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Non è mai troppo tardi - 8


di bird2012
26.09.2015    |    27.032    |    8 2.8
"Con tua figlia lo facciamo spesso: abbiamo raggiunto un tale affiatamento che riusciamo a sborrare insieme, fica contro fica, grillo contro grillo e ti..."
NON E’ MAI TROPPO TARDI

Cap. 8



Il pensiero che mia figlia avesse lesbicato con Gianna mi mandava il sangue in testa: me le immaginavo ognuna con la bocca sopra la fica dell’altra!

“Ti piace fare sesso con Claudia?” chiesi a Gianna.

“Da morire! Le ho insegnato in maniera approfondita, nei minimi particolari, come far godere una donna e lei ha imparato subito: è una porcellina senza pari! E’ diventata una stupenda bisex, golosa di cazzo e di fica! Non conosce limiti nel piacere!”

Durante tutto il racconto di Gianna, eravamo rimaste ognuna con la mano sopra il seno dell’altra, ad accarezzarlo, a mungerlo delicatamente, a strizzarne i capezzoli.
Eravamo in uno stato pietoso: eccitate da morire.
All’improvviso tolse la sua mano dal mio seno e la posò sopra la mia coscia: cominciò ad accarezzarla con una dolcezza che mi fece fremere.

“Olga, scusa, ma non posso farne a meno: sei troppo bella e desiderabile! Voglio iniziarti ai piaceri tra donne, come ho iniziato tua figlia… poi ci ameremo tutte e tre insieme! E’ da quando i tuoi figli mi hanno parlato di te che ho un forte desiderio di sentire il calore e il sapore della tua fica! Ti voglio, tesoro… ti voglio!”

Sentirmi dire da Gianna che ero bella e desiderabile e che mi voleva mi fece sciogliere.
Grazie ai miei figli non ero più quella di quindici giorni prima, ora ero diventata spudorata.
Non risposi alla sua proposta indecente, ricambiai il suo sguardo, le sorrisi... e cominciai lentamente ad aprire le gambe!
Guardava sbalordita le mie cosce allargarsi: non si aspettava certo quella mia improvvisa e svergognata offerta.
Sentii il suo respiro farsi affannato.

“Olga, Dio santo! Mi stai aprendo le tue gambe! Quando una donna apre le cosce è un eloquente invito al piacere! Tesoro mio, ma allora anche tu mi desideri?” mi sussurrò dolcemente.

“Tu che ne pensi? Se fai salire la tua mano lungo la coscia avrai una dolce conferma!”

La porca accolse subito il mio invito: cominciò a far scivolare il palmo della mano sopra la mia gamba... più lo sentivo salire accarezzandomi la carne, più io aprivo le gambe.
Quando sentii che la mano stava per arrivare alla dolce destinazione mi scosciai completamente e le spinsi la fica contro: appena le punte delle dita sfiorarono le mie mutandine la porca afferrò tutta la mia fica con la mano aperta e la strinse con forza.
Uhmmm! Stupendo! Claudia aveva ragione: Gianna sapeva bene come far godere la fica!
Chiusi gli occhi e mi abbandonai sullo schienale del divano, scosciandomi più che potevo, per gustarmi quella presa deliziosa della mia fica!

“Puttana! Sei una dolce puttana! Dai, cazzo… strizzami la fica, falle uscire fuori tutto il miele!”

Gianna seguitò a stringermi sempre di più la fica con il palmo della mano… ero fuori di testa, ma volevo di più!

“Non hai detto che vuoi iniziarmi come hai fatto con Claudia? Cosa aspetti?”

Mi prese per la mano.

“Vieni tesoro andiamo sul letto! Ti ho fatto venire perché mi ti voglio godere da sola, senza maschietti intorno che occupino la tua fica!”

Entrati nella sua stanza da letto rimasi basita e sentii aumentarmi l'eccitazione: tutte le pareti erano ricoperte da specchi e il letto era ben più grande delle solite due piazze!

“Stupendo! E' proprio una stanza che invita al peccato!” esclamai.

Mi venne dietro, mi abbracciò circondandomi con le braccia, una mano sul seno e l’altra sulla fica, mi attirò contro di lei e prese a strusciarmi la fica sul culo, mentre la sua bocca aveva iniziato a baciarmi il collo e le guance.

