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un massaggio inaspettato...


di Membro VIP di Annunci69.it calibroforte
24.07.2016    |    45.294    |    9 9.8
"Come mi sbagliavo! Inizia a massaggiarmi..."
Suona la sveglia, la mano la cerca nel buio della stanza per spegnere quell’odioso suono che mi dice che un’altro giorno deve essere affrontato.
I sensi tattili si affinano e le mie dita fanno uno slalom fra i vari oggetti appoggiati sul vicino comodino alla ricerca della sveglia, la spengo, e ritirando stancamente la mano, una smorfia di piacere si forgia sul mio viso.
Al tatto, fra i fari oggetti confusamente appoggiati, riconosco il flacone dell’olio per massaggi, inconsciamente lo accarezzo con fare sensuale, le mie dita lentamente scivolano sul cilindro di plastica, i pensieri corrono alla sera prima e una piacevole sensazione attraversa il mio corpo.
Continuo a far scorrere i polpastrelli lungo la superficie del flacone, lo afferro con delicatezza; l’indice e il pollice si incontrano, lascio che continui a scivolarmi fra le dita aiutate dall’untuosità dell’involucro, lo impugno alla base ma non voglio spostarlo, sembra essersi inchiodato sul comodino. Il movimento della mano inizia a prendere un senso, mi piace sentilo scivolare nel mio palmo, l’untuosità mi eccita e qualcosa inizia a muoversi in me.
Mi rendo conto che la smorfia ora si è trasformata in un sorriso, e i ricordi felici iniziano ad affollare la mia mente non potendo non ripensare le meravigliose ore trascorse poco prima grazie a quel flacone di olio.

Sono un medico chirurgo, e la mia vita è un continuo susseguirsi di incontri, impegni e assunzioni di responsabilità che per quanto inverosimile determinano il destino di molte vite.
Tutto questo fa sì che il mio più fedele compagno è lo stress, nel senso che non mi abbandona mai, al contrario di mio marito…… ormai ex.
L’unica soluzione per recuperare un po di benessere, dopo le logoranti interminabili giornate in ospedale, sono i meravigliosi massaggi che mi faccio fare in casa dalla mia fidata e amabile massaggiatrice.
Questo “lusso”, me lo riservo gelosamente almeno 2 volte alla settimana, e ieri era uno di quei giorni.
Come ogni giovedì, avevo programmato con Laura (così si chiama la massaggiatrice) uno di questi fantastici momenti al rientro di una faticosa e stressante giornata ospedaliera.
Come di consueto la domestica, adeguatamente istruita, aveva preparato tutto per l’incontro; il lettino per i massaggi era già sistemato nel centro del salone con il suo bel telo di spugna, le luci abbassate, il CD pronto a diffondere rilassante musica new age, come anche le profumate candele a rilasciare le loro essenze.
Si, è vero, cerco di trasformare il salone di casa, in una piccola SPA, ritengo che una giusta atmosfera aiuti profondamente ad eliminare lo stress, come (se non di più) di un buon massaggio.
Tutto è pronto, ansiosa nel godermi quell’ora tutta per me, quando squilla il cellulare, è Laura….
”Ciao sono Laura………. so che ora ti arrabbierai ma ho avuto un imprevisto e mi dispiace tantissimo ma non riesco a venire. Ti prego perdonami….. non so come fare…. però mi sono premunita e ho pensato ad una soluzione alternativa. Se a te non dispiace ho pensato di farmi sostituire da una mia collega.
Si chiama Miriam ed è bravissima ……ne rispondo io, fidati è bra_vi_ssi_ma.
Ora ti devo lasciare perché devo scappare. Scusami ancora e vedrai che non te ne pentirai , parola mia “.
Laura al telefono era stata così veloce che non mi aveva dato il tempo di realizzare e di accennare ad una replicare.
Solo dopo aver chiuso la telefonata realizzo che la cosa mi aveva non poco indispettita ed irritata, tanto da essere tentata di richiamare e annullare la seduta.
Ma ormai avevo già preparato tutto e rimettere a posto casa senza aver neanche ricevuto l’agognato massaggio, mi avrebbe innervosito ancor di più.
Quindi, armata di santa pazienza mi rassegno ad aspettare “sta’ Miriam”.

I minuti scorrono e nell’attesa la mente rielabora la telefonata facendo salire ancor di più il mio nervosismo, non tanto per il fatto in se, quanto nell’essermi fatta gestire da una massaggiatrice e aver accettato supinamente una sua decisione senza poter replicare, quando normalmente sono io che faccio accettare agli altri le mie.
