La sorella medico

Racconto gia pubblicato tempo fa qui ma non esiste piu su annunci 69 cosi ho pensato di ripubblicare questa storiella eccitante .La sala d'aspetto dello studio è accogliente, anche se entro un po' titubante…non è la prima volta che vengo qui ma oggi è un caso diverso.
E' tardi, quasi l'ora di chiusura delle visite: Teresa, l'infermiera mi incrocia mentre si mette il cappotto per uscire.
"Ciao Luigi!" dice aprendo la porta "Il dottore ha appena finito l'ultima visita. Sta riordinando le sue carte.".
"Non c'è più nessuno allora…".
"No! Non disturbi…aspetta che l'avverto con l'interfono." digita alcuni tasti "Io me ne vado…comunque c'è suo fratello qui per lei!".
"Lo faccia entrare, grazie!" risponde una voce stanca da dentro.
"Buonasera, a domani.".
Cazzo, ho voglia veramente di andarmene via, ma…meglio che entro.
Apro la porta dello studio vero proprio, ma non vedo nessuno dietro la scrivania.
Faccio per andarmene quando un camice bianco vola verso di me e lo afferro al volo.
"Basta! Non ce la faccio più, che vita di merda! Era meglio se facevo la farmacista!"
Il dottore, la dottoressa per meglio dire, si scioglie i capelli castani sulle spalle e sospirando a occhi chiusi si massaggia il collo.
Poi si getta addosso in un abbraccio poderoso.
"Ciao chiccotto! Cosa vuoi dalla tua sorellona?! Ceniamo assieme? O sei scappato di casa?!?"
Mia sorella Mary non vive più con noi in famiglia da un anno, da quando a 26 anni si è laureata e ha aperto uno studio medico di urologia.E' sempre stata molto legata a noi, e soprattutto a me.
Mi stacco dall'abbraccio imbarazzato posando il camice sulla scrivania.
"No, in realtà sono venuto per chiederti un consiglio…".
"Tsk! Sai bene che se si tratta di amore io sono una frana, piccolo, sono sei mesi che sto a spasso!".
"Ti prego, non rendermi le cose ancora più complicate. E' un consiglio professionale, un consiglio medico.".
D'improvviso torna seria, professionale. Mi fa accomodare sulla sedia mentre lei si siede dietro la scrivania, invitandomi a parlare.
Deglutisco più volte, agitandomi sulla sedia.
"Sai, Mary, c'è una ragazza che mi piace a scuola, ci esco da un po'…e io vorrei…insomma sì vorrei farci qualcosa assieme…di serio naturalmente, ma…".
Il suo sguardo passa dal sospiro di sollievo all'interessato…prendo il coraggio a due mani…mi sento bollire dalla vergogna.
"Visto che tu sei medico…io ho pensato che tu…potresti aiutarmi…vedi, non mi è mai uscito fuori da lì…non l'ho mai fatto, qualche volta ci ho provato e masturbandomi è rimasto tutto dentro e mi fa male…allora non vorrei fare brutte figure!".
Sembra che si sta trattenendo per non scoppiare a ridere, ed io avvampo sempre di più. Con un gesto professionale mi fa cenno di stendermi sul lettino.
"Se ho capito bene, Gigi, hai dei problemi con l'abbassamento del prepuzio Adv sul glande!". Dice avvicinandosi.
"Non ti preoccupare è una cosa normalissima per…quelli della tua età! E' soltanto una
cosa naturale, con l'atto sessuale passa tutto. Comunque abbassati i pantaloni che controllo un attimo, non si mai!".
Contento e sollevato abbasso in un colpo solo i pantaloni larghi della felpa e gli slip. Sto per cominciare a parlare quando vedo che fa una faccia strana: allarga gli occhi, le si allargano le narici e rimane attonita.
"Mary ti prego non mi fare preoccupare…che C'è!?!".
"Ah, no niente!" dice sorridendo con un lieve rossore "E' che…complimenti piccolo, sei davvero messo bene, e io ne ho visti tanti!".
Mi guardo il pene, che ha riposo arriva a 13,15 cm. (mai misurato) e avvampo dall'orgoglio.
"Ehi, grazie, io…!".
"Vediamo comunque la situazione, non ti preoccupare faccio con calma. Se senti dolore avvertimi, che mi fermo subito.".
Con due dita afferra la pelle del prepuzio che sta sul glande, e comincia delicatamente a tirarla verso il basso.
Seguo attento l'operazione e mi fermo ad osservare mia sorella.
