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Un intrigante Natale in famiglia


di geppettino2003
02.01.2012    |    98.503    |    5 9.4
"Nulla ormai può contrastare la mia perversa fantasia..."
Le 11,30. E’ la prima domenica nella nostra nuova casa, sotto la doccia mi faccio coccolare dallo scroscio dell’acqua calda sulla pelle. La mente rivolto all’accattivante corpo di mia moglie. Dopo un lungo viaggio di nozze, siamo rientrati ieri all’ovile. La nostra nuova casa, regalo di mia madre e mia suocera. Una villa con tre comodi appartamenti su in collina, un bel giardino ornato da piante mediterranee a fare da barriera ai rumori frenetici del traffico veicolare cittadino.
Anche le nostre rispettive mamme si sono trasferite nella stessa villa, così da formare una grande, ed unita, famiglia. Mi ritengo, infatti, un uomo fortunato, credo di far parte di quella categoria di soggetti che la fortuna ha baciato. Ho sposato una donna con la quale il feeling è altissimo, mia suocera stravede per l’aitante genero e mia madre considera la nuora come la figlia che sempre ha desiderato di avere.
Con questi presupposti la mia vita di coppia si presenta sicuramente foriera di ottimi momenti.
La stessa sera abbiamo inaugurato il nostro letto dove, imperterrito, ho continuato nel mio tentativo di deflorare il bellissimo mandolino di mia moglie. Con l’attributo che mi ritrovo devo forzatamente andare piano per evitarle lacerazioni dolorose, per cui con tanta pazienza e lentamente mi sto aprendo la strada a quello che considero la mia voglia più perversa.
Patty, mia moglie, 25 anni un corpo longilineo che parte dalle esili caviglie per modellarsi plasticamente in una figura che materializza una carica erotica con pochi eguali. Veramente splendido! Durante il nostro fidanzamento poche sono le soddisfazioni d cui non ho goduto e, per quanto anche lei fosse disponibile ad esaudire ogni mio morboso desiderio, alcuna possibilità vi è stata per convincerla ad abbandonare la sua stupida idea di farmi gioire del suo bel culo solo dopo il matrimonio.
Valle a capire tu le donne!
Una nottata di sesso sfrenato, un primo amplesso, bellissimo, un secondo, preceduto da un 69 paradisiaco e sublime poi sino all’albeggiare, tra coccole e vezzeggiamenti, a trasmetterci il piacere di contatti carnali intimi e profondi. Per poi abbandonarci, al primo pallido sole, ad un sonno ristoratore ed al giusto riposo al mio lui che sinceramente bruciacchiava un po’!

Con questo pensiero una voglia mi ha assalito e lento mi cresce tra mie mani il bigolo e, per quanto tenti di scacciare ogni pensiero lussurioso, lui cresce a dismisura diventando sempre più turgido quasi a reclamare una altra porzione di fresca passerina e perché no anche qualcos’altro!
E allora perché non approfittarne ed inaugurare il tavolo della nostra nuova cucina!
Con questa idea, completamente bagnato, e senza nemmeno indossare l’accappatoio, quatto quatto mi avvicino alla cucina per sorprendere Patrizia alle spalle e continuare nella mia lenta opera finalizzata all’inchiappettamento del suo bel culo, pregustandomi già una cavalcata impetuosa “…amore guarda come noi ti desideriamo ….”
La mia selvaggia veemenza è, però, frenata dalla presenza di mia madre e mia suocera, le quali durante la mia doccia, hanno fatto visita a casa, ed ora lì sedute accanto al mio fantasioso talamo, esterrefatte seguono il mio esuberante invito.
Provate voi, senza l’ausilio di nessuno straccio o giornale e con il solo sussidio delle vostre mani a cercare di governare le vostre grazie, stiamo parlando di un muscolo ben teso di 19 centimetri e mezzo di lunghezza che, per quanto tenti di nascondere alla loro vista, manifesta imperioso tutta la sua voglia di crogiolarsi tra le calde chiappe di mia moglie.
Lunghi secondi durante i quali impietrito rimango alla mercè dei loro sguardi, quello di mia moglie stupito ma interessato, quello di mia madre sorpreso e compiaciuto, quello di mia suocera affascinato e carico di malizia.
Almeno queste sono le impressioni che leggo nei loro occhi!

Rosso dalla vergogna come un cagnolino bastonato mi ritiro velocemente in camera, rivestirmi in tutta fretta e, dopo qualche minuto, indossata veloce una tuta, mi ripresento al loro cospetto scusandomi della gaffe fatta.
“… Sicuramente tua moglie ti preferiva… PRIMA…”
mia madre con la sua impareggiabile sagacia, e un tocco di sottile ironia, servita a raffreddare il disagio nel quale, mio malgrado, sono precipitato, di fatto sdrammatizza la situazione. Mentre mia suocera ride! Un caffé veloce e, stemperato il momento, essendo vicina l’ora del pranzo, invito le mie donne per il pranzo domenicale al circolo. Un veloce conciliabolo per aderire festanti alla mia proposta e mamma e Carla si ritirano nei rispettivi appartamenti per agghindarsi con un invito rivolto alla mia persona “pensi di farcela in mezz’ora?...”
Patrizia, con uno sguardo di intrigante passione, senza darmi alcuna possibilità “…pensi, forse che intenda perdermi una bella scopata…” allungando maliziosa una mano saggiando la corposità di una virilità a riposo “…conosci il detto ogni lasciata è perduta”
Alle delicate carezze istantaneamente reagisco, il dolce contatto risveglia velocemente la mia eccitazione. Patrizia, slacciata la sua vestaglia, si offre seduta sulle mie gambe alla mia bocca, cinta solo dal suo piccolissimo slip. La lingua sgaiattola tra le mie labbra. Un bacio di focosa passione con il suo corpo a gravare sul mio bel pistolone tornato duro e teso. Le nostre lingue unite e le mie mani perse tra il suo bellissimo seno.
Assaporo il calore della sua bocca, nel mentre le lingue giocano cariche di umida eccitazione, subito si china davanti a me ed in un attimo il cazzo nasconde la sua dimensione tra le sue labbra donandomi il calore della sua bocca. Inumidisce con la lingua tutta l’asta che percorre lenta. È sublime. Le mani scivolano sul muscolo bagnato mandandomi in estasi, continua a seguire con la lingua tutta la dimensione del mio uccello, i suoi gemiti sono incentivi alla mia eccitazione, le mani si alternano sui testicoli e sulle gambe. Le unghie solleticano la mia sensibilità.
Secondi di un piacere altissimo!
Patty è bravissima a succhiarmi l’uccello.
La sollevo sdraiandola al mio tavolo, le gambe divaricate mi offre il meglio di se. La scopro completamente bagnata come se durante il tempo trascorso in compagnia delle nostre rispettive mamme i suoi pensieri fossero esclusivamente concentrati su quel muscolo che impetuoso intendevo offrirle.
Lecco, inebriato dal profumo intenso della sua eccitazione, le delicate e piccole labbra inumidite dei suoi caldi umori con il cazzo che svetta imperioso.
Il suo corpo vibra sul tavolo e favorisce i movimenti della mia lingua, le gambe al cielo in una posizione che mi lascia solo l’imbarazzo della scelta. Continuare a trastullare i ciuffetti che adornano la delicata fica o percorrere, infido, il solco che mi separa dallo stretto orifizio da tempo agognato.
Geme con monosillabi strozzati, mentre la lingua si distende perversa su tutto il suo accattivante intimo.

