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LA FATTORIA II


di culosolitario
23.04.2016    |    33.949    |    11 9.2
"La vista era per me inebriante, sentivo una forte agitazione allo stomaco e il desiderio irrefrenabile di toccare tutti quei muscoli guizzanti e lustri..."
Ritornati alla fattoria io ero in un continuo stato di agitazione, ripensavo alla piccola avventura di sesso con Andrea e mi ripassavano davanti aglio occhi tutte le immagini del suo uccello meraviglioso, delle sensazioni stupende nell'averlo tutto in bocca mentre mi schizzava tutta la sua sborra deliziosa di adolescente che ingoiavo voluttuosamente....
non vedevo l'ora di essere di nuovo in intimità con lui e poter avere tra le mani il suo cazzo pulsante inoltre ero sempre in erezione ed avendo dei pantaloncini estivi abbastanza leggeri cercavo di dissimularla tirando il più possibile la maglietta sopra la patta.
Intanto, dopo aver scaricato i recipenti dell'acqua, Andrea mi disse "dai vieni andiamo alle stalle è l'ora della mungitura e magari Francesco ti insegna come si fa!" Ci dirigemmo verso le stalle, lui mi teneva accanto a se con un braccio intorno alle spalle e potevo sentire il calore del suo corpo e il movimento del suo fianco accanto al mio. Entrammo nella prima stalla dove una lunga fila di mucche legate al muro venivano munte o erano in attesa di esserlo. La prima cosa che vidi fu la schiena nuda e possente di Francesco che seduto su un panchetto accanto a una mucca mungeva il latte dentro un secchio. La vista era per me inebriante, sentivo una forte agitazione allo stomaco e il desiderio irrefrenabile di toccare tutti quei muscoli guizzanti e lustri. mi avvicinai dietro di lui e gli misi le braccia al collo baciandogli una guancia. Francesco non smise di mungere l'animale " oh Gianni, siete tornati! com'è andata la passeggiata alla fonte, vi siete divertiti? "Si, si mi son divertito da pazzi mi è piaciuto moltissimo! " risposi. Credo proprio di si a giudicare dal qualcosa di duro che sento premere sulla schiena!" Mi staccai di scatto da lui e credo che il mio viso più che rosso fosse diventato di sfumature violacee per il grande imbarazzo, Francesco rise di gusto e così anche Andrea accanto a me. "Certo sei cresciuto molto in quest'ultimo anno mio bel cuginetto stai diventando davvero un bel ragazzo" . Io ero talmente imbarazzato che rimanevo lì accanto a lui senza sapere che fare nè cosa rispondere " dai vieni qui che ti insegno un pò a mungere" mentre lo diceva si spostò un po indietro sul panchetto per farmi spazio e in modo che mi potessi sedere tra le sue gambe e la mucca. Io nonostante l'imbarazzo andai a sedermi e mi ritrovai stretto fra le sue forti cosce, con la schena sul suo petto e come una conchiglia le sue braccia si chiusero sopra le mie mentre le guidava nei movimenti sulle mammelle morbide e scivolose per farne schizzare il latte tiepido dentro al secchio. Io ero al settimo cielo essere a stretto contatto con tutto il corpo scultoreo di Francesco del quale sentivo guizzare i muscoli del petto sulla schiena e delle cosce sulle mie, senza contare che proprio sul fondoschiena mi sembrava di sentire il suo sesso eccitato contro di me!
Di certo non mi sarei mai staccato da quell'abbraccio voluttuoso, oltretutto Francesco mi parlava con la bocca quasi attaccata all'orecchio destro, i movimenti delle sue labbra e il soffio del suo alito mi mandavano continui brividi di piacere lungo la schiena ed avevo una pelle d'oca evidente lungo le braccia scoperte ma ormai era quasi ora di cena e Andrea interruppe la mia estasi dicendo che dovevamo andare a lavarci un pò per andare a tavola. Io molto di malavoglia mi alzai sciogliendomi da quell'abbraccio meraviglioso, Francesco mi guardò con quel suo sorriso ammaliante " sei stato bravissimo ora vai a lavarti io finisco qui e ci si vede a tavola" .
La cena si svolse come sempre in grande allegria : le donne parlavano del più e del meno mentre i bambini scherzavano e ridevano. Ero seduto dal lato del tavolo con Francesco ed Andrea accanto allo zio che parlava con i figli dei lavori della fattoria io li stavo a sentire rapito mentre contemplavo la bellezza di quei tre maschi belli e muscolosi sognando che mi baciassero e mi strigessero tutti e tre mentre cercavo di smanettare i loro uccelloni. A un tratto lo zio disse " ragazzi Gianni ormai è troppo grande per dormire con i bambini per cui da quest'anno dormirà con voi, nella vostra stanza" nell'udire queste parole il cuore mi balzò nel petto e batteva forte quasi levandomi il respiro " benissimo, per noi non ci sono problemi il nostro letto è veramente grande e non credo che ci si darà noia a vicenda" disse Francesco mentre sorrideva e guardava Andrea, il quale annuiva contento.
