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Loro lesbicavano.... ed io guardavo....


di sicilturiddu
20.08.2014    |    34.983    |    2 8.0
"Questa estate quando abbiamo deciso con mamma di trasferirci al mare (era già il 5 luglio), abbiamo riscontrato che i due alloggi sia quello di dx sia quello..."
Anche quest’anno agli inizi di Luglio io e mamma ci siamo trasferiti nella ns residenza al mare, presso un complesso di villette a schiera, che abbiamo acquistato negli anni ’80. Considerato l’anno di costruzione molto datato, tali alloggi non rispondono oramai ai requisiti di tutela della privacy, in quanto i materiali utilizzati e gli spessori delle murature perimetrali e dei tramezzi interni risultano abbastanza sottili. Infatti, capita spesso che i discorsi dei confinanti sia a dx sia a sx, vengono da noi percepiti nella quasi totalità; come pure altrettanto i ns discorsi dagli occupanti degli alloggi confinanti; ma noi conoscendo il problema ci limitiamo io e mamma a parlare sottovoce e a lavare i nostri panni sporchi in casa; cosa che chi non conosce il luogo non può nemmeno immaginare. La disposizione interne degli alloggi è molto diversa tra di loro, non solo per una iniziale scelta architettonica, ma soprattutto per i vari interventi di ristrutturazione interna che negli anni sono stati fatti dai proprietari, noi compresi; invece le verande esterne sono rimaste come da progettazione iniziale non avendo subito alcuna modifica; esse sono separate da una muro divisorio alto appena un metro e trenta centimetri, quindi la visione è totale e la privacy inesistente. Premesso che il ns alloggio è di proprietà, mentre i due confinanti risultano da due proprietari diversi che a loro volta li concedono in affitto specie nel periodo estivo, sia settimanalmente oppure mensilmente. Questa estate quando abbiamo deciso con mamma di trasferirci al mare (era già il 5 luglio), abbiamo riscontrato che i due alloggi sia quello di dx sia quello di sx erano già occupati. Dopo aver provveduto a dare una sommaria ripulita all’interno dell’alloggio, abbiamo continuato a ripulire la veranda esterna. Ed è stato proprio in questa fase della pulizia esterna che abbiamo fatto una doppia timida conoscenza con gli occupanti: il primo (quello di dx) da una coppia matura sui 60 anni circa, mentre il secondo (quello di sx) era stato occupato da due coppie non più giovanissime, ma dall’apparente età sui 40 anni. La coppia di dx stava sdraiata al sole in costume a prendersi la tintarella: Lei una signora un pò in carne, dal viso tonteggiante, carnagione scura, dal peso stimato di 70 kg circa, una donna semplice ed una femmina, scusate il termine, insignificante; Lui fisico asciutto e longilineo capelli rasati a zero, carnagione scura, dal peso di circa 80 kg, a parer mio un bell’uomo. La veranda dell’alloggio di sx invece, dove alloggiavano le due coppie, era occupata da un tavolo circolare dove era in corso la consumazione del pranzo da parte dei quattro occupanti; non sono stato in grado di capire come erano accoppiati, quindi posso solo dedurre che erano due stupende femmine entrambe bionde, dal fisico eccezionale; come pure i due maschi, alti e biondi e fisicamente molto atletici e palestrati, ma parlavano una lingua nordica, scandinavi o norvegesi non sono stato in grado di capirlo subito. Comunque io e mamma abbiamo semplicemente salutato ed accennato un sorriso a mò di presentazione, che sarebbe avvenuta successivamente. Il pomeriggio trascorse velocemente tra pulizie esterne e degli infissi in legno; al calar del sole eravamo io e mamma abbastanza stanchi; una cena veloce e leggera a base di verdure, una birretta in due e mamma andò subito a riposare nella sua stanza, stanca, non solo per le fatiche della giornata ma soprattutto per il gran caldo della giornata e per gli 82 anni ormai che si portava dietro. Io rimasi in veranda, accesi il portatile per connettermi al sito che ci ospita (A69) e verificare se qualche nuova coppia o singola fosse entrata a far parte della Community; e se il loro annuncio fosse compatibile con le mie pretese ed i miei gusti. Dalle due verande laterali nulla di strano o di interessante, le TV accese ed il volume timidamente basso facevano da cornice ai dialoghi delle coppie; i ventilatori accesi facevano un rumore che riusciva a coprire in parte i volume delle TV, e a muovere la biancheria intima che stava appesa ad asciugare su un filo di acciaio