La mia perversione non accetta condizionamenti, gioco lunghi secondi sul piccolo foro, un suo primo sussulto accompagnato da un gemito, così intenso, mi convince che è quasi fatta. Inumidisco con la saliva il dito medio e lentamente defloro lo stretto buchetto. Mi eccita il suo sobbalzare. Il suo corpo freme mentre il dito scivola lentamente nel piccolo buchetto. Reagisce immediatamente in preda ad una eccitazione bestiale mentre continuo a leccarla.
Con il dito sono riuscito a sopraffare la sua resistenza. Riesco a penetrarla facendo entrare ed uscire il dito ben lubrificato, con il pollice gioca sullo spacchetto della fica.
Geme intensamente ed il suo gemere è linfa per il mio uccello. Sono così duro che mi faccio quasi paura. Mi alzo, mi posiziono davanti al suo culo, le sue gambe sulle mie spalle le tengo ben ferme con una mano e mi accingo a inchiappettarla morboso. “.. ti prego non adesso … non sono ancora pronta…” Un filino di voce mi supplica di lasciar stare, la mia perversione non può e non deve incidere sul rispetto dovutole. Continuo, pertanto, a leccarla sino a quando sconvolta gode sbrodolandomi il suo piacere in bocca.
In piedi infoiato dirigo un cazzo turgido verso la fica, un colpo secco, non violento, ma fermo, le mani stringono forte entrambe le mammelle, strapazzo i capezzoli mentre e le sono completamente dentro.
“……..mmmmmhhh….. SI-SI-SIIIIIII…..”sillabando la sua eccitazione, scarica sul mio cazzo tutta la passione che ha in corpo.
Le mani forti sui suoi fianchi agevolano la mia penetrazione, colpi ripetuti veloci e secchi e anch’io vengo. Eccitato schizzo impetuoso, ripetutamente il mio seme sul suo corpo, mi abbandono a grida intense, materializzo così il mio piacere senza riuscire a controllare il tono di una voce figlio deella mia eccitazione. Patrizia raccoglie smaniosa i miei schizzi che furiosi si perdono tra i lunghi capelli e sul viso, le mani ricercano spasmodiche la idratante crema, la spalma sul seno. È meravigliosamente perversa mia moglie nelle sue erotiche performance… Grido ancora il mio grande piacere di questo momento “zitto… non gridare …potrebbero sentirci, devi renderti conto che sono due donne sole e non vorrei che tu le turbassi… ulteriormente” Confessandomi implicitamente che la mia esuberanza era stato l’argomento principale in quei pochi minuti di mia assenza e, mentre Patrizia era riuscita a soddisfare la mia e la sua eccitazione, le nostra mamme erano rimaste, purtroppo, all’asciutto.

Ed è da quel purtroppo che inizia la mia storia

La mia laurea in legge e quella di Patty in economia ci hanno permesso di creare, con le nostre mamme, un sodalizio fortissimo anche nelle attività lavorative. Nelle settimane a seguire, allo in studio, situato al piano terra della nostra villa, il nuovo contesto mi vede vittima dei miei pensieri.
Non riesco, infatti a fare a meno di notare un diverso loro modo di agghindarsi, come se da quel mattino qualcosa fosse cambiato nel loro proporsi a me. Ammiro mamma fasciata nei suoi abiti stretti, attillati e stranamente più corti del suo normale, tutto a vantaggio di un bellissimo corpo. Resto affascinato dagli accattivanti decolleté, con le delicate trasparenze, di mia suocera così intriganti da osannare le plastiche curve di seni procaci ed attraenti.
Vittoria, Vicky in famiglia, è mia madre, concretizza il fascino intrigante della donna nordica, 49 anni, alta con bellissime gambe che sinuose risalgono per congiungersi in un fondoschiena perfetto nella sua forma, plastico nei suoi movimenti, intrigante nel suo ancheggiare. Il culo di mamma rappresenta la prova più lampante dell’esistenza di quel qualcosa di superiore. Un viso angelico racchiuso in splendidi capelli color oro, occhi chiari e labbra carnose identificano una donna come poche. La seduzione praticamente si identifica in lei. Mamma cela l’esperienza di donna matura in un corpo tonico figlio di un passato da atleta ed un presente di continui beauty farm e massaggi.
Separata ormai da quasi tre anni, ha trovato nel suo lavoro di architetto il necessario conforto alle sue pene. Non posso certo giurare sulla sua completa castità, con il corpo che si ritrova e, principalmente, la gioia di vivere continua compagna delle sue giornate. Sicuramente avrà soddisfatto le sue esigenze di femmina. Ma il suo esser discreto non mi ha fornito alcun segnale dei suoi plausibili, e sicuramente focosi, menage.
Carla, mia suocera, classica bellezza selvaggia di femmina partenopea, anche lei vicina ai cinquanta, imponente in tutto il suo essere donna matura. Un seno che rappresenta il punto più alto del suo charme che, consapevole di essere ancora donna desiderabile, ostenta frivola in tutta la sua opulenza accentuandone continuamente le conturbanti movenze.
Anche lei sola e con una azienda da dover gestire, svolge sapientemente la sua attività imprenditoriale nel campo edile, per questo in ottimi rapporti con mamma. Anzi grazie ai loro assidui incontri che ho avuto modo di conoscere e innamorarmi della mia sposa.
La immagino spesso rapita dalla lussuria focosamente impegnata a sfiancare qualche bel cliente circuito nelle sue costanti riunioni fuori città che, esausto, l’ammira nei suoi sfibranti ditalini.

