di noi.
Guardai mamma, era irriconoscibile: il suo volto era sconvolto dalla libidine che le stava procurando il cazzo di suo padre nel culo!

“Mamma, ti piace il sapore della mia saliva?” le chiesi mentre seguitavo a leccarle il viso come una cagna.

“Si, tesoro… si! Di te mi piace tutto!” sussurrò, mentre il suo corpo sussultava ad ogni spinta di nonno Mario dentro di lei.

“Allora apri bocca!”

Non si fece pregare: spalancò gli occhi e le labbra.
Avvicinai la mia bocca alla sua e cominciai a sputarle dentro la mia saliva!
Ad ogni sputo sentivo le sue dita strizzarmi il grilletto: il suo messaggio per farmi capire quanto gradisse quella porcata!
Quando vidi la sua bocca piena la invitai a ingoiare tutto.

“Dai, mamma, gustala come fosse una sborrata di tuo padre!”

Chiuse le labbra e ingoiò tutta la mia saliva!
Poi mi fissò.

“Amore, sei una stupenda porcellina! Mio padre mi sta facendo il culo che è una meraviglia, ma voglio anche te tra le mie cosce: voglio mi facciate godere tutti e due insieme!
Vieni, amore, leccami la fica mentre mio padre mi incula!”

Piano piano, per non far uscire il cazzo di nonno Paolo dal mio culo, mi spostai con il corpo fino ad arrivare con la bocca sopra la sua fica: lei allargò completamente le cosce per offrirmi la sua fica oscenamente aperta dall’eccitazione e per permettermi di leccarla agevolmente, ma in questa maniera mi diede la possibilità anche di ammirare il cazzo di nonno Mario che la penetrava nel culo!
Una visione di una libidine sconvolgente!

Certe sensazioni sono indescrivibili, bisogna solo viverle per poter capire cosa si provi.
A pochi centimetri dai miei occhi avevo la fica di mamma deliziosamente spalancata, con le labbra gonfie di piacere, il grilletto eretto e pronto ad essere succhiato e leccato. Dalla vagina colavano continui rigagnoli di umori lungo le cosce, a riprova di quanto stesse godendo.

Ma il clou dello spettacolo era tra le sue natiche: il suo splendido ed osceno buco di culo che si apriva e rinchiudeva intorno all’uccello di nonno Mario, che appariva in tutta la sua bellezza quando lo tirava fuori e lasciava solo la cappella dentro lo sfintere, per poi scomparire nuovamente dentro il culo quando glielo rispingeva dentro con forza!

Cominciai a leccare con gusto la sua fica e a ingoiarne i suoi umori mentre fissavo affascinata quell’eccitantissimo dentro e fuori del cazzo di nonno dentro il suo adorabile buchetto!
Con l’uccello del padre che la fotteva dietro e la lingua di sua figlia che la deliziava davanti mamma era in continuo godimento.

Ad un certo punto nonno affondò il cazzo completamente dentro e rimase fermo con il suo possente palo di carne piantato nel culo della figlia per farglielo sentire per bene.
Erano rimasti fuori solo i coglioni: un pasto troppo prelibato e non ce la feci a resistere!
Avvicinai la lingua e cominciai a leccarli, poi li presi in bocca, prima uno poi l'altro, per succhiarli come meritavano.
Nonno Mario era in estasi.

"Uhmmm! Anna, amore, tua figlia mi sta succhiando le palle! Dio mio che gusto! Dai Alessia, succhia… dai, fammi sborrare nel culo di tua madre!"

Seguitai a succhiarglieli con passione: li serravo tra le labbra, li tiravo come volessi staccarglieli dal ventre, poi ci giravo la lingua intorno e poi ricominciavo a succhiare!
Con il cazzo piantato nel culo di mamma e le palle dentro la mia bocca nonno non ce la fece a resistere per molto.

"Succhia Alessia! Succhia che vengooo! Sborroooo!!"

Ad ogni schizzata dentro il culo di mamma sentivo i coglioni vibrarmi dentro la bocca... stupendo!
Dopo essersi svuotato per bene nonno sfilò l'uccello dal culo: appena vidi i primi bianchi filamenti di sperma colare fuori dal buchetto ormai completamente dilatato mi venne spontaneo incollarci sopra le labbra e succhiare voracemente il nettare di mio nonno.