Le voglio bene ed è così professionale…non è bellissima di viso, ha un naso troppo duro e lineamenti non perfetti ma ha un gran bel corpo.
E' alta 1,75, ha due gambe lunghe fasciate in pantaloni larghi a vita bassa, due seni
piccoli e sodi che svettano liberi sotto un top che lascia scoperto un ombelico abbronzato che troneggia in un pancino piatto e abbronzato.
Ma la cosa più bella è il sedere, maestoso, sodo e soffice allo stesso tempo.
Lo so non dovrei pensare questo di una sorella ma che diamine, mi sta tendendo in mano l'uccello.
Giustappunto ha finito di abbassare il prepuzio e ha scoperto un glande bello paonazzo, il fatto è che il mio cazzo sta crescendo a vista d'occhio e ad un tratto si ritrova ad afferrarlo no più con due dita ma con tutta la mano.
"Ehi! Ma che succede…!" si gira verso di me arrossendo, facendo finta di essere arrabbiata.
"Allora, piccolino! Che succede qui? Mi hai preso per una delle tue amichette?".
"Scusa Mary, ma io…tu…".
"Non ti preoccupare, chicco, sto scherzando! E' normale, sei pieno di ormoni…alla tua ètà…ma non devi pensare a quello che farai stasera con la tua bella!".
"in realtà…" dico io avvampando "…io non stavo pensando a lei…".
C'è un attimo di silenzio imbarazzante, poi come sei niente fosse, mary comincia ad andare con la mano impegnata sul mio uccello su e giù…mi sta facendo una sega!! Pianissimo ma me la sta facendo!
"E' meglio che il tuo pene si abitui alla dilatazione del prepuzio…poi con la lubrificazione sarà ancora più facile, faccio piano non avere paura del dolore.".
Altro che dolore! La sua mano assume un ritmo costante, mandandomi delle scariche elettriche, è così delicata ma così ferma…la prima sega fatta da una ragazza…ed è mia sorella!!! Non ci posso credere!
Chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi abbassando le braccia.
Il braccio destro incontra qualcosa…oh mamma, è il suo sedere! Senza volerlo le afferro una natica. Mai sentito niente di così bello.
Noto che anche oggi porta il perizoma, lei sobbalza ma mentre sto per ritirare la mano mi accorgo che non fa niente per spostarsi, anzi comincia a parlare di sciocchezze mentre con una mano continua a pistonare e con l'altra mi soppesa le palle con fare professionale.
Il mio uccello è oramai completamente irrigidito, perde anche un po' di lubrificante…in realtà la situazione è così strana che non ho voglia di venire…ma andare giù è un altro discorso, intanto continua la mia perlustrazione del suo culo, arrivo beato fino al tessuto del perizoma e lo scorro per tutto l'avvallamento.
Mia sorella accelera il movimento, mantenendo sempre la leggerezza beata.
"Piccolo, lo sai che mi sto stancando! Non mi sento più il polso…che dici di fermarci qui, eh?".
"No, ti prego Mary! Non mi puoi lasciare così…non riuscirò mai a tornare a casa in questo stato, come faccio a rimetterlo dentro!".
"Beh…è vero che sei eccitato…ma con la masturbazione non ci sono riuscita a…vediamo se c'è qualche altro modo!".
Mi guarda seria negli occhi "Ma non farne parola con nessuno!"
Abbassa lentamente la testa sul cazzo e comincia a sfiorare con la punta delle labbra il glande, poi lo ingoia tutto, scendendo fino alla metà dell'asta.
Cazzo! Mia sorella mi sta facendo un pompino…sento milioni di scariche elettriche e sobbalzo sul lettino.
Intanto ora lei va su e giù…ogni tanto mi guarda con il cazzo in bocca e con uno sguardo così arrapante che avrei voglia di afferrarla per i capelli e scoparmela nella bocca, ma non so che fare.
"Mmmhh…ggghhllll…mmhhlll…" gorgoglia beata.
Adesso ha cominciato a leccare la verga con la punta della lingua, come se fosse un enorme ghiacciolo.
Titilla il glande con la lingua e dopo riingoia tutto sorridendo.
Sono totalmente inebetito…sento che le palle mi si stanno gonfiando ma non riesco a venire…sono troppo teso, dopo un po' lei pure lo capisce e con un ultima leccata si rialza.
"Uffa…piccolo…ma insomma che devo fare!" dice seccata e tutta arrossata in viso "Neanche così sei venuto! Stai sfidando le mie doti professionali! A quanto pare c'è solo un cosa da fare…".
Velocemente getta gli zoccoli da studio all'aria, tira il laccetto dei pantaloni, che cadono con una fruscio.