Patty da quel giorno, quasi a volermi provocare, ostenta continuamente il bellissimo culetto in pose ogni volta più sfrontate. Piegata quasi a 90° raccoglie faldoni, mi sculetta civettuola davanti agli occhi, nel suo sguardo peccaminoso leggo il desiderio di offrirmi la gioia di due belle chiappe che, purtroppo restano solo impresse nelle mie pupille. I miei continui contatti rubati ad un pudore che, solo inizialmente governa i miei atteggiamenti, sono seguiti a turno da mia madre e da mia suocera.
Anche le nostre serate sono all’insegna del piacevole rapporto che ogni giorno cresce fortificandosi. Ammiro interessato le mise serali delle nostre mamme, mi convinco che farei peccato a non apprezzare le forme di figure affascinanti. Le gambe, esaltate da tacchi altissimi, impreziosite da ghirigori accattivanti su calze scure e velate. Percepisco il continuo fruscio provocato dalla delicatissima seta, mentre si incrociano in pose di alta classe. L’intrigante brusio si ripete più volte, ed ogni occasione, nel farmi impazzire, comincia ad incidere morboso sui i miei sensi.
Leggo nel loro charme una strana forma di competizione che le vede attrici di un intrigante antagonismo finalizzato a carpire un mio peccaminoso interesse!
Incrocio più volte il loro sguardo, che potrei definire in bilico tra il malizioso ed il sornione, preoccupandomi soprattutto dell’inevitabile figura qualora venissi scoperto in qualche mia occhiata particolare.
Patrizia, quasi con una forma di strana complicità, incentiva i miei pensieri esaltando continuamente le qualità di mia suocera quale “femmina ancora calda!” Come nell’ultimo periodo usa ripetere, senza trascurare gli apprezzamenti sul corpo di mia madre di cui ammira la forte seduzione e la accattivante sensualità.
E poi il ripetermi costantemente della loro chiara esigenza di avere un compagno che sappia restituire loro la gioia di notti insonni che, come bellissime donne con dentro una gran voglia di vivere momenti di intima passione e forti trasgressioni, ancora reclamano.
Poi ci sono le battute di mamma cariche di ambigua riflessione sulla mia sonora esuberanza notturna “Certo tua moglie è fortunata il tuo grande …. amore… sono le sue gioie… notturne… ” nella sua espressione leggo una forma di ammissione alle sue erotiche pene!
E quelle più sfrontate di Carla, accompagnata da sguardi ammiccanti oserei dire interessati, sul principale attore delle mie intime performance “a letto mia figlia è… sicuramente degna di sua madre…” Quasi una implicita confessione!

Giornate intere durante le quali anch’io comincio ad adeguarmi, tra il serio ed il faceto, al loro gioco. Rispondo alle battute di mamma, confermandole le mie focose notti senza nasconderle nulla delle mie erotiche fantasie. Una confessione che la renda complice del mio piacere verso il bel culo di mia moglie non senza ammiccare, sorridendo ambiguo, al suo ancora, intrigante fondoschiena.
E che dire dei miei affettuosi abbracci a Carla, quasi un piacere sfacciato. Azzardo carezze delicate, ma cariche di sensualità, contatti a fil di pelle sull’opulento seno, baci sensuali sul collo e qualche mano morta che scivola intrigante dai fianchi comparando la morbidezza del suo culo a quello tosto della figlia.
Nessuna reazione alla mia palese sfrontatezza, anzi noto una particolare partecipazione ai miei atteggiamenti da parte di entrambe.
E Patrizia sorride sempre più sorniona!
Tutto comincia a confermarmi i pensieri di Patrizia sulle esigenze di due corpi caldi che invocano la presenza di un vigoroso maschio accanto a loro!
Seguire il suo coinvolgerle in ogni nostra intima iniziativa, confessarle la mia esuberanza e specialmente il mio intimo, renderle partecipi delle nostre effusioni sembra tradursi in una sfida finalizzata a carpire un mio erotico interesse.
E una strana idea comincia a martellare la mia fantasia, e se tutte e tre stessero tessendo una strategia che in qualche modo mi vede coinvolto?
Ciò incentiva e stimola la mia fantasia erotica che giorno dopo giorno comincia ad arricchirsi di incestuosi pensieri.

Accentuo, quindi, la crescente sfrontatezza, nei confronti di mia moglie, fugaci palpatine al suo culetto sodo, la mano nasconde le sua dite sotto le cortissime gonne, sfrutto ogni occasione per strusciare il mio bacino al suo, ed approfittare della sua sorpresa per soffocare con la mia plastica lingua ogni sua plausibile reazione. Tutto incurante della presenza delle nostre mamme, anzi noto il loro sguardo, direi compiaciuto e interessato. Sembrano, infatti, apprezzare i miei atteggiamenti affettuosi e di morboso interesse al corpo di Patrizia che, nel sorridere ambigua, passa ripetutamente la morbida lingua intorno alle labbra nel chiaro desiderio di un qualcosa di più intimo, rendendo tangibile un desiderio che cresce ad ogni mia iniziativa.
Di giorno accumulo eccitazione che scarico di notte. I nostri erotici momenti pieni di peccaminose passione. I nostri corpi avvinghiati nel reciproco calore, la lussuria unica complice di ore intense dove i miei gemiti si decuplicano di intensità. Il mio pensiero prigioniero sulle mie meravigliose donne. Il godere di Patrizia reso così tangibile quasi a voler sopraffare il mio, con il chiaro intento a trasferire il nostro piacere al di la delle esili pareti che ci separano dal resto della famiglia.
Ore intere dove la libidine supera ogni pudore e prevale sulla ragione.
Ma lei ancora imperterrita rifiuta di farmi gioire del bel culo, è ben vero lentamente qualche segnale di perverso cedimento comincia ad esserci ma non riesco a concretizzare.
Ed al mattino sono vittima passivo degli sguardi delle nostre mamme, arricchiti da sorrisi che celano un qualcosa che definire invidia è riduttivo.

Ed inesorabile quel mio pensiero assurdo continua a crescere nella mia mente!
Tutto sta imponendomi lentamente riflessioni perverse, ogni contatto è un continuo stimolo, ogni allusione mi è da incentivo. In questi tre mesi trascorsi mi sono determinato perché non coinvolgerle in un qualcosa di più, magari in un incestuoso rapporto. Comincio a fantasticare costantemente su esperienze dal sapore fortemente trasgressivo ed eccitante.
L’occasione è l’imminente Natale.

Organizzo il classico cenone, intendo approfittare della festa per materializzare le mie performance di cuoco e non solo. Non ho ancora chiaro cosa, e principalmente come, ma riesco a convincerle che il cenone di Natale potrà esternare altre mie qualità e, solo, dopo cena, dopo il rituale scambio di doni eventualmente, uscire per passare la notte assieme in qualche privè.
L’idea è subita accolta con entusiasmo. Non so cosa potrà accadere ma su di una cosa sono certo farò del mio meglio per spingere ben oltre il lecito ogni momento della nostra cena e delle nostre strenne.
Per cui nei giorni che ci separano dalla festa è un continuo programmare l’occasione. Il mio sacrificio di cuoco, però, deve essere compensato dal fascino delle mie commensali nel senso che per quella sera le desidero veramente affascinanti e tutte per me.
Il doppio senso è voluto!

Eccoci! Finalmente pronto una cena dai contenuti afrodisiaci.
Crostini di salmone al burro fuso in bagno di limone per accompagnare il nostro aperitivo moderatamente alcolico, ostriche crude dal potere seducente e sensuale, risottino con una delicata salsa di noci arricchita da spezie orientali, aragosta all’aceto balsamico e miele d’api, cesti di rosse fragole servite con soffice panna. Il tutto unito ad un percorso degustativo che spazia sapientemente, e con i giusti dosaggi, da un prosecco di Valdobiadene servito fresco, un Brunello di Montalcino scaraffato con abile maestria e per chiudere con un Charles Heidsieck, freddo al punto giusto, gustato in lunghi calici di cristallo di Boemia, il tutto per favorire l’effetto inibitorio necessario per una serata all’insegna della trasgressione e del peccato.
Tavola imbandita con finissime porcellane, una raffinata composizione di orchidee rosse come centro tavola, luce fioca di candele aromatizzate al muschio bianco, il crepitio di ciocchi di ulivo nel grande camino dove, accanto, è sistemato il grande abete rosso la cui fragranza è diffusa nell’ampio salone con lo stereo che materializza gradevoli musiche celtiche in sottofondo il tutto per rendere l’atmosfera calda ed accattivante.
È tutto pronto e con essa la mia euforia nell’immaginare il fascino che le mie donne sapranno regalarmi.

