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La vita inizia a 18 anni - 2


di bird2012
23.08.2012    |    47.474    |    1 9.6
"Inoltre da quella sera avevo anche notato un suo diverso comportamento… mi guardava con una espressione che avrei potuto definire fortemente sensuale, il suo..."
LA VITA INIZIA A 18 ANNI
2° Cap.

Da quella sera il mio pensiero era fisso su quella mano nella mia fica che mi aveva fatto venire e a quel cazzo che mi aveva sborrato in mano e che mi aveva mandato fuori di testa.
Ma la cosa che mi faceva più impazzire di libidine erano le parole di papà: “Hai un grillo da donna”… “Non immaginavo fossi così porcellina”… “E’ stata una piacevole sorpresa”

Papà ormai doveva arrendersi all’evidenza… con i miei 18 anni non ero una bambina, ma una donna… con tante voglie da soddisfare.
Inoltre da quella sera avevo anche notato un suo diverso comportamento… mi guardava con una espressione che avrei potuto definire fortemente sensuale, il suo sguardo accarezzava tutto il mio corpo e i suoi occhi brillavano di libidine… lo sentivo che mi desiderava… il nostro incontro ravvicinato aveva certamente lasciato traccia.

Ma quando incrociavo il suo sguardo abbassava gli occhi, si sentiva in imbarazzo: ero sempre sua figlia e cercava di far ragionare la mente e far tacere il cazzo… ma quanto ancora avrebbe potuto resistere?

Quel pomeriggio mamma era uscita, lui era seduto sul divano in salotto a leggere il giornale… gli andai vicino e mi accucciai vicino a lui… stretta a lui… e gli sussurrai a voce bassa…

“Papà… non mi vuoi più bene?”

Mi abbracciò, mi diede un bacio in fronte e mi fissò con un sorriso.

“Amore di papà… ma che dici… perché pensi così”

Tacqui qualche istante, poi gli risposi.

“Da quella sera eviti il mio sguardo… e non mi tocchi più!”

Forse non credeva alle sue orecchie… lo rimproveravo perché mi trascurava… io 18 anni e lui mio padre!

“Ma amore, tu ormai sei grande… queste cose le capisci… tu sei mia figlia… tu mi comprendi, amore…”

“Si, papà… lo so… sarebbe incesto… padre e figlia…”

Lo sentii fremere… alla parola “incesto” l’ho sentii stringermi di più.

“Vedo che hai capito, tesoro… sappi solo che anche io ripenso spesso a quella sera e quando ti guardo sento una forte libidine impossessarsi di me… se solo potessi vorrei farti provare piaceri che neanche immagini… cose che sono certo ti piacerebbero tanto, molto di più di quella sera… ma purtroppo non si può.”

Nel sentire le sue parole e il desiderio che aveva di me mi sentivo sciogliere… lo guardai fisso, poi presi coraggio… prima che potesse rendersene conto posai una mano sopra la patta dei pantaloni.

“Guarda che io non dico niente… io ti voglio bene… non voglio farti passare i guai… stai certo che non dico niente a nessuno, neanche alle mie amiche del cuore… e neanche alla mamma!”

Papà non mi tolse la mano… cominciai a muoverla lentamente… iniziai un leggero massaggio… poi avvicinai la bocca al suo orecchio e gli sussurrai.

“Papà, anche io lo voglio… lo desidero… da quella sera non ho pensato ad altro… ti voglio, papà, con tutta l’anima… con te voglio provare di tutto e quando dico “tutto” sai bene cosa intendo!
Guarda che lo so che ti scopi anche altre donne… perché con le altre si e con me, che sono tua foglia, no?”

“Luisa, tesoro, non sai quello che dici… proprio perché sei mia figlia… anche se non volessi pensare all’incesto tu hai solo 18 anni… non potrei farti ciò che faccio con le altre… non voglio scandalizzarti, Luisa, ma a me piace la donna porca, maiala, la donna che si comporta da troia e a me piace moltissimo trattarla da troia… come potrei con te? Sarei bloccato… il sesso è bello quando sei libero di esprimere la tua sessualità senza alcun condizionamento… a me eccita molto anche il turpiloquio, ma come potrei con te che sei mia figlia? Come potrei dirti “Succhiami il cazzo troia che adesso ti inculo”? Ti rendi conto? E al limite, anche se ci riuscissi, tu potresti accettare questo comportamento, questo linguaggio così scurrile? Scusa amore, ma non credo possibile un rapporto incestuoso tra noi!”

Queste parole mi fecero fremere… non stavo nella pelle!
Continui brividi attraversavano il mio corpo… nonostante ciò che diceva sentivo il suo cazzo ingrossarsi sotto la mia mano, si stava eccitando, lo sentivo che anche lui mi desiderava!
Dovevo approfittarne… dovevo portarlo al colmo dell’eccitazione… gli morsi il lobo dell’orecchio… fremette… il cazzo si ingrossò sempre più… gli leccai l’orecchio e gli sussurrai.

“Porco… ho l’impressione che tu ancora non abbia capito! Il solo pensiero che tu possa chiamarmi troia mi fa bagnare la fica… credi non sia capace di comportarmi da porca, e competere con le zoccole che ti chiavi? Allora mettimi alla prova… se supererò l’esame voglio essere la tua amante!
I tuo cazzo mi sta scoppiando in mano ed è la prova tangibile che non ti sono indifferente… scommetto che hai pensato spesso alla mia fica! Sii sincero… hai immaginato di mettermelo dentro e farmi godere come non ho mai goduto… guarda che la mia fica è pronta a riceverti… sappi che da quella sera a casa non porto più le mutandine… voglio essere sempre pronta… per te… guarda!!”

Mi alzai la gonna e allargai le gambe… la mia fica aperta sembrava sorridergli.

“La vedi, papà? Ti piace? Non è eccitante vedere tua figlia a cosce larghe che ti mostra la fica? Ti brillano gli occhi… sono abbastanza porca? O mi vuoi più troia? Forse vuoi ammirarmi mentre me la tocco? Vuoi che mi masturbi davanti a te? Vuoi vedermi mentre godo? E allora guarda porco… mi faccio un ditalino in tuo onore… se lo desideri puoi segarti mentre mi guardi!”

Papà mi fissava senza parlare, ma il suo volto non poteva nascondere la libidine che si stava impossessando di lui… sentivo che stava per capitolare… non dovevo dargli tregua.
Papà tentò un’ultima difesa.

“Luisa, ti prego! Fermati! Sei stupenda… oscena e porca come piace a me la donna… mi conosco, se comincio non mi fermo più… ti prego… fermati… aiutami a resistere!!!”

Stava cedendo… lo sentivo… mentre lo fissavo mi infilai tre dita nella fica… era talmente fradicia che entrarono completamente dentro senza problema.

“Ma ancora non hai capito che non voglio che tu resista? Voglio proprio che cominci e che non ti fermi più… guarda come mi sono entrate bene le dita nella fica! Quando hai infilato il tuo dito hai sentito bene che non sono vergine, ma non sai che nessuno mi ha sverginato… in questa fica non è entrato nessun cazzo… ho fatto tutto da sola!
Non ho mai trovato un uomo che meritasse di avere il piacere di sverginarmi e poiché ho sempre avuto voglia di godere ho pensato bene di sverginarmi da sola… con un bel vibratore mi sono resa donna… da allora le mie dita mi danno quel piacere a cui non riesco a rinunciare!”

Papà mi interrompe…

“Vuoi dirmi che non hai fatto sesso con nessuno? Neanche con carezze?”

Sapevo cosa intendesse…

“Solo un paio di seghe, un ditalino, ma non ho sentito alcun piacere, almeno il piacere che intendo io! Godo molto di più quando mi lavoro la fica da sola!
Ma dopo quella sera le mie dita non mi bastano più, ora ho capito di avere altre esigenze.
Segare il tuo cazzo, sentire la tua mano accarezzarmi la fica, le tue dita dentro… venirmene sopra la tua mano! Non posso più farne a meno e devo confessarti che ora mi dispiace di essermi sverginata da sola: adesso avrei voluto fossi stato tu a sverginarmi… tu si che avresti meritato la mia verginità!”

Intanto la mia mano seguitava a giocare con la mia fica, ero oscenamente scosciata davanti a lui e aspettavo qualcosa di piacevole! Papà si avvicinò e si mise in ginocchio davanti a me… in un attimo capii di aver raggiunto la mia vittoria!!!

Tolse la mia mano e posò la sua sulla mia fica… trasalii!!!
Fissò intensamente i miei occhi e sorrise… un sorriso dolce, pieno di tenerazza…

“Davvero mi vuoi? Anche se sono tuo padre? OK, allora accetto la sfida e ti metto alla prova: se nonostante i tuoi 18 anni mi dimostri di essere una donna senza tabù né remore, aperta ad ogni gioco sessuale anche il più osceno… beh!!! Allora potrei prendere in considerazione …”

Non lo feci finire: misi le mie mani sulla sua e la spinsi contro la mia fica…

“Prendere in considerazione di avere un rapporto incestuoso con me? Si, papà, ti prego… non lo trovi eccitante? Allora comincia a lavorarmi la fica e a farmi sborrare… che non ce la faccio più!!!”

