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Mia figlia Sara - 4


di bird2012
13.07.2016    |    47.900    |    5 5.4
"Sara si mise in piedi dietro di me, alzò lateralmente la gamba destra scosciandosi completamente e accostò la sua fica contro i mio buchetto… e cominciò a..."
Mia figlia Sara

Cap.4



Io e Mario decidemmo per il sabato successivo e lo comunicammo a Sara.
Eravamo insieme: mi diede il suo cellulare e volle fossi io a inviarle il messaggio.
Mentre digitavo sentivo un dolce brivido lungo la schiena: stavo confermando a mia figlia che si sarebbe scopata suo padre!

“Buongiorno dolce porcellina! Ieri ho parlato con tuo padre: quando ha sentito che ho conosciuto una meravigliosa porca diciannovenne disponibile a farsi chiavare purché non le si veda il viso si è eccitato come un porco!
E’ inutile ti dica che ha acconsentito di farsi bendare pur di chiavarti!
Ovviamente ha voluto sapere qualcosa di te: quando gli ho detto che non poni limiti, che ti fai venire in bocca, che hai un culetto dolcemente aperto a visite profonde, che, essendo mio amico, lo farai scopare senza preservativo e potrà goderti dentro e, dulcis in fundo, che non vedi l’ora di giocare con tutti e due insieme beh! è quasi andato fuori di testa!
Pensa sapesse che sei sua figlia, il suo desiderio sessuale!

Era talmente eccitato che mi ha chiesto gli facessi un pompino per placare la sua voglia, ma ho delicatamente declinato il suo invito: dobbiamo essere belli carichi per farti godere!
Se sei d’accordo avremmo deciso di vederci sabato sera: vieni verso le 21,30… te lo faccio trovare sul letto, tutto nudo e bendato… puoi fargli ciò che vuoi!
Fammi sapere!
Un bacio bagnato da Mario.”

Attendevo con trepidazione la sua risposta, che non tardò a venire!

“Sei un gran bastardo, figlio di puttana! Questa tua proposta, di scoparmi mio padre senza che lui lo sappia, mi sta mandando ai matti, per non parlare del pensiero di sentirvi tutti e due dentro di me: ho sempre la fica bagnata!
Dio santo: già me lo vedo sul letto, tutto nudo, con il suo cazzo duro nell’attesa di entrarmi dentro!
Ok, d’accordo, va bene per sabato sera, ma una preghiera: quando entro in camera da letto fatti trovare con il suo cazzo in bocca… poi vengo anche io a darti man forte! Voglio che papà goda come non ha mai goduto in vita sua!
Ricambio il tuo bacio bagnato… sopra il tuo dolce cazzone!”

Il sabato sera alle 21,00 ero già a casa di Mario, emozionato come non mai!
Andammo in camera da letto e ci spogliammo: alla vista dei nostri corpi nudi non resistemmo, ci abbracciammo e ognuno cominciò a segare l’uccello dell’altro!
Dopo un po’ Mario mi fece sdraiare sul letto e cominciò a spompinarmi.

“Bravo, fammelo addrizzare per bene… glielo voglio far vedere bello duro!”

Sentimmo suonare alla porta.

"Eccola, è lei! La chiamerò Giulia! Vado ad aprirle: tu intanto seguita a tenerti l’uccello in tiro!”

Il mio cuore aumentò i battiti.
Mi presi l'uccello in mano a cominciai a menarmelo, con il pensiero che da lì a qualche minuto mia figlia avrebbe iniziato a giocarci… mi si induriva sempre di più!
Mario entrò con una benda e me la legò sopra gli occhi: mi trovai immerso nella più completa oscurità... una sensazione stranissima!
Lo sentii prendermi l'uccello in mano e ricominciare a succhiarlo, come gli aveva chiesto Sara!
Poi la chiamò.

"Giulia, puoi venire, il mio amico è bendato!"

Sentii un rumore di tacchi: stava entrando!

"Dio santo che meraviglia! È veramente un peccato tu non possa ammirarla: lei è Giulia, è completamente nuda, con un paio di scarpe aperte con tacco vertiginoso! Si è presentata proprio come una porcellina!
Lui è Roberto: quando ha saputo che sei una gran golosona di cazzo e che hai la stessa età di sua figlia, per la quale ha una voglia matta di scoparsela, si è eccitato come un porco!
Gli ho parlato molto di te e di quanto sei brava!
Vieni, guarda come è già eccitato, giochiamo un pò insieme con il suo cazzo!"