Quel gesto così depravato mi stava mandando ai pazzi: rabbrividii al pensiero che stavo ingoiando la sborra di mio nonno direttamente dal culo di mia madre!
Ma il colpo di grazia me lo diede nonno Paolo che per tutto il tempo aveva seguitato a incularmi.
Tolse il cazzo dal culo e me lo infilò nella fica: mi strinse forte a lui, mi sembrava di sentire i battiti del suo cuore contro la mia schiena.
Incollò le labbra contro il mio orecchio come non volesse farsi sentire e mi sussurrò parole che mi fecero trasalire.

"Alessia, angelo mio, voglio venirti dentro! Mi fa impazzire l'idea di depositare il mio sperma nella tua vagina! Amore mio! Amore mio, perché sei protetta? Sarebbe meraviglioso metterti incinta! Si! Si! Siiiii... un figlio da teeeee!!!!! Ti prego, amore, dammelooo! Dammelooo!!!"

Nonno cominciò a godermi dentro: sentii il suo sperma inondarmi la fica mentre il pensiero di farmi mettere incinta da lui mi procurò un orgasmo devastante!
Fu un orgasmo più cerebrale che fisico, ma mi distrusse!
Rimanemmo tutti e quattro abbracciati, con le parole di nonno che seguitavano a riempirmi il cervello!

Il resto della giornata trascorse tra coccole, baci, carezze.
Io e mamma decidemmo che il giorno dopo, il lunedi, saremmo tornare tutte e due a Roma, con la promessa che saremmo tornate quanto prima a trovare i nonni.
Loro capirono che io e mamma volevamo rimanere un po’ da sole insieme: avevamo tante cose da dirci!
La sera prima decidemmo di dormire a coppie separate: io con nonno Paolo e mamma con suo padre.
Appena dentro il letto nonno mi abbracciò: sentivo il suo cuore battere forte e il suo uccello addrizzarsi immediatamente.

“Nonno, Dio santo, appena mi tocchi ti si addrizza: ma mi desideri così tanto?”

“Da morire, tesoro mio, da morire! Tua madre mi piace molto, l’ho sempre desiderata, quando la scopo mi fa godere molto, ma tu sei un’altra cosa! Da quando ti sono entrato dentro la prima volta, mentre Mario ci guardava, non riesco a toglierti dalla mente!”

Mi strinse ancora più forte e cominciò a tempestarmi di baci.

“Alessia, amore di nonno! Quando ti infilo il cazzo nella fica, quando sento le sue pareti calde che mi accarezzano la verga e le sue contrazioni quando gode dei mie affondi mi sembra di essere in paradiso! Ma il colpo di grazia che mi manda ai matti è quando godo dentro di te: pensando che sto sborrando nella fica di mia nipote, la figlia di mio figlio, mi fa raggiungere l’acme del piacere!”

Le sue parole d’amore e di passione mi stavano facendo eccitare come non mai.
Allargai le cosce e spinsi la fica contro la sua verga.

“Dai! Mettimelo dentro! Scopami! Inculami! Sfondami! Abbiamo tutta la notte per noi! Siamo soli, possiamo dedicarci completamente uno all’altra! Ti prego, voglio essere la tua porca! Voglio soddisfare ogni tuo desiderio, anche il più perverso e depravato: siamo soli, nessuno saprà mai cosa facciamo! Dai nonno: voglio sentirmi una zoccola tra le tue braccia!”

La mia fica era a portata di cazzo: l’appuntò sulla vagina e spinse il suo ventre contro di me… e io gli andai incontro con la fica!
Eravamo di fianco, abbracciati, bocca a bocca: gli circondai i reni con la mia gamba libera e congiungemmo i nostri sessi!
Sentii il suo cazzone riempirmi completamente!
Cominciammo a chiavare in maniera fantastica!
Trovammo subito il ritmo giusto: allontanavamo entrambi i nostri ventri uno dall’altro, fino a far rimanere dentro la fica solo la cappella, poi li rispingevamo con forza uno contro l’altro e la cappella colpiva la bocca dell’utero mandandomi il sangue al cervello.
Sentii subito arrivare il primo orgasmo.

“Dio, nonno, hai un cazzo favoloso: già sto sborrando! Madonna come chiavi, mi stai squarciando la fica, ma mi piace da morire! Dimmelo: ti piace pompare la fica di tua nipote, la figlia di tuo figlio, vero? E allora ricambio il piacere: non puoi immaginare quanto io goda nel farmi montare dal padre di mio padre, mi mandi in estasi!”

L’orgasmo era imminente: e mentre venivo volevo fargli una dolce sorpresa.

