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Mia figlia Sara - 3


di bird2012
27.06.2016    |    39.943    |    5 5.0
"“Sono molto felice della tua decisione: sono certo sarà una serata memorabile per tutti e tre! Desidero che la serata riesca nel migliore dei modi per cui non..."
Mia figlia Sara

Cap.3


Con una scusa portai Sara da Mario: le dissi che aveva organizzato un periodo di prevenzione dentale per i suoi clienti, completamente gratuita, e che sarebbe stato opportuno approfittarne.
Mario, appena vide Sara, l’abbracciò e la baciò sulle guance.

“Sara, è molto che non ci vediamo: guarda che la bocca è molto importante e non deve essere trascurata! Roberto, tu aspetta in sala d’attesa e ti avverto che la cosa potrebbe essere lunga: voglio accertarmi con cura delle condizioni della sua bocca, voglio farle una visita approfondita! Ci sono molte riviste e saprai come passare il tempo!”

Entrò con Sara nella sala odontoiatrica e chiuse la porta: come d’accordo andai subito nel suo ufficio.
Il televisore e le telecamere erano già accese: sul monitor vidi Sara distesa sopra la poltrona.
La porca, come suo solito, indossava una gonnellina a mezza coscia che le lasciava le gambe scoperte.
Con una scusa Mario venne dentro l’ufficio e tirò fuori l’uccello.

“Dai, Roberto, fammelo addrizzare per bene che glielo faccio sentire a tua figlia.”

Mi inginocchiai e glielo presi subito in bocca: bastò poco per procurargli una splendida erezione.
Lo rimise dentro i pantaloni così bello duro e rientrò nella sala odontoiatrica.
Io presi posto davanti al monitor, tirai fuori l’uccello e presi ad accarezzarlo… in attesa degli eventi.
Mario si mise seduto accanto a Sara.

“Bene, vediamo questa splendida bocca!” e così dicendo si piegò sopra di lei e lo vidi chiaramente posare l’uccello contro la sua coscia.

Quella visione mi procurò un doppio effetto: mi si addrizzò immediatamente il cazzo e il cuore accelerò i battiti!
E adesso come si sarebbe comportata?
Niente! La porca non si mosse di pezzo e rimase con la coscia contro il cazzo di Mario.
Vidi il suo sguardo fissare il volto del mio amico, che, facendo finta di niente, seguitava a sondare il suo cavo orale.
Io, da parte mia, guardavo la coscia di Sara e il bacino di Mario, in attesa di futuri sviluppi… che non tardarono a venire!

Dopo due o tre minuti, quando Mario capì che la mia porcellina gradiva il contatto con la sua verga, cominciò a muovere lentamente il bacino avanti e indietro, strofinando, in tal modo, l’uccello contro la coscia di Sara, la quale rispose all’invito spingendogli la coscia contro e aprendo leggermente le gambe.
Io cominciai a menarmi il cazzo: avevo capito sarebbe accaduto qualcosa di eccitante!
Mario, sempre ondeggiando il bacino, cominciò a complimentarsi con Sara.

“Lo sai che hai una magnifica bocca? Quando noi odontoiatri vediamo una bocca come la tua siamo soliti dire, per rendere bene l’idea, che è una bocca da baci… e anche d’altro!” le sussurrò spudoratamente, mentre ormai le strofinava apertamente il cazzo contro la coscia ed aveva anche aumentato il ritmo.
Vidi Sara allungare una mano sotto il camice di Mario: dal movimento capii che gli stava accarezzando l’uccello sopra i pantaloni!
Cominciai ad ansimare: lo spettacolo stava per iniziare!
La porca non voleva perdere tempo.

“Se lo tiri fuori e mi metti una mano tra le cosce è ancora più bello!” disse con uno sguardo fortemente eccitato, mentre si era alzata la gonna sopra la vita e aveva allargato le cosce per facilitare le manovre di Mario.