I miei cugini dividevano una grande stanza che era l'ultima sull'angolo del fabbricato e riamaneva un pò isolata dalle altre. La camera era arredata abbastanza modernamente con un grande armadio guardaroba e un cassettone ampio, su una parete era un lungo tavolo con due computer portatili ingombro di libri e giornali su cui loro studiavano. Al centro della stanza era un grande letto matrimoniale veramente ampio e comodo. Io entrai insieme ad Andrea e cominciammo a spogliarci rimanendo in slip. Ero ancora intento a levarmi i calzoncini che Andrea mi si accostò da dietro e abbaracciandomi appoggiò l'erezione del suo uccello al mio culetto " mi sa che stanotte ti svergino cuginetto hai un culo da sballo non vedo l'ora di aprirtelo per bene." "ma che sei matto? " risposi " non ci ho infilato mai nemmeno un dito immaginati il tuo uccellone che male che mi farebbe! E poi ti sei scordato che c'è anche tuo fratello nel letto? " lui ridacchiò dicendo " beh vedrai che il modo si trova, poi non ti preoccupare per il dolore sò io come fare e vedrai che godrai come una vacca in calore". Ero talmente eccitato che la mia erezione sbucava un pò dall'elastico dello slip e mi sentivo pulsare il sangue dentro l'uccello teso allo spasimo.
Francesco ancora tardava, forse parlava ancora con lo zio nella veranda esterna, ci infilammo sotto le lenzuola, Io avrei dormito al centro del letto tra loro due. lo spazio era ampio ma Andrea spense la luce dalla sua parte e mi strinse a se, mi abbassò lo slip e appoggiò il cazzo turgido e nudo tra le mie chiappe e iniziò a sfregarlo lungo la fessura mugolando di piacere, Il suo cazzo gocciolante aveva inumidito il solco e scorreva bene sù e giù " mmmm che bello, che culo caldo che hai sei proprio una troietta in calore". In effetti sentivo le ondate di calore e piacere che si diffondevano dal mio culetto, stimolato dal suo cazzo, fino al cervello e viceversa ero tutto un brivido di piacere ma ero anche un pò preoccupato della situazione e paura di non poter sopportare il dolore dell'inculata. Sentimmo la porta aprirsi e ci staccammo, Francesco entrò senza dire nulla e cominciò a spogliarsi. Alla luce dell'unica lampadina ancora accesa sul suo comodino, vedevo la sua schiena muscolosa, le spalle ampie e forti, la vita sottile e, attraverso gli slip bianchi, due chiappe tonde, sode e forti da maschio, mentre si accostava al letto vidi il grosso rigonfio del pacco che riempiva lo slip abbassandone la linea dell'elastico sul suo addome piatto attraversato da una sottile linea di peluria che si ampliava sul petto forte e prominente, io lo guardavo ammirato e voglioso ma cercavo di dissimulare, lui entrò sotto le lenzuola spense la luce e si avvicinò a me baciandomi la guancia " benvenuto cuginetto vedrai che ci divertiremo tanto in questi mesi. Buonanotte" "grazie Francesco, buonanotte anche a te" e ricambiai il bacio sulla guancia, sentii che si rigirava per addormentarsi.
Credo che tutte le emozioni di quella prima giornata abbiano avuto il sopravvento perchè caddi in un sonno pesante, mi svegliai che non sapevo che ore fossero ma era tutto buio e silenzioso, sentivo nel torpore del sonno una senzazione di umido tra le chiappe, istintivamente portai la mano dietro accorgendomi che ero nudo! Prima di poter avere una qualsiasi reazione sentii una lingua che mi si insinuava tra le chiappe cercando di raggiungere il mio bocciolo nascosto, un immediato calore di piacere mi salì al cervello con la mano toccai una chioma di capelli abbastanza corti e ondulati : era Andrea! " ehi cuginetto, ti piace farti leccare il culo eh? " mi sentii sussurrare all'orecchio. " si dai continua mi piace un casino!" risposi. Ero veramente in estasi non avevo mai provato delle sensazioni così forti, la lingua di Andrea ora andava e veniva sul mio buchino cercando anche di aprirsi un piccolo varco, ero completamente abbandonato a questo nuovo piacere e cercavo di soffocare i miei mugolii nel cuscino per non svegliare Francesco che sembrava dormire profondamente su un fianco. Intanto io ero ormai in ginocchio con la faccia dentro il cuscino e il culo all'aria mentre Andrea tenendomi spalancate le chiappe continuava a leccare furiosamente il mio buchino con abbondante saliva, ogni tanto infilava delicatamente un dito e contrariamente a quello che pensavo mi piaceva molto e il dito ormai andava facilmente su e giù nel mio tunnel di carne vogliosa. Poi cominciò a infilarne due e rigirarli dentro allargando il passaggio, io - ormai rilassato - lasciavo fare abbandonandomi a quelle cure voluttuose e piacevoli. Andrea a quel punto mi rigirò sulla schiena e rigirandosi a sua volta mi ritrovai la bocca piena del suo cazzo pulsante e gocciolante mentre sentivo il mio dentro la sua bocca calda e accogliente.