“Nonno, pompami forte che sto per venire! Ma ti prego, mentre sborro, dimmelo: davvero vuoi mettermi incinta? Vuoi un figlio da me? Un figlio dalla tua nipotina porcaaaaa!!! Dalla tua nipotina troiaaaa!!! Vuoi un figlio da meeeeeeeee!!!!! Cazzzoooo!!! Vengoooo!!! Dimmelo mentre godooooooo!!!”

Urlai il mio immenso godimento, ma nonno non mi lasciò sola nel mio piacere: cominciò a sborrare l’anima dentro la mia fica e urlò il suo desiderio.

“Sììììììì! Si! Amore, voglio un figlio da te!!!”

La mattina dopo partimmo presto: mamma doveva andare a lavoro ed io avrei studiato, sempre se ci fossi riuscita.
Le parole di nonno mi risuonarono nel cervello per tutto il giorno.
La sera, quando tornò mamma, appena mangiato andammo a letto: avevamo bisogno di stare abbracciate, nude, a scambiarci baci e carezze.
Era meraviglioso sentire i nostri corpi caldi avvinghiati uno all’altro!

"Mamma ho bisogno di un tuo consiglio!" le sussurrai all'orecchio, mentre le nostre mani non cessavano di accarezzare reciprocamente i nostri corpi.

"Dimmi, amore, sperando possa esserti utile!" mi rispose.

Mi feci coraggio.

"Nonno Paolo desidera mettermi incinta: me lo ha sussurrato ieri pomeriggio mentre mi godeva dentro e ad una mia precisa domanda me lo ha ribadito ieri notte mentre era dentro di me a fottermi con tutto il suo amore e la sua passione!
Dio santo, mamma, sono profondamente turbata, non so cosa fare!
Quando mi scopa lo sento che non è solo un meraviglioso rapporto sessuale, ma è molto di più: mi possiede come fossi la sua donna, ogni affondo del suo uccello nel mio ventre è un atto d'amore nei miei confronti, ma è sempre mio nonno!
Tu cosa faresti al mio posto?"

Mamma per tutta risposta mi baciò e poi mi strinse a se.

“Tesoro di mamma, la storia si ripete! Anche mio padre mi fece la stessa proposta! Quando iniziammo il nostro triangolo amoroso, fu proprio nonno Paolo che ci disse che riteneva giusto che di notte io dormissi insieme a mio padre: durante il giorno ci divertivamo tutti e tre insieme, ma la notte dovevo essere solo di mio padre.
Accadde una notte: durante il giorno lui e mio suocero mi avevano distrutta tra scopate e inculate, per cui pensai che la notte avremmo riposato per recuperare le forze per il giorno dopo.
Invece, nel bel mezzo della notte, sentii le sue mani accarezzarmi, le sue labbra baciarmi, il suo cazzo turgido sbattere contro la mia coscia!
Risposi subito ai suoi baci e alle sue carezze.

“Papà, amore, mi desideri ancora? Il tuo uccello e duro come se non scopassi da settimane: mi fa impazzire il pensiero sia io, tua figlia, ad eccitarti così tanto!”

Per tutta risposta mi venne sopra: sentii la sua verga sbattere contro la mia fica ed io fui pronta ad assecondare la sua voglia di me!
Allargai le cosce, afferrai il suo cazzo e lo appuntai all’ingresso della vagina.

“Spingi, dammelo ancora: tu mi vuoi ed anche io ti voglio!”

Me lo infilò tutto, lo tenne spinto dentro di me e mi abbracciò forte: cominciò a scoparmi, lentamente e profondamente!
Ad ogni affondo della sua verga nel mio ventre mi sussurrava.

“Amore mio, ti amo!”

Le sue frasi d’amore mi mandavano in estasi: il suo amore si trasmetteva al suo uccello, dal suo uccello alla mia vagiva… dalla vagina al mio cervello!
Ero avvinghiata a lui a godermi quella meravigliosa scopata, quando mi disse.

“Amore, dimmi quando stai per venire.“

Non ci volle molto: quando stavo tra le sue braccia con il suo uccello dentro di me mi eccitavo da morire.

“Papà! Papà! Eccomi, sto venendo! Il tuo dolce cazzo mi sta facendo sbrodolare!!! Papàààààà!!! Godoooooo!!!”

Nel momento stesso in cui stavo raggiungendo l’orgasmo urlò come un pazzo.

“Amore di papà… voglio metterti incintaaaa!!!! Voglio un figlio da teeeeeee!!!” e cominciò a schizzarmi dentro la vagina tutto il suo caldo e cremoso amore!

