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incesto

adoro la mia famiglia


di mandruck
31.05.2013    |    85.965    |    5 7.6
"Salii le scale del condominio, aprii la porta di casa e sentii dei rumori provenire da camera di mamma..."
Non so bene perché questa depravazione ha iniziato a demolire il mio cervello. Mi ricordo bene quando e perché è iniziata. Sono Nicola, ventitreenne del nord Italia, studio ancora e vivo in famiglia con mia madre Sonia non ancora cinquantenne e mio fratello Carlo di un anno più giovane. mio padre non vive con noi, anzi, a dire la verità non so neanche dove viva, sono quindici anni che se ne è andato e mia madre non ha mai voluto parlarne.
Fin da adolescente ho sempre avuto l'impressione che mamma mi trascurasse in favore di mio fratello che vedevo infatti crescere bene e con lineamenti più belli dei miei…tra loro c’era una complicità che io non avevo con mamma e la cosa mi faceva arrabbiare in maniera pazzesca, al punto che per vendicarmi incominciai a non considerare più la mia famiglia come madre e fratello ma come due estranei che dovevo soggiogare in mio potere.
Intanto avevo scoperto mamma masturbarsi quasi ogni notte davanti al pc…per forza erano anni che non vedeva un cazzo vero…e frugando tra le sue cose, un giorno che Carlo e mamma Sonia erano fuori casa, scoprii anche un dildo di notevoli dimensioni, anche se ancora nel cellophane originale…segno che mamma non l’aveva ancora usato…chissà perché!!!
E Carlo, ..il mio dolce fratellino aveva qualcosa di strano, più cresceva con gli anni e meno sembrava che crescesse fisicamente…come uomo, biondino, capelli lunghi, senza un pelo che fosse uno…forse esternamente sembrava una fighetta, ma io che lo conoscevo bene, sapevo che tra le gambe aveva una mazza almeno come la mia che è sui 20 cm.
Ecco, li vedevo ogni giorno sempre più complici ed io ero geloso, non sapevo cosa fare per rientrare anch’io nella loro complicità, finché il giorno prima del mio diciannovesimo compleanno, rientrai prima da scuola per un’indisposizione. Salii le scale del condominio, aprii la porta di casa e sentii dei rumori provenire da camera di mamma. Ero un po’ impaurito, mamma avrebbe dovuto essere al lavoro e Carlo alla sua scuola che dalla parte opposta della città. Presi coraggio e mi avvicinai pensando fossero ladri, ma più mi avvicinavo e più i rumori assomigliavano a gemiti di goduria…qualcuno stava scopando, pensavo fosse mamma, immaginavo avesse trovato un bel cazzone vero, finalmente. La porta era socchiusa mi avvicinai per guardare e ….sorpresa!!!
Carlo sul letto alla pecorina, mentre lo stava prendendo in culo da un suo compagno di classe…e lo stava prendendo proprio bene….tra l’altro un cazzone non lunghissimo, ma grosso da paura!!!, almeno 16cm di circonferenza.
entrai di colpo nella stanza e i due scopatori si bloccarono immediatamente. Il compagno di carlo impallidì, riusci a prendere la sua roba e scappò giù per le scale…lo lasciai andare…di lui non me ne fregava un cazzo….Carlo iniziò a piangere e singhiozzare urlando era disperato, poi la folgorazione. Mi accorsi di avere un cazzo mostruosamente duro ed un livello di eccitazione mai provato prima…vedere mio fratello farsi fottere come una checcaccia mi aveva arrapato, mi resi conto immediatamente della mia natura bisessuale e allora lo feci…presi Carlo per un braccio e gli misi la mano sul mio cazzo durissimo…anche lui capì, si calmò immediatamente e cambiò espressione e senza dire una parola in meno di un secondo liberò il mio uccello durissimo che svettò immediatamente verso la sua bocca…Carlo prese la mia cappella in bocca e iniziò un pompino da urlo leccava la punta imboccò il glande leccò il bordo del mio cappellone e poi ingoiò i miei venti centimetri fino in gola…venni immediatamente e lui bevve tutto come la più consumata delle troie…dopo la sborrata rimasi duro come un palo ed a quella vista Carlo disse con un filo di voce .. in un attimo fui nel suo culo caldissimo e morbidissimo e iniziai a fotterlo come una cagna…stavo inculando mio fratello e cazzo …era uno sballo da urlo…piu pistonavo e più lui lo voleva “scopami porco” “senti come ti inculo brutto frocio” venni ancora e scaricai un sborrata da paura dentro la sua caverna, venne anche lui sporcando e macchiando tutto il lenzuolo di mamma….(continua)
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