Mentre Mario mi teneva il cazzo stretto in mano la sentii salire sul letto: immediatamente le sue labbra bollenti si posarono sopra la mia cappella… pensai di morire!
Mario cominciò a segarmi lentamente, lasciando sempre la cappella scoperta!

Il mio angelo cominciò a leccarla dolcemente, con la lingua a spatola, per gustarne pienamente il sapore.
Poi la imboccò e sentii le sue labbra percorrere tutta la lunghezza del cazzo, fino a toccare il pube: lo aveva ingoiato completamente!
Stavo godendo come non mai!
Era veramente il suo fiore all'occhiello la gola profonda!
Esternai tutto il mio compiacimento.

"Tesoro mio, hai una bocca da sogno! Mai nessuna me lo ha mai preso fino in gola come stai facendo tu! Sei meravigliosa: tuo marito sarà un uomo fortunato!"

Mentre lei mi pompava il cazzo fino a farselo arrivare in gola, sentii una lingua leccarmi i coglioni: era quella di Mario che stava intervenendo per completare meravigliosamente l'opera!
Iniziarono un pompino a due bocche da sballo!

Cominciarono a passarsi l'uccello da bocca a bocca, per poi dividerselo equamente: lei pompava la cappella e lui leccava l'asta, lei ingoiava il cazzo e lui succhiava i coglioni... e così di seguito!
All'improvviso sentii la voce di Mario.

"Giulia, mentre io seguito a sbocchinarlo perché non fai sentire al mio amico che buon sapore ha la tua fica?”

Dio mio, avrei leccato la fica di mia figlia!
La sentii mettersi a cavallo del mio viso e posare la sua calda fica contro le mie labbra!
Era completamente scosciata: capii che si stava allargando le labbra vaginali e cominciò a strofinare la sua fica aperta contro la mia bocca!
Ero fuori di me!
Tirai fuori la lingua e cominciai a leccare, ma era lei, con il movimento del suo bacino, che mi porgeva le parti della fica da leccare.

Mi mise subito la sua vagina sopra le labbra: le spinsi la lingua dentro e cominciai a leccare freneticamente il suo interno!
La sentivo ansimare ed emettere continui gemiti di piacere: spingeva la fica forte contro le mie labbra per far entrare la lingua più dentro possibile!
La porca stava godendo: sentivo colarmi dentro la bocca il suo brodino… che ingoiavo golosamente.

Poi spostò il bacino leggermente indietro e mise il grilletto a contatto della mia lingua: duro da morire!
Trovammo subito una meravigliosa intesa: lei ondeggiava il bacino per strofinarmi il grillo contro la lingua, io lo leccavo velocemente con un moto rotatorio tutto intorno ad esso!
Mi stava sbrodolando in bocca come una maiala!
Aumentò il ritmo, strofinava con furia il grillo contro la mia lingua, mugolava e ansimava sempre più forte!
Sentii le sue mani afferrarmi la testa e spingerla con forza contro la sua fica, mentre dalla sua bocca uscirono una miriade di gemiti di godimento!

“Sììì… ahhh… sìììì… sìììì… uhmmm… sììììììì!”

I commenti di Mario mi mandarono ai pazzi.

“Roberto, sta venendo! Giulia se ne sta venendo! Sta sborrando sulla tua bocca! Dio santo, che meraviglia! Dovresti vedere il suo volto: è in estasi mentre ti sta venendo in bocca!!!”

Il pensiero che Sara stesse sborrando sopra le mie labbra mi stava facendo impazzire!
Il mio dolce amore seguitò a strofinare dolcemente la sua fica contro le mie labbra finché non terminò completamente il suo orgasmo.
Poi si alzò e si distese sopra di me: il suo corpo nudo e caldo a contatto con la mia pelle mi fece trasalire!