Vidi il minuscolo perizoma che copriva a malapena la sua fica e mi sentii ribollire il sangue!
Il mio amico non la fece aspettare: tirò fuori il cazzo e glielo mise in mano… la porca cominciò a segarlo sotto il camice, lentamente, per gustarselo senza farlo venire.
Mario, da parte sua, raggiunse subito la sua fica: scansarle il perizoma e infilarle due dita dentro fu un gioco da ragazzi!
La porca cominciò a gemere sommessamente mentre sentiva le sue dita frugarle la vagina.

“Cazzo, come sei fradicia: la tua fica è proprio un laghetto!” esclamò Mario.

“Pensavi, forse, sarei rimasta insensibile con un cazzo duro che mi si strofinava contro la coscia? Senti, la visita odontoiatrica la terminiamo un’altra volta, mi hai fatto tirare la fica, adesso ho voglia di un po’ di porcate!” gli sussurrò, mentre seguitava a menargli il cazzo, che stava prendendo le dimensioni che ben conoscevo.

“Ma c’è tuo padre che ti sta aspettando!” le rispose Mario, mentre cominciava ad avere il respiro affannato dall’eccitazione.

“Facciamolo aspettare: non gli hai detto che sarebbe stata una visita approfondita? E allora approfondiamo questa visita! Però chiudi la porta a chiave… non si sa mai!”

Che puttana! Non stavo nella pelle: avrei assistito dal vivo alle porcate di mia figlia… come avevo tanto desiderato!
Si alzò dalla poltrona e con grande naturalezza si tolse la gonna… e il perizoma: si vedeva come la porca fosse abituata a denudarsi di fronte al maschio… non provava alcun imbarazzo!
Non so come ho fatto a non sborrarmi in mano!
Finalmente la vedevo nuda… dalla pancia in giù!
Mario, vecchia volpe, capì che stando in piedi non avrei potuto gustarmi a pieno le sue intimità.

“Sara, voglio ammirarti: sdraiati sulla poltrona e apri le gambe! Dai, tesoro… fammela vedere!”

Lei sorrise.

“Quanto sei porco: vuoi vedermi a cosce larghe con la fica aperta! Eccoti accontentato!”

Si rimise sopra la poltrona odontoiatrica… e allargò le cosce!
Ecco la prova tangibile dell’esistenza del Signore: solo Lui poteva permettersi di creare tanta bellezza!
Una fica rosso fuoco, con un erotico ciuffettino di peli sopra il pube, un grilletto già piacevolmente eretto che spuntava malandrino tra le labbra gonfie di desiderio!
Ignoro quale forza mi trattenne dall’entrare nella stanza e saltarle addosso!
Il sorriso di Sara era tutto un programma.

“Che ne dici? E’ di tuo gradimento? Pensi valga la pena di approfondire la visita? Pensa a quanti vorrebbero essere al posto tuo… con una diciannovenne per le mani pronta a farsi chiavare! Allora? Che aspetti a spogliarti? Mica vorrai scoparmi vestito: togliti questi cazzo di pantaloni!”

Il suo modo di esprimersi usando un linguaggio così volgare e depravato mi stava mandando fuori di testa.
In un attimo anche Mario si spogliò.
Sara gli si avvicinò, lo abbracciò e lo baciò, mentre gli aveva preso il cazzo in mano: vidi chiaramente la lingua scivolare libidinosa tra le labbra del mio amico.
Poi lo fissò, con un sorrisetto strano.

“Cosa intendevi, prima, che la mia bocca, oltre che essere da baci, è anche da qualcos’altro?”

Mario non perse tempo.

“Che la tua è una bocca da pompini! Ho l’impressione che ne hai succhiati parecchi… o sbaglio?”

“Allora avevo capito bene che la mia bocca è adatta per prendere il cazzo in bocca! Si, qualcuno l’ho ciucciato! Giudica tu se ho imparato! Dai, porco, sdraiati sulla poltrona: non capita tutti i giorni di prendere in bocca un cazzone come il tuo!!”

Questa volta fu Mario a prendere posto sulla poltrona… a gambe larghe e cazzo dritto!
Sara si avventò tra le cosce di Mario e iniziò un lavoro di bocca e di mani da mandarlo fuori di testa.
Partì dal buco del culo: vidi la linguetta prima stuzzicare velocemente la rosellina e poi spingersi dentro con forza… Mario cominciò e mugolare come un maiale, mentre prese a dimenare il culo contro la bocca di Sara.

