La cugina che non t'aspetti 1

Quel giorno pioveva a dirotto. Per fortuna i termosifoni erano accesi, c’era addirittura caldo dentro. Studiavo, così come da una settimana a quella parte, incessantemente. Microeconomia, una rottura incredibile.. Formule su formule. Non ce la facevo più. Staccai per un caffè.
Mentre stavo per mettere la moka sul fuoco, squillò il cellulare. Risposi. Era mia cugina, Sabrina.. Mi chiese cosa stessi facendo, come stavo, insomma parlammo del più e del meno. Mi disse che era appena uscita da casa di una sua amica che abitava nel condominio accanto al mio e che voleva passare a salutarmi, così la invitai per un caffè.
Due minuti dopo suonò il campanello. Andai ad aprire.
“Ehi stronzone!” esclamò lei.
“Guarda chi si fa vedere dopo ben due mesi! Accomodati” risposi io, chiudendo la porta.
“Eh ma te non mi cerchi mai.. Se non fosse per me neanche oggi ci saremmo visti. Ringraziami!”
“Ma scusa, tu lavori in continuazione e io studio sempre. Che ti disturbo a fare?”
Continuammo così per un po’ mentre sorseggiavamo il caffè.
Con Sabrina non ci siamo conosciuti da subito, nonostante fossimo cugini. Infatti, i nostri nonni erano litigati e per questo ci hanno presentati quando ormai eravamo maggiorenni. Sin da subito mi affascinò, nonostante non fosse una bellissima ragazza. Alta su per giù 1,70, formosa al punto giusto, una terza abbondante di seno, un culetto un po’ pronunciato, ma non mi dispiaceva. Abbiamo sin da subito avuto un rapporto molto aperto, scherzoso e senza filtri...
“Cosa fai stasera?” dissi d’un tratto io.
“Dovevo mangiare con mamma, ma non ne ho voglia. Ti va una pizza ed un film cugi?” disse lei.
“D’accordo, ma che film scegliamo?”
“Un bel porno? Ahahahah” disse lei. Sapevo scherzasse, ed inoltre era fidanzata, quindi non diedi molto peso alla provocazione.
“Fai la seria dai.. Ti va un film fighissimo? Dura un po’, ma ne vale la pena! Si chiama Interstellar” dissi io.
“Scegli tu dai, uguale.. Anche se avrei preferito il porno..” continuò lei..
“Dopo il porno poi dovrei sfogarmi, mi aiuteresti tu poi, vero?” dissi io con tono ironico.
“Ovvio.. Un bel pompino e tutto passa” concluse lei, ridendo entrambi.
Passammo il pomeriggio a parlare e raccontarci un po’ quello che succedeva nelle vite di entrambi. Mi raccontò di come si fece fidanzata con il suo ragazzo, di come andava a lavoro, ecc.. Finchè non si lasciò andare. Iniziò a raccontare le cose piccanti che faceva col suo ragazzo, dal petting alle scopate, fin nei minimi dettagli. Inutile dire che mi drizzò il cazzo, e cercai di nasconderlo (non mi faceva strano il fatto che mi raccontasse queste cose, ma erano terribilmente eccitanti.. senza contare che non scopavo da un bel po’ di tempo). Lei lo notò e, quasi a farlo apposta, aumentò la dose di dettagli piccanti..
Stufo di farmi prendere in giro quasi troncai il discorso e presi il telefono per ordinare le pizze.
Mangiammo in tutta tranquillità, scherzando e chiaccherando.
Una volta finito misi il film e ci accomodammo sul divano.. Passò la prima mezz’oretta in silenzio, godendoci il film. Dopodichè Sabri si appoggiò con la testa sulle mie gambe, in preda al sonno e ad un po’ di noia. Con la mano iniziò un lento massaggio sulla coscia esterna, partendo dal ginocchio ed arrivando quasi fino al gluteo. Lei sapeva che io andavo pazzo per i massaggi, e di tanto in tanto me li faceva. “Nulla di strano” pensai.
Passò così un’altra oretta.. Eravamo a metà film e lei mi chiese una pausa di 5 minuti.
“Dov’è il bagno cugi?” disse lei. Così la accompagnai e tornai poi sul divano. Nel frattempo controllai i messaggi, per vedere se Martina, la ragazza con cui mi stavo frequentando, mi avesse cercato. Avevo raccontato nel pomeriggio di Martina a Sabrina, e lei mi consigliò di non assillarla troppo, altrimenti si sarebbe stancata subito. Le diedi ragione e, vedendo che Martina non si faceva sentire, posai il cellulare. Sabrina nel frattempo uscì dal bagno. Essendo la porta dietro il divano, non mi girai neanche per guardarla..
“Porca troia Sabri!” sbottai io. Si era spogliata in bagno ed era rimasta in reggiseno e mutandine..
“Che c’è? Ho caldo” rispose lei.
“Ti ricordo che sei con tuo cugino e, come se non bastasse, sei fidanzata..” la ammonì io.
“Non hai mai visto una ragazza in intimo cugi? Come farai con la Marti quando arriverete a quel punto?” rispose lei, con tono malizioso.
“Scusa che vorresti farmi capire con queste provocazioni?” risposi io, iniziando a capire dove volesse andare a parare.
“Che magari avere una cugina disposta ad aiutarti potrebbe tornarti utile”
“E come mi dovresti aiutare?”
“Tanto per cominciare potremmo vedere come te la cavi con i reggiseni..”
Pensai tra me e me che alla fine non si sarebbe venuto a sapere e, quindi, avrei potuto instaurare una bella scopamicizia con mia cugina.. Decisi di darle corda.
Iniziai a slacciarle il reggiseno e, con fare sensuale, lei iniziò a sbottonarmi i pantaloni.
Si mise sopra di me, con il suo bel culetto sopra il mio cazzo durissimo. Entrambi eravamo rimasti con le sole mutandine.. Lei iniziò a baciarmi su tutto il busto, scendendo delicatamente.. Si soffermò con la lingua sui capezzoli, mi arrapava un casino. Arrivò giù e, tolte le mutandine, mi diede un bacio sulla punta.
“Per oggi la lezione è finita” mi disse, rivestendosi immediatamente.
“Che significa?” chiesi io, mentre iniziavo ad innervosirmi.
“Non avrai tutto e subito.. Piccolo schiavetto” disse lei con tono soddisfatto.
“Vaffanculo” risposi io, rivestendomi incazzatissimo.

Questo è il mio primo racconto. Vi prego di aiutarmi con critiche costruttive. Se riscuoto abbastanza consensi sono disposto a continuare la serie.
N.B: ispirato a storia vera