La sua frase mi fece impazzire di gioia e tristezza: lo abbracciai e presi a baciarlo con tutto l’amore e la passione che avevo per lui, mentre lacrime amare scendevano lungo le mie gote!
Pensava fossero lacrime di gioia, invece…
Non avevo il coraggio di dirglielo, ma dovetti farmi forza.

“Papà, non l’ho mai detto a nessuno, ma dopo aver messo al mondo Alessia sono avvenute delle complicazioni: non posso più avere figli!”

Per lui fu una delusione terribile, per me bastò conoscere il suo desiderio per amarlo ancora di più, benché fosse mio padre!”

Rimasi basita: anche nonno Mario avrebbe voluto un figlio da sua figlia!

“Mamma, ma se tu avessi potuto avere figli, cosa avresti fatto?” le chiesi.

“Glielo avrei dato! Cosa può esserci di più di un figlio per coronare l’amore tra due persone? Amore con la A maiuscola, senza differenze di età o di parentela: amore vero!”

Durante i giorni seguenti cominciai a riflettere e valutare la situazione.
Entrambi i miei nonni avrebbero voluto coronare il loro amore mettendoci incinte, sia me che mamma, ma mamma non poteva!
Ne parlai con mamma e lei lasciò a me la decisione.
Smisi di prendere la pillola e attesi le prime mestruazioni, poi feci un po’ di conti per sapere quale fosse il mio periodo fecondo e nel periodo giusto andai, insieme a mamma, a trovare i nonni.
Nel frattempo avevo preparato bene la mia fica affinché fosse pronta per ciò che avevo in mente.

Appena ci videro ci abbracciarono come impazziti: ci strinsero a loro riempiendoci di baci, carezze, palpamenti nelle nostre intimità!
Era più che evidente la loro felicità nel vederci e ciò non faceva altro che aumentare il nostro amore e la nostra passione nei loro confronti!
Avevano una gran voglia di noi e noi di loro.

"Andiamo a letto! Vi desideriamo, vogliamo entrarvi dentro!" disse nonno Mario, che aveva già abbracciato mamma da dietro e le strofinava il cazzo contro il culo.

"Si, andiamo! Il mio culetto smania di essere riempito!" gli fece subito eco mamma, che ricambiò subito le attenzioni del padre cominciando a sculettare contro il cazzo.

Mamma, però, ignorava il programma che avevo preparato, ma capivo il suo desiderio di sentire i cazzoni dei nonni nel culo, per cui feci una proposta.

"Se permettete oggi desidero gestire io la giornata scopereccia. Mamma è particolarmente vogliosa: durante tutto il viaggio in macchina si è tolta le mutandine e non ha fatto altro che accarezzarsi la fica pensando con libidine a quando l'avreste impalata!
Facciamo così: adesso pensiamo solo a mamma, facciamola godere per bene, i vostri uccelli solo per lei e poi questa sera sarà il mio turno a gustarmi i vostri splendidi cazzi, che ne dite?"

La mia proposta fu favorevolmente accolta.
Nonno Mario prese in braccio mamma, che ne approfittò per gettargli le braccia al collo e baciarlo in bocca con passione, e ci dirigemmo tutti e quattro nella stanza da letto.
Ci spogliammo in un attimo: appena vidi le loro verghe già in tiro mi sentii ribollire il sangue, ma dovevo stare buona e avere pazienza, il programma principale che mi avrebbe visto protagonista era previsto per la sera.
Appena io e mamma ci vedemmo nude ci abbracciammo con estrema libidine: le nostre labbra si incontrarono, come ormai facevano sempre più frequentemente, per scambiarci baci incestuosi, mentre incrociammo le gambe per strofinarci reciprocamente le fiche con le cosce.

I nostri amanti ci vennero dietro, nonno Mario dietro mamma e nonno Paolo dietro di me, e ci abbracciarono: sentii subito le labbra di nonno baciarmi il collo mentre il suo cazzo mi sbatteva contro il culo.
Avrei voluto subito subito mettermelo dentro, ma non era ancora il momento.
Mi staccai da mamma, mi girai verso di lui e lo abbracciai, mentre impugnai il suo cazzo e lo strinsi dolcemente.
"Adesso pensa anche tu a mamma: io sarò tua stasera, non puoi immaginare quanto!"

Mamma intanto si era già sdraiata sul letto a cosce larghe.
"Papà, Paolo su, venite! Sapete come mi piace: scambiatevi la fica, prima uno e poi l'altro! Mi fa impazzire sentirmi penetrare alternativamente da uno e dall'altro! Dai, cominciamo dalla fica, poi passiamo al culo! Alessia, amore, mentre i tuoi nonni mi chiavano mettimi la fica in bocca, lo sai quanto mi piaccia farti sborrare tra le mie labbra e ingoiare il tuo succoso miele!"