Lo sentii di nuovo fremere e capii che la parola “incesto” lo eccitava… ed io dovevo approfittarne! Sentii il suo dito intrufolarsi tra le labbra e raggiungere il grilletto.

“Dio mio… si… papà si… fammi godere con questo ditalino incestuoso! Sto impazzendo… non ce la faccio più!

“Certo, tesoro, adesso allargati bene così ti accarezzo meglio!”

Mi scosciai più che potevo!

“Ecco, papà, te l’ho aperta tutta… è tua, quando vuoi! Senti come è bagnata!”

Sento penetrarmi l’indice e il medio nella fica, mentre il pollice si sposta sul clito: con le dita comincia a fottermi e con il pollice mi massaggia il grillo… comincio a mugolare!

“Dai, fottimi con le dita… fottimi che sto godendo!! Fammi sborrare… poi penso a te!”

“Piano, tesoro, che il sesso va goduto, attimo per attimo, senza correre… ora ti massaggio la fica, dentro e fuori… voglio sentire la tua vagina accarezzarmi le dita!”

Questo servizio durò un bel po’… ero fuori di me e sentivo la fica colarmi in continuazione.

“Amore mio, adesso il tuo papà vuole assaggiare il tuo sapore… allargati la fica con entrambe le mani.”

Obbedii subito: mi allargai le labbra più che potevo!
Sentii la sua lingua passare delicatamente dentro lo spacco della mia fica, lentamente, dalla vagina al grilletto e viceversa… per poi soffermarsi sul clito e cominciare a picchiettarlo con la punta della lingua!
Non mi avevano mai leccato la fica e sentii un piacere stupendo… cominciai a saltare come un grillo.

“Nooooo!!! Papààà!!! Siiiii!!! Cosìììììììì!!! Leccami! Leccami! E’ più bello che con le dita!! Ancora così, si papà, con la lingua! Madonnina mia, che bello! La lingua sulla fica!!!”

I miei lamenti e i miei incitamenti lo invogliarono ad osare di più: sentii piano piano scendere con la lingua e cominciare a leccarle il buchino… cominciai a gemere come una porcellina! Con le mani afferrai la sua testa e la spinsi contro il mio culetto.

“Ohhhhhh!!!! Papà!!!.Papà!!! Siiii… anche il culetto… anche il culetto!!! Non smettere ti prego!. Papà non smettereeeee!!!!..”

E lui non smise!
Seguitò a leccarmi il culetto per farmi godere e ad ogni slinguata sentivo il buchino allargarsi sempre di più.
Quando vide che il buchino si era bello allargato, ci appuntò il dito e cominciò a spingere piano piano… le sue leccate lo avevano ben lubrificato e il suo dito cominciò ad entrare senza problemi. Sentivo continui brividi per il corpo… papà stava ficcando un dito nel culetto di sua figlia!
Seguitavo a gemere dal piacere.

"Amore di papà, ti fa male? Vuoi che lo tolga?"

"No! No, papà, mi piace tanto! Non lo levare, spingilo dentro… tutto!!!"

E lui me lo infilò tutto… completamente nel culo!!!
Con quel ditino nel culo della sua dolce bambina, cominciò a leccarmi con passione il bottoncino del piacere e io cominciai a fremere convulsamente!

"Siiiiii!!! Papààà!!!!... li..li..leccami li!!! E piano piano, muovi il ditino nel culetto! Dai!!! Inculami con il dito! Si… papà, inculami!!!"

Dalla fica seguitava a fuoriuscire il gustoso brodino che lui, con la sua lingua, non faceva certo sprecare! Sentivo un osceno risucchio: il mio papà si stava abbeverando alla fonte del piacere.

Intanto, si era tirato fuori il cazzo dai pantaloni e, mentre mi leccava, se lo stava segando... io non avrei resistito per molto!

“Papà, sto per venire… veniamo insieme!!”

Si alzò in piedi, con il cazzo completamente eretto, fuori dai pantaloni.

“Certo, amore… tra poco faremo una bella sborrata! Ma prima che ne diresti di far conoscere un po’ più da vicino gli artefici del nostro piacere? Papà comincia a farti assaggiare il suo cazzo, ma entrambi vestiti… è più eccitante, come fossimo due amanti porcelli che temono di essere scoperti!

Apriti di nuovo la fica, apri bene le labbra… sentirai quanto è piacevole sentirsi il cazzo sfregare lungo tutta la fica!
Tu sei abituata a sgrillettarti con le dita, ma ora papà ti farà sentire quanto è più piacevole farsi massaggiare il grilletto con la punta del cazzo… fino a sborrare!”

