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incesto

Marta e suo padre


di lisagarl
31.08.2010    |    91.992    |    4 8.8
"-nooooo questo no amore non è giusto - papi forse ancora non lo hai capito ti voglio e basta..."
Questo racconto l'ho tratto da una mail inviata da una mia lettrice, proponendomi di narrare la sua storia e invitandomi a pubblicarla.
Marta si trova Rimini ad accompagnare il padre a una fiera.
Finita la giornata, si misero in cerca di un hotel, non avevano la prenotazione, perché erano partiti all’ultimo momento, e poi Rimini è piena di hotel, figurati se non troviamo una camera, le aveva detto il papà.
Cerca e chiedi purtroppo nulla, tutto pieno: giugno, Rimini invasa da stranieri. ecco... ormai quasi rassegnati a spostarsi in un'altra città, ne trova una in un albergo a tre stelle, purtroppo unica camera con letto matrimoniale, un attimo di perplessità, poi.
-ma si dai papi, non vi è nessun problema, abbiamo dormito tantissime volte insieme -
quindi la prendemmo, anche perché erano quasi le dieci, quindi la stanchezza, la voglia di fare una doccia salimmo in camera.
-non possiamo lamentarci disse al padre, bella camera aria condizionata, corro subito in bagno papi devo fare pipì.
Si sedette sul water lasciando la porta semi chiusa, passando di lì il padre non poté fare almeno di sbirciare all’interno. Finito, lei uscì e subito il padre entrò anche lui aveva bisogno impellente di svuotare la vescica.
Nell’uscire dal bagno il padre a momenti gli veniva un colpo trovò la sua figliola nuda pronta per la doccia.
-ti pare questo il modo di presentarti copriti
-ma dai papi, hai visto mille volte il mio corpo nudo
-si da piccolina ma ora sei una bella ragazza e il tuo corpo ha preso le forme di donna. hai diciannove anni non sei più una ragazzina
-si è vero ma resta che tu sei sempre il mio paparino e poi se non lo fossi, non sai cosa ti farei...
Lasciando la frase a metà entra nella doccia e inizia a far scorrere l’acqua.
Il padre si sedette sul letto a pensare lei attraverso il box lasciato aperto spostandosi leggermente vedeva il padre pensieroso.
Toccò al padre rinfrescarsi, con lo slip addosso entrò in bagno.
-papi ma che fai entri in bagno senza toglierti lo slip?
lei lo prendeva in giro scherzava sul fatto che lui si vergognava un po’ della figura della figlia, lei completamente nuda cercava l’intimo nella valigia chinata sporgendo all’infuori il culetto.
Fatti la doccia, entrambi decisero di mettersi a letto, il padre accese la tv e iniziò a fare zapping con il telecomando ma nulla di buono, poi a quell’ora la maggior dei canali trasmetteva pubblicità erotiche.
Si diedero il bacio della buonanotte, ma accadde una cosa: nel baciarsi lei si gira leggermente facendo venire a contatto le labbra. attimo di timore... ridendo si misero a dormire entrambi con solo gli slip addosso; il padre era turbato, vedeva la figlia con solo lo slip lasciando il seno all’aria, dal tronde dormire con il reggiseno le dava fastidio.
Durante la notte nel girarsi Marta urtò il corpo del padre, che con grande stupore sentì qualcosa di strano, difatti nel girarsi alzando leggermente il lenzuolo vide che il padre era eccitato il cazzo era fuori quasi del tutto dallo slip, attimo di panico che fare?
Era da qualche tempo prima della separazione che spesso spiava i suoi genitori fare sesso, ora erano lì ad alcune cm dal suo adorato cazzo che aveva sognato tante volte, quanti ditalini si era fatto pensando e sentendo lui scopare la madre.
Ora era diverso poteva costatarne bene la consistenza del cazzone paterno, o la va o la spacca, allungò la mano e tastò leggermente il cazzone duro, ancora un’altra carezza ed ecco che lo strinse tutto tra le dita, lo scappellò liberando un glande violaceo e grosso a forma di fungo.
Penso - cavolo visto da vicino, è ancora più arrapante, attraente -; iniziò una lenta sega, lanciando spesso lo sguardo verso il padre lui dormiva. Lo liberò del tutto dallo slip. E fatto scivolare il lenzuolo si trovò un palo di carne duro svettante verso il cielo, erano più di venti cm. Lo teneva stretto in mano, di tanto in tanto accennava a una sega, l’eccitazione era a mille, la paura che lui si svegliasse e chissà che avrebbe detto la frenava da fare altro.