“Cazzo, che troia! Lecchi pure il buco del culo!”

Sara seguitò a incularlo con la lingua come se niente fosse, poi tolse la bocca e fissò Mario.

“Senti, tesoro, se dobbiamo divertirci e fare sesso io non pongo limiti, altrimenti mi vedo la televisione! Non credo debba insegnarti che il buchetto del culo è una delle più sensibili zone erogene sia per le femminucce che per i maschietti: perché trascurarlo? E non mi dire non ti piaccia come te lo lavoro!”

Così dicendo gli appuntò due dita sul buchetto e gliele spinse dentro: le vidi scomparire completamente nel culo del mio amico che cominciò a gemere di piacere.

“Uhmmm!!! Sì… sì… cazzo… sì…!!!”

“Bravo! Sono contenta ti piacciano le dita nel culo! Ti sono entrate dentro con molta facilità: non mi dire che ti fai fare il culo! Mi fanno impazzire i maschi che, oltre che chiavare, se lo fanno anche mettere nel culo! Sono dei porconi… e a me piace l’uomo porco!”

Mentre iniziava un delizioso dentro e fuori nel culo di Mario, rimise la bocca tra le sue cosce… e si dedicò ai coglioni!
Cominciò a leccarli con cura, poi a morderglieli delicatamente, poi glieli prese in bocca, prima uno poi l’altro, per succhiarglieli con gusto!
Mario stava impazzendo!
La porca cominciò a salire con la lingua, dai coglioni lungo tutta l’asta, leccando completamente l’uccello, fino ad arrivare alla cappella: la imboccò e cominciò a scendere lentamente con la testa!

Dio santo! Fissavo sbalordito, con il cazzo stretto in mano, l’uccello di Mario scomparire piano piano dentro la bocca di mia figlia: lo aveva ingoiato tutto, erano rimaste fuori dalla bocca solo le palle!
Mario grugniva come un maiale, io seguitavo ad ammirare esterrefatto il viso di Sara compresso contro il ventre di Mario, con i suoi coglioni che le sbattevano contro il mento!

Mi chiedevo come fosse possibile ingoiare completamente quel super cazzo del mio amico: mia figlia era proprio quella che si chiama la classica bocchinara!!!
Ma non era finita, mancava la ciliegina sulla torta: pur avendo tutto il cazzo piantato in gola, dalla sua bocca uscì la lingua che prese a leccare i coglioni… una scena da infarto!

Poi se lo tolse dalla bocca, per riprendere fiato, e iniziò una favolosa pompa senza mani: lo sfilava lentamente, fino a rimanere solo con la cappella tra le labbra, poi affondava la bocca, fino a farselo arrivare in gola… poi lo sfilava… e lo rinfilava… mentre la mano destra seguitava ad incularlo e la sinistra le stringeva amorevolmente i coglioni!

Mario era in estasi… ed io fuori di testa!
Mi menavo il cazzo come impazzito, mentre mi gustavo le prestazioni sessuali di mia figlia: il pensiero che, con l’aiuto di Mario, anche io avrei potuto goderne mi mandava letteralmente in estasi!
Anche Mario era fuori di se.

“Dio santo come lavori di bocca! Sei proprio brava: ne devi aver succhiati molti di uccelli per aver raggiunto tale perfezione… devi aver avuto ottimi insegnanti!"

Seguitò questo libidinoso servizio per un altro po’ di tempo, poi lo tolse dalla bocca: una colata di saliva coprì completamente l’uccello, che lei spalmò diligentemente lungo tutto il cazzo!