“Sono contenta ti piaccia: è qui dentro, sopra quel letto, che scopo con mio figlio e con i tuoi figli! E tu sarai la benvenuta in mezzo a noi!”

Le sue parole ed il suo corpo stretto al mio mi stavano facendo eccitare come una porca!
Mi girai di fronte a lei, l'abbracciai e la baciai in bocca: le nostre lingue si cercavano vogliose di baci perversi e depravati!
Eravamo ancora vestite, ma sentivamo i nostri corpi bollenti dall'eccitazione anche attraverso la stoffa.

Sempre con le bocche incollate cominciammo a spogliarci reciprocamente: quando fummo nude mi trascinò su letto e mi venne sopra con tutto il suo corpo nudo.
Incollammo i nostri corpi in un abbraccio lesbico e passionale.
Incrociammo le nostre gambe, le fiche contro le nostre cosce.
Come comandate da un unico segnale ognuna afferrò le natiche dall'altra per attirarla contro di lei: sentii gli umori della sua fica colarmi lungo la coscia.

“Dio quanto sei porca, la tua fica mi sta bagnando la coscia, mi stai pisciando addosso!”

“No tesoro, è il mio piacere, lo stesso che tra poco sentirai colare sopra la tua fica!”

Si alzò, si mise in ginocchio davanti ame, mi sollevò una gamba e incrociò le sue cosce con le mie: sentii la sua fica calda e umida a contatto con la mia!
Abbracciò contro il suo seno la mia gamba sollevata e cominciò a strofinare la sua fica contro la mia: cominciai a mugolare di piacere!

“Uhmmm! Cazzo che gusto! Gianna… mi piace… mi piace!”

“Lo so, tesoro, anche a me piace da morire strofinare la fica contro quella della mia amante.
Con tua figlia lo facciamo spesso: abbiamo raggiunto un tale affiatamento che riusciamo a sborrare insieme, fica contro fica, grillo contro grillo e ti assicuro che è un godimento celestiale!
Quando siamo particolarmente in vena di porcate, seguitando a strofinarle anche dopo raggiunto l’orgasmo, riusciamo a pisciare ognuna sopra la fica dell’altra!
Detto così potrebbe dare fastidio, ma credimi, è un vero piacere scambiarci quel getto bollente che ci colpisce le fiche…. una vera goduria!”

Intanto seguitava a muovere il bacino e a strofinare la sua fica contro la mia: aveva ragione, sentivo montare l’orgasmo!

“Cazzo… dai… puttana! Sento il tuo grilletto contro il mio! Dai, fammi sborrare!”

La puttana si fermò!

“No, tesoro, è ancora presto! Devo farti provare altri piaceri!”

Si staccò e si distese davanti alle mie gambe larghe.

“Olga, allargati la fica più che puoi, aprimela tutta!”

Così feci: la porca prese un seno con entrambe le mani, lo strinse per indurirne la punta e cominciò a strofinarlo lungo tutta la fessura… dalla vagina al clito: credevo di impazzire!
Sentivo quel capezzolo duro percorrere tutta la fica… una meraviglia!
Dopo un po’ di sfregamenti si fermò davanti la vagina e spinse il seno: sentii il capezzolo entrarmi dentro… cominciai a gemere!

“Dio santo! Scopami… si… puttana, scopami con il capezzolo in fica! Dai… cazzo… dai… fammi sborrareee!”

La figlia di puttana si fermò ancora.

“No, tesoro, è ancora presto! Vieni, mettiti a pecora, alza il culo, e allargati al massimo le natiche: adesso voglio deliziarti anche il buchetto del culo!”

Ero fuori di testa, non capivo più niente!
Mi misi in posizione: la porca fece al mio buchetto del culo lo stesso servizio che aveva dedicato alla fica!
Sentire quella mammella calda e soda strofinata lungo tutto lo spacco del culo mi mandava in estasi.
Dopo una lunga strusciata sentii il suo duro capezzolo vellicarmi il buchetto del culo: cominciò a titillarlo e a stuzzicarlo… un gusto da non credere.
Cominciai a implorarla di farmi sborrare, ma lei non mi ascoltava!

“Zitta! Sborrerai dopo! Adesso allargati questo buco di culo, aprilo al massimo che ti voglio inculare!”

