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Mia sorella me lo mette nel........


di cris35
04.07.2012    |    79.519    |    1 6.8
"Sono un uomo morto… Vi scrivo questo racconto da un convento sperso in mezzo ai monti, dopo quel pomeriggio ho avuto la “Chiamata” del Signore, la settimana..."
Io sono la persona meno adatta a raccontarvi questa storia, perché sono coinvolto in quanto accaduto e rischio di non essere obiettivo, comunque cercherò di non farmi influenzare dai sentimenti, quindi se mi scapperà qualche giudizio siate clementi con me, alla fine sono la parte lesa di tutto questo…
Si parla di qualche anno fa, il 2006 per la precisione, siamo in estate e c’è la finale del campionato del mondo di calcio, a casa siamo io, mia sorella Angelica che ha 16 anni, uno meno di me, i nostri genitori e il cane. Io e mio papà siamo due tifosi sfegatati di calcio, abbiamo l’abbonamento allo stadio e non ci lasciamo scappare nemmeno una partita giocata in casa, siamo molto affiatati anche perché abbiamo 20 anni giusti di differenza, sembriamo più fratelli che altro, le donne di casa invece non vedono bene questa nostra passione ma sopportano in ogni caso, sono due sportive anche loro e quindi capiscono la nostra passione, anche se loro preferiscono il volley.
Eravamo a casa a guardare la partita, io e papà in divano, birra ghiacciata e libero sfogo al linguaggio, le donne invece un po’ più defilate ma comunque presenti a rimproverarci ogni qual volta partiva una bestemmia da me o da papà…
Sappiamo tutti com’è andata a finire la partita, inutile ricordare la gioia per la coppa vinta,i festeggiamenti e le bevute che ci siamo fatti quella sera, siamo usciti a festeggiare con la macchine, ci siamo uniti al corteo che in città si è formato spontaneamente e che ha paralizzato il centro, siamo tornati a casa alle due di notte in stati pietosi, a fatica a far le scale e con i fumi dell’alcool che ci annebbiavano la vista, neanche la forza di arrivare in camera, mi butto letteralmente in divano e decido di dormire li, troppa fatica fare i 5 passi che i separano dalla camera che condivido con “Ange”, quindi decido di svenire in sala e buonanotte a tutti!!!
Solo che alle 4 di mattina ho dovuto fare i conti con la birra bevuta, non riuscivo più a tenermi, dovevo correre al bagno, ma fare il corridoio è stata un’autentica impresa, la testa girava vorticosamente, la casa girava tutt’attorno a me, l’orientamento è andato a farsi benedire subito, entro in cucina, esco e riprovo ad andare in bagno, lo trovo finalmente, non accendo la luce, cerco di non fare rumore, finalmente mi libero dei litri di birra che ho dentro, quando ad un certo punto…
“che cazzo è sta roba, piove???”
“oh cazzo, papà scusa!!!”
Risultato, io faccio pipì dentro alla vasca e mio papà invece la vasca la stava usando per dormire, dopo uno pseudo rimprovero, scoppiamo a ridere tutti e due ubriachi più di prima, si accende la luce e la scena che si presenta agli occhi di mia mamma dev’essere quantomeno surreale
“con voi facciamo i conti domani, adesso vedete di sistemare e lavarvi, siete fortunati che non vi sbatto fuori di casa seduta stante!!!!”
Il tono della sua voce non lasciava presagire niente di buono, ho sperato che la notte placasse un po’ la sua ira, e fortunatamente così è stato.
Il giorno dopo io e papà sembravamo due agnellini, ubbidienti e umili, non dicevamo di no a nessuna richiesta, anche perché quando la mamma si arrabbiava erano dolori per tutti!!! La giornata è scorsa tranquilla, gran mal di testa, gran caldo, neanche l’aria condizionata riusciva a ristorarci, per cui tutto il giorno in divano con le persiane a far penombra e cercare di riposare
“Bro! Che hai combinato stanotte? Ho sentito un gran casino ma sai che quando si alza mamma è meglio che me ne stia per i fatti miei, ti va di raccontarmi?”