Prendemmo subito posizione: mi misi a cavallo del suo viso e posai la fica contro le sue labbra, mentre nonno Mario le ficcò il cazzo nella fica e cominciò a chiavarla con foga.
Mamma cominciò subito a godere e prese ad alternare leccate sulla fica a gemiti e incitamenti!

"Si! Così! Finalmente!!! Ci mancavano i vostri cazzi, vero Alessia? Ormai lesbichiamo come porcelline, ci amiamo e ci soddisfiamo reciprocamente, ma il cazzo è sempre il cazzo! Ci piace essere chiavate, inculate, sborrate! Siiii, dai, papà, chiavamiiiiiii!!!"

Nonno cominciò a sbatterla con possenti colpi di cazzo, sentivo il corpo di mamma sobbalzare ad ogni affondo.
Io, da parte mia, strofinavo la fica sopra la sua bocca e cominciavo a colare un mare di umori dentro le sue labbra.
Me la stavo proprio godendo quella leccata di fica quando sentii nonno Mario intrufolare la mano tra il solco selle natiche e infilarmi due dita nel culo: mi piegai in avanti per farmele entrare per bene.

"Uhmmm! Bravo! Inculami, mentre mamma mi lecca la fica!"

Dopo un pò avvenne il cambio: fuori nonno Mario e dentro nonno Paolo.
Mamma era in estasi, ma ancora non sapeva la sorpresina che le avevo preparato.

"Dio che gusto, sentire sempre un cazzo diverso! Dai Paolo, montami anche tu, fa godere la mia fica, le nostre fiche hanno bisogno dei vostri cazzi! Dai, chiavami... e poi ripassa la mia fica a papà!"

Per quattro volte i miei nonni si scambiarono la fica di mamma facendola sborrare come una maiala ed anche io non riuscii a trattenermi e sborrai tra le sue labbra!
Era arrivato il momento di pensare al culo di mamma, con relativa sorpresina!
Mi rivolsi a nonno Paolo e a mamma.

"Nonno, sdraiati supino e tu, mamma, impalati il culo sopra di lui, dandogli la schiena: comincia ad incularti per bene che io torno subito!"

Mamma non si fece pregare: si accosciò sopra il cazzo di nonno e se lo ficcò completamente nel culo!
Con le braccia distese all'indietro cominciò a muovere il bacino in su e in giù per incularsi come piaceva a lei!

"Oddio mio, quanto mi piace prenderlo nel culo! Mi fa impazzire! Che goduria! Si!!! Si!"

Uscii dalla stanza e andai a prendere il gel lubrificante proprio adatto alle introduzioni anali che avevo acquistato giorni prima: a mamma piaceva prenderlo nel culo ed io l'avrei soddisfatta come non poteva immaginare.
Tornai nella stanza: mamma seguitava ad incularsi in un entusiasmante su e giù, mentre nonno Mario era di fronte a lei con il cazzo in mano a godersi lo spettacolo.

"Figlia mia, dovresti vederti: con il cazzo completamente ficcato nel culo fino alle palle sei una meraviglia!"

Mi avvicinai a lui.

"Mettiglielo nella fica! Dovresti conoscerla tua figlia: per raggiungere il massimo del piacere ne vuole due di cazzi! Doppio cazzo, doppio piacere! Dai, prendetela in doppia!"

Mamma, seduta sopra il cazzo di nonno Paolo, era completamente scosciata, nella giusta posizione per prendere un secondo cazzo nella fica.

"Dai papà, hai sentito la tua nipotina? Ne voglio due di cazzi per sentirmi veramente troia e per essere veramente soddisfatta!"

Nonno si avvicinò a mamma e in un attimo glielo infilò nella fica, per completare magnificamente la doppia accoppiata.

Mamma era stravolta dal godimento: le due verghe dei miei adorati nonni le stavano scopando la fica e il culo in maniera impressionante!
Mi faceva ribollire il sangue vedere il cazzo di nonno Mario entrare e uscire dalla fica di mamma completamente dilatata.
Mi avvicinai a lei e cominciai a baciarla in bocca, a leccarle le labbra, il viso, mentre con la mano facevo la spola tra il seno e la fica per stuzzicarle i capezzoli e il bottoncino.

"Ti piace sentirti penetrata nella fica e nel culo, vero? Lo vedo come stai godendo!" le sussurrai.

