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La mia futura nuora - 2


di bird2012
21.03.2012    |    68.637    |    4 9.7
"Tuffai il viso tra le sue cosce e cominciai a leccare, succhiare, lappare la sua deliziosa fregna… la sentivo fremere sotto i colpi della mia lingua..."
La mia futura nuora

2° Cap. – Marta

La sera, come d’accordo, mi nascosi nella mia stanza già vestita, cioè spogliata, come una troia… eccitava anche me indossare calze a rete autoreggenti e tacchi a spillo… quando mi specchiavo e mi vedevo così zoccola sentivo la fica palpitare…

Quando Marta suonò alla porta e Franco andò ad aprire capii che mio figlio voleva dare subito inizio alla finzione.

“Ciao, tesoro, sei venuta a trovare il tuo papà?”

Marta non aspettava altro: era il gioco che aveva sempre desiderato.

“Si, papà, avevo tanta voglia di vederti… e non solo…”

“Vuoi giocare un po’ con il tuo papà? Sei proprio una brava bambina…”

“Me lo avevi promesso che mi avresti fatto giocare con il tuo cazzo, ricordi? Non vorrai mica tirarti indietro adesso…”

“Non ci penso nemmeno… anzi… senti come è duro… le tue parole mi hanno fatto già eccitare…”

“Dio santo, papà… hai un bastone tra le gambe… anche sopra i calzoni si sente quanto è duro…”

“E tu come stai? Fammi sentire… però… hai la passerina che è un lago…”

“Dai, papà… spogliamoci… non vedo l’ora di sentirmelo dentro…”

“Vieni… andiamo in camera mia…”

Anche se sapevo che era solo finzione, sentire quei discorsi e il pensiero che padre e figlia desiderassero godere insieme mi aveva messo addosso una eccitazione che non mi sarei mai aspettata.
La mano scese tra le cosce e cominciai a passare il dito medio dentro la mia fica, dalla vagina al clitoride… vagina colma di umori e grilletto già bello turgido… avevo una gran voglia di godere… forza ragazzi, sbrigatevi… voglio unirmi a voi…
Marta e Franco erano entrati nella stanza e da quello che sentivo certamente si erano già spogliati…

“Che cazzo stupendo che hai papà.. dammelo… fammelo succhiare…”

“Certo tesoro, succhialo e bagnalo bene che poi il tuo papà te lo mette nel culo… sdraiati e allarga le cosce che intanto ti accarezzo il culo e la fica…”

Cominciai a sentire il suono del risucchio del pompino che Marta stava facendo a Franco sognando di spompinare il padre… i lamenti del loro godimento aumentavano la mia eccitazione…

“Brava la mia bambina… come me lo succhia bene… sei proprio una pompinara nata… uhmmm… mi piace… sei una gran porca… oltre a leccare il cazzo del tuo papà ti piacerebbe leccare la fica di tua madre? Pensa come sarebbe bello…”

“Oh, papà… invita la mamma… voglio leccarle la fica mentre la inculi…”

“Brava la mia bambina… fa godere sia il papà che la mamma… vieni… non ce la faccio più… sdraiati e allarga il culo che te lo infilo…”

“Si… si… dai… inculami papà…”

Non ce la facevo più… gli umori della fica mi colavano tra le cosce…

“Oh, papà… come è grosso… uhmmmm… dai spingi… allargami il culo… siiii… siiiii… in culoooo… papàààààààààààààà… me lo hai messo nel culooooooooooooooooo… ahhhhhhhhhhhh… daiiii… dai… daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii…”

“Hai un culo di burro… bambina mia… il mio cazzo ti è entrato tutto dentro… te lo sei preso tutto… uhmmmmmm… godi piccola… che tra poco verrà la tua mamma a leccarti la fica… così godrai ancora di più…”

Marta stava al gioco, perché non sapeva che tra poco sarei entrata io…

“Si, papà… chiama la mamma… facciamola godere con noi…”

Capii che era arrivato il momento opportuno… entrai nella stanza… appena Franco mi vide mi sorrise e mi lanciò un bacio mentre seguitava ad incularsi la sua donna… contraccambia il sorriso e il bacio accarezzandomi la fica..