Per non pensare all’accaduto e rovinarmi ulteriormente la serata, decido di farmi una calda e rilassante doccia, anche perché curiosa di provare il mio nuovo bagnoschiuma alla vaniglia.
Entro in cabina, mi verso il liquido sulle mani e inizio a insaponarmi lentamente per godermi il momento.
Le mani scivolano su tutto il mio corpo, mi ritrovo ad accarezzarmi i seni, i fianchi, le cosce.
L’acqua, scivolando velocemente su di me, mi rilassa; con le dita ripercorro i piccoli rivoli che scorrono sulla pelle; mi piace il calore e mi piace accarezzarmi, la cosa inizia ad eccitarmi facendomi salire una voglia matta.
Mi accarezzo il collo, le spalle……scendendo accolgo nei palmi delle mani i miei seni, li accarezzo li stringo, con i pollici mi accarezzo i capezzoli ormai turgidi, inizio a stringerli fra le dita, producendo quel dolore misto piacere.
Ritorno ad accarezzarmi i seni….mi piace….
Le dita scendo lungo i fianchi, accarezzo i glutei, un movimento lento e rotatorio antiorario, da dentro vedo l’esterno.
Mi sento allargata, calda, eccitata.
Inizio ad insaponare il monte di Venere, liscia come quella di una bimba di 5 anni.
La mia fighetta reclama. L’accarezzo, i polpastrelli percorrono i suoi bordi, lentamente raggiungo il bottoncino che prepotentemente si erge fra le grandi labbra, lo sfioro. Con il medio ci giro attorno.
Il respiro si fa affannoso.
La mano scende accarezzandomi tutta, mi massaggio dal basso in alto, e ogni volta che va su sfioro il clito, irradiando brividi di piacere.
Mi accarezzo i fianchi convergendo le mani sul fondo schiena, mi accarezzo i glutei allagandoli e subito un rivolo d’acqua calda s’incanala solleticandomi gli orifizi.
Riporto una mano sul pube, scivolando velocemente verso il basso per raggiungere con le dita sino all’inizio del solco anale. Risalgo accarezzando le gradi labbra, ritorno sul clitoride, inizio a giocarci, lo stuzzico lo raccolgo fra l’indice e il pollice, lo faccio roteare fra le dita, cambio movimento andando su e giù come se stessi segando un cazzettino.
L’orgasmo sale, lo sento, immagino un bel canzone da insaponare sotto la doccia e poi succhiarlo avidamente, sentire la sua cappella gonfiarsi sulla mia lingua e sbattere contro il palato; scorrere con la lingua tutta l’asta e avvolgere fra le labbra le sue possenti palle pronte a inondarmi di calda e cremoso succo di uomo.
Sento che sto per venire, ma voglio resistere, voglio di più.
Abbandono il bottoncino e lascio che un dito si infili in me, poi due, tre, quattro ..… le faccio entrare e uscire lentamente. Ho gli occhi socchiusi, una mano appoggiata alla parete della doccia, la bocca semi aperta, l’orgasmo sale e i miei pensieri corrono a quel bellissimo pezzo di carne che mi fa impazzire, me lo immagino dentro che impetuosamente mi sfonda, mi penetra, mi riempie e mi rende felice.
Il calore dell’acqua avvolge tutto il corpo, i seni sono gonfi e sodi i capezzoli turgidi, li stuzzico, li pizzico, li stringo.
Sono sempre più eccitata.
Le quattro dita a forma di cuneo si fanno largo e infilandosi sempre più dentro, sono talmente eccitata che non trovano alcuna resistenza scivolando facilmente sino alle nocche. Le estraggo e le indirizzo alla volta della mia rosellina.
Allargo le gambe e mi accovaccio leggermente per facilitare il massaggio sullo sfintere. Un polpastrello si vuole fare strada, sento i muscoli dell’anello cedere alla pressione lasciando entrate la falange. Non mi basta, spingo anche il secondo dito, entra facilmente, mi piace,….. sto godendo,…… sono eccitatissima,…… non ce la faccio più,…. sto per venire,……. inizio a ansimare,…… mi accovaccio per avere una maggiore dilatazione e penetrazione,……. mi sento aperta e porca,….. le due dita della mano destra entrano e escono dal culo mentre con la sinistra mi masturbo selvaggiamente……l’orgasmo è lì che monta quando …. …………….DRIIINNNN il campanello della porta di casa!!!
