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La diretta di calcio....


di ClaudioGusson
23.12.2013    |    63.056    |    1 8.6
"Lo voleva, lo desiderava, lo agognava, ma soprattutto lo voleva penetrare con la sua lancia..."
Un sabato pomeriggio.

“Sandra!

Il padre, la chiamava dal salotto, dove stava comodamente stravaccato sul divano, a guardarsi la partita di calcio della nazionale italiana.
La madre, che non condivideva la passione sportiva del marito, era andata a trovare la vicina di casa, per dedicarsi al gossip sugli inquilini del condominio, mentre centellinavano un caffè vaporoso.

“Si! Papà!

Senza distogliere lo sguardo dal televisore.

“Nel frigo trovi le uova, il latte, il filetto di manzo, una confezione di sugo e la pasta, che ho comprato stamattina! Sono di papà! Fammi la cortesia di portarglieli!
“Ma papà! Proprio adesso! Sono in contatto con le mie compagne di scuola! Lunedì abbiamo la prova di latino! Non potresti farlo tu domani mattina?
“Sandra è la cena del nonno! Lo sai quanta rogna quello? È un vecchio brontolone! Se non gli arriva il cibo è capace che mi toglie il saluto!
“Non capisco che cosa ci trovi a guardare ventidue imbecilli in maglietta e mutande che corrono dietro ad un pallone! Preferisco gli sport individuali!
“De gustibus non disputandum est!
“Sta a vedere che la scema di casa sarei io! Va bene! Vado! vado!

Sandra uscì, facendo dondolare la borsa della spesa, e suo malgrado si avviò in direzione dell’appartamento del nonno, che era a soli due isolati di distanza.

Suonò e dopo qualche istante la porta si aprì.

Il nonno:

“Veloce! entra! L’Italia sta battendo un calcio di punizione! Stavolta segna!

Si dileguò rapidamente verso la stanza da letto. Da quando era rimasto vedovo passava la maggior parte della giornata a letto a guardare la tv. Il vecchio aveva fatto spostare l’impianto nella camera, utilizzando il mobiletto con la specchiera come supporto del televisore e telecomando in mano, via con lo zapping.

“Nonno! Caspita anche tu sei un patito del calcio! È proprio un vizio di famiglia!
“Scusami tesoro! Se vuoi qualcosa da bere! serviti pure!
“Va bene! Va bene! Metto la spesa in frigo!
“Mi faresti un favore?
“Si!
“Sono rimasti solo dieci minuti di partita, più il recupero! Potresti mettere una pentola d’acqua sui fornelli?
“Certo nonno! Volentieri! Se vuoi ti preparo anche il sugo?
“Magari! Non mi dispiacerebbe se una sera mangiassi qualcosa di decente!
“Nonno! Cosa ne pensi se ti preparassi la cena? Ho in menta qualcosa di sfizioso!
“Grandiosa idea! Sei una dolce nipote!

Sandra, gratificata da quel gesto di affetto, guardò il nonno e si accorse di un particolare che gli era sfuggito, che suscitò la sua indole di crocerossina.

“Ma nonno! Sei in accappatoio! E hai i capelli bagnati!
“Ero sotto la doccia! Ho fatto appena in tempo ad uscire, quando mi sono ricordato che stava iniziando la partita! Caspita non me la sarei persa per nulla al mondo! Mi asciugherò i capelli dopo!
“No! Non è una buona idea!Rischi di prenderti un malanno! Adesso ci penso io!
“Ma!

Sandra corse in bagno a procurarsi l’asciugacapelli.
Ritornò indietro con l’apparecchio e il filo della corrente elettrica in mano; guardò in giro in cerca di una presa, dove attaccarlo.

L’avvistò sotto il mobiletto posto su un lato del lettone matrimoniale. Congiunse la presa e si sedette al fianco del vecchio.

“Nonno protesti metterti in posizione seduta! Così mi faciliti il compito!
“Sei una testona! Mi ricordi tua nonna! Adesso addio telecronaca! Non sentirò più nulla!
“L’importante è che vedi! Ormai dovresti sapere cosa dicono!
“Già!


Sandra accese l’asciugacapelli ed inizio a soffiare l’aria calda sui capelli brizzolati del nonno. Si era procurata una spazzola con la quale lo pettinava tirando la zazzera all'indietro.

Il vecchio stava fissando le ultime azioni della partita. Pensò che se avesse alzato il volume forse poteva sentire uno scorcio di telecronaca. Cercò il telecomando e quando lo trovò, sentì un brivido nella zona lombare.

