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Mamma ha il sonno pesante


di geppettino2003
25.09.2011    |    121.681    |    3 8.8
"Il palmo sosta immobile per alcuni minuti..."
Mamma dorme il suo è un sonno pesante. La stanchezza è talmente tanta che il suo è un sonno pieno. Ristoratore.
Dorme solo un paio d’ore ma quelle ore, a suo dire, sono veramente intense. Alcun rumore alcun movimento, insomma nulla riesce a svegliarla.

Lavori di dipintura in camera mia le hanno imposto di ricevermi nel suo lettone. Dormire sul divano ritiene non sia corretto. Starei oltretutto scomodo.
Dormirò, quindi accanto a lei.
“Tesoro stento a prendere sonno ma una volta che mi assopisco difficilmente mi sveglio. Non ti preoccupare quindi se inizialmente ho un sonno nervoso e se mi muovo continuamente.”
Le sue riflessioni accompagnano il nostro prepararci ad andare a dormire.

Mamma smania nel sonno, si gira, si sistema meglio il cuscino, tira su di se il lenzuolino, si gira ancora, sembra proprio non abbia pace. Le sono accanto, guardo la tv ancora un po’. E finalmente quando sembra abbia trovato pace anch’io spengo la tv e intendo addormentarmi.
Certo starle accanto non mi aiuta. È la prima volta che dormo con una donna. E anche se è mia madre un certo effetto me lo produce.
Si ma è mia madre ma è un po’ che la guardo con occhi diversi. Sguardi che non sono leciti in un figlio. Ma è più forte di me. Fortunatamente lei non se ne mai accorta.
Mi giro su un fianco e dandole le spalle socchiudo gli occhi.

Una sua mano è sulle mie spalle, mi giro la guardo dorme pacificamente. La mano scivola dalle spalle sino ai miei glutei. Sono movimenti naturali dettati da chissà quale volontà di natura onirica.
La scuoto leggermente. Mamma ritrae la mano. Lo fa sempre dormendo.
Supino richiudo gli occhi.
Un paio di minuti e una sua mano si poggia sul mio petto. Una bella sensazione. La guardo ancora. sta dormendo profondamente. Incoscientemente i suoi movimenti diffondono uno strano calore sul mio corpo. Mi piacciono le sue innocenti coccole. Una sensazione di tepore piacevolissima.
Un suo dito sembra voler giocare con un mio capezzolo. Movimenti ritmici, cadenzati. Vorrei dormire ma non ci riesco. Mamma con fare assolutamente naturale stringe tra il polpastrello e l’affusolata lunga unghia un capezzolo. Un tocco leggero veramente gradevole. Il capezzolo comincia ad inturgidirsi.
La chiamo ma non risponde.

Lentamente la mano scivola sul bacino. Il palmo sosta immobile per alcuni minuti. Riprende a muoversi un dito gioca sull’ombellico. Mi fa quasi il solletico.
Il mignolo si infila lentamente oltre il bordo del boxer. E ancora più lentamente sembra voler giocare, innocente, con i primi peli del mio pube.
Non vorrei ma è più forte di me. I suoi tocchi sono talmente intriganti che in maniera assolutamente naturale mi cresce il pisello. L’intrigante dito sfiora ripetutamente la cresciuta cappella.
Subisco inerme un piacevole supplizio.

Mamma comincia impercettibilmente a smaniare, ed io inizio a respirare in maniera intensa.
Inerme non so cosa fare, la scuoto dolcemente per svegliarla, la chiamo, ma è inutile.
La mano si sposta sulla coscia, vi resta ferma. Tento di scuoterla ancora non si sveglia. Vorrei toglierle quella mano ma il piacere comincia a farsi intenso. Richiamo lentamente le gambe, la mano scivola piano piano sui testicoli. Una mano calda riscalda il mio intimo! Allargo le gambe la sua mano è tutta sui testicoli. È un calore pazzesco!
Un suo sussulto e ritrae la mano. Caspita si è svegliata. No sta solo sistemando il cuscino. Non si cura della mia presenza. Si è immediatamente riaddormentata.
Il pisello mi è rapidamente cresciuto come mai mi era successo. Un attimo e mi privo del boxer. Non so perché lo faccio ma adesso sono completamente nudo!
Mamma riprende le sue amorevoli carezze. Le riprende da dove quel suo sussulto aveva interrotto il mio piacere. Ancora più lentamente la mano si accosta al mio ormai durissimo cazzo. Al primo caldissimo tocco un sussulto concretizza il mio sottile piacere.
Qualche secondo e percepisco le pulsazioni intense di un cazzo durissimo palpitare nervoso e picchiettare ripetutamente sul palmo della sua mano.
La sua mano reagisce al mio picchettare e quasi naturalmente le sue dita lentamente avvolgono il cazzo.
La sua mano sembra lottare con il tremore di un cazzo che non intende smettere.
La guardo un’altra volta. Mamma dorme profondamente!
La mano si sposta, le dita risalgono sembra vogliano cercare la grossa cappella.
Sobbalzo, il mio movimento la scuote. Si ferma. Ritrae la mano.
Cazzo non adesso!

