Racconti Erotici > incesto > adrenalina pura cap.2
incesto

adrenalina pura cap.2


di alextg
30.11.2014    |    28.563    |    1 8.9
"Sono andato a dormire sereno, sicuro che avremmo fatto qualcosa ogni giorno, mi sbaagliavo, due giorni di brutto tempo ci hanno costretti a stare a casa..."
Al ritorno dei nostri genitori eravamo ognuno nella sua stanza a far finta di dormire, entrambi, infatti ci abbiamo messo un pò a prendere sonno e, quindi, il giorno dopo eravamo tutti e due molto scombussolati, se così si può dire, al punto che abbiamo detto ai nostri genitori che forse avevamo mangiato qualcosa di guasto, questo c'è costato riso con olio e parmigiano sia a pranzo che a cena ma non hanno fatto altre domande.

Passata tutta la giornata a far finta di nulla, dopo cena, io e mia sorella, ci siamo fatti una passeggiata e abbiamo deciso, come la sera prima, di farci una nuotata, la luna era meno piena della notte prima ma, comunque, molto luminosa. Ci siamo di nuovo baciati a lungo nell'acqua e poi ci siamo riavviati verso casa, io ne avevo di nuovo voglia e lei se n'è accorta, non era difficile visto che eravamo incollati, lei mi ha detto sussurrando: "Mi dispiace lasciarti così" le ho detto di venire in camera mia dato che tra la mia e la camera in cui dormivano mamma e papà c'era la sua ed il bagno, non ci avrebbero mai sentiti ma lei non si è fidata.

Eravamo arrivati nel cortile della villetta, la luce in camera dei nostri genitori era spenta, allora mi ha preso per mano e mi ha portato a nasconderci dietro al barbeque in muratura, mi ha detto: "controlla che non venga qualcuno e avvisami quando stai per venire tu!" Si è accucciata e mi ha abbassato i boxer, mentre lo faceva ho sentito una botta di rabbia nei confronti del fidanzato, di sicuro, vista la disinvoltura con cui lo stava facendo, di sicuro lo aveva già fatto e non poche volte. Quel pensiero si è però smaterializzato quando ho sentito la sua bocca avvolgermi la cappella e, a quel punto, ho pensato solo al piacere che mi stava dando. E' stato difficile dirle che stavo per venire, sono stato tentato di non farlo ma alla fine l'ho avvisata.

Mentre rientravamo per andare a letto mi ha detto: "Non prenderci l'abitudine ai pompini, voglio partecipare anche io al gioco". Sono andato a dormire sereno, sicuro che avremmo fatto qualcosa ogni giorno, mi sbaagliavo, due giorni di brutto tempo ci hanno costretti a stare a casa tutti e quattro assieme e quindi non abbiamo potuto fare nulla.

La fortuna ha deciso di farsi di nuovo viva e di darci una mano quando il brutto tempo è finito, altrimenti, forse, la nostra avventura non sarebbe continuata. Io sono rientrato prima dalla spiaggia e ho visto il nostro vicino aggirarsi nel nostro cortile, come se avesse perso qualcosa, gli ho chiesto se potevo aiutarlo e lui mi ha detto che dovevano tornare prima a casa, li avevano chiamati i vicini che abitavano sotto il loro appartamento dicendogli che gocciolava acqua dal soffitto, visto che avevano avuto diversi screzi con chi gli aveva affittato la villetta, non volevano dirgli che se ne andavano prima del tempo, magari fargliela riaffittare e farli guadagnare due volte, inoltre avevano il frigo ed il freezer pieno di cose buone che non si sarebbero potuti riportare su e ci hanno offerto di usarla, era più grande della nostra, con vasca idromassaggio ed aria condizionata, tv satellitare ed ogni confort e poi restituire le chiavi alle donne quando sarebbero venute otto giorni dopo dicendogli, solo a quel punto, che loro erano partiti prima.

L'ho ringraziato moltissimo ed ho incrociato le dita sperando che partissero prima del ritorno di mamma e papà dal mare, non volevo che loro lo sapessero. Così è stato ed ho colto subito la palla al balzo, dopo pranzo ho detto a Stefy che avevo una sorpresa, abbiamo detto ai nostri genitori che ce ne saremmo andati in giro e saremmo tornati solo di notte e, quando sono andati a farsi la pennichella, ho fatto chiudere gli occhi a mia sorella e, portandola per mano e passando dalla porta sul retro, l'ho portata nella casa dei vicini. La casa era, tutto sommato vista la partenza veloce, abbastanza pulita, Stefy era felice ed eccitata, abbiamo rifatto il letto cambiato le lenzuola, io ero così arrapato che avrei tenuto quelle dei vicini ma Stefy voleva così, avrei anche camminato sul soffitto se me l'avesse chiesto.

Finalmente il letto era fatto, ci siamo spogliati al volo e dopo esserci baciati Stefy mi ha detto che mi volevo dentro di se, anche io morivo dalla voglia di prenderla subito e così abbiamo fatto, più che l'amore, una fantastica scopata selvaggia.

Eravamo tutti e due carichissimi ed è stata una delle mie prestazioni peggiori, lei mi ha però capito ed è stata dolcissima, avevamo tanto tutto il tempo che volevamo e nessuno che ci disturbasse, abbiamo iniziato quasi subito a coccolarci giocando e spiegando, sopratutto lei il suo corpo a me, come toccarla, dove toccarla, come e dove baciarla e come leccarla ed io a lei, io ci ho messo molto meno tempo, non maschi siamo più "essenziali".

Abbiamo rifatto l'amore sia nel pomeriggio sia di notte dopo aver cenato assieme e nudi con i manicaretti della vicina, davvero un ottima cuoca e per sette favolosi giorni quella casa è stata il nostro paradiso. Se qualcuno vuole condividere, esclusivamente con scambio mail, esperienze simili alla mia, il mio indirizzo è [email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per adrenalina pura cap.2:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni