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Insegnami papà


di papy60
27.12.2011    |    117.425    |    0 9.4
"***Si, ma su un giornalino di una mia amica..."
---Avendo lasciato la macchina dal meccanico, quella sera mi riportò a casa un mio collega; Era all'imbrunire, mancava poco all'ora di cena ma ancora, come al solito, i bambini giocavano lì nel cortile del nostro condominio; I più piccoli schiamazzavano rincorrendosi, i più grandicelli se ne stavano in sue capannelli maschi e femmine nelle loro discusssuioni.
---Rientrai quindi quasi innosservato da loro poichè solitamenye li disturbavo per la manovra nel mettere la vettura nel mio box; Fatti pochi passi lì nell'androne semibuio, sento un tramestio.
***Sei proprio una stupida - sento dire chiaramente, poi un ragazzo con passo veloce , s'allontana aggiungendo - sei ancora una bambina...-
---Incuriosito mi soffermo; Vedo sbucare una ragazzina, caspita, ma è mia figlia; La vedo che si sistema un poco le vesti e mi passa accanto senza accorgersi di me;Resto sorpreso e interdetto e nel salire i pochi gradini di casa, pensai e mi fu facile capire cos'era accaduto; Certamente quel ragazzo aveva tentato di farle o pretendere qualcosa, qualcosa che lei non seppe o non volle dare; Mi sentii un poco più vecchio, La mia bambina era cresciuta, era entrata nell'adolescenza, l'età dei primi baci.
---Non che non mi fossi accorto prima ch'era cresciuta anzi, era già da qualche anno che al mare in costume
l'avevo vista che si stava formando e quella scena mi confermò che la mia bambina anche con solo i suoi 13 anni, poteva attirare le attenzione dei maschietti.
---Giulia rassomiglia moltissimo alla madre; Capelli lisci tagliati alla frattina. un'incarnato da creola che la fa sembrare ancor più sana, due occhioni nerissimi incastonati in un visetto infantile,pareva ancor più giovane e lei, in casa a volte si lamentava, voleva figurare più grande; Anche la corporatura è minuta; Lamia bambina tradiva la sua età per i due rilievi delle tettine non eccessivi, ma quando indossava delle magliette attillate, mostrava le sue forme in tutto il loro splendore adolescenziale.
---E' bellissima la mia piccola, quante migliaia di baci le detti da piccina, però da un pò di tempo non lo faccio più tanto spesso; Credo perchè intuisco che nel profondo del mio animo si stava sviluppando un sentimento non propriamente paterno e ciò fu da quando la vidi accidentalmente nuda; Aveva solo 11 anni quella volta; Quello che mi colpì fu il boschetto di pelini che le coprivano il pube; Ne fui scosso, forse anche perchè in quel periodo, causa una indisposizione di mia moglie, ero a digiuno di fica di oltre un mese.
---Quel turbamento mi si risvegliò in spiaggia nel vedermela in tutta la sua splendida bellezza.
---Quella sera, quando poco dopo rientrò in casa anche lei, cercai di ravvisare nel suo fare cosa le era successo; Lei forse captò il mio sguardo indagatore o forse cercando conforto, mi si sedette vicino e mi abbracciò; La tenerezza che mi ispirò fu grande; Non credo d'errare nell'immaginare il suo cuoricino spezzato; Infranto da quel ragazzo che la trattò così male.
---Non dissi nulla ma, contraccambiando il suo abbraccio, le trasmisi quel calore e quell'affeto che cercava.
***Tesoro - le chiesi - ti vedo triste...cos'hai ?
***No...niente papà -
***No niente...c'è qualcosa invece...stai poco bene, o - azzardai - hai qualche pena di cuore ? Su dai, confidati col tuo papino....dimmi sei innamorata ? -
***Ma no papà...ti pare ? -
---Le presi allora il viso tenedolo per il mento e fissandole gli occhi , insistei.-
***Non devi mai dire bugie al tuo papà...io so che questo cuoricino batte per un ragazzo e lui, ingrato, non ti capisce, ti da della stupida e dice che sei ancora una bambina.