Lascio passare qualche minuto. La chiamo sussurrando il suo nome. Niente è praticamente assente. Orfeo governa il suo stato! Mamma non reagisce!
Timoroso prendo il polso e riporto la mano su mio uccello. La mia mano stringe la sua ed assieme impugnano l’uccello.
La lascio. Muovo le mie gambe ancora raccolte stimolando ancora qualche suo perverso movimento.
Dovesse svegliarsi ora non saprei quale scusa inventare. Potrei far finta di dormire ma come potrei giustificare il mio essere nudo con un cazzo in tutte la sua prorompete eccitazione avvolto tra le sue dita.
Decido di rischiare. Quella sua mano è innocente e anche il mio duro cazzo potrebbe essere innocente!
Decido quindi di essere sfacciato. Mi masturbo con la sua mano. Cadenzo lentamente i suoi movimenti. Dio come sono eccitato.
Una scossa intensa percorre l’intero mio corpo. Il cazzo pulsa frenetico nella sua mano, ma mamma incurante del mio stato, continua a massaggiare, molto lentamente.
Adesso sono io a smaniare nel letto. Mi muovo nervoso. Stendo le gambe divaricandole. Incrocio entrambe le braccia sotto il mio cuscino. Offro l’intero mio corpo alla sua mano, sola padrona del mio potente uccello.
Stringo le labbra strozzando i miei gemiti.
La guardo ancora. Il suo corpo è con me ma non la sua volontà!
Mamma tira sul cazzo molto lentamente. Dio come è bello. Sino ad oggi ho pestato veemente sull’uccello mentre spugnattavo. È assolutamente sbagliato si gode di più se lo fai piano proprio mentre vieni riesci a prolungare all’infinito il tuo piacere. Ed è quello che mamma sta facendo.
Mi irrigidisco. I denti stringono le labbra. un gemito intenso, un respiro prolungato. Dio sto sborrando! Schizzi frenetici. Vengo con fiotti abbondanti tra la sua mano. Il cazzo sembra frustare il suo palmo che, reagisce stringendo, quasi amorevolmente il cazzo.
Schizzo ancora.
Dovesse svegliarsi ora sarebbero guai!
Ma ormai incurante di ogni possibile sua reazione non pongo limiti al mio piacere.
Spargo il caldo seme sul mio petto sfruttando il sua palmo.

Sussurro ancora il suo nome ma nessuna reazione. La faccio più sporca raccolgo una corposa goccia di sborra e con un dito la spalmo sulle sue carnose labbra.
Mamma socchiude la bocca e il dito, spudorato, scivola nella sua bocca. Raccolgo perverso ancora un’altra densa goccia e subito lo infilo perverso nella sua bocca. Il calore della sua bocca mi inebria Sento la sua lingua muoversi, sembra voler assaporare il mio seme.
Sono proprio un porco! Non ho pudore ma nel mio fare non c’è violenza.
Mamma chiude le labbra, lascio scorrere il dito lentamente tra esse.
Praticamente mamma mi spompina il dito.
Non posso giurarlo ma mi sembra che stia gemendo.
Mentre raccolgo ancora una goccia. Mamma si sveglia, apre gli occhi. Mi guarda. Un attimo lunghissimo come una eternità. Seguo la sua lingua circoscrivere lentamente le labbra. Il cuore mi sta scoppiando nel petto. Con la bocca impastata dal sonno (e non solo di quello!)
“cosa c’è?”
“niente mamma”
“amore dormi che è tardi”
E riprende a dormire.
Si gira. Mi offre le spalle. Anch’io mi giro su un fianco ma con il preciso intento di appoggiarlo il duro cazzo nel solco di un intrigante chiappe. Un cazzo ancora bagnato del nostro piacere.
Mamma sussulta. Stende le gambe. Mi priva del morboso contatto!
Lunghi minuti nei quali non so cosa fare.
Forse è meglio che anch’io mi addormenti.

La sua mano ancora sul cazzo che lentamente riprende a crescere……..

“Tesoro hai gli occhi gonfi, hai dormito male stanotte. Non è che per caso ti ha dato fastidio. Ieri ero molto stanca. Sono crollata e ho dormito a sonno pieno. Sai dormo poco, ma quelle ore per me sono salutari, mi danno la possibilità di ricaricare le pile. Stamattina sto proprio bene. Dai aiutami anche oggi sarà una giornata dura. Abbiamo tanto da lavorare. Fra poco vengono i pittori… i lavori in camera tua dureranno ancora qualche giorno…..”

Per la prima volta guardo mia madre con occhi diversi. I suoi lunghi capelli e quei suoi occhini neri, non sono più le caratteristiche che fanno di mia madre una bellissima donna. Ora è il suo prorompente seno a mala pena protetto da una morbidissima maglietta che richiama la mia attenzione. Lo guardo con un morboso interesse. Mamma ha indossato dei pantaloncini cosi stretti da avvolgerle il magnifico culo. Le guardo le lunghissime cosce e risalgo lentamente sino a restare affascinato dalle sue accattivanti chiappe.
“…amore anche stanotte, se riesci a sopportarmi, puoi dormire con me…”
“mamma non ti preoccupare non mi hai dato per niente fastidio……”
Stanotte per me sarà una notte da favola

E, forse, vi racconterò dopo quello che ho in mente………..
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