Questa è l’acida di mia sorella che viene a frantumarmi i maroni, come se non sapesse cos’è successo, io con la pezzetta bagnata di acqua fredda sulla fronte, cerco di rispondere in modo gentile e garbato, sapendo che se esagero poi la streghetta va a batter cassa dalla mamma e vista la nottata è meglio stare calmi….
“Senti Ange, te lo dico gentilmente, vedi di non triturarmi i coglioni che ho mal di testa, sparisci dalla mia vista e fatti un secchio di cazzi tuoi!!!”
Sono stato piuttosto gentile, vero?
Tempo zero arriva la ciabatta di mamma giusto li, volando mi prende in pieno in mezzo alle gambe, un dolore allucinante, inaspettata mossa che mi ha fatto vedere le stelle, altro che la balla di stanotte, tra un po’ perdo i sensi, un male cane!!!!
Il fatto di essere stato bocciato a scuola quell’anno, ha fatto in modo di mettermi in una posizione di debito nei confronti dei miei genitori, quindi per tutta l’estate niente motorino, niente spiaggia con gli amici, niente divertimenti, ero una iena ma me l’ero cercata, volevo sfogare tutta la mia rabbia contro mia sorella ma era un’arma a doppio taglio, la strega andava da mamma che puntualmente tornava da me mi cazziava, ero entrato in un circolo vizioso dal quale non riuscivo a venire fuori, mio papà era divertito da tutto questo però stava dalla parte di mamma, in barba al rapporto che ci legava…
L’estate era ormai passata, la scuola stava per cominciare e la vita anche, la mamma aveva allentato un po’ la morsa, ho ricominciato ad uscire qualche volta con gli amici, poi i primi risultati scolastici hanno fatto in modo che i miei mi lasciassero un po’ più di libertà, cominciavo a portare a casa dei bei voti, mi ero finalmente messo in testa di studiare e si vedevano i risultati, solo che…
Covavo dentro di me una piccola vendetta, volevo fargliela pagare a mia sorella, rea del fatto che gran parte delle punizioni che ho patito erano causa sua, ho aspettato solo che si presentasse l’occasione giusta, anche perché volevo farla apparire agli occhi di mamma come la strega che in realtà è e non come l’angioletto che lei pensa di avere in casa….
Passa anche l’inverno, noi cresciamo di un anno, il mio piano sta prendendo forma un po’ alla volta ma i tempi non sono ancora maturi…
Mia sorella sta assieme ad uno dai tempi delle medie, danno l’idea di essere una di quelle coppie che staranno sempre insieme, sono vomitevolmente carini nel loro stare assieme, ho sempre avuto l’impressione che il loro sia più un amore platonico che fisico, non li ho mai visti baciarsi, ma, come si dice, la ruota della fortuna gira sempre, e prima o poi….
Rientro a casa a metà pomeriggio per prendere il cellulare che avevo dimenticato, convinto che non ci sia nessuno, ma trovo la porta di casa chiusa senza giri di chiave, entro furtivamente pensando che ci potesse essere qualche ladro visto che i miei genitori erano al lavoro e mia sorella doveva essere da un’amica a studiare, appunto, mia sorella, vedo la porta della cameretta socchiusa e sento dei piccoli lamenti, mi avvicino senza far rumore, quello che mi si presenta davanti ha per me dell’incredibile, Angelica è li che fa l’amore col suo fidanzatino, sono nudi e fanno una certa tristezza, a conferma delle mie idee, lei sotto e lui sopra in posizione da missionario, sono bruttini da vedere, non si agitano, non sudano, sembrano due robot, che schifo!!!!!