"Si, lo so che sono brava: me lo hanno detto in molti! Per quanto riguarda il mio maestro preferisco tacere, altrimenti lo metterei nei guai: ero minorenne quando mi insegnò come far godere il maschio! La prima cosa che mi insegnò fu come succhiare il cazzo e farlo venire in bocca! Ti preciso, a scanso di equivoci, che non mi violentò, in quanto io ero pienamente consenziente: appena mi fece provare i primi orgasmi della mia vita con meravigliose leccate di fica fui io stessa a chiedergli di sfondarmi per bene davanti e dietro e mi concessi completamente a lui! Avevo capito subito quanto mi piacesse il sesso… ed allora perché limitarmi solo a succhiarlo l’uccello quando me lo potevo far mettere dentro il corpo?"

Il mio tesoro aveva le idee molto chiare in proposito!
Mi sarebbe piaciuto molto sapere chi l’avesse sfondata: mi sarei fatto raccontare tutti i particolari!

"Uhmm! Ma lo sa tuo padre che sei così porca?"

"Come fa a saperlo? Mica gli ho fatto un bocchino!"

"Ti darebbe fastidio lo sapesse?"

"Veramente a me non fregherebbe niente: sono maggiorenne, la mia fica me la gestisco come meglio credo e poi se non mi diverto a 19 anni quando mi diverto? Mi dispiacerebbe per lui: non vorrei ci rimanesse male! Sai, i genitori pensano sempre che le loro figlie siano sempre bambine caste e pure e che arriveranno vergini al matrimonio: se sapessero che siamo anche noi donne a cui piace il cazzo potrebbe darsi non la prenderebbero molto bene! Ignoro come la pensi papà a tal proposito!
Ma adesso dai, mettimelo dentro: mi hai messo addosso una gran voglia di cazzo!"

"Vuoi indossi il preservativo?"

"Stai scherzando? Io il preservativo lo faccio mettere solo a quelli che non conosco: tu sei un intimo amico di papà, per te un trattamento di favore! Dai, porco, schizzami dentro, ma ad una condizione!"

"Chiedi qualunque cosa, tesoro!"

"Mi piace farmela leccare quando è piena di sborra! Voglio me la pulisci per bene dopo averla riempita!"

"Ci puoi giurare: ti faccio un bidè da sogno!"

Mario si alzò dalla poltrona e cedette il posto a Sara, che si sdraiò e allargò subito le gambe: la porca si afferrò con entrambe le mani le labbra della fica e le allargò completamente.

“Dai, tesoro, il tuo cazzone mi fa proprio gola… mettilo qui dentro!”

Il mio cuore era impazzito!
Mario si avvicinò a Sara, le sollevò le cosce e gliele allargò … e appuntò la cappella dentro la vagina.

“Sei proprio una porca: chissà cosa penserebbe tuo padre se sapesse che, mentre ti aspetta, ti stai facendo chiavare!”

“Uhmmm! Penserebbe che sono una troia… e la cosa mi eccita da morire! Dai, spingi il cazzo!”

Mario cominciò a spingere il bacino: guardavo affascinato il suo cazzone scomparire lentamente dentro il ventre di mia figlia!
Non appena Sara se lo sentì tutto dentro, circondò con le braccia il corpo di Mario e lo strinse forte a lei.

“Uhmmm! Madonna santa… me l’hai riempita per bene! Dai, adesso fottimi… mi hai fatto venire una gran voglia di essere sfondata!”

Mario non se lo fece ripetere: cominciò a chiavarla con colpi cadenzati e profondi che in meno di un minuto la portarono subito ad un primo fantastico orgasmo!
Guardai il suo volto, mentre stava godendo: occhi chiusi, bocca spalancata, testa reclinata all’indietro… mentre dalle sue labbra lunghi gemiti testimoniavano un immenso piacere!

“Sììì… sììì… ancora Mario… ancora… non fermarti… che sto venendooo! Uhmmm! Il tuo cazzone mi ha fatto già sborrare!”

Ma Mario non ci pensava neanche lontanamente di fermarsi: seguitò a chiavarla come lei desiderava!
Ero fuori di testa, stavo impazzendo! Con il cazzo stretto in mano fissavo le immagini riflesse sul televisore e sentivo il cuore battere all’impazzata: temevo mi prendesse un infarto!