Un vestitino azzurro corto, attillatissimo, fascia il tonico corpo di Patrizia, i capelli sapientemente raccolti in una acconciatura sbarazzina le danno quel tocco da “vamp” che non è niente male. Mia moglie è un portento nell’esaltare il suo corpo, e stasera il suo fondoschiena è veramente invitante.
Gonna di pelle nera di mamma abbinata ad un strettissimo top rosso fuoco con un accattivante decolleté, le altissime scarpe slanciano l’intera sua figura. La finissima pelle rende chiaramente visibile l’affascinante triangolino di un accattivante perizoma che glorifica il suo maestoso lato “B”.
Un intrigante gonna lunga, abbinata ad una camicetta dal delicato nude look esalta, come non mai, l’opulento seno di Carla costretto in un reggiseno, sicuramente di una taglia in meno rispetto al normale. Gli occhi scorrono sulle gambe per rendermi conto che due vertiginosissimi spacchetti laterali scoprono porzioni di bellissime cosce. Una visuale magica, gambe che risalgono da tacchi a spillo sino al bordo scuro delle calze.
Mise che mi lasciano piacevolmente affascinato.

La serata inizia sotto ogni buon auspicio!
La nostra cena procede con un continuo susseguirsi di sguardi di seduzione di mia moglie. Il suo stuzzicarmi è così eccitante che comincia a crescere forte il desiderio di scoparla. Voglia accentuata dal suo comportamento da esibizionista. Rispondo con espressioni maliziose, accentuate dalla presenza delle nostre commensali che seguono le nostre innocenti effusioni piuttosto divertite. Mamma si compiace dalle mie doti culinarie, così come mia suocera scherza anche su queste virtù che Patrizia esalta.
Virtù e complimenti si perdono in una notte che è solo all’inizio!
Seguo il loro gustare le mie pietanze, le morbide labbra di mamma che si modellano attorno al fluit colmo del freschissimo prosecco. Ho sempre amato le sue labbra, perfette nel contorno e nell’essere moderatamente carnose. È immediata una erotiche fantasia! Immagino il mio uccello appoggiato alla base di quelle labbra pronto a donarle il caldo seme del mio piacere. Distolgo lo sguardo e mi rapiscono i movimenti plastici della lingua di Carla mentre assapora, incrociando il mio sguardo con espressione morbosa, la delicatissima panna sulle fragole. La mia fantasia galoppa mentre Patrizia continua nei suoi accentuati atteggiamenti di femmina eccitata.
Sembra che giochino in un qualcosa dove impera la seduzione. Il tutto incentiva, in un crescendo di perversione, i miei pensieri.
Giochiamo sui doppi sensi delle mie qualità da novelle cousine sino a quando Patrizia si lascia prendere dalla foga per esaltare anche quelle doti a loro purtroppo nascoste, provocando sospiri non saprei dire quanto voluti o quanto interessati!
Questa sera sarà difficile governare le mie fantasie!

L’effetto dell’alcool sapientemente dosato accentua la nostra euforia. La cena trascorre gradevole sino a quasi la mezzanotte. Le mie strenne sono già sotto l’albero. Ogni mio pacchetto è accompagnate da dediche studiate nella parole e nei contenuti, con le quali intendo concretizzare la mia perversa strategia. La macchina fotografica a portata di mano, e la video camera ben nascosta deve poter riprendere ogni momento di una notte che si preannuncia magica.

- Patrizia per esaltare la donna che è in te -
ho scelto, per mia moglie, un trasgressivo completo Dolce e Gabbana di morbidissima pelle nera. Una giacca stretta per modellare il suo corpo, un solo bottone per esaltare lo splendido seno, la minigonna attillata, per avvolgerle i fianchi ed accentuare le accattivanti forme. Un paio di stivali Paciotti alti sino al ginocchio con tacco stratosferico intrecciati con intriganti catene completano il mio intendimento. Ho inteso così esaltare ancor di più il suo essere bellissimamente fica.

- Mamma perché il tuo fascino sia sempre più …intrigante -
un velatissimo vestito lungo di Armani in delicatissima seta color blue notte, scelto per il suo sapiente gioco di trasparenze. L’accattivante decolletè deve rivalutare il suo bellissimo seno da coppe da champagne. Una particolare scollatura sulle spalle andrà ad onorare il suo splendido corpo ed esaltare le lunghissime gambe materializzando perverse fantasie incentivate dal suo fascino. Per lei una scarpa di vernice in equilibrio su finissimi spilli per slanciarla con charme.

- Carla perché dietro il manager c’è …la seduzione di donna -
un intrigante completo Ferrè, con camicetta in organza bianca e tulle, con l’accattivante nude look intendo glorificare il procace seno, un pantalone bianco in morbidissima seta stretto in vita per fasciarle provocatoriamente il morbido fondoschiena e concretizzare la sua provocante seduzione. Gli immancabili tacchi a spillo potranno accentuare quelle sue plastiche movenze fautori dei miei licenziosi pensieri.

Dediche e pensieri, sui quali ho inteso giocare con una sottile dose di ambiguità, sono apprezzati. Le prime immagini sulla digitale mi restituiscono espressioni felici e particolarmente gioiose.
Il tempo di apprezzare anche i miei regali e completo la mia strategia con ulteriori piccole strennine, che rappresentano la ciliegina sulla mia personalissima torta la cui dolcezza sarà tutta nella sorpresa e nelle espressioni che sapientemente andrò a cogliere…

- Per vivere di giorno e… gioire di notte -
per Patrizia ho acquistato un body sempre in pelle. La mia intenzione è voler glorificare il suo essere dark lady. Un capo che andrà ad incollarsi sul suo corpo esaltandone le perfette forme. Un minuscolo perizoma, rigorosamente nero, la cui trasparenza accattivante del pizzo è un inno al suo essere ultra-sexy. Il reggicalze abbinato e calze con una finissima trama a rete per confermarle il suo essere una gran fica.

- Per evocare atmosfere sensuali in… un gioco di seduzione e sensualità -
ho scelto, per mamma, un completino veramente sexy. Un reggiseno a balconcino, intrigantemente impreziosito con intriganti trasparenze di pregiato pizzo in un disegno dal gradevole effetto arabescato, sempre amato da mia madre. Lo immagino già scolpito sul suo delicatissimo seno, ad esaltare con le delicate trasparenze il decolletè del vestito. Vedo mamma arrossire con tra le dita il piccolissimo tanga brasiliano che completa il mio intimo regalo. Intriganti calze di velatissima seta, con un vezzoso righino dietro vuole rendere ancor più seducenti le sue bellissime gambe.