Poco dopo si lasciò andare, chinata, lo prese in bocca, che formidabili sensazioni gli davano quel paletto in bocca.
Di pompini ne aveva fatti a centinaia ma quel cazzo meritava di più un trattamento particolare, era il suo papà, e poi visto le dimensioni, mise in campo tutta la sua bravura, l’esperienza acquisita in tutto questo tempo, aveva iniziato a fare pompa e quindici anni, ma già a tredici, aveva soddisfatto, esaudendo seghe ai compagni di scuola e non solo.
Ecco che succede quello che nono avrebbe mai voluto, mentre stava leccando e succhiando il cazzone lui si sveglia.
- Marta! sei impazzita!!
Lei di risposta se lo imbocca del tutto facendoselo arrivare fino alla gola, un cazzo di venti cm completamente nella bocca, il padre senza parole era allibito.
-sei sicura di quello che fai
E lei sfilandoselo dalla bocca gli disse
-papi non sai da quando sogno questo momento incredulo dovette cedere,
- ragazza mia non è giusto, questo è incesto
-chi se ne frega, e poi resta un segreto, non lo diciamo in giro, papi ti voglio e basta non sai quante volte vi ho spiati quando stavi ancora, con lei non sai le volte che mi sono toccata pensando al tuo bel cazzo, quella volta che volevi venirgli in bocca e lei si rifiutò. magari c'ero io, non sai che trattamento ti avrei riservato... papi lasciami fare ti prego nessuno lo verrà mai a sapere.
Un po’ l’eccitazione un po’ erano diverse settimane che non svuotasse le palle, il padre lascio fare, e lei subito tornò a succhiare il cazzone duro.
-toccami papi non stare li fermo immobile passivo, se non lo hai capito, voglio scopare, voglia fare l’amore con te, ti prego partecipa.
Titubante e incredulo iniziò a sfiorare il seno, poi disse.
-tu sei maggiorenne ok, sei sempre mia figlia, ma se tu sei consapevole di tutto ciò, allora amiamoci
Questo era quello che voleva sentirsi dire, sfilò lo slip della figlia liberando la sua fichetta ormai un lago di umori, infilò un dito e poté costatare che non era più vergine, era pure giusto, con uno schianto di figlia così avvenente come poteva essere vergine.
Se la tirò verso se, assumendo la posizione del 69, il sempre con il cazzo duro in bocca e lui iniziò a perlustrarle tutto il sesso, completamente rasata infilò la lingua facendosela scomparire tuta dentro, sgrillettava il clito e spesso provava a tastare il forellino, volle provare con la linguae iniziò a leccarlo, lei sentendo la lingua in quel posto gli disse papi li sono vergine se lo vuoi, è tutto tuo.
Cavolo la figlia gli stava proponendo di sodomizzarla, cosa che lui con la moglie vi era riuscito pochissime volte.
-figlia mia sei proprio una troietta - questa parola qui era quella che voleva sentire, essere chiamata troietta dal padre
-si papi sono la tua troietta devi sapere che di pompini e seghe ne ho fatti moltissima ma sesso completo poco, ho avuto oltre al mio ex Gianni solo altri due fatto un paio di volte.
Ormai in quella stanza si stava consumando un amplesso incestuoso voluto da entrambi, poco dopo arrivò un primo orgasmo per lei, il trattamento di lingua e dita del padre stava dando i primi frutti, di colpo si alzo dalla posizione e senza perdere neanche un secondo s’impalò sul cazzo paterno, lasciando di stucco lui.
-nooooo questo no amore non è giusto
- papi forse ancora non lo hai capito ti voglio e basta. ti conviene lasciarti andare, scopami piuttosto, non pensare ad altro, sbattimelo tutto dentro, non senti come colo, sono un fiume in piena
Cavalcando sul cazzone si martoriavano i capezzoli, a lui ormai non restava altro che assecondare, buttò via tutti i timori e cambiando posizione senza far uscire il cazzo dalla figa prese a sbattere la figlia per bene.
