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Un incidente di percorso... le conseguenze (...anch'esse molto gradite!)


di ventixcinque
11.01.2013    |    61.217    |    1 9.3
"Verso le 14, avendo visto mia nipote Mara, finalmente, uscire con amiche, per gli ultimi acquisti natalizi, suonai alla porta a fianco per consegnare i..."
Rieccomi a voi cari lettori di annunci69.it!
E' vero che, fino ad ora, ho scritto solo due racconti ma, cosa più che gradita, gli stessi hanno ricevuto pieni consensi, anche se qualcuno insiste nel chiedere se sia storia vera o frutto delle mie fantasie erotiche represse... Mi dispiace per chi la pensa così o per chi potrebbe essere invidioso ma... E' SOLO STORIA VERA CIO' CHE RACCONTO!
Vi ho lasciati un po' in attesa proprio perchè se non ho qualcosa di serio da raccontare... ne faccio a meno.
Per chi non sapesse di cosa sto parlando, inviterei a voler leggere i miei primi due racconti.

... Fu così che il fine settimana parigino, con mia nipote Mara e la sua amica Chiara passò velocissimo, addirittura con un vicino (poi molto comprensivo...) che venne a lamentarsi per ciò che sentiva (tranquillizzato da un pompino di coppia fatto dalle due splendide fanciulle...). Certo che, alla partenza di Mara e Chiara, per qualche giorno mi detti alla vita monastica, al punto da rifiutare, con una scusa, anche le avances della figlia dei miai ristoratori...
Bene! Riprendo a narrare in forza del mio rientro a casa per le festività di fine anno.
Erano circa sei mesi che non tornavo a casa e, quindi, che non vedevo nessun parente, fatta eccezione per mia nipote Mara. All'aeroporto Malpensa, trovai ad attendermi mia cognata e mio fratello. Baci, abbracci, strette di mano, pacche sulle spalle, battute sciocche e convenzionali, poi in auto e via verso casa.
Le nostre abitazioni sono adiacenti e la mia è ancora quella dove vivevo con mia moglie, prima della separazione (... ad un certo punto si accorse di non essere più disposta ad accettare, disse lei, la mia porcellaggine... mah...).
Lunedì 24, nonostante fosse la vigilia di Natale, mio fratello dovette andare al lavoro. Verso le 14, avendo visto mia nipote Mara, finalmente, uscire con amiche, per gli ultimi acquisti natalizi, suonai alla porta a fianco per consegnare i regali da posizionare sotto all'albero e da aprire alla sera tutti insieme.
Piera, mia cognata, fu ben felice di accogliermi in casa da sola, appunto, dicendomi che mio fratello non c'era, per motivi di lavoro...
Subito mi si sedette a fianco, accarezzandomi e sbaciucchiandomi, dicendo di avere sentito molto la mia mancanza... appoggiandomi una mano sul cazzo!
Tolsi la sua mano, scostandomi e dicendole che, forse, non sarebbe più stato il caso di continuare la nostra relazione, anche in funzione della mia lontananza. Inoltre, iniziavo a sentire dei sensi di colpa nei confronti di mio fratello.
Piera, calze nere sotto ad una gonna aderente, fino a sopra le ginocchia, maglietta con collo a barchetta e maniche a tre quarti, anch'essa piuttosto aderente, mi si avvicinò nuovamente, alitandomi sul collo e leccandomi un orecchio... riappoggiandomi la mano sul cazzo...
Poche parole, sussurrate suadentemente nel mio orecchio, slacciandomi i pantaloni e facendo uscire il mio cazzo già in tiro come le redini di una quadriglia di cavalli imbizzarriti... "Mio bel cognatino, io non voglio continuare a fare le corna a mio marito, io voglio solo continuare a farmi sbattere amorevolmente come abbiamo sempre fatto; voglio godere del tuo cazzo e farti godere del mio corpo... voglio dimostrarti che sono sempre in forma e che... mia figlia non è meglio di me!"...
Capii immediatamente che mia nipote, al rientro dal soggiorno parigino a casa mia, aveva raccontato tutto a sua madre!
Pompini, leccate di tette, di figa e di culo, scopate, inculate e troiate varie... tutto le aveva raccontato... sia di ciò che avevo fatto con lei che con la sua amica!
Ovvio che rimasi di stucco, anche un po' preoccupato, ma il mio cazzo rimase bene in tiro e Piera si abbassò a prendermelo in bocca, iniziando a lavorarmelo con la sua incredibile abilità che, spesso, mi chiedevo se usasse anche con suo marito, mio fratello. Mi lasciai andare al piacere della sua bocca, della sua lingua e delle sue mani... chiusi gli occhi ed appoggiai la testa allo schienale del divano.
Mentre mi lavorava, iniziò a chiedermi di dirle se fosse meglio lei o sua figlia, di come si comportasse la stessa mentre facevamo sesso, se fosse più porca la madre o la figlia e, così dicendo e facendo, ci ritrovammo completamente nudi entrambi.
Era da tempo che non vedevo Piera nuda. Devo dire che, forse, tre/quattro chiletti li aveva presi... migliorando, a mio avviuso, il suo corpo maturo. Forse, anche le tette si erano un attimino gonfiate. Ciò che, però, mi fece attizzare come un carbone ardente fu lo spettacolo della sua figa: un cespuglio di peli nero corvino, accuratamente lavorato, come a creare un vello mitologico, con il solco delle labbra e del culo magistralmente curato... "Ma chi cazzo ti cura in questo modo?" le chiesi. "La mia amica estetista!" rispose dicendomi: "Devi vedere che servizio completo mi fa... e come la ricambio!" Azzz... "Pure bisex mi sei diventata?!?" "Diventata?" mi rispose. "Lo sono sempre stata... altrimenti, quando penseresti che mia figlia mi avrebbe raccontato di aver fatto sesso, in ogni modo, con te a Parigi?"
Incredibile! Stavo scoprendo di avere una famiglia, con due maiale per cognata e per nipote, oltre ogni limite che mi sarei potuto immaginare.
Mentre mi diceva queste cose, era salita in piedi sul divano, venendo a sbattermi la figa in faccia, facendomi appoggiare la testa allo schienale e roteando i fianchi per gustarsi bene le leccate, sia in superficie che in profondità. Pochi minuti e, ansimando come un mantice, mi venne in bocca colando umori che mi riportarono a mesi prima, quando almeno una volta al giorno tutto ciò accadeva, ma anche facendomi pensare a come, per contro, mia nipote colasse dalla figa molta più sbroda della madre...
"Adesso, però,... (mi disse) devi farmi provare quello che hai fatto provare a Mara, con lingua e naso!"
Effettivamente, da un po' di tempo, avevo imparato a fare un giochetto che mi era stato richiesto da una pittrice finlandese, conosciuta a Parigi: messo a 69, spompinare il grilletto, infilando il naso nella figa... oppure, in alternativa, mettersi davanti alle gambe aperte a leccare il buco del culo, sempre infilando il naso nella figa...
Così feci e, con cinque minuti di lavoretto in un modo ed altrettanti nell'altro, la portai ad un secondo devastante orgasmo! Ho detto devastante ma non per gloriarmi io di avercela portata... è proprio perchè quando mia cognata gode... GODE! E' una cosa incredibile! Anche se si contiene dal gridare, limitandosi ad ansimare e sbuffare... trema tutta, si scompone... insomma: GODE IN UN MODO DEVASTANTE!

Ora, devo scappare, purtroppo, ma a breve continuerò la mia narrazione... sempre ammesso che possa interessarvi... Sappiatemi dire.
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