Lo aprii più che potevo: volevo sentirmi il capezzolo nel culo!
La porca cominciò a spingerlo con forza dentro: sentii la sua calda mammella tra le natiche e il capezzolo infilato nel buchetto… da morire dal piacere!

“Si… si… inculami… inculami!”

Cominciò a muovere per un po’ il capezzolo dentro il buco, poi si fermò di nuovo!

“Tieniti ancora il culo aperto, puttana… senti che bel servizietto ti fa Gianna!”

Alzò una gamba e posò la sua fica contro il mio buchetto del culo… e cominciò a strofinarcela sopra: Dio santo che gusto… sentivo il suo duro grilletto stuzzicarmi piacevolmente la rosellina! Prima il seno, ora la fica… Gianna stava deliziando il mio buchetto del culo in maniera sublime!

“Gianna, tesoro, mi stai facendo impazzire, ma ti prego, anche io voglio farti godere!”

“E allora dai, troia, leccami un po’ la fica! Rimani a pecora, come le puttane, che ti metto la fica in bocca: voglio che impari bene… così ci divertiremo io, te e tua figlia!”

Si adagiò sul letto, aprì le gambe e scivolò lungo il letto fino a mettere il suo ventre al livello della mia bocca: posai le labbra sopra la sua fica e cominciai a leccarla come un’invasata!
Cominciò ad accarezzarmi sensualmente i capelli, mentre prese ad incitarmi.

“Hanno ragione i tuoi amati figlioli: sei diventata una vera puttana! Dai… brava… leccami anche il buchetto del culo! Dai, tesoro, che questa sera godrai come mai in vita tua!”

Feci del mio meglio per farla godere: succhiavo, leccavo, mordevo… era un piacere indicibile sentirmi quella fica calda e piena di umori contro le labbra!

Mentre ero tutta presa a far godere la fica di Gianna, sentii una voce a me molto cara.

“Ehi, fratellone, guarda mamma come si è integrata bene tra le cosce di Gianna! Chi lo avrebbe mai detto: solo quindici giorni fa sarebbe stato impensabile vederla leccare una fica con tanta passione!
Guarda come sono belle, due meravigliose porcelline! Già mi stanno facendo tirare la fica!”

Riconobbi subito la voce di Claudia, il mio amore di figlia, ma poi sentii anche la voce di mio figlio.

“Hai ragione sorellina, mamma è diventata una stupenda porca! Guarda come è provocante in quella posizione a pecora: è già pronta per farselo mettere nel culo!”

Girai la testa verso la porta e li vidi: tutti e tre nudi e sorridenti!
Alex e Tony con i loro splendidi cazzi in mano, completamente eretti, Claudia, in mezzo a loro, con indosso uno strap-on dalle ragguardevoli dimensioni.
Non spostai di un centimetro la mia posizione: a pecora con il viso tra le cosce della mia amante lesbica.
Ricambiai il loro sorriso.

“Siete tre figli di puttana, anzi quattro poiché ci metto anche Gianna: mi avete attirato in un tranello, vi state approfittando della mia debolezza!”

Intervenne Claudia.

“No, mamma, abbiamo solo voluto farti una sorpresa sperando tu l'abbia gradita!”

“Tesoro, dovresti aver capito che ormai sono queste le sorprese che preferisco!”

Mi alzai dal letto e mi diressi verso di loro, mi venne incontro Tony.

“Benvenuta a bordo, tesoro! La ciurma è pronta ad accoglierti nel migliore dei modi!”

Mi abbracciò e mi baciò infilandomi subito la lingua in bocca, mentre il cazzo, già completamente eretto, si insinuò piacevolmente tra le mie cosce.
Strinsi le gambe per gustarmi il calore e la durezza di quella meravigliosa verga, mentre ricambiai con passione il suo bacio.
Sentii la voce di Gianna.

“Ragazzi è tutta vostra: ve l’ho preparata bene, sia nella fica che nel culo, adesso fatela divertire! E’ eccitata al massimo, più di una volta è stata quasi per sborrare, ma sono riuscita a bloccare il suo orgasmo! Forza, ragazzi, oggi deve essere la festa di Olga, trattatela come merita: fatele sentire cosa si prova ad avere gli uccelli di due baldi giovani davanti e dietro.