Sandra si era seduta incrociando le gambe come gli indiani d’america, poiché indossava una succinta minigonna, si erano scoperte. Notò che il telecomando era finito proprio in mezzo alle cosce, vicino all'angolo d’Afrodite, che emergeva in tutta la sua superba sensualità. Ma ciò che fece venire i brividi al vecchio, fu la visione delle mutandine che si perdevano in mezzo ai glutei, la stoffa non era spessa e lasciava intravedere una leggera peluria del pube e la fessura vaginale, costituendo uno scenario da infarto.

La reazione fu immediata. Il vecchio rimase fulminato da quel panorama conturbante, a prescindere dal fatto che appartenesse alla nipote.
Era un uomo virile e certe immagine erano ancora al centro dei suoi interessi vitali.
La morte della moglie aveva lasciato un grande vuoto, soprattutto a letto. Rammentava spesso quando si chiavava la vecchia sfogando le fantasie erotiche che lo tormentavano. Dopo la sua morte, per placare i pungoli che sopravvenivano, quando lo stimolavano la visione di una bella gnocca o situazioni eccitanti, ricorreva alla pratica tradizionale della pugnetta.
L’assenza della moglie la sentiva, soprattutto quando era eccitato e con una gran voglia di farsi una gaudente scopata, magari con una di quelle giovane donne che vedeva aggirarsi per la città, in abiti succinti, e che erano diventate il sogno ricorrente delle sue fantasie erotiche.

L'effetto di quella fonte conturbante fu l’erezione del cazzo, scontato, che in pochi secondi raggiunse una dimensione ragguardevole.
In quella situazione, essendo in posizione seduta, il palo, scuro coma la pece, s’innalzò in alto, come un obelisco, fuoriuscendo dall'accappatoio. Era impossibile nasconderlo.

Inoltre, non fece in tempo a celarlo, a causa di un’azione concitata e congiunta tra lui e la nipote.

Fu una fatale coincidenza tra il gesto di impossessarsi del telecomando e lo sguardo della nipote che si posò sul suo cazzo, simultaneamente.
Nel momento in cui allungò la mano per impadronirsi del telecomando, toccò la superficie di cotone, sotto la quale si percepiva la morbida e tiepida figa. Quel gesto attirò l’attenzione di Sandra.

La ragazza, sentendosi le parti intime sfiorate dalla mano del nonno, abbassò il capo ed incrociò lo sguardo con il cazzo eretto del vecchio, che s’innalzava in alto in tutta la sua potenza virile, esibendo una cappella grossa e rotonda.

Il nonno davanti allo sguardo scioccato della nipote rivolto sul cazzo, rimase bloccato in quel gesto.

Quella situazione gli provocò un sussulto all'inguine e la fantasia si accese come un potente incendio. La mano stretta attorno al telecomando, tremò e restò ferma nella posizione, incastrata in mezzo alle cosce di Sandra, con la sporgenza delle nocche pressate contro la vagina.

Sandra ebbe un brivido al basso ventre, quando sentì il dorso della mano che premeva contro la sua figa, e nello stesso tempo non riusciva a staccare lo sguardo dal grosso cazzo scuro, che spuntava oscenamente dell’accappatoio. Una combinazione incandescente, che gli provocò uno scombussolamento dei sensi.

La situazione era molto imbarazzante e i nostri protagonisti, loro malgrado, si erano lasciati coinvolgere emotivamente in un vortice di sensazioni che indebolivano i freni inibitori, trascinandoli verso uno scenario infernale.

Entrambi, fremevano dell’emozione.
Il vecchio, esperto e opportunista, eccitato come un caprone, continuò a occupare la calda nicchia vaginale, che alimentava un impulsivo libidinoso ormai senza controllo.
Così, accontentando un istinto primordiale compulsivo, da vecchio predone, soverchiò la flebile reazione della giovane ed inesperta nipote, trasformando il tocco involontario in un’azione esplicita, più incisiva e intenzionale.

Il nonno fissando la nipote cercava di interpretare il suo atteggiamento. Era una situazione incandescente che stava degenerando in una manifestazione morbosa di voluttà.

Il tempo passava e, in mancanza di resistenza della ragazza, l’arzillo anziano, seguendo gli impulsi delle sue fantasie erotiche, proseguì nel gesto, accarezzando con maggiore pressione lo scoscio della nipote, che gli appariva come una deliziosa morbida nicchia. Si stava approfittando della situazione, come un ladro, poiché la ragazza era completamente bloccata in uno stato di confusione.
Infatti, il vegliardo si era disinteressato completamente del telecomando e, intenzionalmente, rivolse le sue attenzioni lascive ad altri argomenti.
Alla fine, azzardò un contatto diretto, agendo a mano aperta, che si chiuse sulla figa corpulenta.

Sandra sussultò, come se fosse stata colpita da una folgore.

