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Notti agitate


di cris35
03.03.2016    |    34.332    |    1 7.9
"Stasera faccio un po’ fatica a prendere sonno, le gambe di mia cugina mi ritornano in mente, le calze velate mi stanno distraendo, sento un leggero..."
Fin da piccolini i parenti che abitano lontani hanno quel fascino che chi vediamo tutti i giorni non ha, chi non ha mai sognato di avere uno zio d’America?
Personalmente di zii d’America non ne ho, la nostra non è una famiglia di colonizzatori, ci accontentiamo di posti più vicini, qui in Europa, più precisamente nella vicina Austria, Innsbruck, che poi non si trova nemmeno tanto distante dal confine Italiano se ci pensiamo …
Nonostante la vicinanza, gli incontri sono stati sporadici negli anni, giusto per le festività del Natale e al massimo per le vacanze estive, ma neanche tutti gli anni …
Come tutte le famiglie, alla fine ci si ritrova per i matrimoni e per i funerali, ognuno con la sua vita, i suoi innumerevoli impegni e le promesse mai mantenute di tenere i rapporti e di non far passare troppo tempo senza sentirsi, promesse vane alla fine, perché è più facile, diciamocelo sinceramente, non chiamare, non scrivere, farsi gli affari propri, che di casini ne abbiamo a vagonate, non ci servono quelle di chi abita a centinaia di chilometri da noi, in un paese che non conosciamo per giunta.
Ma il destino a volte si sa, è curioso, imprevedibile, molto spesso antipatico, ma a volte ti riserva delle sorprese, che posso risultare piacevoli, ti danno quella botta di vita di cui ogni tanto si ha bisogno …
Mio cugino non fa le cose di cui cantano gli Elio e le storie tese, quindi non conosce mosse che dopo tre giorni muori, e nemmeno parla coi rutti, o almeno credo!!! Mio cugino ha il dono di essere molto intelligente però, due lauree, un’azienda tutta sua con un centinaio di dipendenti, si narra che se la passi molto ma molto bene da quelle parti, noi qui in Italia … un po’ meno sinceramente, abbiamo un lavoro onesto per carità, ma niente in confronto a quello che è riuscito a costruire Ivan.
Sono tranquillo per strada che sto camminando, sono ormai sotto casa, quando una macchina mi si affianca, vedo il finestrino lato passeggero scendere, prima cosa che vedo sono le gambe velate dalle calze di una ragazza, poi una testa d’uomo sporgersi e chiedere dove fosse il civico 32, dove abito io casualmente, lo guardo un po’ meglio questo signore distinto, lui mi guarda, scoppiamo a ridere ovviamente, era Ivan, non lo vedevo da un sacco di tempo, ma era sempre il buon caro e vecchio Ivan, il “Cugino” con la C maiuscola, quello che ce l’aveva fatta, che comunque non si era mai dato chissà che arie, anzi, alle riunioni di famiglia ha sempre partecipato ed è stato sempre molto tranquillo, quando si dice signori si nasce, ecco, Ivan ha quell’aurea di santità, di autorevolezza, di fascino ma al tempo stesso quella semplicità che te lo fa apparire proprio come un tipo qualsiasi.
Scesi dalla macchina, scopro che le gambe che ho visto prima, appartengono alla cuginetta Manuela, cuginetta che non vedevo da parecchi anni, e ad essere sinceri, devo dire che si è fatta veramente carina. Me la ricordavo ancora bambina, preadolescente quando all’ultimo incontro di famiglia lei aveva più o meno dieci anni, io più del doppio, adesso gli anni sono passati, lei ne ha venticinque credo, io … comincio ad avere i capelli grigi ai lati, ma portati discretamente, Ivan ha dieci anni più di me.
Dopo i saluti in strada, saliamo da me, parliamo un po’ seduti in salotto sul motivo che li ha spinti a scendere in Italia, Ivan parla di idee relative al suo lavoro, dell’intenzione di aprire una sede da noi della sua azienda, l’entusiasmo che ci mette mi coinvolge, comincio a sentirmi quasi parte del progetto, comincio a sognare ad occhi aperti tutto quello che mi racconta, le sue idee le trovo davvero innovative, si vede che ha una marcia in più, gli unici dubbi che ha sono sul luogo dove far sorgere questa nuova sede, che dovrà essere logisticamente comoda a tutto, mare terra aria, e su chi affiancare a Manuela per l’avvio dell’attività, aveva pensato ad un altro nostro parente, ma ha sempre avuto qualche dubbio sul coinvolgere i familiari nella sua attività.