Io intanto mi diverto con la mia dolce Claudia: spero ad Olga non dispiaccia, ma ormai la considero la mia seconda figlia!
Dopo verremo anche noi due a darvi man forte.”

Intervenne Claudia.

“Tony, dai, pensa subito a mamma: ha certamente voglia di conoscere un cazzo nuovo! Cominciate a prendere reciproca conoscenza dei vostri corpi!”

Andammo sul letto, vicino a Gianna, e Alex si distese subito davanti a me con il cazzo a portata di bocca.
Sentii Tony salire sul letto e venirmi dietro: il porco puntò subito il buchetto del culo!
Diedi subito due o tre sculettate per dimostrare il mio gradimento.

“Vedo che i miei adorati figlioli ti hanno messo a parte dei miei gusti: ormai il mio più piacevole passatempo sarà quello di farmi inculare mentre con la bocca delizio una fica o un cazzo!
Dai tesoro, vai tranquillo, il culetto me lo ha già amorevolmente sfondato mio figlio!”

Mentre Tony si preparava a sfondarmi, afferrai il cazzo di mio figlio con entrambe le mani, gli tirai giù tutta la pelle per scoprire completamente la cappella rosso fuoco e gonfia dall'eccitazione.

Cominciai a leccarla e succhiarla con ingordigia, mentre sentivo Tony profanarmi il culo per la seconda volta, ma ormai i muscoli anali erano pronti a distendersi per ricevere un cazzo.
Tony me lo infilò con dolcezza: dopo aver introdotto la cappella nel buchino, impresse al cazzo una spinta lenta e decisa.
Bastarono pochi secondi per sentirmi il suo cazzone completamente nel culo.

“Dio santo, Tony, anche il tuo cazzo non scherza! Tra te e mio figlio avete due cazzi uno meglio dell'altro!” esclamai.

Sentii un lungo gemito da parte di Gianna.
La porca si era messa a pecora accanto a me e Claudia se la stava inculando con lo strap-on.

“Brava angelo mio, oggi i nostri due amati cazzi sono occupati a dare piacere ai buchetti di tua madre per cui dobbiamo accontentarci dello strap-on, almeno per ora! Poi lo faremo provare anche a tua madre: faremo a turno, mentre una si gode i due cazzi le altre due giocheranno con lo strap-on!
Ma ora che ci penso mi sta venendo in mente anche un'altra piacevole soluzione!
Ma ora pensiamo a noi: forza, tesoro, aprimi il culetto come piace a me!”

Cominciò una frenetica danza sessuale.
I nostri cinque corpi erano in stretto contatto e ognuno poteva avere la possibilità di partecipare al piacere degli altri.
Claudia, sempre più porca, mentre inculava Gianna si stava slinguando con Tony che a sua volta stava inculando me!

Gianna, a sua volta, mentre lo prendeva nel culo, aveva avvicinato la bocca a quella di Alex, che stava sdraiato a godersi il mio pompino, e avevano iniziato a scambiarsi furiosi lingua in bocca.
Io mi trovavo in una situazione invidiabile: il cazzo di Tony nel culo e quello di mio figlio in bocca.
Fu Gianna ad indicarci di cambiare posizione.

“Olga, non pensi di averlo spompinato abbastanza tuo figlio? Quando si hanno due cazzi a disposizione, è contro ogni regola del saper godere non infilarseli uno in fica e uno in culo!
Dai tesoro, che aspetti, facci vedere come ti fai fottere davanti e dietro!”

Lasciai l'uccello di Alex che cominciò a scivolare con il corpo sotto di me finché non arrivò con il cazzo a portata di fica.
Tony si sfilò quasi completamente per fare spazio: impugnai l'uccello di Alex e senza tentennamenti me lo infilai dentro, ondeggiai il ventre per assestarlo bene e abbracciai mio figlio con passione.

“Alex, tesoro mio, adesso sono una donna veramente completa… e di questo devo ringraziare te e tua sorella!”

Mi avvinghiai a lui, avvolgendolo con le braccia intorno al collo, e lo baciai infilandogli tutta la lingua in bocca: appena il cazzone di Tony riprese il suo posto, entrando completamente fino alle palle nel mio sempre più voglioso e disponibile culetto, mi sembrò di svenire!