Vedo, attonito, il perizoma bianco…visibilmente macchiato in mezzo alle cosce.
"Non ce la faccio più…brutto porco!" mormora sfilandosi il perizoma "Vedi come hai fatto eccitare tua sorella! Ora sono tutta arrapata…ma adesso ci penso io a te.".
Con un solo gesto si leva il top, le tettine sobbalzano nella foga.
Poi mi monta a cavalcioni sul lettino piazzando una fica pelosa e bollente davanti al mio uccello.
Vede il mio sguardo. Puro terrore.
Si raddolcisce e mi accarezza la guancia, allungandosi in un bacio.
Penso che me lo dia sulla guancia, invece mi schiocca sulle labbra, intrecciando la lingua per un minuto buono.
"Scusami tesoro se ti ho spaventato!" mormora mia sorella dolcissima "…non ti preoccupare farò tutto io! Guarda è tutto naturale…tu rilassati, vedrai sarà bellissimo!".
Si rialza maestosamente e lentamente si siede su di me. La sua fica lentamente avvolge il mio pene di verginello.
Sento le pareti interne calde, umide che mi avviluppano tutto facendomi provare sensazioni mai sentite prima.
Quando arrivo al suo punto caldo ha un lungo brivido di piacere.
"Aaah…è bellissimo mary…io…!".
"Ohh…siii chicco, ummmm…hai un cazzo bellissimo!" dice scendendo lentamente a occhi chiusi.
"Mi riempie così bene…ed è tuo, del mio fratellino…aaaahhh! Sono proprio una porca a scoparmi mio fratello…ma è più forte di me!".
Incomincia ad andare lentamente su e giù.
Mi prende le mani e mi fa tirare i suoi capezzoli turgidi.
"Ti piace tesoro?" con voce calda e sensuale mentre ora mai mi cavalca
"Aaahhh! Che bello…piccolo!".
Voglio godere pure io.
"Oohhh! Così daiii…!".
Comincio a rispondere ai suoi movimenti.
Dopo un po' pistoniamo tutte e due come pazzi i nostri due corpi uniti, madidi di sudore e bollenti dall'eccitazione.
Mia sorella ogni tanto cambia il ritmo, si inarca all'indietro, si abbassa in avanti per
farmi leccare le sue tettine mi passa le mani sul petto e sul viso.
Io oramai le ho afferrato il culo, brancicando le belle chiappone sode.
"Dai sorellona…mi piace! Aaaahhh! Ti piace il mio cazzo, eh?".
"Sì chiccolototto è bellissimo non ti fermare…aaahh, dai così…scopami…trombami a dovere… con il tuo cazzone…daiii! Aaaahhngghhhh!
Viene in un orgasmo allucinante, urlando come una dannata, le mie gambe sono bagnate in un mare di liquido vaginale.
Oramai sento le mie palle ribollire, è troppo per me.
"Mary…ahhmmm! Sto per venire…io…".
"Non ti preoccupare amore…vienimi dentro…uso la pillola da anni! Dai…così…aaaahhhh, siii!".
Questo è troppo, è l'ultima goccia che fa traboccare il vaso. Le vengo dentro con un fiume di sborra, che esce dal canale della fica e mi cola sulle coscie.
Si abbatte su di me , ed il mondo svanisce per cinque minuti buoni e io crollo nell'incoscienza.
Dopo un po' rinvengo e vedo Mary, oramai è vestita; si sta rinfilando il top.
Ha l'aria scarmigliata, ma ha un sorriso rilassato sulle labbra, e la stanchezza ha abbandonato il suo volto.
"Bene chicco!" sospira ridacchiando "Ho felicemente risolto il tuo caso clinico…e non solo quello! Ora è meglio che vai a casa se no mamma e papà si preoccupano!"
Mi rivesto sconsolato ma felice, ma prima di uscire Mary mi afferra in un gigantesco abbraccio e dice:
"L'esito della visita è stato soddisfacente, ma si consiglia una…anzi varie visite ulteriori di controllo." poi guardando l'orologio "Domani sto in ospedale…che ne dici se ci rivediamo qui alla stessa ora dopodomani?"
"Va bene, Mary!" rispondo strusciandole addosso la patta.
Non vorrei dirlo, ma già sono di nuovo carico.
Lei mi guarda stupita e risponde:
"Ho capito ti do un passaggio a casa…la mia. Telefoniamo a papà e diciamo che rimani da me a studiare.".
"Che cosa?" chiedo, afferrandole di nuovo il sedere.
"Segreto professionale." dice ridendo.