Mi scosciai completamente e mi allargai nuovamente le labbra della fica più che potevo.

“Eccomi, papà, eccomi! Vieni!”

Mi venne vicino, impugnò il cazzo e cominciò a strusciare la cappella lungo tutta la spacca… lo sfregamento della cappella dura e bollente contro la carne della fica mi mandò in estasi!

“Uhmmm!!! Cazzo, papà… che meraviglia!!! E’ stupendo!!! Ma ti prego, non farmi soffrire!!! Mettimelo dentro!!! Chiavami!!!”

“No, tesoro! Per ora ci limitiamo a giocare! Ricorda il patto: quando mi dimostrerai di essere una vera porca depravata allora tra noi due verrà abbattuta ogni barriera e diverremo due amanti incestuosi! Solo con il tuo comportamento da troia potrai meritarti il mio cazzo nella fica e nel culo!!!”

Seguitò a spennellarmi il cazzo lungo tutta la fica, mentre io gemevo di piacere!
Poi si fermò sul grilletto e prese a darci sopra leggeri colpi con il cazzo… ogni colpo mi procurava una scossa elettrica!
Poi ci posò sopra la cappella e iniziò lo sfregamento… sentivo il clito gonfio da scoppiare… il massaggio del glande stava dando i suoi frutti… stavo impazzendo dal gusto!!!

Ma volevo che anche papà impazzisse dal piacere! Cominciai ad usare un linguaggio osceno: dovevo pur cominciare a comportarmi da troia ed ero certa che lui avrebbe molto gradito!!!

“Sei un porco, depravato!!! Un bastardo senza alcun ritegno!!! Stai strofinando il tuo cazzo sopra la fica di tua figlia e le hai chiesto addirittura di tenertela aperta per darti maggior piacere!!! Papà, che fai? Ti stai approfittando di me? Sai che sono una bambina ubbidiente e che non potrei mai negarti nulla e tu ne approfitti per giocare con la mia fica! La tua perversione non conosce limiti!”

Sentivo che il mio linguaggio lo stava eccitando oltre misura… aveva accelerato lo sfregamento… e anche lui diede sfogo alla sua libidine dialettica!

“Si, amore di papà, lo so che sei una brava figliola, che vuole far godere il suo papà! Ma anche il tuo papà ti vuole bene e ti vuole far godere! Papà ti farà sborrare come una puttanella e poi ti sborrerà sopra la tua fica aperta!!! Uhmmmmm!!! Cazzo, che gusto!!! Luisa, amore, vuoi che ti copra la fica di sborra? Dimmelo!!! Ti pregoooo!!!”

Eravamo entrambi impazziti dal piacere… io ormai stavo esplodendo!!!

“Sii, papà, daiii! Struscia forte la cappella!!! Fammi venire e poi sborrami sulla ficaaaaa!!! Siiiii!!!! Cosììì!!! Che vengooo!!! Cazzooo! Cazzooo!!! Vengooooo!!!”

Arrivò l’orgasmo, impetuoso e spossante! Il primo orgasmo della mia vita procuratomi dal cazzo… quello di mio padre!!!
Stavo gemendo dal piacere provato quando sentii papà urlare.

"Tesoro papà! Apri la ficaaaa!!! Che sborrooo!!! Diooooo!!! Ci sborro sopraaaa!!!!! Siii!!!"

Cominciò a schizzare sulla mia fica aperta un torrente di sborra bollente!
Fissavo estasiata l'espressione del suo viso sotto gli influssi dell'orgasmo! Non finiva mai di schizzare, me la stava ricoprendo tutta!

Avvicinai il mio viso al suo.

“Papà, la lingua… ti prego!!!”

Socchiusi le labbra e sentii la sua lingua penetrarmi in bocca… un bacio infuocato!
Mentre ci slinguavamo, gli presi il cazzo in mano… sentivo le ultime contrazioni della sborrata! Cominciai a manovrare il cazzo in modo tale da spalmare con la cappella tutta la sborra sopra la fica, sulle labbra, sul ventre, sul buchetto del culo!!!

"Madonnina santa, papà! Quanta ne avevi, non finivi mai di schizzare! La mia fica dovrebbe averti eccitato molto! Ne sono felice! Ma anche il tuo cazzo non è stato da meno… la cappella strofinata sul clito mi ha mandato il sangue in testa!!! Se tutti questi giochetti preliminari mi hanno dato un così grande piacere, non oso pensare cosa proverò quando mi infilerai il cazzo nella fica! Uhmmm!!! Credo morirò tra le tue braccia… con il tuo cazzo piantato nel ventre!!!"

Continua…


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