Ammiravo con gli occhi fuori dalle orbite il cazzone di Mario squarciare senza ritegno la fica di mia figlia: era una cosa fantastica vederlo apparire completamente intriso dei succhi vaginali quando Mario lo tirava fuori, per poi vederlo immergersi prepotentemente dentro il suo ventre quando Mario glielo affondava fino ai coglioni, coglioni che colpivano oscenamente il buchetto del culo di Sara, emettendo il classico rumore delle palle che sbattono contro il culo e che mi mandava il sangue al cervello!

Le loro lingue, completamente fuori dalla bocca, si slinguavano oscenamente: mi si accapponava la pelle nel vedere mia figlia leccare con la lingua a spatola tutto il viso del mio amico, fargli colare tra le labbra la saliva per poi risucchiarla golosamente!
Il suono volgare del risucchio mi entrava nel cervello: ero fuori di me!
Mario la stava letteralmente sfondando, ma la mia porca sembrava essere completamente a suo agio sotto quegli affondi: era evidente come fosse abituata a farsi fottere da super cazzi!

“Uhmmm! Tesoro mio, sei una meraviglia… mi piace come mi chiavi! Ignoravo mio padre avesse un amico con un cazzo così favoloso, ma che soprattutto lo sapessi usare così bene! Mi stai facendo sbrodolare come una maiala!” sospirava Sara.

“Ed io ignoravo il mio amico avesse una figlia così porca!”

“Adesso che lo sai potremmo approfondire la conoscenza… che ne dici? Uhmmm! Eccomi, angelo mio… sbattimi forte… forte che sto godendo ancoraaaa… dai, bastardo… dai… daiiii… che mi stai facendo sborrare per la seconda voltaaa!!! Sììì… ti sborro sul cazzooo!!!”

Sotto il corpo di Mario che seguitava a sbatterla con violenza, la puttana cominciò a dimenarsi come impazzita mentre, a bocca spalancata, si godeva il secondo meraviglioso orgasmo che le aveva procurato il cazzone del mio amico!

Con il cazzo stretto in mano ammiravo estasiato l’espressione di Sara mentre godeva: esprimeva sensualità, dolcezza, libidine, lascivia, felicità, soddisfazione!
Era l’immagine stessa dell’erotismo, del godimento carnale, dell’appagamento sessuale!
Stavo per scoppiare, ma aspettavo che anche Mario venisse: osservavo il suo cazzo che ancora martellava il ventre di Sara nella trepida attesa di vedere le sue contrazioni mentre riempiva di sperma la fica di mia figlia!
Fu Sara a invocare la sborrata di Mario.

“Dai, tesoro, non farmi aspettare! Mi fanno impazzire gli schizzi di sborra contro l’utero! Dai… riempimi la fica… poi voglio vederti ingoiare tutto!”

Seguirono altri pochi colpi, poi vidi Mario irrigidirsi, sollevarsi leggermente dal ventre di Sara, con l’uccello mezzo dentro e mezzo fuori, reclinare il capo all’indietro per poi gemere tutto il suo godimento.

“Tieni… tieni… puttana… goditi i miei schizziiiii!!!! Ahhhhh!!!! Ti sborro nella ficaaa!!!”

Sara era avvinghiata a lui, ad occhi chiusi, concentrata a godersi gli schizzi!

“Cazzo… come li sento! Eccone un altro… quattro… cinque… uhmmmm… sei! Cazzo santo! Ma quanta ne hai! Sborri come un cavallo! Ancora, tesoro… riempi la tua cavallina!”

Non ce la feci più: avevo già provveduto a preparare il fazzoletto davanti alla cappella!
Avrei voluto urlare il mio enorme godimento nel vedere mia figlia farsi sbattere dal mio amico… con tanto di interminabile sborrata nella fica, ma dovetti trattenermi!
Mentre riempivo il fazzoletto di sperma, guardavo affascinato l’uccello di Mario, che ancora entrava e usciva dalla fica di Sara, completamente ricoperto della sua stessa sborra: cosa avrei pagato poterlo imboccare e succhiarlo tutto!