Mi abbracciò e cominciò a strofinare il suo seno contro il mio torace: sentivo i capezzoli strusciare contro la mia pelle, quando improvvisamente sentii la sua lingua leccarmi le labbra e poi spingersi tra di loro per scivolarmi dolcemente nella bocca!
Cominciò a baciarmi e a succhiarmi la lingua e le labbra, per gustare il sapore dei suoi stessi succhi vaginali!

Non pensavo mi baciasse e la cosa mi mandò il sangue in testa!
In un attimo realizzai come il bacio in bocca con la lingua tra padre e figlia fosse forse molto più erotico, eccitante, lascivo dello stesso atto sessuale!

Le misi una mano dietro la nuca e spinsi la sua bocca contro la mia: cominciammo a baciarci e a slinguarci con una passione smisurata!
La sentivo fremere, vibrare, sospirare e la cosa che mi faceva impazzire era che lei sapesse benissimo stesse limonando con suo padre!
A quel punto desiderai che Sara ascoltasse dalle mie labbra cosa sentissi per lei!

“Giulia, tesoro, mi stai facendo morire! Non potrai mai immaginare cosa darei se mia figlia mi succhiasse come hai fatto tu, mi accarezzasse e mi baciasse come stai facendo tu, e poi se lo infilasse nella fica, in fondo al suo ventre, e mi scopasse con tutta se stessa!”

Sara lo prese come un invito.
Si alzò dal mio corpo e la sentii montarmi sopra a cavallo: mi afferrò l'uccello, se lo strofinò tra le labbra della fica, lo appuntò sulla vagina e si lasciò cadere con tutto il corpo!
Sentii il cazzo scivolarle dentro il ventre, il mio angelo si stava letteralmente impalando sopra il mio uccello, mentre emetteva un lungo gemito.

"Sìiiiiiiiii!!!"

L'abbracciai stretta a me e le sussurrai.

"Brava, tesoro! Così! Così... scopami come mi scoperebbe mia figlia!"

Ma lei era veramente mia figlia… e cominciò a cavalcarmi in maniera splendida!
Sentii la sua fica salire e scendere sopra il mio cazzo
La sentivo ancheggiare sopra di me ed ogni suo affondo era seguito da violente contrazioni della sua vagina intorno al mio cazzo e da eccitanti gemiti sommessi.

“Sì… sì… ahh… ahhh… sììì… uhmm… sìììì!”

Il mio angelo parlava solo a monosillabi per non farmi riconoscere la sua voce, ma bastavano i suoi gemiti e i continui morsi al mio labbro per mandarmi in paradiso: il mio amore stava godendo con l’uccello di suo padre!
La sentivo completamente aperta a gambe larghe mentre dimenava il suo ventre sopra il mio cazzo!
Il suo ritmo si faceva sempre più veloce e la mia cappella sfregava con insistenza dentro la sua vagina.

Presi ad accarezzarle il culo che si muoveva ritmicamente su e giù: con una mano le allargai una natica, con l’altra raggiunsi il suo buchetto del culo, che al contatto delle mie dita si aprì dolcemente per invitarmi a penetrarlo.
I suoi continui “Sììì… sììì… sìììì…” erano una più che esplicita richiesta: le appuntai due dita nel culo e gliele spinsi completamente dentro!

La sentii inarcarsi e spingere il culo contro le dita, mentre i suoi denti afferravano nuovamente il mio labbro e lo mordevano voluttuosamente!
Riprese la galoppata, mentre le muovevo vorticosamente le dita nel culo!
Ero fuori di testa… e osai!

“Giulia, sei meravigliosa! Mi stai facendo morire! Ti prego, non offenderti, ma permettermi di chiamarti Sara… il nome di mia figlia!
Ohhhhh!!! Sììììì!! Sara… Sara… amore mio! Non fermartiii!!! Sììì, dai! Godiamo insieme, amore di papà! Sugelliamo questo magico momento con un orgasmo simultaneo! Sara, sborriamo insieme… insieme!”

Improvvisamente cominciò ad urlare.

"Basta! Basta! Non ce la faccio più! Non voglio... così non voglio!"

Mi sentii gelare!
Ecco, si era pentita: non se la sentiva di farsi scopare da suo padre! L’incesto non era nei suoi desideri!
Sentii le sue mani afferrare la benda e sfilarmela dal viso!
Quando vidi il suo volto a poca distanza dal mio mi sentii mancare: era la libidine personificata!
Anche lei mi fissò negli occhi e sentii la sua fica contrarsi spasmodicamente intorno al mio cazzo!