-ecco cosi ti voglio papi dai sbattimi come facevi con lei
il cazzo entrava e usciva dalla figa, cambiarono ancora posizione questa volta volle prenderla a pecorina, di tanto in tanto provava a premere il pollice sul forellino, ecco ancora un nuovo orgasmo per lei, continua appi ti prego sto venendo come una puttana sbattimelo tutto dentro, anche lui stava lì per venire, sfilò il cazzo e lui ci rimase male .
-papi cavolo non dovevi uscire, perché l'hai fatto?
-amore sta per esplodere, non vorrei rischiare.
- ok hai ragione, non prendo la pillola quindi meglio non rischiare - e girandosi se lo prende ancora in bocca, pompa e segando lo fa esplodere in bocca, ingoia tutta nonostante fosse tantissima, senza far perdere neanche una goccia e lasciando di stucco il padre.
-buona il tuo sperma papi, hai visto come te l'ho ripulito per bene, non serve di andare in bagno a lavarti
- figlia mia sei proprio una troietta, non somiglia per nulla a tua madre.
-non nominarla neanche un attimo dopo quello che ci ha fatto (si sono separati tornando in Francia dai suoi genitori)
Si guardarono negli occhi e poco dopo di lei allunga la mano tastando il cazzo, in un frangente torna di nuovo duro.
-papi, devi aver parecchio arretrato vero.
-si Marta da quando ci siamo separati è stata diverse volte con prostitute ma niente di che.
Perché svuotavo le palle e basta, con te invece questa notte mi ha fatto tornare la voglia di fare l’amore non fare sesso.
Sentendo queste parole le uscirono alcune lacrime, abbracciando il padre gli disse
-d’ora in poi sono tua figlia, la tua amante, la tua troietta quindi non devi fare altro che prendermi quando vorrai io ci sarò sempre.
-non è giusto Marta sei e resterai sempre mia figlia quindi tu dovrai farti una vita tua, sposarti, avere figli...
-non papi d’ora in avanti avrò solo te, io sarò la tua donna di casa e di letto quindi rassegnati, farò l’amore solo con te. e poi papi vedo che anche a lui non dispiace.
E allungando la mano se le prese tutto tornandolo a segare, papi, scopami.
La fece stendere e allargate le gambe si butto a capo fitto sula fica leccandola e succhiando il clito, cercò di provare a forzare il forellino posteriore, lei eccitata il lascio fare, non pensando a nulla, solo a godere, difatti un dito era tutto dentro il culetto e due nella fica che con movimenti aventi e indietro la scopavano, poi con la lingua saettava sul clito, tutto questo la portò di nuovo all’orgasmo con il solo tocco della lingua e dita, lei veniva come un’eruzione vulcanica, gli spruzzi di liquidi vaginali imbrattarono tutto il viso del papà, lui cercò di berne il più possibile, la figlia era proprio una fontana, vedendola godere in questo modo anche lui si lasciò andare, pareva un animale.
Forzò il culetto con due dita, che le fecero emettere un piccolo urlo di dolore, ma lui imperterrito continuo a prendersi cura della fica e del culetto.
Il cazzo le stava scoppiando duro come il marmo, si mise di lato al suo corpo e continuando a martoriare il sesso le pose il cazzo sulle labbra, lei teneva gli occhi chiusi ma sentendo quel corpo estraneo sulle labbra le aprì
- ecco, prendilo tutto.
Iniziò un pompino da favola, se lo leccava e succhiava come una forsennata, ormai si trovava tre dita nella fica e due nel culetto, il cazzo in bocca le completava il servizio, pensò dentro di se: cosa vuoi di più dalla vita?
Andarono avanti per diverso tempo, ormai esausta disse.
-papi scopami non ce la faccio più dammi il cazzo lo voglio dentro di me sbattimelo tutto dentro scopami.
Non se lo fece dire due volte, le alzò le gambe poggiate, il cazzo sulla fica lei non attese con un’azione in avanti del o infilò, lui completò la penetrazione dando un colpo violento. Iniziò a sbatterla per bene lui urlava di gioia.
-papi sdraiati voglio venire su - e presa la posizione si diresse il cazzo nella fica, sedendoci sopra facendolo scomparire del tutto dentro di se, saliva e scendeva da quel paletto di carne, sentendo la mano del papà sulle chiappe in cerca del forellino gli disse,
-papi prenditi la mia verginità anale, inculami visto che la fica era aperta voglio donarti il mio culetto
-ti farò male Marta
-lo voglio papi, sono sicura che non mi farai sentire troppo dolore, sarai delicato dai.