Marta appena mi vide mi fissò con occhi spalancati, con una espressione incredula… non le lasciai il tempo di parlare o temere qualcosa… mi misi in ginocchio scosciata al suo fianco destro e accostai il mio viso al suo…

“Piccola mia… vuoi che anche la tua mamma ti dia piacere insieme al tuo papà?”

Marta comprese subito la situazione e mi sorrise invitante…”

“Si… si… mamma fammi godere… fatemi godere tu e papà… è bello…”

Incollai le mie labbra alle sue… mi accolse spalancando la bocca… ci infilai la lingua che cominciò a succhiare con golosità… con la mano sinistra presi ad accarezzarle i capelli e con la destra iniziai ad accarezzarla per tutto il corpo.

Passavo dal seno, strizzandole leggermente i capezzoli, al ventre, fino alla fica… mentre il cazzo di Franco seguitava ad incularla senza sosta le infilai due dita nella vagina, la scopai per qualche istante e poi passai le dita lungo tutto lo spacco fino al clitoride.

Con grande gioia lo sentii molto sviluppato… era un piccolo cazzo che le spuntava dalle labbra della fica… appena ci poggiai le dita sopra sentii Marta fremere… lo presi tra il pollice e l’indice e cominciai a sfregarlo avanti e indietro come se stessi facendole una piccola sega.

Cominciò a grugnire come una maiala… sentii che stava per venire… accelerai il ritmo… mi abbracciò forte stringendomi a lei… spinse la mia testa contro la sua bocca… gliela riempii di saliva che ingoiò con gusto…

“Dai… dai mamma… che vengoooo… siiiiiiiiiiiiiii… vengooooooooo… Dio santo… grrrrrrrrr… grrrrrrrrrr… godoooooooooooo…”

Cominciò a spingere il bacino a scatti verso le mie dita e contro il cazzo di Franco.
Presi a darle tanti piccoli baci sul viso, sulle labbra, sugli occhi, mentre le dita seguitavano a giocare con la sua fica.
Franco seguitava imperterrito a farle il culo: aveva una bella resistenza il mio bambino e me ne compiacqui.

“Mamma, guarda come se lo prende tutto il mio cazzo… fino alle palle…”

“Lo vedo e ne sono entusiasta… non è da tutte prendersi completamente un cazzo del genere dentro il culo… ti sei trovato una ragazza eccezionale che ti farà molto godere…”

“Spero che anche io possa farla godere come lei fa godere me…”

Intervenne Marta.

“Amore, ma tu mi fai godere immensamente e ti amo da morire… il fatto che accetti tutti i miei desideri, anche quelli più perversi e inconfessabili, meriti tutto il mio amore per tutta la vita…”

Ovviamente lei si riferiva anche al desiderio di scoparsi il padre… e lei non sapeva che io sapevo…
Prese il mio viso tra le mani e cominciò ad accarezzarmi… anche le sue semplici carezze sul mio viso mi facevano fremere la fica… mi fissò intensamente…

“Posso chiamarti “Mamma”?”

Questa sua richiesta mi provocò un brivido lungo la schiena.

“Certo, piccola mia, la tua richiesta mi inorgoglisce e mi lusinga… se lo desideri sarò la tua mamma amorevole e potrai chiedermi qualunque cosa…”

“Oh!!... grazie…”

Attirò il mio viso verso il suo e mi baciò con grande passione infilandomi tutta la lingua in bocca che succhiai voracemente… poi si staccò e sempre fissandomi mi disse:

“Ho ancora tanta voglia… voglio leccarti la fica mentre tuo figlio ti incula…”

“Oh… si… tesoro mio… leccami la fica… spero non ti dia fastidio se dal godimento che mi farai provare mi scappa qualche schizzo di pipì sopra la tua bocca…”

Oh!! Dio mio… si!!... fallo… ho sempre desiderato farmi inondare la bocca da quel biondo liquido… mamma… ti amo…”

“Anche io, porcellina mia… vieni… mettiamoci a 69… così anche io posso succhiarti la tua meravigliosa fica… e tu, Franco, vieni a inculare mamma…”

In un attimo mi misi a cavallo sul viso di Marta e le poggiai la fica sulla bocca… appena sentii le sue labbra impossessarsi del mio clitoride e succhiarlo voracemente come un piccolo cazzo non ce la feci più a trattenermi… un dolcissimo orgasmo mi fece scaricare una incredibile quantità di umori nella sua bocca… dal rumore del risucchio capii che Marta stava bevendo tutto.
Tuffai il viso tra le sue cosce e cominciai a leccare, succhiare, lappare la sua deliziosa fregna… la sentivo fremere sotto i colpi della mia lingua.