"Si! Due cazzi in corpo mi fanno impazzire! Non finisco mai di godere! Specialmente quello nel culo mi manda in estasi: amore di mamma, quanto mi piace prenderlo nel culo!"

"Lo so! E proprio per questo vorrei farti una sorpresina: che ne pensi di prenderne due di cazzi nel culo? Ci pensi farti impalare nel culo da entrambi i miei nonni?"

Sentii mamma fremere, mi morse il labbro.
"Amore, ma sei pazza? Me lo spaccherebbero! Sarebbe stupendo, ma non credo sia possibile!"

"Io invece credo di si! Lo sfintere anale è un muscolo e come tutti i muscoli se viene ben allenato può raggiungere prestazioni insperate! Perché non proviamo?"

Era tanta la voglia di sentirsi due verghe nel culo che mamma accettò la mia oscena proposta.

“Dio mio! Si, inculatemi tutti e due, ma fate piano… piano!”

Feci uscire nonno Mario dalla fica, gli ricoprii l’uccello con il gel lubrificante e lo invitai a unirsi al cazzo di nonno Paolo nel culo di mamma.

“Nonno, non devo certo insegnarti come si svergina un culo, ma pensa che ora i cazzi sono due: fa piano, quando senti che ne hai infilato un po’ fermati e falla abituare! Piano piano, tanto non andiamo di fretta!”

Andai nuovamente vicino a mamma, ripresi a baciarla e a masturbarle il grilletto per alleviare il possibile dolore…

“Mamma, resisti: poi sentirai quanto piacere!”

Nonno Mario avvicinò la cappella alla base del cazzo del suo consuocero e prese a spingere lentamente; mamma cominciò a gemere.

“Cazzo santo!!! Piano! Piano! Papà, mi stai spaccando il culo, fa piano!”

Nonno cominciò un lavoro di fino: una spintarella e poi fermo, una spintarella e poi fermo, finché non entrò la cappella!
Mamma emise un leggero urlo.

“Papààà!!! Fermo! Non ti muovere! Mi brucia, me lo stai aprendo!”

Nonno rimase fermo per un po’, poi fu mamma che gli disse di riprendere l’introduzione.

“Dai, papà, spingi un po’, mettine un altro pezzo! Si! Dio santo, il buco del culo si sta aprendo, Dio che sensazione! Si apreee!!! Dai, spingi, ahhhhh!!! Me lo hai aperto tuttoooooo!!! Si!!! Sta entrando, lo sento, lo sento, spingilo tuttoooo!!! Siiii!!! Vi ho tutti e due nel culooooooo!!! Ahhhhhhhh!!! Godooooo!!! Godooo!!! Alessia, muovi svelta le dita che vengoooooooo!!!”

Mentre seguitavo a muovere le dita intorno al grilletto di mamma e sentivo i suoi umori bagnarmi la mano, gettai lo sguardo tra le sue cosce: una visione entusiasmante!
Il cazzo di nonno Mario completamente conficcato nel suo culo, insieme a quello di nonno Paolo!
Nonno Mario rimase fermo, aspettando il via di mamma, che non si fece aspettare.

“Dai! Mi piace da morire! Inculatemi!!! Muovete i vostri adorabili cazzi! Mi avete sfondato il culo, ma godo come non mai! Spaccatemi ancora, non abbiate pietà, sto godendo con due cazzi nel culoooooo!!! Sborratemi insieme! Voglio un clistere di sborraaaaa!!!”

Mamma era sconvolta dalla libidine: quei due cazzi nel culo la stavano mandando fuori di testa! Si contorceva, agitava la testa a destra e sinistra, con la bocca spalancata dal forte godimento e seguitava a sborrare che era una delizia!
Dopo averla inculata per bene le sborrarono entrambi nel culo: quando si tolsero mi vennero i brividi nel vedere un buco del culo così oscenamente dilatato da cui fuoriusciva una marea di sborra!
Portai subito la mano davanti al buchetto e ne raccolsi un bel po’ e la portai alla bocca di mamma.

“Mamma, questo è un bel cocktail di sperma dei tuoi maschietti!” e glielo feci colare completamente dentro la bocca e lei ingoiò tutto!
Mi guardò con una espressione sognante.

“Amore di mamma, non puoi capire: un godimento da impazzire! E quando li prenderai anche tu entrambi nel culo? E’ un piacere assolutamente da provare!”

“Lo so, ma prima devo fare un’altra cosa! Lo vedrai questa sera!”