Sfilato il cazzo dalla fica se lo diresse al forellino, il padre prese, una nocca di saliva e la pose sul forellino della figlia,lei lentamente vista la posizione favorevole lentamente si lasciò calare sul palo.
Le entrò, sentiva il bruciore, resistette, non lo dava a dimostrare per paura che lui si fermasse ma dentro di se accusava molto dolore, forse doveva essere preparata meglio, ormai era fatta tornare indietro significava una sconfitta, quindi strinse i denti e continuò nell’auto incularsi.
-se senti dolore dimmelo
-lo voglio, dai lentamente sta entrando, mi sento aprire in due.
Si alzò, umettò il culetto e il glande con molta saliva, il padre le suggerì di spingere tipo quando vai al bagno in modo che il forellino si apra il più possibile, lei seguì alla lettera tutti i consigli del papà e con molta pazienza volontà si lasciò calare sul cazzo.
Ormai il glande era passato, si fermarono un attimo a prendere fiato, il culetto si stava abituando al corpo estraneo, lei diede un altro stimolo infilandoselo ancora un po’, ormai il dolore stava svanendo, il lavoro fatto con le dita l’aveva aiutato molto, ormai restava ancora un po’ di cazzo fuori e lasciandosi calare se le prese tutto in culo,
-siii ce l'ho tutto dentro il culetto papi grazie
-grazie a te figliola, sei stupenda, il regalo lo stai facendo tu a me, non avrei mai pensato di arrivare a tutto ciò.
Stette ferma diverso tempo, le bruciava ancora, non lo dava a dimostrare per non far preoccupare il papà, è inutile mentire si sentiva bruciare ma ormai era fatta.
Iniziò un lento movimento su e giù il dolore stava scomparendo, con ilo sgrilletta mento del clito da parte del papà la distraeva dal sentire dolore, ecco ora il forellino si è adattato bene al corpo estraneo,il piacere stava prendndendo il sopravvento al dolore.
Prese a cavalcare per bene il cazzo, ogni azione verso il basso le dava una sensazione diversa, si girò sul paletto dandogli le spalle, buttando le braccia all’indietro con il movimento del bacino saliva e scendeva dal cazzo, il padre con le mani libere una la portò al seno stuzzicando il capezzolo, con l’altra la portò alla fica sditadinandola.
-Papi prova a infilarci due dita nella fica
e lui subito corse e soddisfare la richiesta, ecco un nuovo orgasmo più violento dei primi, gli spruzzi di liquido arrivavano a ondate, il letto era fradicio.
-papi mi stai scombussolando tutto il corpo, non ho mai goduto così in vita mia, e poi prenderlo nel culo e troppo bello, alla faccia di chi dice che è sporco e non da soddisfazione.
Cambiò ancora posizione questa volta la classica pecorina lei in ginocchio sul letto e lui in piedi a sbatterle il cazzo nel culetto, alternava a volte lo infilava nella fica e poi tornava e incularla in questo modo le stava facendo provare emozioni mai avute.
Il padre era vicino all’orgasmo;
-papi ti dispiace se mi vieni dentro, voglio sentire che sensazioni si provano.
con un movimento da acrobata il padre la girò facendola trovare sdraiata sul letto con le gambe alzate e con il cazzo sempre infilato nel forellino, tenendole le gambe ben alzate, prese a incularla per bene attribuendo colpi ben violenti.
In poco tempo venne inondando lo sfintere di sperma, lei sentendo quegli spruzzi venne ancora.
Eruttava sperma a non finire, le aveva riempito per bene il condotto.
Quando accennò a sfilarlo lei le urlò
-noooo resta ancora lì!
il cazzo non dava senni di cedimento, tutto il piacere che le aveva dato il cazzo, ma iniziò ad accusare un lieve dolore, quindi disse al padre di togliersi, come uscì il cazzo, si sentì un flop come se avesse stappato una bottiglia di prosecco, vedendo quel cazzo sporco di sperma si butto a ingoiarlo e ripulendolo per bene senza pensarci due volte.
-sei stata formidabile Marta, questa è stata la più bella scopata della mia vita
-ne seguiranno altre papi puoi starne certo
e baciandosi si lasciarono cadere sul letto addormentandosi.

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