Cazzo !! cazzo!! cazzo !!! Non sono nemmeno venuta, cazzo!
Mi asciugo velocemente, indosso l’accappatoio e corro ad aprire la porta, incazzata come non mai..…
Apro… e una splendida bruna degli occhi verdi con un sorriso ipnotizzante mi dice
“ciao sono Miriam, l’amica di Laura.
Laura si scusa ma ha avuto un grosso problema e mi ha chiesto di sostituirla, e se a te va bene eccomi qui”.
Inebetita da quel sorriso la faccio entrare in casa senza proferire parola, chiudo la porta alle mie spalle e la osservo con ammirazione.
E’ bellissima, un po minuta ma molto ben proporzionata con un bellissimo fisico, evidentemente scolpito da anni di palestra.
Cerco di riprendermi e con aria falsamente indifferente esordisco :
“scusami per come ti sto accogliendo, ma ero sotto la doccia ! Sono praticamente nuda! ”.
Mi guarda e mi dice
“ beh, tanto ti saresti dovuta spogliare ugualmente, non ti preoccupare va tutto benissimo”.
“Ok, ti faccio strada, vieni accomodati..andiamo in salotto” .
La porto in salotto e la invito ad accomodarsi sull’ampio divano bianco.
Ci sediamo non molto vicine, le offro una sigaretta e iniziamo a chiacchierare un po.
La conversazione è piacevole, mi parla di lei e delle sue esperienze professionali, la lascio parlare senza interromperla anche se non trovo particolare interesse a quello che dice, ma mi piace ascoltarla, la sua è voce rilassante, calda, sensuale.
indossa una camicetta bianca che mette in mostra il suo bel seno, non particolarmente grosso ma sodo, un’ampia gonna nascondono le sue gambe, la sciando visibili sole le caviglie sottili e slanciate che lasciano all’immaginazione delle belle gambe sode e slanciate.
Finita la sigaretta mi chiede se il massaggio lo voglio ancora indicando il lettino al centro del salone e mi invita a sdraiarmi.
Le sorrido, mi alzo dal divano e mi dirigo verso il lettino, ma prima di sdraiarmi mi attivo per creare la giusta atmosfera.
Nel frattempo Miriam mi chiede dove si può cambiare, le indico la porta del bagno e lei afferma il suo borsone e sparisce chiudendosi la porta dietro di se.
Accendo le candele, spengo un po di luci e avvio il cd, l’aria si riempie di profumi e la musica inizia a diffondersi.
Completata l’opera, mi sdraio sul telo di spugna, chiudo gli occhi e aspetto il suo ritorno.
Dopo pochi secondi la sento arrivare, indossa solo un camice bianco, non vedo più la camicetta bianca e la lunga gonna, due belle gambe tornite e sode sono bellamente in mostra, considerato che il camice rigore solo i fianchi.
Si avvicina al lettino e mi lascio sfilare l’accappatoio rimanendo completamente nuda.
“Complimenti signora, lo sa che ha un bellissimo fisico ?!”
“Miriam non adularmi, tanto non ci credo…ormai l’età avanza e la tonicità è una cosa perduta”
“Ma che dice…. lei è bellissima, ha una belle pelle……chissà quanti uomini le corrono dietro.”
Così dicendo mi copre i glutei e le gambe con un telo, si dirige verso il suo borsone e prende il flacone dell’olio, se ne versa un po sulle mani e un po lo fa colare sulla mia schiena, le sue mani decise iniziano a massaggiarmi la schiena senza trasmettermi una sensazione di piacere e rilassatezza infinita, anzi.
“Signora, la sento molto contratta, se vorrà stare bene dovrò farle un massaggio energico e per niente rilassante…… ma mi ringrazierà. Poi se vuole le farò un trattamento speciale, molto piacevole…..ovviamente offerto dalla casa quale indennizzo all’inconveniente……. le va bene ??”
“Grazie Miriam, va bene …..fai quello che vuoi basta che mi rimetti a posto”

Le mani di Miriam iniziano a massaggiarmi la schiena, il trapezio, il collo e a ogni passaggio mi sembra che mi si sloghino le articolazioni. Dalla schiena scende ai glutei e gambe, e anche qui le sue mani sembravano due schiacciasassi.
“ Miriam…. mi stai torturando, sei sicura che poi starò bene ?? Se continui così finisco in ortopedia !”