Ci sono rimasto un po’ male su quest’ultimo punto, ma lo capisco, ci sarebbe sempre la possibilità di rovinare anche i rapporti tra le varie famiglie oltre a quelli di lavoro …
Ormai si è fatta sera, Ivan e Manuela si fermano a cena da noi, li invito a rimanere qui per la notte, abbiamo una camera in più che non usiamo, e di buon grado accettano il nostro invito, la mattina seguente devono comunque rimanere in zona per scegliere dove far nascere la loro nuova sede.
Dopo la cena e qualche chiacchiera, ce ne andiamo tutti a dormire, la giornata è stata intensa e ricca di emozioni, domani poi si va al lavoro e la sveglia suona presto per mia moglie che lavora in ospedale.
Siamo distesi a letto, qualche coccola prima di addormentarci, quando sentiamo dei cigolii provenire dalla camera a fianco, sentiamo bisbigliare ma non capiamo cosa si stanno dicendo di la, io tiro un po’ l’orecchio ma niente.
Stasera faccio un po’ fatica a prendere sonno, le gambe di mia cugina mi ritornano in mente, le calze velate mi stanno distraendo, sento un leggero formicolio li sotto, mia moglie dorme beata, io mi accarezzo un po’, mi immagino come possa essere toccare quelle gambe, gli occhi sono chiusi, le orecchie no, altri cigolii, mi fermo e aspetto, ormai è tardi e ogni minimo rumore si sente, e sento quello che non mi aspettavo, degli ansimi, respiri affannosi provenire dall’altra camera, non ho il coraggio di muovermi, altrimenti mi sentirebbero subito, faccio fatica a crederci ma mi immagino Manuela con le autoreggenti,i tacchi e niente altro addosso che si fa prendere da dietro dal fratellone, me lo immagino che la tiene per i fianchi, messa a pecorina, e le fa sentire il suo membro duro e grosso, perché dai ricordi che ho, Ivan è messo bene pure li …
Sono parecchio eccitato al pensiero, vorrei tanto fosse vero e per una volta essere io Ivan, ma la vita mi ha dato altro, e sono contento di quello che ho, sinceramente!
Comunque non ho resistito, la mano è scesa, ero eccitato, davvero eccitato al pensiero, e una volta preso in mano, ho iniziato ad andare su e giù, e sono venuto, velocemente credo, adesso devo andare a darmi una sistemata in bagno, così non riesco a dormire, e poi vai a spiegarglielo domani cosa ho fatto stanotte …
Come mi alzo i cigolii smettono, vado in bagno, mi lavo, ritorno in camera, non prima di essermi fermato di fronte alla porta chiusa dove dormono Ivan e Manuela, guardo o non guardo?
La luce dentro la loro camera è spenta, nessun rumore, non vedo e non sento niente, mi rialzo, sospiro un po’ sconsolato, magari mi sono solo sbagliato, è stato tutto frutto della mia immaginazione, riprendo il passo quando la maniglia della porta gira, si schiude un po’ la porta, guardo e vedo gli occhi di Ivan, mette fuori la testa, gli strizzo l’occhio in segno di intesa, lui mi guarda con l’indice sulle labbra chiedendomi di non farne parola con nessuno, e così farò …
Prima di riprendere sonno, controllo il telefonino un ultima volta per vedere se la sveglia è puntata per domani mattina, quando mi arriva un messaggio, apro e trovo un video, lo carico, vedo buio, poi una luce flebile, distinguo a malapena qualcosa, poi una volta a fuoco, l’immagine mi regala un pene eretto, una mano curata che lo stringe, che inizia a muoversi, una bocca avvicinarsi e prenderlo, lentamente, le labbra lo avvolgono, si fermano, la mano continua a muoversi, poi il video finisce ….

Sgrano gli occhi incredulo

Un altro messaggio

Altro video

Sempre penombra, sempre immagini sfocate, sempre il pene di prima, sempre pronto e duro, stavolta non ci sono mani e bocche, ma una patatina depilata, con la punta del membro che spinge per entrare, lo vedo entrare per metà, sento dei piccoli gemiti, degli scricchiolii, sembrano familiari, l’inquadratura si allarga un po’, vedo il pizzo delle autoreggenti sulle cosce, sono di nuovo eccitato …
Non riesco a dormire, l’uccello in tiro non me lo permetto, la voglia di guardare pure, il video finisce in quel momento, aspetto ancora un po’ speranzoso, ma niente, non ne arrivano più, rimango con un filo di delusione, un pene eretto e tanta voglia che rimane insoddisfatta …
Un altro messaggio
“cancella questi video subito, domani se farai il bravo ci sarà un’altra sorpresa, M.”
Notte insonne eccomi, sono tutto tuo …
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