- Un tocco di malizia e seduzione, perché oltre il manager …c’è la femmina -
l’idea del corpetto, di provocante organza rossa sapientemente lavorato dal disegno accattivante, ha guidato nella mia scelta per Carla. Desidero creare sul suo corpo, e specialmente sul seno, una alternanza eccitante di pieni e vuoti. Una culottes dello stesso rosso fuoco piuttosto maliziosa e provocante per una donna che sa di essere piacente. Ho inteso dare al suo corpo tutta la intrigante seduzione di femmina frizzante e rispolverare il suo essere calda femmina.

Patrizia si adagia sul mio petto guardando divertita le espressioni delle nostre madri che, nel segnare il viso di entrambe, manifestano un compiaciuto apprezzamento. Gli occhi sono carichi di una strana malizia che solo le donne sanno manifestare.
Ancora scatti, tanti e ripetuti, con la digitale.
Con il fresco champagne brindiamo, commentando, le mie azzeccatissime scelte sino a quando la voglia di divertirsi di Patrizia non ci ricorda che si è fatto quasi l’ora di uscire per concludere la nostra serata. Subito propone di indossare i capi avuto in dono, e sottolinea tutti, compresa la lingerie, come ringraziamento per la mia paziente e fantasiosa ricerca. Veloce con tutti i suoi nuovi indumenti si sposta in camera, senza ascoltare il dissenso un po’ frastornato di mia madre, che contrasta con la particolare euforia di mia suocera.
Nei pochi minuti di attesa vengo rapito dalle gambe di Carla dolcemente accavallate, la gonna raccolta mi offre l’opportunità di estasiarmi della vista delle cosce, il fruscio della seta amplifica il mio interesse. Gli occhi lentamente risalgono dagli altissimi tacchi per morire sull’accattivante trama del reggicalze. Netto intravedo il bottoncino che sostiene il bordo scuro della calze, così come candida è la pelle nuda che lascia scoperto.
Carla sembra voler richiamare la mia attenzione. Mamma si accorge del mio particolare interesse nel mentre Patrizia, accattivante nel suo ancheggiare, è di nuovo davanti a noi. Con atteggiamenti da manquin, passi ondulati e plastici che rendono onore al essere una gran bella fica. La gonna corta e gli alti stivali rendono veramente tangibile la seduzione che, naturalmente, riesce a materializzare.
Il tutto resta impresso nel display della mia digitale.

Carla, quasi rapita dall’intrigante gioco avviato dalla figlia, un attimo bloccata da mamma, che vorrebbe glissare sulla proposta, raccoglie d’impeto i suoi indumenti ed, in compagnia di Patty, ci lascia soli.
L’atteggiamento di mamma sembra bloccato da un malcelato pudore che ancora il fresco champagne non è riuscito a sopire. Ne verso ancora un pò di per brindare solo con lei in un inno alla sua bellezza ed alla mia fortuna di averla così vicino. L’espressione del suo viso è leggermente contrito, ma riesco a sconfiggere la sua titubanza e farla sorridere nel mentre commentiamo la bellissima serata.
“Tesoro stasera sei stato grande…non sapevo cucinassi così bene….e che avessi anche una particolare buon gusto in materia di ….lingerie…… forse hai esagerato…ma li ho apprezzati…sono veramente bellissimi”
“Mamma, vorrei vederti e non solo …sognarti…”
Mentre mamma china il capo, quasi a celare un momento di difficoltà, Carla è già davanti a noi. Onora il capo che indossa, le trasparenze della delicata organza svelano l’accattivante disegno del corpetto che il bellissimo seno rivaluta. Piroetta sul decolletè lasciandoci senza fiato davanti ad un culo dal colore rosso che traspare chiaro dalla delicata trama dei pantaloni.
Uno sguardo penetrante, oserei dire supplichevole, a mamma per indebolire le sue ultime resistenze e convincerla ad aderire all’invito di Patrizia.
Ancora fotografie, con un pensiero fugace alla video camera di cui sgorgo il led rosso che mi conferma il suo funzionamento.
Titubante mamma si sposta in camera accompagnata da Carla, nel mentre Patrizia approfitta di pochi secondi di intimità per coccolarmi baciandomi, a fil di pelle, il collo.
“dove conti di arrivare….”
“tesoro non lo so…ma hai ragione tu.. abbiamo due magnifiche mamme…”
È splendida, mamma, davanti a noi, il rossore del suo viso manifesta tutto il suo fascino di donna matura. Completamente cambiata come se in quei pochi minuti in compagnia di mia suocera, si fosse determinata ad abbandonare ogni forma di imbarazzo. Nel suo atteggiarsi esalta le splendide gambe affusolate che alternativamente giocano a sparire tra le pieghe del vestito. Offre la bellezza del suo corpo al mio interessato sguardo. Scorgo il candore della sua pelle esaltato dal colore del vestito. Mamma è bellissima! Si propone al nostro sguardo in movenze plastiche e cariche di sottile seduzione.

La serata comincia a crescere di tono e devo inventarmi, adesso quel qualcosa che renda tangibile la mia strategia!
Tutte e tre bellissime, affascinanti e civettuole giocano con i delicati capi, mentre continuo a divertirmi nel riprenderle in pose che lentamente diventano sempre più audaci.
È Patrizia, che con un atteggiamento carico di studiata malizia, anticipa ogni mia fantasia! Le mani tra i capelli, gli occhi chiusi, il corpo plastico e, davanti a noi, con movenze flessuose e un sottile erotismo, sbottona la giacca e, ci lascia ammutoliti davanti alla sua figura impreziosita dal body e poi lentamente si priva della delicata gonna.
Un attimo di silenzio accompagna il suo fare, solo un attimo per poi rivolto alle nostre mamme con un sorriso la cui ambiguità è tutta nella lucentezza dello sguardo
“…dai … fatelo anche voi……è come se si restasse in costume…e poi il nostro uomo se lo merita!”
Quale migliore regalo aggraziarmi dei loro corpi impreziositi dalla mia fantasia. Mamma con uno sguardo, misto tra stupore e rabbia, sembra redarguire la nuora mentre Carla aderisce sempre più entusiasta.

Ecco! Questo era il passaggio che mancava alla mia strategia, avviata con uno scopo preciso ma per il quale non avevo pianificato ancora la fine.
Il corpo plastico di mia moglie, si trasforma repentinamente in quello di una femmina impegnata a circuire il suo amante. La sua è una danza piena di seduzione. Balla lenta mostrando il suo bel culo, coperto solo da quel sottile filo nero perso tra le invitanti chiappe.
Ora è lei che governa il gioco sostituendosi egregiamente alla mia strategia “… è proprio bello il mio culetto…. vero ?”
rivolto a me
“..mmmmhhh..bellissimo”
Non riesco a dire altro, non vi nascondo che comincio ad eccitarmi, il cazzo cresce spingendo forte sulla patta dei pantaloni, e con lui la mia voglia di scoparla adesso.
Carla la emula, le si accosta euforica. Le mani si allungano sul corpo della figlia, in sensuali tocchi. Il pantalone comincia a scivolarle di dosso, agevolato dal plastico ancheggiare. Sbottona con arte la camicetta, offre ai nostri occhi il corpo esaltato dal rosso del reggiseno e della culottes. Sensuali le mani risalgono il corpo, si soffermano sul seno, lentamente coprono le trasparenze delle rosee aureole. Sapienti dita mascherano dei voluminosi capezzoli. È altamente provocante nei suoi movimenti. Una sedia accanto a lei per emulare la divina Marlene nell’angelo azzurro. Si siede, allarga delicatamente le gambe, le mani scivolano tra di esse per mascherare i primi contorni di un accattivante chiaroscuro.