---La piccola le s'imporporò il viso; Cercava di capire come potevo conoscere la sua disavventura; Non volendo vederla così, le premetti la testa sulla mia guancia.-
***Dimmi amore dimmi, cosa voleva da te quel ragazzino.-
***Come fai a sapere queste cose...mi hai spiata?
***No tesorino mio...è che io sono un mago...so è vedo tutto, tutto - La buttai in ridere, lei invece restò seria e pensierosa - Su dimmi - insistei - cosa voleva da te quel ragazzo ?-
---Ci pensò su un poco, poi, quasi a liberarsi il cuore, rispose titubante.
***Beh...sì voleva baciarmi e...che lo toccassi -
*** Ah si ?-
***Si...lo toccassi ma io non so...-
***Come non sai....non dirmi che con le amiche non parlate di queste cose...l'abbiamo fatto tutti ! Dimmi...lui cosa voleva ?
***Voleva che le toccassi....le toccassi il pisello, io non l'ho mai fatto e...
***S'è arrabbiato e ti piantò lì, è vero?
***Si...mi dispiace perchè è un bel ragazzo...mi piace....ora mi ha lasciata...-
***Dai dai non piangere, non credo t'abbia lasciata sei troppo bella, sarebbe uno scemo - Poi stringendomela al petto con aria di compatimento la riempii di coccole.
***Insegnami tu papà - mi sento dire in un soffio; Resto di sasso; Mille compane mi rintronano nelle tempie; Cosa sta dicendo la mia piccola? Vuole...mamma mia...vuole che le insegni a baciare? Che le insegni io? Suo padre? O anche qualcos'altro?
---Giulia, la mia Giulietta tiene il visetto premuto sul mio petto; Nasconde così il suo imbarazzo, la sua vergogna per una richiesta tanto proibita, si tiene lì e non vede anche il mio grande stupore; Mi si accavallano allora nel cervello immagini incestuose, vedo gli occhi sbarrati della mia bambina che fissano il mio sesso; Faccio riemergere dai mendri del mio più profondo inconscio, quelle immagini di lei nuda, di lei in spiaggia coperta dal suo piccolo costumino ""Insegnami tu papà"" questa frase mi martella le tempie, mi scoppiano.
---Automaticamente le accarezzo il visotenendolo sempre premuto sul petto, dondolandola in una ninna nanna tenerissima; Il caschetto di capelli si riceve una miriade di bacetti, bacetti che tento di farli passare per paterni ma paterni non sono, penso ad altro; Poi sussurra
***...non so baciare... - Silenzio per tre minuti, tre minuti che uso per riordinare in parte il mio cuore.-
***Giulia...cosa vuoi?...vuoi che ti insegni a baciare? Chiesi tremando come un ragazzino.
***Sì papà - rispose subito alzando il viso e porgendomi la sua fresca bocchina; Mio Dio guardo le labbra, sono perfette, carnose al punto giusto e rosse come le braci; Sento che tremo dall'emozione, un'emozione che non provavo da tempo, poi avvicino la bocca, poso le labbra sulle sue, resto lì un pochino; Lei, è vero non sa proprio baciare, tiene la bocca chiusa, mi stacco-
***Tesoro, devi aprire un pochino labocca sai? Così - e glielo mostro; Ecco ora il bacio ha un buon avvio; Spingo la punta della lingua sui dentini; Li lecco e rilecco; Anche così il piacere è indescrivibile; Sto insegnando a baciare alla mia piccola che emozionatissima si sente leccare i denti dal babbo.
***Devi aprire anche i denti...le lingue devovo toccarsi - le sussurro - su proviamo.-
--Questa volta mia figlia ha capito, pochi dardggiamenti sulla sua bocchina, poi anche lei muove la linguetta; Un minuto di leccatine, felice mi stacco.-
***Brava, brava - esulto - si tesoro, stai imparando bene...è così sai che si baciano i fidanzati...si chiama bacio alla francese; Stavo per continuare quando lei mi cinge alla nuca e mi tira giù verso la sua bocchina.
---Non le chiesi se le piaceva, era superfluo, quel gesto parlava chiaro; Giulia, la mia piccolina voleva ancora baci,forse più per il piacere che ne traeva che per l'apprendimento in sè.