Dopo la cena andammo in salotto.
Presi i miei nonni per mano e ci mettemmo seduti sul divano, io in mezzo a loro.
Neanche mamma sapeva delle mie intenzioni.
Strinsi le loro mani e iniziai.

"Vi devo parlare! Nonno Paolo ha espresso il suo desiderio di volere un figlio da me e, parlando con mamma, ho saputo che anche nonno Mario a suo tempo aveva espresso lo stesso desiderio a mamma, ma lei non può più avere figli. Voi avete sempre condiviso tutto nella vostra vita, anche l'amore di mamma e poi anche il mio: perché non condividere anche un figlio? Vorrei che mi fecondaste insieme, nello stesso momento, con i vostri membri entrambi dentro il mio ventre!

Ovviamente solo uno sarà il vero padre, ma non dovremo mai saperlo: per me sarete entrambi i suoi padri e ognuno di voi penserà di esserlo.
Per la gente sarò una delle tante ragazze madri, sedotta e abbandonata!
Non credo avremo problemi dal punto di vista economico: siamo abbastanza ricchi per permettermi di avere un figlio!
Oggi e domani è il mio massimo periodo fertile: io sono pronta a darvi un figlio, voi che ne pensate?"

Il primo a parlare fu nonno Mario.

"Io credo giusto sia Paolo a metterti incinta: darebbe continuità al suo sangue ora che purtroppo non c'è più suo figlio!"

Nonno Paolo ribatté prontamente.

"No! Come ha detto Alessia abbiamo sempre condiviso tutto nella vita! Non credere io abbia dimenticato che mi hai permesso di godere di tua figlia, avresti potuto tenerla tutta per te, invece, sapendo quanto io la desiderassi, mi hai concesso di godere di lei!
È stata una cosa che ho apprezzato tantissimo, per cui voglio che anche tu sia il padre di nostro figlio!"

Fu un attimo: nonno Mario si gettò tra le braccia di nonno Paolo e sussurrando: "Amico mio, ti voglio bene!" lo baciò in bocca con passione!

Vederli abbracciati mi sentii fremere!
Guardai mamma: stava piangendo dalla felicità!
Avrei dato un figlio ai miei nonni e un nipote a lei!
Presi i mio nonni per la mano e li attirai a me per abbracciarli.

"Venite, andiamo in camera da letto: venite a mettermi incinta!"

Fremevo dall'pazienza: l'avevo preparata bene la fica per prendere due cazzi!
Da quando avevo deciso di farli godere insieme dentro di me ogni giorno mi ero infilata per una mezz'oretta le quattro dita nella vagina e le avevo girate per bene dentro per allargare bene le pareti: ora ero prontissima!.
Appena dentro la stanza abbracciai mamma.

"Mamma, aiutami a prenderli tutti e due: dai, che ti darò un bel nipotino!"

Mamma rispose con un bacio dei suoi: sentii la sua lingua arrivarmi in gola!
Ci avventammo subito verso i cazzi dei nostri maschietti per prepararli per bene, ma non ci volle molto: il pensiero di chiavarmi insieme e che uno dei due mi avrebbe fecondato aveva procurato a entrambi una erezione bestiale!
A un certo punto mamma si tolse e mi lasciò entrambi i cazzi da succhiare.

"Seguita tu, io ti preparo la fica!"

Aprii subito le cosce per permetterle un accurato lavoro di bocca sopra la mia fica: cominciò a leccarla, succhiarla, lapparla, morderla dolcemente.
In breve divenne un lago di umori: i due cazzoni l’avrebbero trovata perfettamente lubrificata e sarebbero scivolati dentro senza problemi, almeno così speravo!

Feci sdraiare nonno Paolo, gli montai a cavallo e mi impalai dolcemente sopra il suo cazzo: mi piegai tutta in avanti sollevando il bacino per permettere la seconda introduzione, mentre abbracciavo mio nonno con passione!

"Nonno, amore, ci pensi! Stai per mettermi incinta, come desideravi!"

Mi strinse forte.

"Amore di nonno! Ti amo! Ti amo!!!"

Mamma si mise al mio fianco, circondò il mio bacino con le braccia e con entrambe le mani mi allargò le labbra della fica per facilitare l'ingresso del secondo cazzo, ma considerate le dimensioni delle due verghe l'operazione non era delle più semplici!
Sentii la seconda cappella puntare decisamente l'ingresso della vagina: la sentii spingere e cercai di rilassarmi il più possibile.
Cominciai a sentire un po’ di dolore, ma nonno s’insinuò delicatamente, piano piano dentro di me: sentii le pareti vaginali aprirsi per far posto alla cappella!
Cominciai a gemere e ad incitare nonno!