La digitale spara fotogrammi ripetuti. Non voglio perdere alcun momento.

Ancora qualche secondo di un sapiente gioco ben dosato tra l’erotico ed il carnale e richiama mamma con il vibrare delle dita invitandola a fare altrettanto
“Ti prego no…….”
Ma il suo sguardo è così penetrante che vince le ultime resistenze di mamma, a dire la verità diventate, in poco, piuttosto deboli.
Carla alle spalle di mamma avvia carezze dolcissime sul suo viso, massaggi lenti sul capo, le dita perse tra l’oro dei suoi lunghi capelli quasi a voler rompere la tensione ed indebolire le fiacche resistenze. Gradatamente mamma socchiude gli occhi e si lascia trasportare. Come d’incanto, perde ogni forma di recondita inibizione rapita dall’azione languida di Carla. Mamma si lascia sfiorare le gambe, i lembi del delicatissimo vestito mascherano le dita di Carla nel loro lento risalire. Seguo l’esile riga delle calze confondersi con le dita di mia suocera.
Mamma, abbandonata definitivamente ogni forma di vergogna, è intimamente coinvolta dall’accattivante gioco avviato da Carla che, al ritmo di una nenia celtica, le fa lentamente scivolare di dosso il vestito. È splendida nelle sua parziali nudità. Un fluit colmo di fresco champagne le restituisce l’ebbrezza, e trasforma i suoi casti movimenti in una erotica e sensuale danza. Uno sguardo penetrante movenze studiate ad arte nel classico atteggiamento di femme fatale.
Sembro impazzito con la macchina fotografica tra le dita. Non so cosa potrà accadere, ma so per certo che qualcosa dovrà accadere!!!!
Patrizia ricucitosi un angolino sul divano accanto a me segue interessata. I suoi dolci lineamenti hanno assunto la classica espressione da troia arrapata che la contraddistingue nella nostra intimità. Un respiro profondo mi conferma tangibile la sua latente eccitazione mentre una mia mano gioca tra i riquadri delle calze ed assapora il calore della sua pelle.
“…sono proprie belle le nostre mamme….”
Una riflessione divertita e, nello tempo, sfacciata, mentre Carla si gode il corpo di mamma che, stringendo le labbra, subisce partecipe dolci effusioni.
Patrizia esalta il loro fare e rivolte a loro “siete veramente belle gno…cche…”
Bisbigliandomi in un orecchio “adesso il gioco lo conduco io! Vedrai ti farò impazzire!….” perentoria nella sua strategia
“Questo è il mio personalissimo regalo per te… È tanto che ci pensi vero……” resto di stucco ascoltando la sua confessione, mentre incolla le sue labbra alle mie. La lingua si insinua con passione nella mia bocca. Una mano lenta scivola tra le mie gambe, comincia a giocare con il mio muscolo bello teso, la mia risale intrigante tra le sue cosce. Lenta ed accattivante, sfiora i primi ciuffetti di un intimo già pervaso da caldissimi umori
“sei una gran zoccola, ... sono eccitato... senti… ho il cazzo duro!....”
Sussurrandole in un orecchio il mio stato di altissima eccitazione
“…ho voglia di scoparti adesso…”
“devi avere pazienza!....”
Un momento che non passa inosservato
“non fatevi problemi...fate quello che volete, noi andiamo…. via… vi lasciamo soli ...”
Deve essere stato talmente palese il mio atteggiamento che mamma si offre a rinunciare alla sua serata!
“stasera abbiamo iniziato la festa insieme e la continuiamo insieme…”
risponde immediata Patrizia, ridendo maliziosa denudando completamente il suo seno dedicandosi frenetica ad armeggiare nella patta dei miei pantaloni. Io, pur sorpreso dagli sguardi di altissima concupiscenza di mia madre e di mia suocera, annuisco con un intenso gemito.

Ormai, tutte e tre sono pienamente coinvolte in quel gioco che io ho avviato e che Patrizia, perfetta complice della mia strategia, nel percepirlo, ora sapientemente governa.
Intravedo nello sguardo voluttuoso di mia suocera una perversa complicità con mamma, come se ciò che le sta coinvolgendo è un qualcosa gia accaduto. Un rapporto intimo consolidatosi nelle rispettive solitudini!
Le mani di Carla delicatamente scendono sul petto di mamma per raggiungere il seno ancora protetto dal bellissimo balconcino. Si soffermano in modo intrigante per qualche secondo sullo splendido decolletè. Lo massaggia a palmi pieni. Seguo le delicate dita che lente superano la barriera dell’indumento e accattivanti avvolgono il seno di mamma. Mamma non oppone resistenza, si abbandona ai delicati contatti. Carla continua come sapesse quanto grande sia il suo piacere. Secondi lunghissimi. Poi Carla sfiora più volte con le labbra la bocca di mamma, dolcemente le strofina su di esse. Mamma è rapita dall’intrigante bacio al punto che impercettibili gemiti la coinvolgono.
Le mani di Patrizia, intanto, si sono impossessate dell’oggetto del suo desiderio, lo stringe e lo mostra fiera mentre il cazzo continua a crescere tra le sue mani.
Una esclamazione di stupore delle nostre madri che seguono Patrizia senza pudore baciare languida la cappella dell’unico uomo di casa e poi prenderla subito in bocca “...ahhhmmm siiiii” La mia eccitazione è diventata estrema e Patrizia, ormai unica padrona della situazione, si accovaccia alle mie gambe giocando con la bocca su di un cazzo che pulsa frenetico al contatto con le sue labbra.
Carla, ha slacciato il reggiseno di mamma e, morbosa, bacia una pelle diventata elettrica che reagisce inturgidendo i capezzoli. Il corpo di mamma freme, geme quasi sottovoce. Carla è ancora più intrigante, lascia scorrere sul petto di mamma lo champagne della sua coppa. Il liquido scivola lento sul delicato solco del suo seno. La lingua di Carla voluttuosamente ne assapora il finissimo perlage. Stavolta la reazione di mamma è piena ed assoluta. Un gemito, intensissimo, sfugge tra labbra socchiuse. Il tutto mentre Patrizia continua a succhiare con veemente passione.
Ad occhi chiusi assaporo la calda lingua sull’enorme muscolo.