Sara si era abbandonata sulla poltrona odontoiatrica a cosce aperte: Mario si sfilò dal suo ventre… e si inginocchiò davanti a lei!
Cominciai a tremare quando vidi sgorgare dalla fica della mia porcellina un interminabile rivolo di sperma bianco latte che Mario, con la lingua completamente fuori dalla bocca, provvedeva a raccogliere golosamente, portarla dentro la bocca e ad ingoiarla!
Sara, mentre Mario le faceva quel sublime servizio, gli accarezzava sensualmente la testa e gemeva il suo piacere.

“Dio, come sei meravigliosamente porco! Sono pochi quelli a cui permetto di sborrarmi dentro e di questi solo pochissimi accettano di leccarmela piena di sperma… e forse solo per farmi contenta! Invece tu lo fai con gusto, perché ti piace e la cosa mi manda in estasi! Sei così porco che sono certa me la leccheresti anche mentre faccio pipì! A me piace il maschio porco: ti verrò a trovare spesso per fare un po’ di porcate insieme!”

Mario alzò il viso, completamente imbrattato della sua sborra.

“Le prossime volte verrai a casa mia: sul mio letto saremo più comodi!” rispose Mario.

“Splendido! Adoro farmi inculare distesa sul letto e sentire il peso del corpo del maschio sopra di me!”

Mario si pulì il viso e lo vidi fissare mia figlia.

“Dio santo quanto sei porca! Mi stai eccitando da morire! Adesso capisco tuo padre!"

Porca puttana, ma che era impazzito? Dirle di me!

"Che c'entra mio padre?" chiese curiosa Sara.

"Niente... niente..." rispose a mezza bocca Mario.

"No, voglio sapere! Cosa intendevi per "Ora capisco tuo padre?"

Mario rimase un pò in silenzio.

"Roberto è un mio grande amico, si è confidato con me in un momento di debolezza, mi metti in imbarazzo, non me la sento di tradire la sua fiducia!"

Cosa aveva in mente Mario?

"Voglio sapere... devi dirmelo! Ti giurò non gli dirò niente!" ribadì Sara.

Mario l'abbracciò.

"Sere fa abbiamo passato una serata insieme, a casa mia, e come spesso ci accade il discorso è andato sulle donne.
Tra un bicchiere di vino rosso e l'altro ha perso ogni inibizione e mi ha confessato, facendomi promettere la massima discrezione, che lo ecciti da morire!
Benché tu sia sua figlia gli fai addrizzare il cazzo in maniera spaventosa e ti dedica colossali sborrate… mentre fantastica di scoparti!"

Vidi Sara respirare affannosamente, afferrare il cazzo di Mario e riprendere a segarlo con frenesia.

"Cazzo santo! Davvero papà mi si scoperebbe? Non me ne sono mai accorta, ma sinceramente la cosa mi turba non poco: chissà cosa si provi con il cazzo del proprio padre nella fica?"

Questa sua domanda mi fece rabbrividire, ma ciò che disse Mario mi mandò fuori di testa!

"Sara, la risposta puoi averla facilmente: fatti scopare e avrai tutte le risposte che desideri!"

"Ma che cazzo dici? Ma che sei matto? Farmi scopare da mio padre?"

"Senti, è bastata questa mezz'ora per capire quanto ti piaccia il cazzo e il fatto ti sia chiesta cosa potresti provare con il cazzo di tuo padre nella fica denota la tua curiosità.
Non dirmi subito no, pensaci!
Se te lo facessi scopare senza che lui sappia che sei sua figlia? Ti toglierei ogni imbarazzo: potrei dirgli che conosco una giovane ragazza a cui piace fare sesso, ma poiché teme di essere riconosciuta vuole che il maschio sia bendato.

Ci pensi? Sono certo riuscirei a convincerlo: non capita certo tutti i giorni potersi scopare una meravigliosa diciannovenne, per di più estremamente porca come te!
Organizzo a casa mia, lo faccio spogliare nudo e poi lo bendo... poi arrivi tu e te lo godi come più ti piace! Ovviamente non devi parlare altrimenti ti riconosce, anche se sono certo non so cosa darebbe per sapere che si sta fottendo sua figlia! Che ne dici, si può fare? Pensa anche che avresti due cazzi con cui giocare: hai mai avuto esperienze con due maschi? Le donne che lo hanno provato mi hanno confessato che è una goduria inimmaginabile!"

