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Quella porca di mia cugina


di claus87
16.12.2014    |    100.413    |    5 8.2
"Da piccoli si giocava spesso, stavamo sovente insieme, adesso ci ritrovavamo, ma eravamo cresciuti e anche bene..."
Non c'è cosa più divina che trombarsi la cugina, detto tanto antico quanto veritiero ed una conferma è nella storia che vi vado a raccontare. Pomeriggio caldo e afoso d'estate, come tanti, sono anche un po' annoiato, suona il campanello e scocciato vado alla porta, apro e mi si para davanti una ragazza che avrà qualche anno in meno di me. "Ciao, sono Mara, tu devi essere Luca vero? Forse non ti ricorderai di me, ti dico solo che quando eravamo piccoli giocavamo spesso insieme, ho ancora le foto". Io, un po' intontito per il caldo, un po' preso a guardare il gran pezzo di femmina che avevo davanti sono rimasto lì e nel contempo che, un po' di sangue confluisse dalle parti basse al cervello, cercavo di ricordarla. Lei era mia cugina e nel frattempo era un po' cresciuta, io 25 anni lei 22, si era fatta alta, molto slanciata, una seconda abbondante di seno e presumbilmente un culo molto appetibile, anche se averla davanti ancora non mi permetteva di giudicarla.
"Non so se tua madre ti ha parlato, da oggi verrò qualche volta per fare qualche lezione con lei, sai ho una materia importante e lei da insegnante mi può dare una grossa mano". Mara era tornata dal Nord, dopo parecchi anni, esattamente 15 anni, dove non ci eravamo più visti e sentiti. Da piccoli si giocava spesso, stavamo sovente insieme, adesso ci ritrovavamo, ma eravamo cresciuti e anche bene.
Da gentiluomo e per poter apprezzare la parte che non avevo ancora visto, faccio accomodare Mara, i saluti di rito con mia madre e le lascio per la lezione, non avendo un cazzo da fare, ripensando a mia cugina e al suo bel corpo ho cominciato a fare strani pensieri portandomi la mano naturalmente sul cazzo. E' mia cugina, pensavo, purtroppo devo darmi una calmata e così nei giorni a seguire, quando veniva e si chiacchierava del più e del meno, dovevo contenermi. Non era fidanzata, mi raccontava della sua difficoltà ad uscire e a farsi degli amici, della sua diffidenza verso gli altri e dei suoi genitori troppo opprimenti che non le lasciavano fare la vita che voleva, anche con gli uomini. I nostri dialoghi si facevano sempre più fitti, anche sui social network e sul telefono, le conversazioni sempre sul più e sul meno, di certo nulla mi faceva presagire quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Dopo qualche settimana decidiamo di uscire, io mi frequentavo con una ragazzo con cui credevo sarebbe nata qualcosa, lei con un ragazzo. Una bella passeggiata, una chiacchierata, i mie occhi che la squadravano come sempre, una certa disponibilità allo scherzo e al contatto ma finisce lì in quanto entrambi impegnati.Passa un po' di tempo e le nostre storie finiscono, c'eravamo sentiti poco, decisamente poco, quasi nulla, presi dai nostri partner ma un giorno mi arriva un messaggio: "Ehi ciao, come stai? Io un po' a pezzi, mi sono lasciata da qualche giorno e già sento un vuoto"...di cosa lo scoprirò di lì a poco. Cominciamo a parlare in modo più serrato e poi la fatidica frase che mi spiazza: "Sai col mio fidanzato ci vedevamo spesso, avevamo anche un buon ritmo...in termini di scopate ed adesso, anche in questo sento la mancanza, mi dovrei trovare un trombamico, qualcuno con cui fare sesso e basta".Aveva saputo da poco che mi ero lasciato e non ha perso tempo: "Sai, avevo pensato a te, sei una persona fdata, uno di famiglia, già dalla prima volta che ci siamo visti ho fatto dei pensieri su di te..ma tu sempre per i fatti tuoi... poi fidanzato...quando siamo usciti mi avresti potuto sbattere tranquillamente ma sei troppo bravo ragazzo...e poi ho pensato a te anche per quell'attrezzo che ti ritrovi tra le gambe...". Immaginate la mia faccia dopo un discorso del genere che mai avrei immaginato se non nelle mie più perverse fantasie, ero senza parole ma preso ormai dalla eccitazione,la prima domanda, naturale, che mi è venuta è stata: "Ma scusa tu come fai a sapere le misure del mio cazzo?" e lei: "Beh, ho 22 anni non ne ho più 5, una volta ti ho visto nell'altra stanza mentre ti toccavi, magari pensavi a me, qualche volta in bagno, penso sia un peccato che quel pezzo di carne stia fuori dalla mia fica...". E io: "Beh, hai fatto un'ottima scelta, le cugine bisognose si aiutano sempre, non puoi più restare con questo vuoto è ora di riempirlo". Lei: "Guarda che sono abituata molto bene, il mio ex ha un cazzone e mi sbatteva diverse volte al giorno, anche se ti sembro un angioletto ho preso diversi cazzi...". Io: "Prenderai anche il mio cugina, quando ci vediamo?". Ti aspetto domani, ti voglio toro, amo quelli che mi prendono forte..." E io: "Ok a domani, io toro e tu a pecora? che ne dici? E lei sorride....

CONTINUA.....
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