“ Signora, signora….. se bene vorrai stare un piccolo dazio dovrai pagare…. ok, va bene, ho capito, per oggi basta così…… e ora….ogni promessa e debito….vediamo se riesco a farmi perdonare” .
Di colpo le sue mani diventano leggerissime, morbide e sensuali, lisce come petali di rose.
Inizia dalle falangi dei piedi, li accarezza, i suoi pollici scivolano all’interno dell’arco plantare per arrivare ad accarezzare le caviglie, i polpacci, l’interno delle ginocchia, le sue mani avvolgono la rotula accarezzandoli con lenti movimenti del polso.
In un attimo le sue mai sono trasformate da due cater pillar a petali di rose.
Il massaggio alle ginocchia si fa più sensuale, i suoi palmi lasciano le rotule per i grandi muscoli della gamba, le punte delle dita scivolano all’interno cosce, si fermano a metà, torna giù….ripercorre al contrario tutto il tragitto sino alle caviglie, riparte verso l’alto, …..lentamente,… sensualmente,…..torna su i polpacci, l’interno delle ginocchia, l’interno coscia…..questa volta non si ferma…. va oltre.
Risale per i bicipiti femorali con i pollici rivolti al suo interno, scivolano lentamente sino all’attacco dei glutei.
Le sue dita mi sfiorano i fianchi mentre i pollici esercitano una maggiore pressione risalendo i glutei.
Le sue calde mani accarezzano morbidamente il mio sedere, con un movimento lento e rotatorio, dal basso verso l’alto, mi ricordano i massaggi che poco prima mi stavo facendo sotto la doccia.
Ad ogni passaggio la pressione dei pollici aumenta, muovendo tutta la muscolatura dei glutei, che risveglia quelli della vicina vagina, il lavoro dei pollici su i miei glutei fanno sì che ad ogni passaggio le grandi labbra tendono a stendersi e ad allargarsi…..mi eccita …..inizio a sentirmi bagnata… mi imbarazza e non voglio che se ne accorga….
Il massaggio subisce una variante che fa aumentare il mio eccitamento.
I pollici non lavorano più nella parte bassa dei glutei, ma su quella centrale, facendo allargare oscenamente glutei, che lasciando impudicamente visibile agli occhi di Miriam il mio voglioso sfintere.
Sono sempre più eccitata, mi rendo conto che sto grondando umori, ho una voglia pazza di toccarmi, sentire qualcosa in me che mi penetra affondo. I miei pensieri accompagnano il lento movimento del corpo. Ad ogni passaggio istintivamente inarco il bacino per offrire meglio le mie intimità.
La sincronia dei mie movimenti con quelli della massaggiatrice facilita l’allargamento delle natiche e un brivido di piacere mi percorre la schiena, alla sensazione che qualcosa mi abbia sfiorato lo sfintere.
Non capisco se è la mia eccitazione che materializza la fantasia o realmente qualcosa mi tocca.
Non lo so, ma mi piace, lo rivoglio.
Miriam continua lentamente a massaggiare e allargare i glutei e io ad ogni passaggio inarco sempre di più……il messaggio è chiaro, la mia figa è un lago, brilla di umori.
Di nuovo…. un eccitante solletico mi sfiora la rosellina, mi sta facendo impazzire. ma continuo a non capire se sogno o è realtà.
Grondo di piace, inarco la schiena e offro oscenamente il culo nella speranza che qualcosa accada.
Il tocco leggero dei suoi capelli scivola sui miei fianchi, con la delicatezza delle ali di una farfalla mi accarezzano la schiena, sento il calore del suo fiato sulla schiena che lentamente scende lungo la spina dorsale.
I massaggi di Miriam si fanno più sensuali, le sue mani si fermano sulle natiche e me le allarga.
Non ho più freni inibitori, sto morendo dalla voglia di essere leccata, inarco ancor di più la schiena offrendomi completamente a lei; un soffio fresco risveglia i sensi, lo sento scendere lentamente dal coccige verso l’ano, e poi proseguire per le grandi labbra.
Un rantolo di piacere rompe il silenzio, mi mordo le labbra, stupidamente non voglio che se ne accorga…..chissà perché…, sono talmente inarcata che il pube è sollevato dal lettino almeno dieci centimetri, ho gli occhi chiusi, la bocca semi aperta e stringo fra i pugni il lenzuolo del lettino per contenere l’eccitamento.

Tutta me è pronta, in attesa di ricevere la frustata della goduria, sentite il fresco della lingua di Miriam che esplora i miei orifizi, sono tesa, pronta a cedermi ad un orgasmo infinito, voglio essere leccata, succhiata, scopata….