“Papà, so tutto! So che mi vuoi, Mario me lo ha confidato! E allora amiamoci liberamente… senza bende, né mutismi! Quando sento un cazzo che mi fotte la fica non riesco a tacere: devo esternare il mio godimento, devo far partecipe il maschio che mi chiava delle sensazioni che mi procura! Voglio che tu senta dalle mie labbra quanto mi stai facendo godere: non avrei mai immaginato fosse così gustoso sentirmi muovere dentro il ventre il cazzo che mi ha dato la vita!

E poi voglio guardare il tuo viso mentre godi, voglio vedere i lampi dei tuoi occhi quando verrai dentro di me, quando riempirai la mia fica con il tuo caldo sperma… e voglio sentire il tuo sguardo accarezzarmi il volto mentre il tuo dolce cazzo incestuoso mi procurerà l’orgasmo della vita!

Dai, papà, ora puoi chiamarmi liberamente Sara!
Senza più alcun pudore, senza alcun ritegno, perché sono proprio io, Sara, tua figlia, che ti sta scopando!!! Sìììììììììì…. Sììììììì!! Mi sto scopando mio padreee!!! Mario, guarda! Mi sto fottendo mio padreeee!!! Dio, che gustooo… che gustoooo!!!”

La porca saltava come un grillo sopra il mio cazzo!
Guardai Mario: era paonazzo dalla eccitazione!
Ci fissava mentre si menava il cazzo, che aveva preso dimensioni impensabili.
Si avvicinò a noi con l’uccello stretto in mano.

“Siete meravigliosi, mi state facendo morire: perché non pensate un po’ pure a me?”

Sara lo guardò sorridendo.

“Certo, tesoro: pensavi ti avremmo escluso dai nostri giochi? Vieni, mettilo in bocca a papà! Dai, papà, tanto lo so che vi succhiate il cazzo reciprocamente: Mario mi ha messo a parte delle vostre porcate! Dai, fammi vedere come lo succhi, ma non farlo venire! Vi voglio tutti e due dentro di me! Vieni, Mario, mettimi la lingua in bocca e facciamoci questo trenino: io mi scopo papà, lui ti succhia il cazzo e noi ci facciamo un gustoso lingua in bocca, così chiudiamo il cerchio!”

Seguitò a cavalcarmi, mentre avevo impugnato il cazzone di Mario con entrambe le mani e avevo imboccato la cappella!
Cominciai a succhiarla voracemente, mentre deliziavo l’uccello con una magistrale sega a due mani!
Cercai di fare del mio meglio: non volevo fare brutte figure davanti a mia figlia!
Ad un certo punto Sara ci chiese di cambiare.

“E’ la prima volta che gioco con due maschi, mi voglio divertire per bene! Mario, distenditi e tu, papà, mettiti in ginocchio davanti a lui e fagli un bel lavoretto di bocca, mentre io gioco con il tuo buchetto!
Mi fa impazzire sentire il maschio grugnire come un maiale mentre gli lavoro il buchetto del culo come piace a me!
Dai, alza bene il culo!”

Mi misi a pecora, con le gambe bene aperte e il culo in fuori, come dovessi farmelo mettere dentro, poi afferrai nuovamente l’uccello di Mario e ripresi a succhiarlo, leccarlo e ingoiarlo con una libidine incontrollata!
Mi piaceva proprio prendere il cazzo in bocca: se non fosse stato così grosso avrei anche potuto fare un pensierino di farmelo mettere dentro!
Mentre mi chiedevo cosa avrei provato nel farmi inculare sentii le mani di Sara posarsi sopra le mie natiche, allargarmele prepotentemente e passare la lingua piatta, come una spatola, più e più volte sopra il buchetto!

Mi aveva fatto sempre morire sentirmi leccare la rosellina, ma il pensiero che quella lingua così calda, così umida, che mi stava accarezzando così dolcemente il buchetto fosse la lingua di mia figlia, mi mandò fuori di testa!

“Sìììì!! Sara, tesoro di papààà… mi piaceee! Sììì, mi piace da morire! Dai, porcellina di papà… dai!!”