Mi sentii piena di cazzo, una sensazione indescrivibile, entrambi i buchi meravigliosamente riempiti da quei due paletti di carne dura e bollente.
Cominciarono a pomparmi simultaneamente il culo e la fica da mandarmi in estasi: Dio mio quanto erano bravi quei due ragazzi a farmi godere!
Sentivo quanto fossero abituati a lavorarsi insieme una donna: muovevano le loro verghe dentro il mio corpo con un sincronismo perfetto!

Tony mi aveva afferrato saldamente per i fianchi e mi tirava ritmicamente a sé con le braccia, per sbattermi il culo con colpi sempre più penetranti e possenti.
Alex, dal canto suo, mi chiavava dal basso verso l’alto per farmi arrivare il membro sempre più dentro, fino a colpirmi la bocca dell’utero.
Cominciai a gemere senza ritegno: i miei due angioletti erano fantastici, tenevo gli occhi chiusi e non volevo più che smettessero.

“Amori miei… siete meravigliosi! Mi state fottendo il culo e la fica come mai avrei pensato possibile! Non fermatevi, vi prego… fatemi godere! E’ troppo bello avervi dentro tutti e due insieme! Seguitate… seguitate… ancora… che mi state facendo sborrareee!!!”

Il piacere che mi stavano procurando quelle due verghe era tale che non riuscii più a trattenermi: bastarono ancora pochi potenti affondi dei loro cazzi che sentii partire un lungo orgasmo, non so più se dal culo o dalla figa, che mi fece scoppiare il cervello!

Gemevo, ansimavo, gridavo con quanto fiato avevo in gola, vibravo tutta per la forte intensità della mia venuta: mai avrei pensato di raggiungere un orgasmo così travolgente.

“Alex, Tony… sto venendooo!!! Aaaaah! … sto sborrandooo!... cosiiii! … ancoraaaaa! … di piùùùù! ….. cazzo che meravigliaaa! … non fermateviiiii! … se no vi ammazzoooo!... vi ammazzooo!... seguitate a fottermiiii!... ancoraaaaa!”

Quell’orgasmo mi aveva fatto impazzire: i miei dolci ragazzi seguitavano a spaccarmi il culo e la fica, con mio immenso piacere.
Sentii Gianna e Claudia parlare tra di loro.

“Dio mio, guarda mamma come gode! Ne aveva proprio bisogno: ha passato una vita a spararsi solo ditalini… ed ora si sente trafitta da quei due cazzoni… un bel salto di qualità!” diceva Claudia.

“Hai ragione: è stupendo vederla godere sotto i colpi dei cazzi di suo figlio e di mio figlio!” le rispondeva Gianna.

Io seguitavo a godermi completamente in estasi i miei due maschietti che con tanta passione proseguivano a deliziare i miei buchetti.
Sentii Alex sussurrarmi dolcemente.

“Mamma, amore, ho sentito che hai goduto molto… vuoi godere ancora di più?”

“Amore di mamma, mi prendi in giro? E’ impossibile godere ancora di più!”

“Mamma, tu non lo vedi, ma Tony mi sta facendo segno che te lo vuole mettere nella fica, se tu vuoi!”

“Tesoro, sarà un piacere farmi scopare, ma mi dispiace togliere il tuo: mi piace molto come mi stai scopando!”

Mio figlio mi strinse forte.

“Ma io non toglierei il mio!”

Sentii andarmi il sangue al cervello.

“Alex, intendi due cazzi nella fica? Volete rovinarmi? Mi sventrate!!!”

“Mamma, con Gianna e Claudia già lo facciamo: ricordati che le pareti vaginali sono molto dilatabili! Ormai ogni volta che facciamo una doppia culo-fica con una di loro, terminiamo sempre con due cazzi nella fica e con simultanea sborrata dentro: dicono che è un piacere diverso da quello della doppia convenzionale!”

Dio mio, due membri nella fica: non sapevo cosa dire.
Mi rivolsi a Gianna e Claudia.

“Mi vogliono mettere entrambe le loro verghe nella fica, dicono che voi le avete già prese!”

Claudia cominciò ad esultare.

“Si, mamma, si: è bellissimo! Dai, fatteli mettere, ti aiutiamo noi! Per la prima volta ci vogliono degli accorgimenti… e tanta pazienza!”

Gianna, ovviamente, non poteva che essere d’accordo.