Ormai è fatta da ora in poi sarà soltanto piacere, tanto assurdo quanto passionale.
Immobile mamma non sa se solo subire o anche reagire. Carla le è accanto e lenta si accosta alla sua la bocca. Baci voluttuosi pieni di un amore sicuramente antico. Lunghi minuti di un contatto carico di passione, poi piano piano Carla scivola ai suoi piedi, le gambe di mamma lentamente si divaricano, Carla scosta l’angolino dell’intimo indumento, appoggia morbosa la bocca tra le calde labbra ed inizia ad accarezzarle con le sue labbra il nero ciuffetto. Ne intravedo un po’.
Mamma geme sconvolta da una cresciuta eccitazione. Carla alterna la lingua con sapienza estrema, stringe perversa il roseo clitoride. Mamma è bagnata, gocce dense di eccitazione scivolano tra la seta, la pelle chiara e la lingua di Carla. Mia madre e mia suocera, due donne certamente amanti. Sinuose e plastiche materializzano il loro grande bisogno di piacere.
Carla in un crescendo, che non ha più limiti, gioca con il dito medio con l’intimo di mamma per poi farlo avvolgere dall’immenso piacere che la sta coinvolgendo.
Un sussulto violento i lunghi capelli d’oro nascondono l’espressione di mia madre completamente stravolta dalla sua eccitazione.
Carla, si alza, si siede sul ginocchio di mamma, ondula il corpo sfregando la fica sulla sua coscia, lasciando, indelebile, l’umido segno di un piacere che cresce.
Gli occhi di mamma si riempiono di lasciva passione mentre bacia Carla stringendole forte i grossi capezzoli tra le dita. Carla si contorce, offre il suo corpo al caldo leccare di mamma, il corpo sussulta. È assurda nel suo gemere. Il seno tra la bocca di mamma si impadronisce alternativamente dei capezzoli saggiandone eccitata l’estremo piacere. I loro respiri diventano ritmici e carichi di passione.
E la bocca avida e vogliosa di mia moglie, alimenta ancora di più la mia perversione. È un crescendo di lussuria che non ha più ostacoli.

Patrizia segue la scena sessualmente coinvolta come se stesse aspettando questo momento. Si alza, lentamente si avvicina a loro, offre la sua bocca ad un intenso bacio. Languide lingue si toccano in rapidi contatti. Mamma non pone alcuna barriera alla lingua di Patrizia che intrigante penetra la sua bocca intrecciandosi con la sua.
Maledettamente eccitato assisto alle saffiche performance delle mie donne. Patrizia si china accarezza le bellissime gambe di mamma risalendole a fil di pelle. La mano scorre perversa dal ginocchio all’interno delle cosce. Ancora un gemito, ancora più intenso, e mamma abbandona la testa leggermente all’indietro come fosse sospinta delicatamente da una forza a lei oscura. Patrizia sfiora il reggicalze, un sussulto percuote tutto il corpo di mamma che si abbandona al saffico supplizio. Patty si impossessa della fica ne raccoglie con la lingua gli umori. Mamma comanda con le mani il capo di mia moglie e, con le gambe oscenamente divaricate, offre il suo intimo al leccare di mia moglie.
Carla pervasa di eccitazione con le dita stringe i capezzoli di un seno maestoso. Io pesto lento su un cazzo diventato paonazzo dall’eccitazione.
Che spettacolo sublime!

Carla richiamata dalla mia eccitazione, gattoni si struscia tra le mie gambe. Gli occhi lucidi di una eccitazione pazzesca. Si accosta mi guarda e comincia a giocare con l’oggetto di un irrefrenabile desiderio. Il cazzo grosso e duro nelle mani di mia suocera si perde tra il calore della sua bocca.
Carla mi spompina con movimenti lenti e carichi di erotico trasporto. Succhia avida rendendo concreto il suo desiderio di cazzo.
“... sei la porca che sempre immaginato...” è il mio volgare commento all’arte di mia suocera
“…non hai ancora visto niente …” è la perentoria risposta di mia suocera
Anche Patrizia si unisce a sua madre lasciando scorrere la lingua tra il mio cazzo e le labbra di Carla.
I nostri gemiti si amplificano nella stanza. È tangibile il nostro piacere!
Mamma volge il suo sguardo verso di me, sorride maliziosa, la mano scivola tra il piccolo solco di due piccole labbra completamente bagnate e anche lei si accosta a noi. La sua lingua si fa dolcemente strada nella mia bocca “baciami amore mio, bacia la mamma...”
Sconvolgente!
Non so più quale lingua stia gioendo del mio cazzo.
“...mamma dai, è tutto pronto per te… godi di questo bel cazzone ...”
È l’invito di Patrizia per sua madre
“Sì, fottimi...dai...non ce la faccio più”
Subito le gambe di Carla si stringono attorno alle mie, sposta con le dita la culottes, e in un lampo si infila la mia asta nella fica. “MMMMHHHHHHH!”
La mano di Patrizia stretta sul mio cazzo dirige la penetrazione.
Carla cavalca selvaggia scuotendo ogni centimetro del suo corpo. Una giumenta in calore si contorce in preda a continui sussulti. le sue ditta scorrono sul mio petto con le unghie che spingono forte. Sembra impazzita. Il viso manifesta la sua altissima eccitazione. Le mani sulle mie spalle fanno da supporto al suo possedermi, ruota il busto per offrirmi l’opulento seno. Mi perdo tra mammelle morbide. Il seno gonfio ed i capezzoli durissimi. Li succhio, li mordo mandandola in estasi. Sobbalza. Grida il suo immenso piacere.
Ascoltare i suoi gemiti esalta il maschio che è in me.
La scopo come una grande puttana mentre mamma la masturba per decuplicare la sua eccitazione.
Il cazzo nella fica pulsa ripetutamente.
“…è….bellissimo…..AAAAGGGGHHHH……..”
Carla è pervasa da un orgasmo bestiale. Gode liberando anni di patimenti. Geme come un’ossessa.
Mantiene per qualche minuto la mia verga ben stretta nella fica, assapora tutta la durezza di un cazzo che pulsa incessante e ha una gran voglia di godere.