Le dita cominciarono a razzolare sulla superficie delle mutandine, stimolando il solco delle labbra, che si percepivano umide, attraverso la tenue stoffa.
Sandra chiuse gli occhi e lasciò campo libero al vecchio, incassando, silente la sua azione impetuosa, perché non riusciva più a reagire. Era totalmente soggiogata dall'azione del nonno. Il gesto coraggioso ed imprevedibile, la trovò impreparata. Non se l’aspettava e ancora non immaginava le conseguenze di quella accondiscendenza e flebile reazione.
Così si lasciava stimolare la figa, restando ferma con l’asciugacapelli in mano, ancora in funzione.

In quel momento ci fu il gol dell’Italia, ma, il vecchio caprone, ignorò completamente le urla di giubileo del telecronista e il rumore degli spalti, perché era totalmente concentrato a stimolare la figa della ragazza.
Facendosi più audace, soddisfacendo così una brama sempre più esigente, infilò la mano sotto la t-short alla ricerca delle tette. Quando le raggiunse, ne afferrò una massaggiandola con grande impeto. Quasi stesse impastando farina.

I capezzoli dei seni, erano diventati turgidi e sensibili, a causa degli stimoli della figa, quindi nel momento in cui le mani sfiorarono la punta, Sandra si lasciò andare ad un profondo singulto.

“Mmmmmmmmmmmmmmm

Il vecchio gli tolse l’asciugacapelli dalle mani, lo spense e lo gettò a terra.

Sandra era imbambolata ed incalzata dall'azione del nonno.

Il vegliardo, continuando nella sua condotta depravata, senza dargli tregue, tirò su i bordi della t-short, sfilandola dal corpo della ragazza.
Il petto nudo, si svelò superbo e tonico davanti allo sguardo spiritato del vecchio, quindi, attratto da quel santuario del piacere, si gettò come un pescecane, azzannando con ingordigia le grosse ciliegie, succhiandole con forza.

“Mmmmmmmmmmmm

Sandra era in estasi totale dei sensi. In balia completa delle sue emozioni e delle morbose attenzioni del vecchio, mentre gli torturava il seno.

Il nonno, intanto, gli aveva infilato la mano nelle mutandine e stava incalzando

direttamente la figa, stimolandogli le lebbre crestate, il clitoride e penetrando profondamente con il dito medio nella carne viva.

“Mmmmmmmmmmmmmm
“sei eccitata e bagnata! Ti piace! Ora toccami il cazzo!

Sandra sembrava un robot telecomandato. Ubbidendo al vecchio afferrò il grosso palo e lo menò, sporcandosi le dita di liquido seminale.

“Ti piace il cazzo del nonno?

Non rispose, assentendo con il capo.

“Quando sei bella! Ti mangerei tutta!

Il vecchio, in un impeto di adrenalina, si sfilò l’accappatoio, poi sulle ginocchia si pose di fronte a Sandra. Fissandola intensamente negli occhi, proseguì nelle sue intenzioni lussuriose abbassandogli le mutande fino a meta coscia, poi, fremente e impaziente di gustarsi quel giovane corpo, gli infilò il cazzo in mezzo alle gambe, serrandola forte a se.
In quella posizione iniziò a muovere il bacino verso di lei, facendo scorrere la rigida nerchia nel tempio di Afrodite, strofinando le morbide labbra della fica. Nello stesso istante le mani, affondate nella soffice pelle delle natiche, accarezzavano con energia, quasi a voler affondare in quella cute vellutata e pallida.

“mio dio… mi sembra di sognare! Ho voglia di chiavarti! Ho voglia di penetrarti fino ai coglioni! Non ce la faccio più a tenere a bada i miei istinti! Ho voglia di ficcartelo nella fica m mmmm

Mentre parlava sfogava il suo impeto con carezze vigorose. Il corpo di Sandra era completamente in balia della sua libidine. Lo voleva, lo desiderava, lo agognava, ma soprattutto lo voleva penetrare con la sua lancia.

Spinse la nipote, facendola cadere su un fianco e poi si lanciò sopra di lei, affondando la faccia tra le tette sode stringendole con entrambi le mani.

Afferrò gli orli delle mutandine e le trascinò giù, fino alle caviglie.
Quindi la mise sotto di se costringendola a flettere le cosce verso il viso. La fica leggermente pelosa lo aggredì in tutta la sua stupefacente sensualità. Le labbra interne scure e aggrovigliate in una cresta fitta, attirarono subito la sua voluttà. Si tuffò in quella delizia addentando come un ingordo egoista e leccando con accanimento.

“Mmmmmmmmm

Sandra non poteva trattenere i singulti. Il nonno gli stava stimolando la figa in modo impetuoso. Sembrava un naufrago che cercava di lenire i pungoli della fame, dopo una lunga odissea in mare.