L’occasione fa l’uomo ladro e la tecnologia fa il fratello regista, prendo il telefonino e inizio a registrare questo pietoso spettacolo, giusto un paio di minuti, poi sparisco così come sono entrato, avevo una prova inconfutabile che mia sorella non era la santarellina che diceva di essere, e mi sarei preso la mia rivincita, ma si sa, l’uomo non è furbo come vuol far credere, e invece di andare da mamma ho deciso di ricattare prima mia sorella, col risultato che segue…
“Ange, ti devo far vedere una cosa” e le mostro il video che ho girato al pomeriggio
“sei un porco schifoso!!! Non dirlo alla mamma altrimenti fai una brutta fine!!!!”
“calmati, calmati, non abbiamo fretta, ne possiamo discutere se vuoi….” E lascio la frase sospesa…
Mia sorella che non è stupida coglie la palla al balzo
“sentiamo, cosa vuoi per cancellare il filmino e dimenticare dell’accaduto?”
“Diciamo che vorrei un po’ di collaborazione da parte tua, intanto dovrai essere più gentile ed evitare di mettermi in cattiva luce con mamma”
“E poi?”
“ E poi….immagina in po’ sorellina, cosa potrei mai volere? “
Facendo la finta tonta mi chiede cosa mai potessi volere da lei oltre a quello che le avevo chiesto, la mia risposta non ha tardato ad arrivare, un bel rigonfiamento sotto la cintura dei pantaloni!!! La situazione mi stava eccitando, anche se non avevo previsto questo genere di “servizio”, ma la natura fa brutti scherzi e con il cazzo non è che possiamo ragionare poi molto noi maschietti…
“ok, ti accontenti di una sega?”
“per iniziare potrebbe andar bene” rispondo sempre più eccitato
Mia sorella si avvicina mi slaccia la cintura, apre la patta e tira giù pantaloni e slip, mi guarda con fare disgustato e un po’ titubante inizia a masturbarmi, al sua manina calda cinge il mio pene con fare un po0 svogliato, ma comunque il suo movimento mi eccita, e sarà stata la voglia arretrata che avevo, sarà stata la situazione incestuosa, dopo un paio di minuti vengo.
“per adesso va bene così, domani che mamma e papà sono fuori fino a sera voglio qual cosina in più”
“sei un porco schifoso, questa me la pagherai cara!!”
“intanto vedi di saldare il debito tu, poi ne riparleremo!!”
e con questa frase mi sistemo e la saluto e me ne vado per la mia strada
Arriva il pomeriggio dopo, la mattina l’ho passata a pensare a cosa avrei potuto fare con mia sorella, avevamo tutto il giorno libero!!!
Angelica era in camera, io entro e la trovo sotto le coperte, ha negli occhi una strana luce, quella luce che ho scoperto essere la luce del “adesso vieni e poi vedrai cosa ti succederà piccolo stupido”, intanto non ci penso due volte e mi spoglio prima di mettermi sotto le coperte con lei, mentre le alzo per coricarmi, scopro che mia sorella è già nuda anche lei, mi prende per l’uccello e mi tira a se, non mi lascia neanche realizzare cosa sta succedendo che mi ritrovo che stiamo scopando, la passione che ci sta mettendo mi travolge, non riesco a controllare più la situazione, mi lascio trasportare dal desiderio di possederla, e quando lei capisce la mia intenzione, si mette a pecorina e mi invita a prenderla dietro, mi offre il suo fiorellino immacolato, il frutto del peccato, io non ci capisco più niente, senza pensare di poterle far male le pianto il mio uccello nel sedere, Angelica caccia un urlo terrificante, la porta si apre e….sono un uomo morto…
Vi scrivo questo racconto da un convento sperso in mezzo ai monti, dopo quel pomeriggio ho avuto la “Chiamata” del Signore, la settimana prossima prenderò i voti, diventerò Fra Augusto, questa è la mia confessione, dovevo liberarmi di questo peso, grazie per avermi ascoltato e se potete non giudicatemi ma perdonatemi….

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