Incrocio gli occhi di mamma che implorano la sua razione di piacere! Splendida nella sua nudità invoca il mio corpo. Il suo sguardo è carico di perversa lussuria, i suoi movimenti sono talmente eccitanti come se fossero governati da una invocazione sopita da anni. Brama davanti al mio uccello teso nella sua potente erezione.
Allungo le mani sul suo corpo, le sfioro il seno. Un suo sussulto mi conferma la sua voglia di essere scopata. Le labbra strette forte tra i denti per mascherare un pudore che non esiste più.
Gioca con il suo corpo strusciandolo al mio, vibro al contatto con la sua caldissima pelle, offre alla mia lingua il sapore di un capezzolo intriso di eccitazione. Le nostre lingue scorrono frenetiche l’una sull’altra.
Lenta si china, accostandosi al mio uccello, lo lecca, lo prende in bocca. Sobbalzo al primo perverso contatto. La lingua percorre lenta l’intera lunghezza, lo bagna ben bene, geme, e con lei gemo anch’io. Assapora contemporaneamente la mia passione ed il piacere di Carla ancora presente sul mio uccello.
Le sue mani risalgono le gambe, sostano sui miei glutei, spingono il mio corpo tra la sua bocca.
È perversa!
“...dai, scopa tua madre…. lei ti vuole ...”
È l’incestuoso invito di mia suocera
“Oh caro, come è grosso... anche tu vuoi scoparmi…. vuoi il mio culo vero?”
“ssss…...sssì, ...mamma...desidero scoparti......mmmhhhh...”
Solo ora mi rendo conto che il mio desiderio di culo è riconducibile alle perfette forme di mia madre. Forme che negli anni hanno massacrato i mie pensieri adolescenziali. Vederla ancheggiare sinuosa, seguire l’erotica danza del suo fondoschiena mi eccitava da morire.
Ed ora è lei che mi implora di possederla. Inginocchiata, si offre a me. È uno spettacolo meraviglioso! Lenta si agita con una esperienza che tanti anni di digiuno non hanno scalfito. Una sensazione che non so descrivere, e che definire sublime è solo riduttivo.
Sconvolto davanti al bel culo di mamma, mi avvicino le appoggio il glande pulsante tra le calde chiappe. Anni di perverse fantasie che materializzo come una liberazione da patimenti assurdi. Una mano di Patrizia stringe forte il delicato seno di mamma, un capezzolo cresce tra le dita, grida, i sui gemiti crescono di intensità quasi incredula nel riceversi il cazzo del figlio in un culo perfetto.
Geme intensamente mentre lentamente la possiedo. intendo godere di ogni secondo di questo perverso mio fare. Lento sfilo sino alla cappella il cazzo dal culo, poi lentamente lo infilo di nuovo. Mamma geme e gode spingendo il suo corpo sul mio muscolo. Un corpo che reagisce ad ogni mia sferzata. Urla senza più alcun pudore. Governa i miei movimenti come la più esperta delle troie al punto che non so più se sono io che la possiedo o e lei che si gode morbosa il mio uccello.
Anch’io gemo manifestando il mio immenso piacere, inculo mia madre con la mente rivolta ad anni di solitarie fantasie esaltate dalle rotondità di un culo splendido.
Le mani strette sui fianchi governano i miei movimenti. “ssssiiiiiii…… VENGOOO…. mmmhhhh” Mamma urla il suo piacere, mentre porca, si sditalina una fica pervasa di calda eccitazione.

Ed io sempre più eccitato cerco con gli occhi Patrizia.

La vedo soggiacere colma di piacere alla lingua di sua madre entrambe impegnate in uno sconvolgente 69. Mia suocera sdraiata sul grande tappeto le lecca la fica risalendo sino al solco di un culo splendido, mente Patrizia ondula su di lei il suo corpo pettinandole la fica con la lingua.
Mia suocera lubrifica il culo con la lingua piena di umida esaltazione. Patrizia geme, senza limiti mentre due dita di Carla si fanno strada verso lo stretto orifizio.
Sposta il filo del perizoma e bagnando il dito medio nella sua fica sempre di più in estasi, lo porta poi sul buco del culo di sua figlia spingendolo lentamente in fondo.
Patrizia si irrigidisce la sguardo sembra perso nel nulla,
“mamma...mi piace...non ti fermare…... stasera desidero finalmente regalarlo a lui”
il dito scorre ripetutamente dentro e fuori nel suo bel culo.
“......è bellissimo!.... si continua ….mmmhhhh…..”
Patrizia geme.
Incrocio lo sguardo di mia suocera
“adesso è pronta scopala”
Carla mi invita a scopare sua figlia animalescamente.
Finalmente stasera completo la mia lente ed inesauribile strategia di scoparle il culo.
Seduto sul divano Patrizia si offre alla mia lussuria. Inculo finalmente mia moglie. Nulla ormai può contrastare la mia perversa fantasia. Lento la penetro. Esperta ondeggia con l’espressione del viso che materializza il suo essere intimamente troia. Geme liberando la sua eccitazione, gli occhi chiusi, l’espressione del viso soprafatto dalla libidine. Spinge il culo gridando forte sempre più forte, gli occhi resi lucidi dalla libidine.
Sul cazzo percepisco le sue contrazioni, con Patrizia che una danza ritmica carica di respiri intensi.
Le mie mani ben ferme sui suoi fianchi. Le sue labbra strette a strozzare l’eccitazione.
I suoi gemiti crescono di intensità, strozzati dalla potenza che le sconvolge il corpo.
Il seno reagisce vibrando in un tutt’uno con il corpo. Geme con la verga piantata nel culo grata di aver ceduto. Gode la lingua che scorre sulle labbra sono il tangibile segno di qualcosa per lei bellissimo. È un crescendo di sensazioni magiche, i miei occhi chiusi decuplicano la mia eccitazione.
Sbatto forte sulle sue chiappe, grido anch’io mentre infilo il pollice tra le sue labbra, lei lo succhia avida perversa per come perverso continuo a sodomizzarla.
I capezzoli sembrano scoppiargli tra il petto li stringo morboso, li strizzo per farla godere ancora di più. Muove il busto per godere perversa di ogni porzione di un cazzo che pulsa violento dentro di lei.
È stupendo!
Sono assoluto padrone del suo corpo. E spingo sempre più forte.
I suoi gemiti sono la mia linfa, il viso sfigurato dalla eccitazione, le labbra sempre più serrate, il mio nome scandito sillabando.
Sento il cazzo che sta per esplodere nel culo, mi blocco un secondo, un suo gemito urlato, un colpo di reni, secco e forte, ed esplodo violento tutta la mia libidine nel culo.
Le mie urla si sommano alle sue, violenti godiamo morbosi.

Mamma e Carla ci sono accanto, sembra che aspettino anche loro la mia esplosione di libidine. Un primo schizzo è tutto per Patrizia, che intanto ha abbandonato il mio cazzo. In piedi, continuo a schizzare sborra, tanti schizzi, ripetuti continui per soddisfare le avide esigenze delle mie donne. Scarico sui loro corpi l’eccitazione di un Natale magico.
Patrizia raccoglie parte della mia sborra tra l’incavo morbido del seno di mamma, mia suocera si riceve uno schizzo in gola leccandomi la minchia ancora pulsante. Lecca l’uccello che le vibra tra le labbra. Ancora schizzi carichi di eccitazione sul viso di mamma che reclama la sua porzione di sborra.
Tutte e tre avide e vogliose, ai mie piedi, le lingue lottano per godere del mio seme, lo spargo sul loro viso, tra le labbra. Lo sperma scivola lento sul loro corpo, disegna tortuosi percorsi. Le loro mani impazziscono sulle pelli vellutate.
I gemiti intensi, lentamente si spengono in una notte fantastica, mentre i lori corpi si adagiano esausti sul tappeto avvolti in un abbraccio voluttuoso.

Un ultimo sguardo ai loro corpi splendidi impreziositi dalle sole calze. Un immagine elettrizzante con la mente rivolta alla videocamera con il led rosso ancora acceso……mentre mi sdraio accanto a loro.
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