rivestito di pvc: costumi, mutande e calzini maschili, perizoma, slip, asciugamani, tovaglie da tavola ed altro. Io continuavo a smanettare sulla tastiera alla ricerca di qualcosa di interessante su A69, era quasi mezzanotte e nella veranda di sx erano rimaste solo le due donne sdraiate sulle rispettive sdraio accostate l’una all’altra che guardavano ancora la TV di un canale nordeuropeo; nella veranda si dx invece la coppia aveva salutato augurandomi la buona notte ed era andata suppongo a letto. Io dalla mia posizione centrale riuscivo a visionare ed a spulciare tutto quanto avvenisse nelle due verande, ma considerato che solo le due femmine erano ancora sveglie, davo spesso un’occhiata verso di loro; sembravano assopite in un sonno leggero. Indossavano solo un costume due pezzi: uno a fantasia multi cromatica, l’altro un monocolore giallo canarino; la visione non era malvagia ma statica, mentre continuavo ad inviare messaggi di presentazione alle varie coppie che ritenevo potesse esserci una condivisione reciproca, scartando quelle che rifiutavano di ricevere richieste e messaggi da singoli. Era quasi l’una di notte, tutto taceva ad eccezione dell’audio in lingua nordeuropea e del rumore del ventilatore della veranda sx dove erano le due femmine; fui attratto all’improvviso dal movimento della mano di una delle due, pensai che si stesse alzando per rientrare a casa, invece poggiò la sua mano destra sulla mutandina del costume della sua compagna ed iniziò a massaggiarle il pube. La compagna reggeva ed immobile accettava il massaggio pubico dell’amica, io guardavo sorpreso e quasi eccitato; la ragazza attiva continuava fin quando non scostò quei pochi centimetri di stoffa per insinuarsi con le dita dentro la figa della sua compagna; continuò a masturbarla per circa dieci minuti. Sempre sdraiate l’una accanto all’altra, la ragazza passiva ogni tanto alzava il bacino per permettere una penetrazione delle dita più profonda e per dimostrarle il piacere che percepiva da quella mano che la penetrava, non un mugolio o un gemito, tutto nel massimo silenzio; la ragazza attiva spesso estraeva le dita dalla figa dell’amica e le leccava per assaggiarne gli umori vaginali, tutto si svolgeva in un tombale silenzio. La penetrazione masturbatoria continuò a lungo per un altro quarto d’ora circa fino a quando non sentii il primo accenno di gemito; la ragazza attiva si alzò dalla sdraio, si inginocchiò davanti all’amica, sempre sdraiata, le sfilò dalle gambe la mutandina del costume, avvicinò la sua bocca avida alla figa dell’amica ed iniziò un cunnilingus che durò pochi istanti, in quanto la sua amica emise un’ulteriore gemito di piacere che la inondò dei propri umori vaginali in quantità mai vista prima; sgocciolava attraverso le fessure della sdraio per arrivare a bagnare il pavimento. La visione era idilliaca e parecchio eccitante, sublime ed accattivante, invitante e arrapante. Pensai tra me e me: “salto il muro e provo un approccio con entrambe, me le faccio in contemporanea, alla faccia dei loro compagni che dormono, mi faccio fare un pompino a doppia bocca, e poi me le scopo entrambe prima in figa e poi in culo; tanto loro non hanno avuto alcun pudore rimanendo fuori in veranda a lesbicare come due troie, perché dovrei avere io pudore o paura ad offrirmi a loro?” Rimasi qualche minuto a riflettere su cosa era meglio fare: agire o no? Fui frenato da un’altra riflessione: “se queste due lo hanno fatto ad ok per mettermi alla prova o per ricattarmi, chi le conosce, sono due femmine che le piace il sesso col maschio, oppure sono solo ed esclusivamente lesbiche, ripudiando il maschio? E se mi accusano di violenza e stupro, chi mi può difendere da una simile accusa sono due contro me solo…!!!” Optai per la seconda soluzione, rimasi lì a guardare, aspettai che finissero il loro rapporto lesbico; si ripulirono, una la bocca, andando sotto la fontanella dell’irrigazione e l’altra si sistemò sempre sotto la medesima fontanella a pecora, lavandosi la figa e le cosce che ancora grondavano dei suoi umori vaginali, mentre la compagna attiva provvedeva a ripulire la sdraio ed il pavimento. SI ricomposero e rientrarono a casa. Io ritornai al tavolo dove avevo lasciato il portatile acceso, annullai la pagina di A69, spensi in PC e rientrai anch’io, eccitatissimo….. andai a dormire.
Ciò che avvenne nei giorni successivi lo leggerete….. in seguito!
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