“Tranquilla Olga, sono certa che anche tu sarai in grado di prenderli tutti e due: per una donna è il massimo prendere due verghe dentro la fica!”

Vidi Gianna dire qualcosa all’orecchio di Claudia che annuì sorridendo e andò verso una cassettiera.

“E’ andata a prendere una crema idonea alla penetrazione: rilassati sopra tuo figlio, al resto pensiamo noi!”

Abbracciai forte mio figlio, il mio viso affondato nella sua spalla… in attesa di sentirmi doppiamente penetrata.

“Amore di mamma, volete farmi morire!” sussurrai ad Alex.

“Si, mamma… ma di piacere!”

Tony si sfilò dal culo: sentii spalmarmi della crema sopra la fica, anche sopra il cazzo di Alex e certamente anche sopra quello di Tony.
Claudia si avvicinò amorevolmente al mio viso e mi baciò.

“Mamma, sentirai che piacere… da impazzire! Poi Gianna ha pensato anche ad un ulteriore piacere… oggi è la tua festa!”

Altro bacetto e si mise in ginocchio di fianco a me: sentii le sue mani intrufolarsi tra le mie cosce e allargarmi completamente la fica, mentre la cappella di Tony si appuntava all’ingresso della vagina… già occupata dal suo amico!
Diede una piccola spinta: la cappella, ben lubrificata, entrò dentro facendomi saltare!
Sentii una fitta.

“Piano… Tony… piano!”

Gianna cominciò a dare le direttive.

“Aspetta, Tony, falla abituare! Dà tempo alle pareti di dilatarsi… come se stesse partorendo! Solo che adesso la vagina, invece di far uscire una nuova vita, fa entrare un altro uccello!”

Sentii passare la fitta… dissi a Tony di proseguire.
Altra spinta… altra leggera fitta: la vagina, come previsto da Gianna, cominciava a dilatarsi e sentii un bel pezzo di verga entrare dentro!
Tony si fermò di nuovo, ma io già cominciavo a intravvedere un meraviglioso piacere.
Ormai nella fica avevo il cazzo intero di Alex e un bel po’ di quello di Tony… tanto valeva farla finita!!!

“Tony, dai, spingilo tutto! Piano piano… ma infilalo tutto! Sento che sta entrando… dammelo tutto!”

Anche Claudia si unì alla mia richiesta.

“Dai Tony, infilalo tutto a mamma… dai… dai… sfondala come sfondi me!”

Sentire mia figlia dire a Tony di sfondarmi mi mandò il sangue al cervello… e non mi trattenni più.

“Siii!... dai… Tony… hai sentito mia figlia… sfondami la ficaaa!”

Tony mi afferrò con forza per la vita e mentre mi spingeva il cazzo dentro mi attirò verso di lui… sentii la vagina dilatarsi come non mai… e accogliere tra le sue calde pareti anche il secondo cazzo!
Urlai come un ossesso.

“Siiiiii!… sta entrandooo!... sta entrandoooo!... li sento tutti e due dentrooo! Oddio…. Oddio… ho preso due cazzi nella ficaaa!... sono una troiaaa… una troiaaaa! Aaaaahhh!... come godo… come godoooo!”

Se prima mi sentivo piena con un cazzo in fica e uno nel culo, adesso con due cazzi nella fica mi sembrava di scoppiare… ma cazzo santo che godimento! Un piacere inimmaginabile!
I miei ragazzi rimasero un po’ fermi, per farmi abituare, poi fui io a dare loro il via!

“Forza, ragazzi! I vostri cazzi ormai sono padroni indiscussi della mia fica! Fatela godere come merita! Forza, non fermatevi più… finché non la riempirete con la vostra sborra! Sarebbe meraviglioso se poteste venire insieme… sentire la mia fica colpita dalle vostre schizzate simultanee! Guardate cosa potete fare…!”

Stavano per iniziare la doppia scopata quando Gianna ci bloccò.

“Fermi! Olga merita di provare il meglio dei piaceri sessuali… ricordiamoci che oggi è la sua festa! Claudia, vieni ad aiutarmi: allarga per bene il buchetto del culo di mamma tua!”

La mia amata figliola, sempre in ginocchio al mio fianco, circondò con le braccia i miei fianchi, afferrò le mie natiche con entrambe le mani e mi aprì completamente il culo.
Sentii un qualcosa appuntarsi sul buchino: girai il viso verso la parete a specchio e vidi Gianna che aveva in mano un lungo e fino vibratore.