“Godi… godi bambina mia… godi con la lingua della tua mamma…”

“Siii… leccami che mi fai morire… Franco, amore… inculala, daiii… ti prego… fammi vedere come infili il cazzo nel culo di tua madre…”

Sentii le mani di Marta allargarmi le natiche spalancandomi il buco del culo.
Mio figlio, che intanto si era goduto il nostro 69, mi venne dietro, appuntò il cazzo sul buco già bello dilatato dal godimento e spinse delicatamente… sentii lo sfintere cedere dolcemente per fare entrare la cappella.

Nonostante fossi molto abituata a prendere grossi cazzi nel culo, pratica sessuale che gradivo particolarmente, dovevo riconoscere che il mio culetto aveva dovuto rispondere al massimo della sua capacità per ricevere la cappella… e ancora mancavano gli altri 25 cm di cazzo.

“Figlio mio benedetto, hai un cazzo da Dio… me lo hai allargato proprio bene il culo anche solo con la cappella… rimani fermo un po’… mi piace sentirmela dentro… Dio, che gusto…”

Sentii la cappella gonfiarsi ancora di più… la troietta di Marta, con la testa tra le mie cosce, aveva preso a leccare le palle di Franco… imparava presto la porca… sentii le sue mani allargarmi ancora di più il culo…

“Dai, amore… spingiglielo dentro al culo… fammi vedere come le entra tutto…”

“Si, Franco… figlio mio… ficcamelo tutto… lentamente… fammi sentire ogni cm del tuo cazzo che mi penetra… dai… amore… incula questa porca di tua madre… non è quello che hai sempre desiderato?”

“Si, mamma… te lo do tutto… il tuo bambino te lo infila tutto dentro questo adorabile culo… fino alle palle… guarda Marta… guarda come mamma se lo prende tutto…”

Franco cominciò a spingere… sentivo il buchetto allargarsi al massimo e il culo riempirsi del suo cazzo… non finiva mai di entrare… 25 cm di cazzo sono tanti… ma io li volevo tutti… e prendere nel culo il cazzo di mio figlio mi stava facendo perdere la ragione.

“Bravo figlio mio… dammelo tutto… tutto… Dio… non fermarti… ti prego… dimmi che ti piace farmi il culo…”

“Uhmmm!!... da morire… Dio… te lo darò quando vorrai… sei una porca che si fa inculare dal figlio e leccare la fica dalla nuora… ma così mi piaci, mamma… così… Dio quanto sei troia…”

Sentii le palle contro le natiche… il cazzo era entrato tutto… mi aveva riempito l’intestino fino allo stomaco… era troppo… cominciai a gemere come un’invasata…

“Bello… bello… adesso muovilo… avanti e indietro… scopami il culo… spingilo sempre tutto… spaccami il culo… inculami forte… non avere pietà… e tu Marta… leccami forte la fica… fammi godere anche te… insieme… fatemi godere insieme… vi ripagherò di questo piacere che neanche immaginate…”

Mi gettai sulla fica di Marta e cominciai a leccarla con tutta la passione che avevo… lei incollò la bocca al mio clitoride e cominciò a spompinarlo a morte… le piaceva succhiare il grilletto alla suocera mentre mio figlio mi inculava…. Siiiiiiii… mi inculavaaaaa!!!...

Era tutto troppo bello… stavamo tutti e tre ai limiti dell’orgasmo… sentii Marta irrigidirsi e spingermi la fica contro la bocca… stava per venire… accellerai la sborrata ficcandole tre dita nella fica e spingendole fino a toccarle l’utero… cominciò a grugnire come una troia…

“Grrrr… Uhmmm… vengooo… troia adorata… leccami che vengoooooo!!...”

Mi imitò ficcandomi le dita nella fica… attraverso la parete che divide la fica dal culo prese a massaggiare il cazzo di Franco, che mi stava letteralmente spaccando il culo…

“Mamma… vengooo… non ce la faccio più… sto per sborrare…”

“Si, amore… in culo… sborrami nel culo… sborra nel culo di mamma…”

“Siiii… eccolooooooo!!! Ti vengo in culooo!!!...”

