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Mia Madre, una Stupenda Porca


di lludos
10.10.2015    |    96.975    |    3 8.3
"Racconto preso dal web Autore: LL Ricordo una sera in particolare con Mamma, stupenda porca cinquantaseienne bionda: Immerso nel torpore della quiete..."
Racconto preso dal web
Autore: LL

Ricordo una sera in particolare con Mamma, stupenda porca cinquantaseienne bionda:

Immerso nel torpore della quiete dopo la tempesta, io ero semi-sdraiato sul divano e mia madre accovacciata con la testa reclina sul mio cazzo, che aveva appena succhiato con amore, stava giocherellando con le mie palle.

“ Mamma, senti, che ne diresti di pubblicare le nostre porcate su Internet?“

Lei, per un istante, sembrò incerta, poi sentii la sua lingua leccarmi dolcemente la cappella e fra una leccata e l’altra, la sua voce carica di libidine :

“ Che gran porco che sei! ”

Il pensiero di pubblicare le nostre sozzerie, la fece eccitare visibilmente perché notai la sua mano scendere fra le cosce a solleticarsi il grilletto.

“ L’idea di far conoscere la nostra relazione a milioni di persone mi eccita tantissimo!..”
Continuò mia madre guardandomi dritto negli occhi.
“ Chissà quanti bei giovanotti si meneranno il cazzo e sborreranno leggendo le nostre
sozzerie!“
“ Si mamma, tutti quei ragazzi che spiano la madre mentre fa la doccia e dopo averla vista nuda, scappano in bagno a segarsi pensando di chiavarla! ”
“ Proprio come facevi tu eh?“
“ Si mamma, io mi menavo il cazzo quattro, cinque volte al giorno immaginando di chiavarti violentemente in ogni angolo della casa! “
“ Tesoro, finalmente, i tuoi sogni e i miei sono diventati realtà.
E dobbiamo continuare a recuperare tutto il tempo che abbiamo perduto...perché tu, torello mio, hai sciupato tanta sborra invece di schizzarla in bocca alla tua mamma! ”
“ Oh! Mamma, se parli così, mi fai scoppiare il cazzo”
“ No problem, amore! Quando scoppia, ci penso io a inghiottire tutta quella panna che mi piace tanto!“
“ Mamma, che gran Porcona che sei! “ Dissi commentando la sua ultima lubrica frase che mi aveva indurito al massimo il cazzo che a causa delle troppe eiaculazioni sostenute, era
adesso un pezzo di marmo dolorante!
Lei si accorse della mia espressione sofferente e allontanandosi un poco, decise di non insistere con le porcate dicendo:
“ OK! Per adesso lasciamo stare i discorsi libidinosi! Piuttosto Gigi, spiegami una cosa. Perché non mi hai mai fatto capire che volevi fare l’amore con me?“
“ Non lo so mamma. Con il papà intorno, era difficile“
“ Ma che stupidino! Tuo padre se ne andava spesso in trasferta per lavoro e noi tante volte rimanevamo soli in casa, ma tu non ci hai mai provato
“ Hai ragione mamma, io ti mangiavo con gli occhi e ti desideravo pazzamente ma avevo paura che essendo tuo figlio, tu mi considerassi un pervertito e perciò smettessi di volermi bene“
“ Che sciocchino ingenuo! Una madre non smette mai di voler bene ai suoi figli e io di certo non avrei smesso di volerti bene se tu mi avessi buttata sul letto e pompata violentemente come dici tu! Semmai, ti avrei voluto bene ancora di più“
“ Ma mamma, io non ho poteri telepatici, non potevo leggere nella tua mente “

Lei, alzando la testa per incontrare il mio sguardo, continuò con voce mielosa:
“ Si, si! Ma non c’era bisogno di poteri telepatici per capire le mie intenzioni.
Ci ho provato un’infinità di volte!
Non ti ricordi che con la scusa del caldo, giravo per casa mezza nuda.
Indossavo vestaglie cortissime e trasparenti che mi coprivano a malapena l’inguine e sicuramente tu vedevi tutto”
“ Vedevo tutto mamma, il tuo cespuglio pelosissimo..le tue stupende tettone e le tue mutandine affondate fra le chiappe.
E, ti giuro, impazzivo, col cazzo durissimo che mi premeva nei Jeans“
“ Ma, figlio beato, cosa altro avrei potuto fare per farti capire che avevo voglia di te?
Sculettavo perché volevo che tu guardassi le mie chiappe ondeggiare sotto la vestaglia.
Mi chinavo spesso per raccogliere oggetti inesistenti per mostrarti il mio culo scoperto.
Sai che ogni volta che sbirciavo con la coda dell’occhio e vedevo il tuo bastone duro che premeva prepotentemente contro la patta, sentivo distintamente i miei succhi vaginali sgorgare e inzuppare le mutandine.
“ Oh, mamma, che gran coglione sono stato!
Quando in cucina, mi passavi davanti ondeggiando il culo come una troia, avrei potuto afferrarti, piegarti sul tavolo e chiavarti con forza!...”
“ Si tesoro caro, era proprio quello che speravo tu facessi!
Muovevo il culo esageratamente per eccitarti. Quando ti servivo la cena, mettevo dei reggiseni risalenti all'epoca di quando avevo 16 anni (li ho conservati tutti sai). Ovviamente mi andavano strettissimi e le mie tette trasbordavano sia al centro che ai lati del reggiseno. Te le mettevo a due centimetri dal naso ma tu non hai mai tentato di afferrarle, neanche in modo scherzoso.“
“ Mamma, le guardavo quelle tue tette belle grosse che traboccavano oscenamente dal reggipetto e il mio cazzo si induriva come il marmo e impazzivo di desiderio“
“ Va bene tesoro, capisco la tua esitazione e i tuoi timori, forse avrei dovuto essere io a passare ai fatti senza attendere la tua iniziativa. Ma adesso basta amore! Non piangiamo più sul latte versato ma pensiamo invece al latte che verseremo in futuro!
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