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Promessa mantenuta


di leius06
27.09.2016    |    143.071    |    4 8.5
"La sensazione insomma è che col passare del tempo anche mamma cominciasse a prenderci gusto tanto che un paio di volte ebbi la tentazione di interrompere la..."
La mamma tenne fede alla promessa dalla sera stessa quando si presentò in camera mia per la consueta buonanotte da madre a figlio e invece mi trovò disteso sul letto col cazzo duro sotto gli slip già umidi.

Non ci fu bisogno di chiederle niente, la mano corse veloce sul mio cazzo e in pochi minuti eruttai tutto il mio piacere mentre papà dormiva ignaro nella stanza accanto.

Una volta venuto sul mio stesso ventre mamma mi pulì alla meglio con una salvietta umida e mi diede il bacio della buonanotte ordinandomi di filare a fare subito una doccia l'indomani mattina al mio risveglio.

Doccia durante la quale però non persi l'occasione di chiamarla con la scusa di lavarmi le spalle, come mia abitudine, e mi feci trovare nuovamente col cazzo dritto tanto che per evitare di mandarmi a scuola in quelle condizioni e accelerare i tempi mamma fu costretta a ripetere l'operazione per la seconda volta in poche ore.

Quello d'altronde fu solo l'antipasto di quanto sarebbe accaduto nei mesi a venire quando chiesi a mia madre di segarmi, direttamente o indirettamente, a qualsiasi ora, in qualsiasi situazione e in qualsiasi caso senza che lei opponesse mai un secco rifiuto.

La sensazione insomma è che col passare del tempo anche mamma cominciasse a prenderci gusto tanto che un paio di volte ebbi la tentazione di interrompere la routine delle seghe per capire se in quel caso sarebbe stata lei a venirmi a cercare.

Allora però ero ancora troppo piccolo per giocare al gatto col topo e soprattutto troppa era la voglia di non perdere neanche un'occasione per sentire la mano di mamma segare veloce il mio cazzo anche se la cosa che mi piaceva di più spesso era il dopo.

Vederla pulire la mia sborra sul pavimento, su di me, sul tavolo del salone o ovunque capitasse era qualcosa che bastava a rimandarmelo il tiro nel giro di pochi secondi.

E lei puntualmente ripeteva lo stesso rituale ad ogni sega facendomi impazzire ancora di più di quanto già succedesse normalmente.

Alle volte ovviamente capitò anche che qualche schizzo finisse addosso a lei ma in quel caso, scoprii solo dopo il perchè, mamma curiosamente non correva a lavarsi nè a cambiarsi ma riprendeva le faccende di casa come se nulla fosse successo tanto che spesso passandole accanto mi capitò di sentire l'odore del mio piacere ancora incollato sul suo corpo.

Dopo un po' di tempo, però, la sega (o forse sarebbe meglio dire le seghe dato che spesso in un giorno il rituale si ripeteva almeno 2-3 volte) cominciò a non bastarmi più e cominciai a sognare di andare oltre. Non puntavo a scoparmela, almeno non ancora.

Ma sempre più spesso mi capitava di sbirciare nella sua scollatura o guardare fissa la sua bocca sognando di metterlo tra le sue tette o tra le sue labbra e provare cosa significasse schizzare la mia sborra adolescenziale direttamente sul corpo di mamma.

Dirglielo però era ovviamente a dir poco difficile, il rischio di perdere tutto davvero troppo alto e così decisi di andare avanti in quel modo finchè un giorno trovai finalmente il coraggio di aspettare che fosse la preda a cadere nella trappola.
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