Sentii i suoi schizzi riempirmi l’intestino e il cazzo gonfiarsi e pulsare ad ogni spruzzata…

“Siiiiii!!!!... riempimi il culo di sperma… lecca Marta… leccami la fregna che vengooooooo!!!”

Bastarono un altro paio di colpi di lingua per procurarmi un altro orgasmo da impazzire… volevo terminare la sborrata comune alla grande con una porcata a me sempre gradita…
“Franco, togli il cazzo… mettimelo in bocca, che mamma te lo pulisce tutto dalla sborra… e tu Marta, desideri essere porca, vero?... e allora bevi la sborra del tuo fidanzato dal mio culetto….”

Mio figlio tolse il cazzo dal culo e me lo infilò in bocca… poggiai il buco del culo sulle labbra di Marta e le feci colare dentro la bocca la sborra che fuoriusciva dal buchino tremendamente dilatato…
La troia incollò le labbra a ventosa sul buco e succhiò tutta la sborra che vi era dentro… mentre io, da brava mammina, leccavo diligentemente il cazzo di mio figlio, ingoiando fino all’ultima goccia di sborra…

Spossati, rimanemmo abbracciati a scambiarci baci e carezze.
Raccontai a Marta della telefonata ascoltata per caso, nell’essermi sentita molto lusingata nell’aver saputo dei loro desideri nei miei confronti, nell’essere entrata volontariamente nello studio sapendo di trovare mio figlio con il cazzo in mano e nell’aver organizzato la sorpresa insieme a Franco.
Mi rivolsi a Marta.

“Spero tu abbia gradito la nostra sorpresa…”

“Moltissimo… ancora non mi sembra vero… all’improvviso si è realizzato uno dei nostri più desiderati sogni… fare l’amore con te… ormai avrai capito che a me e Franco piace moltissimo il sesso, ma sapere che quell’atto sessuale, di per se già piacevolissimo, viene fatto con la propria madre, mi centuplica il piacere…

Mentre mi leccavi il pensiero che fosse mia madre a darmi piacere mi ha fatto godere in maniera pazzesca… spero solo fortemente, e credo di interpretare anche i desideri di tuo figlio, che qualche volta ci permetterai ancora di amarti…”

Le sorrisi e la strinsi forte a me …

“Qualche volta? Ne ho già parlato con mio figlio… se lo desiderate possiamo creare un bel gruppo per godere il sesso in completa libertà, senza gelosie e senza limitazioni, se non la pedofilia e il sadomasochismo che disapprovo.
A questo punto dobbiamo cercare di esaudire un altro vostro grande desiderio… Marta, te lo vuoi sempre scopare tuo padre e tu, Franco, sei pronto mentalmente a vedere Marta, la tua futura moglie, godere sotto il cazzo del padre?”

Rispose Marta.

“E’ stato sempre un nostro grande desiderio fare l’amore con te e con mio padre… con te siamo stati fortunati… sei un’amante del sesso… sei una porca come noi… appena hai saputo dei nostri desideri nei tuoi confronti ci hai accolto con gioia tra le tue braccia… e tra le tue gambe…

Ma con mio padre non ci riesco… cerco di eccitarlo… ci manca solo che gli metta la fica in bocca… vedo che si eccita e certamente si segherà il cazzo pensando a me… ma non mi scopa… questa situazione di continuo desiderio nei suoi confronti, questa continua eccitazione insoddisfatta mi sta facendo impazzire.

Anche Franco desidera fortemente vedermi godere con mio padre… come io volevo vederlo mentre ti inculava…”

“Ti capisco, Marta, ma devi comprendere tuo padre… lui pensa all’incesto… la violenza del padre verso la figlia… il timore che tu un domani possa rinfacciargli di avere abusato di te in un attimo di debolezza…”

“Allora io dovrò rimanere sempre con questo desiderio?”

“Affatto, piccola mia, volevo solo essere ben sicura che sia tu che mio figlio desideriate fortemente questo rapporto incestuoso con tuo padre… adesso tocca a me… sarò la vostra fatina… la fatina che ti offrirà su un piatto d’argento il cazzo di tuo padre… tu devi solo essere pronta a lavorartelo bene…

Per sabato sera voi due non prendete impegni… credo ci sarà una importante riunione di famiglia…”

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