Ed era vero. Il vecchio vedovo stava saziando la voglia di sesso. Una vera e propria crisi di astinenza. La mente stava sfogando il desiderio che aveva accumulato in più di un anno di vedovanza, caratterizzato di seghe sparate davanti alla televisione, quando c’erano le ballerine mezze nude che si esibivano mostravano cosce perfette e culi rotondi, e ampliavano la sua fantasia.

“Mmmmm non ce la faccio più… ho voglia di chiavarti! Ora….

Gli tenne le cosce flesse verso il viso e si inginocchiò davanti, poi spinse la punta del cazzo verso il basso, facendola scivolare tra le fessure umide della figa. Quando vide la cappella sprofondare dentro quella carne morbida e calda, spinse ancora di più il bacino, facendo scompire il resto del corno, dentro quella fucina rovente come l’inferno.

Sandra, che fino ad allora non aveva detto nulla, perché domata dalla forte personalità di suo nonno. Lo aveva lasciato fare quasi per rispetto reverenziale.
Ma, di fronte al fatto compiuto, in presenza di quella invasione potente della sua intimità, appena avvertì il cazzo del vecchio muoversi dentro di lei, si liberò di quello stato di catalessi e lanciò un urlo liberatorio.

“Si iiiiiiiiii mmmmmmmmm dio ooooo quanto è bello oooooo mmmmmm mi piace

eeeeeee
“finalmente sei risorta! mmmm to to ,,,, mi hai provocato con le tue cosce! Sei una puttanella lo sai? Mmmm
“si si mmmm mi piace chiavare mmmmmm dio mmmm mi sembra impossibile che tu mi stai scopando! Mmm si divino mmmm nonno mmmm si si mmmm più forte mmmm
“ai tuoi ordini mmm quanto ho sognato questo momento mmmm volevo andare a puttane lo sai?
“Perché? Sfogati con me mmmm sarò io la tua puttana mmmmm più forte mmm
“si mmmm cribbio mmmm sarai la mia puttana! To to to … che bello sentire il caldo di una figa dopo tanto tempo mmmmmm mmmmm
“mmm nonno come è finita la partita? Mmmm
“chi se ne fotte della partita mmmmù
“ahahahhaha mmmm si si si mmmm

Erano al centro del letto. Il vecchio gli teneva le gambe sollevate in aria; Lui appoggiato con il ventre sopra di lei, spingeva il cazzo in profondità. Era uno spettacolo osservare le smorfie del viso della nipote, mentre incassava il suo ardore. Più la chiavava e più la sentiva agitarsi come un’anguilla.
Per il vecchio era un piacere sublime godersi quel giovane corpo, sodo, magro e privo di smagliature, che fremeva sotto di lui.

I due chiavavano con grande slancio e non sospettavano che in quel momento c’era uno spettatore non invitato.

Era Saverio, il nonno materno di Sandra.
Appena finita la partita era passato a salutare il consuocero, con cui divideva la stessa situazione di vedovanza. Aveva la copia delle chiavi di casa. Erano molto amici e col tempo, il rapporto di consuocero, aveva rafforzato quel legame, come fratelli.


Quella sera, dopo la partita di calcio, aveva deciso di incontralo per chiacchierare sulle azioni salienti della gara. Certamente non si aspettava di trovare uno spettacolo inconsueto e sconvolgente.

I due amanti erano talmente concentrati a scopare che non si erano accorti di essere spiati. Saverio stava sulla porta a guardare l’evoluzione di quella chiavata incestuosa.

Quando era giunto, c’era già il vecchio consuocero che si trovava abbondantemente incastrato tra le cosce spalancate della nipote.

Non disse nulla. Anzi, scopri qualcosa di sconvolgente che si stava agitando nella sua testa. La scena lo aveva sedotto ed era talmente eccitante che in pochi secondi ebbe una possente erezione. In quella circostanza esaltante il viagra non avrebbe avuto gli stessi effetti.

Il corpo mezzo nudo di Sandra era una meraviglia, ed era sublime vederlo agitarsi sotto i fendenti del vecchio consuocero. La scena gli suscitò una voluttà incontrollata. In lui si destò un forte desiderio sessuale per la nipote.
Gli venne naturale tirarsi fuori il cazzo e menarlo allo stesso ritmo degli affondi del vecchio amico.

Man mano che gli amanti incalzavano uno nell'altro, la sua mano agitava con forza un cazzo infiammato dal desiderio.

Alla fine, quando gli istinti divennero impossibili da trattenere, si avvicinò al bordo del letto, con il cazzo duro che spuntava dal grembo.

Il primo a vederlo fu il vecchio consuocero.

“Cazzo Saverio!

Lo spavento si placò subito appena notò il cazzo duro che l’amico stava menando con energia. Sorrise.

..Che cosa succederà?

Continua qui...

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Cosi va la vita.

guzzon59
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