Il mio tesoro, incitata dalle mie parole, cominciò a strofinare tutto il viso tre le mie natiche, in su e in giù, in su e in giù!
In questa maniera il mio buchetto veniva strofinato consecutivamente dal mento, poi dalla lingua, e poi dal naso… e viceversa!
Ero fuori di me, ma ancora non avevo provato il massimo!
La porca allargò il più possibile il buchetto e ci appuntò contro la punta del naso e cominciò a strofinarlo velocemente e a spingerlo dentro: sentii il buchetto aprirsi dolcemente e il naso cominciare ad entrare!

Spinsi il culo contro il viso di Sara e sentii il suo naso penetrarmi completamente nel culo!
Mai provata una sensazione del genere!

“Ahhhhhh!!! Cazzooo! Mi stai inculando con il nasooo! Sei una porcaaa! Sìììì, tesoro… una meravigliosa porca!”

Per un po’ seguitò a muovere il naso dentro procurandomi un piacere immenso, poi tolse il viso e si alzò.

“Papà, adesso ti faccio provare un altro piacere: allargati più che puoi il culo con entrambe le mani, imbocca il cazzo di Mario e pompalo senza mani… Mario, prendigli la testa e guidalo nella pompata!”

Eseguimmo le sue indicazioni senza obiettare: imboccai il cazzo di Mario che mi prese la testa e cominciò a muoverla su e giù, mentre io mi afferrai le natiche e le allargai più che potevo.
Sara si mise in piedi dietro di me, alzò lateralmente la gamba destra scosciandosi completamente e accostò la sua fica contro i mio buchetto… e cominciò a strofinarcela sopra: il contatto della sua fica bollente e umida sopra il mio buchetto mi fece trasalire!

Sentivo il suo grilletto duro stuzzicarmi il buchetto: un piacere mai provato, sembrava mia figlia mi stesse inculando con il suo clitoride!
Sentivo i suoi umori, che le colavano dalla fica, bagnarmi il buchetto del culo: un gusto inimmaginabile!
La porca, mentre mi strofinava la fica sul buchetto, mi passava le unghie lungo tutta la schiena, procurandomi dei brividi di piacere,.. mentre io seguitavo a pompare freneticamente il cazzo di Mario e mugolavo come un porco.

"Vedo che ti piace questo servizietto: lo faccio spesso con una mia amica, non solo fica contro culo, ma anche fica e fica... dovreste vederci, sborriamo come cagne!
Ma adesso fate godere anche il mio buchetto: è stato il primo che mi hanno sverginato, è quello che ha lavorato di più nella mia vita di porca ed è quello che mi dà più soddisfazioni!”

La porcellina si mise a pecora e si allargò con entrambe le mano le sue dolci chiappette del culo!
Sara cominciò a contrarre ritmicamente il buchetto del culo: lo allargava e lo stringeva mentre mi fissava sorridente!

"Scommetto che sei felice di avere una figlia così porca, vero? Chissà quanti papà vorrebbero essere al posto tuo, ammirare il culetto della figlia deliziosamente allargato, nella dolce attesa di sentire l'uccello paterno penetrarla fondo, mandando a fanculo tutte queste convenzioni e moralismi del cazzo che vorrebbero impedire a genitori e figli di amarsi liberamente!
Dai! Mi hanno inculata in molti, ma questa per me sarà la madre di tutte le inculate: quella tra padre e figlia!"

Avevo gli occhi di fuori: non riuscivo a togliere lo sguardo da quella fantastica visione, da me tanto desiderata e che ora si presentava in tutta la sua realtà!
Mia figlia Sara, il mio angelo, era davanti a me, in ginocchio con le cosce completamente allargate, mentre si allargava il buco del culo e me lo offriva senza ritegno!

“Papà, quanto hai desiderato questo momento? Allora dai... fottimi il culo! Affondalo forte, mi piace sentirmelo tutto dentro! Dai, porco! Fammi godere con il culo!"

Ero emozionatissimo, mi battevano le tempie, ansimavo come un mantice, il cuore aveva accelerato i battiti!
Fissavo stravolto dalla libidine quel buco del culo che si apriva e si chiudeva, si apriva e si chiudeva, come fosse la boccuccia di un pesce!
Avvicinai la cappella alla rosellina pulsante di mia figlia: avvertii un strana sensazione, come avessi paura di appuntargliela dentro, come temessi di prendere una scossa elettrica!

