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Mia madre è una troia - 1


di sweetshy82
30.01.2012    |    207.518    |    8 8.9
"Continuarono ancora per un po’..."
Mi chiamo Roberto e ho 18 anni. Vivo una città in provincia di Bari. Sono figlio unico, mio padre, Franco, ha 45 anni, è un rappresentante. Mia madre, Mina, ha 39 anni ed è casalinga. Lei ha un bel fisico, snello, una terza di seno, insomma è una gran bella donna.
La mia vita era tranquilla, ero un ragazzo che ogni genitore voleva avere; non avevo dato mai un dispiacere, ero un studente con ottimi risultati.
Frequentando l’ultimo anno di scuola superiore, non so come mai, iniziai a cambiare un po’; saranno state le compagnie, sarà stato che stavo crescendo, ma iniziai a fare cose che non avevo mai fatto. Facevo assenza a scuola, i cosiddetti bolli, i miei voti iniziarono a calare.
Il primo quadrimestre, i miei genitori, incontrandosi con i miei insegnanti, vennero a conoscere tutto ciò e potete immaginare come fu la loro reazione: mi misero in “punizione”, mi vietarono di uscire la sera, mi sequestrarono la playstation e molto altro.
Mio padre per via del suo lavoro, cinque giorni su sette, era fuori casa. Mia madre passava il suo tempo svolgendo le solite faccende domestiche o almeno così credevo.
Dopo un paio di settimane dalla sfuriata dei miei, un lunedì sera, sentii mia madre che parlava con mio padre al cellulare e gli diceva che l’indomani mattina, sarebbe andata con una sua amica al centro commerciale e che avrebbe passato l’intera giornata lì. In quel momento decisi che avrei fatto bollo a scuola, erano due settimane che non saltavo un giorno.
La mattina seguente salutai mia madre e andai, si fa per dire, a scuola. Lei mi disse che verso le nove sarebbe andata via, che non tornava per pranzo e che mi aveva lasciato un piatto di pasta nel microonde.
Verso le nove e un quarto provai a chiamare a casa per vedere se mia madre se ne fosse andata, il telefono squillava ma nessuno rispose. Ritornai a casa, lanciai lo zaino per terra e mi buttai sul letto.
Stavo dormendo, quando fui svegliato dal rumore delle chiavi della porta. Vidi l’ora ed erano le dieci meno un quarto. Pensai subito “cazzo, e ora?”, era mia madre, stava borbottando qualcosa.
Non sapevo cosa fare, rimanere in camera sperando che non si accorgeva di me e che riusciva presto, o avvisarla che ero lì.
Mentre riflettevo a cosa fare, le squillò il cellulare.
Mina: “Pronto?” – “Non potevi avvisarmi prima? Mi hai fatto aspettare come una scema” – “Si, si, sempre le solite scuse” – “Si, sono sola a casa, mio figlio è a scuola e mio marito rientra venerdì” – “No dai, no qui a casa mia” – “Va bene dai, ti aspetto”.
Ma con chi stava parlando mia madre? In quel momento non riuscivo a capire questa conversazione con la sua amica.
Passarono dieci minuti e suonarono alla porta. Mia madre andò ad aprire e sentii la voce di un uomo che disse: “Ciao tesoro”
Ciao tesoro? Ma chi cazzo era quest’uomo?
Mina: “Si, si tesoro…”
“Lo sai che quando fai così, sei ancora più sexy?”
Mina. “Sei sempre il solito”
Sentii i loro passi che si avvicinavano, sbirciai dalla serratura e li vidi andare nella camera da letto.
Dopo qualche secondo, aprii pian piano, senza far rumore, la porta della mia camera e mi avvicinai alla stanza da letto.
I miei occhi non potevano credere a quello che vedevano: mia madre aveva una relazione con un altro uomo. Lui non lo conoscevo.
Lui si era già affondato sui seni di mia madre, li stava baciando e succhiando, mentre con una mano era già sotto la gonna alzata, nelle mutandine.
Non passò molto tempo, che i due erano nudi. Lei lo spinse sul letto e iniziò a succhiarglielo.
Non riuscivo a credere ai miei occhi: mia madre che faceva le corna a mio padre.
In quel momento avrei voluto entrare e gridargli che era una stronza, una puttana; ma non riuscivo a muovermi, ero nello stesso tempo incazzato ma soprattutto eccitato da quella scena. Il mio cazzo si indurì subito. A sentire i gemiti di lui, mia madre doveva essere una bravissima pompinara.
Quasi senza rendermene conto presi il mio cellulare dalla tasca,tolsi la suoneria e iniziai a riprendere tutto.
Dopo un po’, lei fini si succhiarglielo, si mise sopra, se lo infilò dentro e iniziò a cavalcarlo.
Non avevo mai visto mia madre sotto questa veste, come credo tutti i miei coetanei, mi facevano impazzire le cosiddette mature, le milf, alcune mamme dei miei amici, ma non avevo mai pensato a mia madre così.
Mia madre emise un urlo e raggiunse l’orgasmo. Lui la fece alzare da sopra, la fece mettere alla pecorina e iniziò a penetrarla.
Ad un tratto squillò il cellulare di mia madre, fece smettere il suo amante di scoparla e prese il telefono.
Era mio padre, disse al suo amico di non parlare e di fare silenzio.
Mina: “Pronto? Ciao amore, come stai?” – “Io sto bene, sono giro per negozi”
Nel frattempo si era stesa sul letto.
“E il lavoro come va?” – “Quando torni allora a casa?”
Il porco del suo amante non riusciva ad aspettare la fine della chiamata, si mise su di lei e iniziò pian piano a penetrarla. Mia madre cercò di dirgli con i gesti di fermarsi, di aspettare un attimo, ma non si fermò.
“Quindi anticipi venerdì? I vengo a prendere dall’aeroporto” – “Ok, amore. Ci sentiamo più tardi.” – “Mi manchi, ti amo”
Che zoccola, mentre dice che lo ama gli mette le corna.
Continuarono ancora per un po’. Poi lui sfilò il suo membro da lei e gli arrivò sui seni e sulla faccia.
Spensi il cellulare e senza far rumore, uscii dalla casa.
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