“Dio santo, Gianna, ma cosa vuoi fare?”

“Zitta, puttana: non vorrai mica lasciare il buchetto del culo fuori dai giochi! Questo è un vibratore da culo, proprio progettato per dare piacere alle pareti anali, lungo da stimolarti per bene l’intestino, e fino, per non darti dolore: insieme ai due cazzi che hai già nella fica ti manderà nel parossismo del piacere!”

Me lo spinse tutto nel culo, ancora ampiamente dilatato dopo la profonda inculata di Tony… e azionò la vibrazione!
Poi si rivolse al figlio.

“Tony, mentre la chiavi inculala anche con questo, tieniglielo spinto nel culo: io e Claudia abbiamo voglia della sua bocca!”

Mentre Alex e Tony cominciavano lentamente a muovere i loro uccelli dentro di me, Gianna e Claudia si sdraiarono ai miei lati, con i loro visi vicini a quello mio e quello di Alex… e tirarono fuori le lingue… desiderose di perversi baci!
Avevo tre bocche davanti a me: mio figlio, mia figlia e Gianna… non le feci aspettare!
Cominciammo a slinguarci, leccarci, morderci, succhiarci: passavo da una bocca all’altra gustandomi il sapore delle loro labbra, delle loro lingue, delle loro salive… mentre i miei ragazzi seguitavano a squarciami la fica con il dentro e fuori dei loro potenti cazzi.

Come se non bastasse le vibrazioni del vibratore piantato nel culo si trasmettevano agli uccelli e da loro dentro la mia vagina: vibrava tutto, la fica, il culo… e i due cazzi che mi chiavavano nello stesso buco!

Ormai era un orgasmo continuo, la fica sbrodolava che era un piacere, aumentando così la lubrificazione delle sue pareti e facilitava sempre di più la penetrazione dei due membri dentro il mio ventre: ero riuscita a prenderli tutti e due completamente nella fica!

Arrivò il momento tanto atteso: Tony e Alex stavano per venire.
Fu mio figlio a dare il segnale.

“Tony, sto per venire… quanto ti manca? Dai, schizziamola insieme!”

“Schizza, Alex, che sto venendo anche io! Sto sborrando dentroooo!!! Alex, anche tu… dentro tua madreeee!!!”

Urlai e li incitai.

“Sììììììììììììììì!!! Tutti e dueeeee… nella fica… braviiiii… angeli miei… mi state allagando… godoooooo…. Godoooooo… godooooo!!!”

Mentre sentivo la fica riempirsi del loro caldo sperma, ebbi un ulteriore tremendo orgasmo… pensai di morire tra le loro braccia!

Mentre stavo venendo, Alex, Claudia e Gianna mi soffocarono di baci.
Come sempre fu Claudia, il mio angelo adorato di figlia, ad incitarmi al piacere.

“Brava mamma… godi… godi… sborra senza ritegno! Da oggi non dovrai più rinunciare ai piaceri del sesso!”

Ero sfinita, i maschietti mi avevano sfondato in maniera stupenda.
Si sfilarono dal mio corpo e Tony tolse anche il vibratore.
Mentre Tony e Alex andavano in bagno per rinfrescarsi, Gianna e Claudia mi strinsero forte a loro… mi accoccolai tra le loro braccia.

Ero stata fortunata: il video, i miei adorabili figli, Gianna e Tony, tutti avevano contribuito a ridarmi la voglia di vivere e di provare quel piacere così a lungo dimenticato.

Pensai a tante donne nelle mie stesse condizioni, trascurate dal marito, che pensano che ormai la vita sia finita: no, amiche mie, no! Non è mai troppo tardi per trovare qualcuno che sappia soddisfare la vostra fichetta abbandonata e farvi provare i piaceri del sesso: per godere non c’è età!

Basta lasciarsi alle spalle remore, pudore, vergogna e falsi moralismi… aprire le gambe… e accogliere dolcemente chi può darti piacere… anche fossero i tuoi figli!!!


Sono molto graditi commenti, proposte e ovviamente critiche per migliorare i racconti. Attendo anche scambi di opinioni sul genere. Vi attendo alla mia e-mail [email protected]


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