Ma quando la sentii rivolgersi a Mario incitandolo di scoparla in bocca mentre io le facevo il culo, persi ogni timore: le appuntai la cappella sul buchetto del culo, deliziosamente slabbrato, e diedi una vigorosa spinta all'uccello!
Capii immediatamente che non ci sarebbe stato bisogno di particolari sforzi: fu lo stesso buchetto che si aprì come il bocciolo di una rosa e mi risucchiò il cazzo dentro di se!

Ringraziando Dio me ne ero inculate molte di donne, anche particolarmente zoccole, ma sentirmi risucchiare il cazzo dal buco del culo come fosse una bocca vorace non mi era mai capitato!
L'uccello le scivolò completamente dentro fino ai coglioni, mentre lei emetteva un delizioso gemito di godimento!

"Uhmmm! Sììì! Mio padre è dentro di meee! Cazzo! Cazzo... sto dando il culo a mio padre! Mario, tesoro mio, vieni, dammi il tuo meraviglioso cazzo in bocca! Voglio sentirvi insieme: papà nel culo e tu in bocca!"

Appena Mario le si avvicinò Sara si gettò sopra il suo uccello e cominciò a baciarlo, succhiarlo, morderlo come impazzita!
Io, intanto, l’avevo afferrata per i fianchi e avevo iniziato a fotterle il culo con poderosi affondi!

Il buco del culo, ampiamente dilatato, mi permetteva di effettuare un dentro e fuori veloce e profondo senza incontrare resistenze: era un buchetto ampiamente abituato a farsi sfondare!
Le sue pareti si aprivano dolcemente per permettere all’uccello di entrare dentro completamente fino alle palle, e si stringevano amorevolmente intorno al cazzo, come volessero accarezzarlo, mentre si sfilava dal culo!

Sara era fuori di se dal godimento: dimenava il culo come un’ossessa contro il mio cazzo, mentre si stava letteralmente mangiando il cazzone di Mario!
Io non rispondevo più di me stesso e mi lasciai andare al turpiloquio più spinto!

“Uhmmm! Amore di papà, sei proprio una porcona! Sei la migliore zoccola che abbiamo conosciuto io e Mario! Forse non te ne rendi conto, ma stai dimenando il culo e succhiando il cazzo come una troia d’alto bordo… e hai solo 19 anni!”

"Madonnina santa! Papà, non puoi capire che goduria con due cazzi: uno in culo e uno in bocca! Sto godendo come una troia! Papà, dai il cambio a Mario, mettimi il suo cazzone nel culo: sono sicura che ti eccita vedere il tuo amico che mi sfonda!”

La porca aveva compreso perfettamente i miei desideri!
Dio mio, che meravigliosa puttana!
Mario mi venne vicino, con il suo super cazzo completamente ricoperto della saliva di Sara.
Mi tolsi dal culo: benché lo sfintere fosse completamente dilatato, guardando l'uccello di Mario cominciai a temere per l'incolumità anale di mia figlia.

"Sara, tesoro, sei sicura di poter accogliere l'uccello extra large di Mario?"

Girò il viso verso di me e mi guardò con il classico sorrisetto da zoccola.

"Papà, tu sottovaluti le potenzialità del mio buchino! Il cazzo di Mario è veramente super, ma il mio delizioso buchetto del culo non è affatto da meno! Dalla prima volta che me lo hanno sfondato ho seguito i consigli del mio maestro: tenerlo sempre allenato in modo che le pareti si mantengano sempre elastiche per permette qualsiasi penetrazione!
Dai, mettimelo dentro e gustati come riesco a prenderlo nel culo!"

Afferrai il cazzone di Mario, appuntai la cappella sul buchetto e la spinsi dentro: vidi il buchetto dilatarsi in maniera oscena e inglobare un bel pò di cazzo!
Sara cominciò a mugolare!
Tolsi la mano dall'uccello e guardai Mario.

"Io le allargo il culo, mi eccita da morire tenerglielo aperto, e tu inculala: falla sborrare con il culo!"