---Dopo ben venti minuti di slinguatine, percepisco nei calzoni un movimento che ben conosco; Il mio sesso incurante che quella creatura è sua figlia, che l'ha creata lui stesso 14 anni fa, alza la testa; E' il richiamo della natura che per la continuazione della spece di da quasti stimoli e di certo anche la mia fanciulla, la nella sua ciccina c'è qualcosa di analogo.-
---Le parlavo alternando ai baci le lezioni teoriche, poi forse azzardando troppo per accorciare i tempi, le chiesi-
***Ma lui cos'èra che voleva da te? Che le toccassi il pisello? -
***Sì...e si è arrabbiato.-
***L'ho visto, l'ho visto...e sentito-
***Mi ha fatto piangere sai...è un bel ragazzo, so che le piaccio ma molte amiche me lo invidiano...però ora non mi vorrà più
***Giulia, amore, non temere...t'insegno io e così lo riconquisti, poi se proprio non ti vorrà più fregatene, tu sei bellissima e ne troverai certamente di meglio e certamente più intelligente...a proposito quanti anni ha ?
***Diciannove..
***E sì mia cara i ragazzi a quell'età lì i maschietti pretendono qualcosa di più dei baci...ti ha toccato i seni?
---Non rispose subito, poi abbassando lo sguardo per la vergogna, rispose con un fil di voce.
***Sì...ma sopra la maglietta.
***E la passerina?
***No papà no, quella no.-
***Voleva però che tu lo facessi a lui vero?
***Si...
***Perchè non l'hai fatto?
***Avevo paura...mi vergognavo.
***Ma tu allora, non hai mai visto un pisello.
***Si, ma su un giornalino di una mia amica.
---Caspita, mia figlia non aveva ancora visto un cazzo; Il mio lottava per uscire e questo mi spinse per chiederle.
***Dicevi che volevi t'insegnassi...te lo mostro? Vuoi vedere il mio?
***Si - rispose con uno sforzo di volontà che superò la vergogna.
---Giulia, mentre tremante per l'emozione, lo tirai fuori, Giulia ponendosi la manine sul viso nascondendoselo, me lo vedeva si, ma tra le dita.
---Tremavo come unafoglia nel far uscire all'aperto il mio sesso; Tirato lo zip e scostate le mutande, feci balzare fuori l'asta con la cappella sminascosta dal prepuzio; Guardavo mia figlia che quando tolse le mani aveva le guance rosse di fuoco.
***Adesso è così perchè ci siamo dati dei baci, ma normalmente è molle come una salsiccia...toccalo Giulia toccalo...devi imparare no? -
---Si lasciò guidare la mano; Lei era restia, riuscii però a farglielo prendere in mano .-
***Fai così amore, così - le dissi imprimendole il su e giù della sega.-
---Questo atto è uno dei più peccaminosi specie se i due sono come noi padre e figlia; Giulia attentissima cominciò a menarlo tirando però un paio di volte la pelle troppo giù, ma poi, istruita a dovere, deliziò il suo papà e contemporaneamente imparò a masturbare il maschio
---Ho goduto l'immagine di quella perfetta manina che mi teneva l'uccello e lo menava nell'eterna altalena dell'amore; All'inizio le descrivevo cosa e come doveva agire, poi avvinto dalla libidine e fremendo in continui
mugolii, venni riempiendo il fazzoletto di sperma .-
---Non appena rimesso nei calzoni il mio attrezzo, mia figlia tornò ad abbracciarmi.-
***Grazie papà - mormorò felice.-
***Grazie invece a te amore - risposi egoisticamente - ma sappi che hai ancora molte cose da imparare.-
***E tu me le insegnerai vero papà?-
***Ora è tardi, fra poco arriva la mamma, ma vedrai che il tuo paparino ti farà deventare maestra...sei contenta?
---Appena solo con i miei pensieri, mi stupii dell'accaduto alla grande; Mai e poi mai avrei immaginato che le cose prendessero quella piega; Cazzo, mi dicevo non avresti dovuto, invece non seppi oppormi dall'odorare quel fiore e ne sono certo anche la mia bambina quella sera si sarà toccata la passerina e pensando al cazzo del babbo avrà goduto uno dei suoi primi orgasmi.-
----Domani è un'altro giorno.

Continua -
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