Sara rispose subito.

"No, non l'ho mai provato, anche se ci ho pensato spesso, ma mai nessuno me lo ha proposto: tu sei il primo che mi dà la possibilità di una esperienza del genere, per di più con mio padre!
Non ti nascondo che la cosa mi intriga molto: con una fava, come si dice, prenderei due piccioni… anzi, per dirla tutta, due vogliosi cazzi!!
Un rapporto incestuoso e un triangolo... niente male! Però fammici pensare, mi piace il sesso, ma non voglio fare cose avventate! Dammi il tuo cellulare e ti mando un messaggio per comunicarti la mia decisione!"

Capii che la visita era terminata e corsi in sala d'attesa.
Mia figlia, appena uscita dalla sala odontoiatrica accompagnata da Mario, mi guardò sorridente.

"Papà, il tuo amico è stato proprio bravo: mi ha fatto una visita molto approfondita, credo sia opportuno venga a farmi controllare con una certa regolarità!"

"Sei proprio una troia: ti è piaciuto il cazzo di Mario!" pensai tra me e me!

Tornammo a casa, ma la mia mente era sempre rivolta alla possibilità di scoparmela!
La sera successiva stavamo a cena da soli, io e lei: mia moglie in turno all'ospedale.
Mentre mangiavamo mi fece una domanda.

"Papà, tu e Mario siete molto amici?"

Dove voleva andare a parare mia figlia?

"Certo, tesoro, amici per la pelle! Abbiamo fatto tutti gli studi insieme, fino all'università, dove abbiamo scelto facoltà diverse.
Ci siamo rivisti dopo aver fatto il militare e non ci siamo più lasciati: come si dice siamo amici per la pelle! Ormai sei una donna e posso farti anche delle confidenze: spesso abbiamo condiviso anche la stessa donna!"

Vidi un lampo negli occhi.

"Anche tutti e due insieme?"

Cazzo! La porcellina voleva i particolari!
Le sorrisi.

"Sei una curiosona! Ma come ho detto ormai sei maggiorenne! Beh! Sì, a molte femminucce piaceva giocare con due maschietti insieme e noi avevamo raggiunto un buon affiatamento!"

Seguitava a fissarmi.

"Allora ti confideresti con lui anche per le cose più intime?"

Ah! Ecco quale era il suo interesse!

"Certo: è l'unica persona a cui confiderei i miei segreti più intimi!"

"È una persona sincera?"

Sara voleva la conferma che quanto le avesse detto circa i miei desideri su di lei fosse veramente vero!

"Per quanto lo conosco io certamente sì! Inoltre è un uomo di cui ci si può fidare e mantiene le promesse! Ma perché vuoi sapere se è sincero?"

Rimase un attimo in silenzio, poi mi sorrise.

"Mi ha fatto molti complimenti sulla mia bocca: mi ha detto che è molto bella! Mi sarebbe dispiaciuto avesse mentito solo perché sono tua figlia!"

Dovevo approfittare della situazione!

"Uhmmm! Se ti ha fatto dei complimento devo preoccuparmi: lo conosco bene, lui i complimenti li fa solo alle donne che gli piacciono!"

Seguitava a sorridermi e la cosa mi stava intrigando da morire!

"Allora, anche se è un tuo grande amico, non sei così sicuro che rinuncerebbe ad insidiare tua figlia! Allora è proprio un bel porcone!" e seguitava a ridere.

"Tesoro, l'amicizia è sacra, ma la passera è sempre la passera! E poi tu sei maggiorenne... una splendida maggiorenne! Sono certo lui ti vedrebbe come donna e no certamente come figlia del suo più caro amico!"

"Allora devo aspettarmi qualche avance?"

Che puttana: fingeva come una porca!