Afferrai le natiche di Sara e le allargai più che potevo: Mario spinse il suo uccello che scomparve in un attimo dentro l'intestino di mia figlia che cominciò ad urlare!

“Sììì!!! Cazzooo… sìììì!!! Sono questi i cazzi che mi piacciono! Quelli che mi riempiono completamente il culo e mi fanno sborrare come una cagna! Bravo, Mario, sei un tesoro: mi stai aprendo il culo proprio come piace a me! Rallenta un pochino: se seguiti con questa foga mi fai sborrare! Fammela gustare questa inculata! Dopo faccio entrare papà nella fica, così mi fottete insieme, davanti e di dietro! Uhmmmmm!!! Piano, bastardo, mi sembra di averlo nello stomaco!”

Ma Mario non stava a sentirla: il culetto ampiamente sfondato di Sara invogliava il mio amico ad affondare il suo cazzone senza alcun ritegno.
Quel palo di carne formato Rocco Siffredi stava letteralmente squarciando il buchetto del culo di mia figlia!

Io fissavo estasiato quella oscena penetrazione: tutti i miei desideri, i miei sogni si stavano realizzando!
Stavo vedendo mia figlia, il mio angelo, prenderlo nel culo come una consumata zoccola e poi sarebbe stato il mio turno metterglielo nella fica: Mario nel culo e io nel suo ventre le avremmo procurato quel godimento che ogni femmina di tale nome desidera provare almeno una volta nella vita!
Mentre seguitavo a fissare quel paletto di carne entrare e uscire spudoratamente da quel dolce buchetto, sentii Sara chiamarmi.

“Papà, vieni! Infilati sotto il mio corpo: ti voglio nella fica! Voglio sentirmi stretta tra i vostri corpi! Voglio sentirvi tutti e due dentro di me!”

Mi distesi sul letto supino, davanti a lei, e piano piano scivolai sotto il suo corpo: quando arrivai con il cazzo al livello della fica, lo impugnò, allargò le cosce e se lo infilò dentro!
Mi sembrava di impazzire!
Mi abbracciò e mi strinse forte a lei.

“Dai, papà, fottimi! Fottimi con tutta la passione, la libidine, l’amore che hai per me! Non dovrai più masturbarti e sborrarti in mano fantasticando di chiavarmi! Da adesso potrai avermi quando vuoi e io ti chiederò il cazzo quando voglio!”

Mise il suo viso a contatto del mio, guancia a guancia, con le nostre labbra vicino alle nostre orecchie… per poterci sussurrare frasi d’amore e di sesso!

“Uhmmm! Papà, non avrei mai pensato fosse così eccitante farmi scopare da mio padre! Il tuo cazzo nella fica mi sta mandando in paradiso! Per non parlare di Mario: il suo cazzone nel culo mi sta facendo sborrare!”

Io e Mario avevamo ripreso subito il giusto ritmo: non avevamo dimenticato come fottere in culo e in fica una donna!

"Dai, Mario, come ai bei tempi: anche se è mia figlia, anzi soprattutto perché è mia figlia, sfondiamola!
Ormai Sara è la nostra dolce puttana: non deludiamola!"

Uno entrava e l'altro usciva, uno rimaneva conficcato dentro mentre l'altro fotteva veloce, poi tutti e due fuori e tutti e due dentro: Sara cominciò a sborrare come una troia!

"Papà, sto venendooo! Ancora... tutti e due insieme! Si... così... tutti e due insieme! Madonnina mia! Madonnina miaaaa!! Sto sborrandooo!"

Cominciò a baciarmi, a mordermi e a leccarmi il viso come una cagna, mentre sentivo inondarmi il cazzo dei suoi umori che colavano dalla fica!
Attraverso la membrana che divide la vagina dall'ano sentivo il su e giù del cazzo di Mario che seguitava imperterrito a sfondare il mio amore che, avvinghiata al mio corpo, seguitava a gemere.

"Papà! Sto godendo! Sto godendo! Non fermatevi... è troppo bello!”

Mi rammentai di ciò che mi aveva detto Mario.

"Mario, che dici di riservare alla nostra dolce Sara quel meraviglioso trattamento che hai fatto a quella ragazza insieme a suo padre?"