Ero pazzo di piacere succhiavo e pompavo quel cazzo generoso con tutte le mie forze, a volte mi scivolava in gola ma mi piaceva da morire sentivo di volerlo tutto dentro di me, volevo che mi sverginasse che mi facesse suo. Sentii la bocca di Andrea mollare il mio uccello teso allo spasimo e contemporaneamente togliere il suo dalla mia, mi sussurrò " sei bell'è pronta cagnetta mia ora voglio davvero sverginare questo tuo bel culetto tondo e accogliente" " si, lo voglio, dai dammelo tutto sverginami e fottimi" non sapevo bene quel che dicevo ma volevo assolutamente averlo dentro, certo era un bel tarello da prendere nel culo per la prima volta ma ero ormai talmente infoiato che non mi sarei lasciato intimidire. Sentii qualcosa di fresco e liscio sul mio buchetto ormai bollente e due dita che entravamo bene avanti e indietro , non sentivo dolore solo una strana sensazione che non saprei spiegare ma mi piaceva...... Andrea mi sollevò le gambe fin sulle sue spalle, ero ora completamente col culo aperto alla sua mercè, appoggiò l'asta dura sul mio bocciolo e la strofinò su e giù ben lubrificata, le onde di piacere si continuavano a susseguire, poi puntò il suo cazzo e spinse piano. La punta scivolò lentamente dal primo anello che sentivo allargarsi a dismisura cominciai a sentire un pò di dolore e lui si fermò, pian piano il mio bocciolo si adattava a quel grosso palo che si faceva strada dentro di me, la discesa continuava lentamente finchè sentii una fitta e sussultai, Andrea si fermò ancora e si chinò incollando la sua bocca alla mia, la sua lingua entrava prepotentemente e rovistava e incrociava la mia : favoloso! Mi sentivo sciogliere di piacere e d'amore ed è proprio in quel momento che lui spinse con vigore infilando tutto il suo grosso cazzo fino alle palle dentro di me. Io emisi un gemito che rimase soffocato dentro le nostre bocche incollate, lui rimase fermo così tutto dentro di me ero completamente impalato e posseduto dal suo tarello che sentivo pulsare dentro. Pian piano il dolore andava scemando per lasciare spazio al piacere infatti anche il mio uccello riprese vigore e a quel punto Andrea si sollevò e con le mani sui miei fianchi estrasse un po l'uccello e poi spinse di nuovo e poi di nuovo..... il mio buchino ormai era rilassato e il suo uccello, ben lubrificato, entrava e usciva a meraviglia mi piaceva un casino mi stava scopando, mi stava fottendo alla grande, sentivo le sue palle sbattere sulle mie chiappe spalancate ad ogni spinta ed io ero in estasi, cominciavo a dimenare la testa, sussurravo " dai fottimi, fottimi, sono la tua cagna in calore" " si, cuginetto ormai sei la mia cagna, la mia troietta e mi scoperò questo tuo culetto stretto e accogliente tutte le volte che voglio" . Ormai Andrea mi scopava abbastanza velocemente ma a un tratto estrasse l'uccello e mi rivoltò sul letto in ginocchio, sentii una sensazione di vuoto, il mio culetto ha degli spasmi come una boccuccia aperta che aspetta il suo nutrimento, a quel punto da dietro rinfilò d'un colpo il suo grosso cazzo bollente dentro di me mi sentii di nuovo pieno e in calore soffocavo i gemiti nel cuscino, lui mi afferrò i fianchi e comiciò a stantuffarmi forte e veloce io sentii in quel momento tutta la forza del maschio che ti possiede, che scopa forte e ti spinge la testa contro la spalliera del letto..... sentii che il mio cazzo in tiro stava per esplodere e a un tratto un gran calore, una vampata di piacere enorme e comiciai a sborrare senza nemmeno toccarmi, gli spasmi della mia sborrata aumentarono il piacere di Andrea e percepii l'uccello farsi ancora piu grosso tra le pareti del mio culo sverginato e in quell'istante il calore della sua sborra che inondava le mie budella gli spasmi si susseguirono e un rivolo caldo scivolò fuori dal muo buco lungo le cosce.
Ero senza fiato, il piacere era stato troppo intenso. Andrea si accasciò sulla mia schiena con l'uccello ancora duro dentro di me, mi baciò il collo e la nuca " cuginetto sei stato favoloso non ho mai avuto un orgasmo tanto potente ed un piacere così intenso, il tuo culo è una droga potentissima!" girai la testa dal cuscino per poter rispondere ma intravvidi un viso accanto al mio " ma che bello spettacolo! " Francesco era sveglio e aveva osservato in silenzio mentre il fratello mi sverginava e mi riempiva il culo di sborra! " posso partecipare anche io alla festa di sverginamento?"
CONTINUA
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