"Beh! Adesso non correre! Questo non lo so… ma da Mario c’è d’aspettarsi di tutto!”

Mi diede la buona notte e mentre se ne andava verso la sua stanza la vidi prendere il cellulare e iniziare a scrivere.
Me ne andai a letto e dopo 5 minuti mi arrivò un messaggio: era di Mario.

"Domani sera vieni a trovarmi a casa mia: ci sono novità molto piacevoli!"

La sera dopo andai da lui: appena entrato, seduti in salotto, mi mise in mano il cellulare.

"Leggi!" mi disse

Era un messaggio che la sera precedente le aveva inviato Sara... lo lessi a voce alta.

"Ho riflettuto molto sulla tua proposta e la cosa mi sta attizzando molto. Questa sera durante la cena, parlando del più e del meno con papà, mi ha confidato che siete amici per la pelle e che da giovani avete spesso praticato il famoso triangolo: voi due maschietti più una femminuccia!
Beh! L’idea di scoparmi mio padre, che come mi hai detto sbava per me, e nel contempo fare anche un bel triangolo mi attizza sempre di più!
Non so cosa mi stia accadendo, ma il pensiero di giocare con l’uccello di mio padre me la fa bagnare!
Ho sempre pensato che nella vita bisogna provare di tutto… per poter giudicare ciò che è bello e ciò che è brutto… ciò che è bene e ciò che è male!
OK, ci sto: proviamo l’incesto e il rapporto a tre!
Organizza per bene e fammi sapere… quanto prima!!
P.S. Cancella i nostri messaggi!”

Dire che avevo il cazzo che mi scoppiava era un puro eufemismo!

“Se lo desideri puoi risponderle: penserà sia io!” mi disse Mario.

Mi batteva forte il cuore mentre digitavo la risposta.

“Sono molto felice della tua decisione: sono certo sarà una serata memorabile per tutti e tre!
Desidero che la serata riesca nel migliore dei modi per cui non voglio ci siano spiacevoli sorprese.
Ti darebbe fastidio vedere me e tuo padre che ci succhiamo il cazzo?
Inoltre, posso dirgli che, essendo un mio amico, ti fidi di lui e può godere dentro di te senza preservativo?
Fammi sapere!”

La risposta non tardò.

“Dio mio, veramente tu e papà ve lo succhiate? Cazzo, che goduria vedere papà con il tuo cazzo in bocca! Ma quale fastidio, la cosa mi sta facendo bagnare come una porca: ho l’impressione dovrò spararmi un ditalino per calmarmi!
Per quanto riguarda il preservativo, ti sembra che a papà lo farei indossare? Dargli la fica senza farlo godere dentro? Sarei una figlia indegna del suo amore ora che so quanto mi desideri! Anzi, ti confido una cosa: non vedo l’ora di sentire i suoi schizzi dentro la mia vagina!
La cosa eccitantissima è che lui ignorerà di sborrare nella fica della figlia! Uhmmm! Sbrigati ad organizzare che la fica mi tira come mai prima d’ora!”

Stavo impazzendo dalla eccitazione, ma volevo sapere di più.

“Posso dirgli che poi ti prenderemo insieme? Tutti e due dentro di te?”

Sua risposta immediata.

“E me lo chiedi? Non vedo l’ora: la mia prima volta con due cazzi dentro di me… di cui uno quello di papà! Dio santo, la micia sta colando come una porca! Scusa, devo lasciarti, devo placare la mia fica, devo farla godere, non ce la faccio più! Ci sentiamo domani: fammi sapere quando ci vediamo… non farmi aspettare!”

Ero fuori di me: mia figlia non vedeva l’ora di farsi scopare da me e da Mario!
L’ora della verità si stava avvicinando: mi sarei scopato mia figlia, anche se dovevo fingere di ignorarlo!
Invece lei sarebbe stata pienamente cosciente che l’uccello che si infilava nella fica era quello di suo padre… e lo avrebbe fatto senza alcun ritegno… tanto per sentire l’effetto che fa!!!


Attendo commenti da padri con gli stessi desideri… irrealizzati… o realizzati!

Sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]

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