"Uhmmmm! Davvero vuoi? Tutti e due in fica?"

Guardai mia figlia negli occhi.
"Amore, hai sentito? Ci vuoi tutti e due in fica?"

"Sì! Sì! Tutto... tutto! Fatemi tutto!"

"Mario, hai sentito il nostro amore? Vuole tutto! Dai, ficcaglielo nella fica!”

Mi fermai e cercai di allargare più che potevo la fica di mia figlia, per facilitare l’ingresso nel suo ventre anche del cazzo di Mario.
Sentii la sua cappella strusciare delicatamente sopra il mio uccello: lentamente stava guadagnando terreno dentro la fica di Sara, già pienamente occupata dalla mia verga!
La mia dolce porcellina si era avvinghiata al mio corpo, aveva incollato le sue labbra contro le mie e ansimava come una maiala!
Con i suoi continui mugolii accompagnava le spinte di Mario dentro di lei.

“Uhmmm!... Uhmmm!... Uhmmm!!!...”

Riuscivo a percepire come le pareti vaginali si stessero dilatando in maniera mostruosa per permettere l’ingresso del secondo cazzo!
Sentii l’uccello di Mario in stretto contatto con il mio: il mio amico, con dolcezza, ma determinazione, era riuscito a infilarglielo insieme al mio!
Quando Sara si rese conto che anche il secondo cazzo aveva preso possesso della sua fica, emise un lunghissimo gemito di godimento.

“Uhmmmmmmm!!!!”

Sentii le sue unghie conficcarsi nella mia schiena, mentre gli spasmi violenti della sua fica intorno al mio cazzo mi fecero capire come il mio angelo stesse sborrando!
Sara stava avendo un meraviglioso orgasmo ano-vaginale!

Le nostre bocche rimasero incollate: seguitammo a gemere, grugnire, mugolare, bocca a bocca, lingua contro lingua… le nostre labbra non volevano saperne di staccarsi!
Io non riuscivo a muovermi: ci pensò Mario al posto mio!
Inferse quattro o cinque affondi nella fica di Sara da farla impazzire!
Sollevò il viso, spalancò la bocca ed emise un urlo disumano.

“Sììììììììììììììììììììì……… sìììììììììììììì….. Mariooooo, sfondami la fregnaa… che sto sborrando ancoraaaa!!!!”

Il mio angelo ebbe un secondo consecutivo orgasmo, più devastante del primo: sentii inondarmi il ventre di un liquido bollente!
La porca mi stava pisciando addosso!
Gli affondi del cazzone di Mario le avevano stimolato la vescica e lei non era riuscita a trattenersi… e si lasciò completamente andare!

“Uhmmm!!! Madonnina mia! Sborro e piscio… sborro e piscio! Con due cazzi nella ficaaaa!!!”

Sentii la sua fica contrarsi: le pareti interne della sua vagina aderivano al mio cazzo come una seconda pelle, il mio cazzo sembrava fosse intrappolato come in una morsa!
Non ce la feci più: il mio cazzò cominciò ad eruttare sborra dentro la fica di mia figlia, che mostrò subito il suo completo gradimento!

“Papà… papà… angelo mio… mi stai sborrando nella fica! Uhmmm, sììì, stai sborrando nella fica di tua figlia! Sì! Sì! Così… cosìììììì… dammela tuttaaaaa! Mariooo, anche tu!!! Unisciti a papààà! Vienimi dentro anche tu! Tutti e due… sborratemi insieme… tutti e due!”

“Con vero piacere, tesoro!” rispose Mario.

Sentii il suo uccello scivolare sopra il mio velocemente, finché anche lui non raggiunse il suo più che meritato orgasmo, svuotandosi completamente nella vagina di Sara!

Rimanemmo tutti e tre avvinghiati in un unico abbraccio, con Sara dolcemente compressa tra me e Mario.

I miei desideri su di lei erano stati esauditi oltre ogni più rosea aspettativa, ma mi sarebbe tanto piaciuto sapere chi fosse stata quell'anima benedetta che l'aveva resa così dolcemente troia... per poterlo ringraziare dell'opera compiuta!!!


Attendo commenti da padri con gli stessi desideri… irrealizzati… o realizzati!

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