"Dai!!! Sei entrato! Sento la cappella dentro di me! Dio santo, nonno, mi stai impalando anche tu!!! Spingi, piano, falla aprire per bene la mia fica! Dai! Daiiii!!!"

Nonno spinse: mi sentii squarciare la fica!
Quei due cazzoni nel ventre me la stavano slabbrando, ma cazzo santo che gusto!
Un misto di dolore e piacere, mi sembrò di impazzire!
Nonno entrò lentamente per alleviare il mio dolore, ma me lo infilò tutto!
Sentii il suo ventre a contatto delle mie natiche: li avevo dentro tutti e due!!!

Nonno rimase immobile dentro di me e piano piano mi abituai anche alla sua presenza!
Il suo cazzo, unito a quello di nonno Paolo, mi avevano riempito il ventre in maniera deliziosa!
Li avevo entrambi nella mia vagina: la parte più difficoltosa del programma era stata superata ed ora dovevamo organizzare bene il finale!
Sentii il piacere scorrere lungo tutto il mio corpo, cominciai ad incitarli.

“Nonni, amori mei, sono piena dei vostri meravigliosi cazzi! Siiiii, me la state spaccando! Daiiii, cominciate a chiavarmiiii! Piano, mi piace… daiiiiiiii!!! Ma fate attenzione: dovete venire insieme, allo stesso istante! Ognuno di voi deve avere la stessa probabilità di fecondarmi: venite insieme, vi prego!”

Iniziarono a limarmi la fica, con colpi sempre più decisi, con affondi sempre più continui, stavo godendo come una maiala!

“Siiiiiiiii!!! Mi piaceeeee!!! Daiiiiii, spaccatemi la fica!!!!!!!! Siiiiiii!!! Sto sborrandoooo! Mi fate morireeeee! Seguitate: ancoraaa…. ancoraaa!!!”

Mamma avvicinò il suo viso al mio e mi baciò: la sua lingua cominciò a mulinarmi libidinosamente dentro la bocca!
Dopo il bacio la guardai.

“Mamma, amore, condividi con noi il nostro piacere: sborra anche tu insieme a noi! Mamma, siamo due dolci puttane: oggi hai preso due cazzi nel culo, questa sera ne ho presi due nella fica, siamo due troie impareggiabili!
Ma voglio completare nel migliore dei modi questo accoppiamento: vieni, mentre i maschietti mi chiavano insieme la fica mettimi un dito nel culo!

Mamma non si fece pregare: mentre con una mano si sgrillettava la fica per venire insieme a noi, l’altra la portò tra le mie natiche e mi infilò un dito nel culo e iniziò un delizioso dentro e fuori! Uhmmmmm!!! Che goduria: due cazzi in fica e un dito nel culo!!!

I mie nonni, dal canto loro, mi stavano pompando la fica in maniera impressionante, con un ritmo che aumentava rapidamente, la mia vagina si era abituata egregiamente alla presenza dei due cazzi: la sentivo dilatata come non mai, una sensazione meravigliosa!
I miei nonni ansimavano sempre più forte.
Nonno Mario iniziò ad esternare il suo godimento.

“Paolo, Dio che gusto! Senti i nostri cazzi che strusciano uno contro l’altro nella fica della nostra amata nipotina! Un piacere indescrivibile! Ho la sborra sulla punta del cazzo, pronta ad esplodere! Dimmi quando sei pronto!”

“Si, Mario, si! Anche io quasi ci sono! Dai, diamole un figlio al nostro amore, io sono pronto: al tre sborriamo?”

Eccoliiiii! Cominciai a tremare: stavo per diventare madre!!!

“Si, dai Paolo, io ci sonooo! Vai, al tre! Uno, due… treeeee!!! Sborroooo!!!!”

“Siiiiii!!! Mariooo!!! Siiiiiiiii!!!”

Mi unii al godimento dei miei nonni, mentre anche io venivo insieme a loro.

“Siiiii!!! Vi sentooo! Vi sentoooo! Mi state schizzando tuttaaa!!! Mi state mettendo incintaaaa!!! Sborro con voiiii!!!”

Anche mamma stava godendo: era venuta insieme a noi!
Mi sentii la fica allagata da una marea di sperma bollente!
Immaginai gli spermatozoi di nonno Mario e nonno Paolo fare a gara per chi arrivasse prima, ma per me era come se arrivassero insieme!

Dopo un mese la lieta novella!
Dopo nove mesi un bel maschietto!!!!


Se vi piace vado avanti.

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