Aspetto che mi tocchi pronta per esplodere e invece…. con studiata malizia, si allontana….. non mi tocca……. ma che fa … va via….
Risale tutta la schiena massaggiandola per arrivare vicino le ascelle, e riascendere sino a ad accarezzarmi lateralmente entrambi i seni, inducendo sempre di più su di essi.
La voglio, voglio godere, mi piace e mi eccita.
lascia i seni passando sulle scapole per riunire la mani al centro della schiena, i pollici percorrono lentamente tutta la spina dorsale sino al coccige, non si fermano proseguono per il solco, mi sento allargare oscenamente i glutei.
Con il culo allargato, un solletico percorre la schiena ma questa volta capisco, sono i capelli di Miriam che mi sfiorano sino a raggiungere la rosellina, ora so che ha capito, tiene ben allargate i glutei e alterno il massaggio con i capelli a sensuali e freschi soffi sulle parti intime.
Mi sta facendo impazzire, il telo si è bagnato, non può non essersene accorta.
Mi giravo ad osservarla, un senso strano mi prendeva alla pancia. Non so…… quegli occhi.
Mi sorride. E mi rendo conto di essere alla sua mercè nulla può impedire quello che accadrà a breve.
Mi massaggia.. Sempre più sensuale. Scende piano piano verso il sedere e mi chiede di aprire leggermente le gambe.
Non me lo sono fatta ripete due volte.

Sono bagnatissima. Ho voglia di quelle mani in mezzo alle mie cosce, non ho più paura di espormi, ma non so come fare.
Voglio ma non so. Ho paura.
Non avevo mai pensato prima ad un’altra donna in quel senso! Forse era la situazione, io nuda sul lettino, lei vestita solo di un grembiulino. Aprii un po’ le cosce, per cercare un po’ di refrigerio. Lei forse si accorse del piccolo movimento, dato che immediatamente cominciò a massaggiarmi le gambe.
Le sue mani iniziano massaggiare l’intero coscia, ad ogni passaggio le sue dita si avvicinano sempre più.
Improvvisamente, come per sbaglio, sentii un piccolo tocco sulla figa. Poi non accadde più, e mi stavo chiedendo se l’avesse fatto sul serio, o mi fossi sognata. Dopo qualche minuto, di nuovo! Evidentemente nella foga le sfuggivano le mani… Ma ormai VOLEVO che lo facesse! Così allargai le gambe vistosamente: potevo sempre dire che l’avevo fatto per facilitarla. Avevo un po’ paura nel farlo, perché pensavo che non sapesse bene cosa stesse facendo, e avevo paura della sua reazione. Come mi sbagliavo! Inizia a massaggiarmi. Sempre più sensualmete.
Lo sentiva che fremevo. Che volevo essere scopata da quelle mani.
I tocchi si ripetono. Sono sempre più decisi, meno casuali.
Sono sempre più bagnata, inarco leggermente la schiena per meglio offrire tutta me stessa.
Ora mi tocca, inizia a toccarmela da sopra a sotto.
Ora tutto e chiaro, le paure sono scomparse e l’eccitamento mi travolge.
Le mie mani stringono il telo, i sospiri si sono trasformati gemiti di piacere e il mio corpo si inarca oscenamente, allargando il solco fra le natiche nella speranza di essere goduta a pieno.
Mi sfiora l’ano.
Scende e inizia ad infilarmi un bel dito dentro. Stavo impazzendo. Ma non volevo muovermi.
Inizia a stuzzicar mi il clitoride e a strusciarmela con foga. Avevo voglia, della sua lingua ora. Allargo ancora di più le gambe e ancora sdraiata di pancia, inarco ancor di più il bacino in modo che la mia figa fosse ad altezza viso. Me la lecca. Me la sta scopando con la lingua. Mi penetra e poi me la lecca. Con le dita mi sollecita il clitoride e continua a penetrarmi con quella stupenda lingua.
Mi fa girare, mi alza e allarga le gambe, infila la sua faccia fra le cosce e mi lecca, facendo dei piccoli cerchi attorno al clitoride. Le prendo con le mani per la testa, e la spingo contro il mio pube. Sono in estasi. Sapeva perfettamente cosa doveva fare. Non ero mai stata leccata così bene!
Troppo per me, non reggo e un fiume di umori si riversano nella sua bocca.
Ora tocca a me. Mi giro e la bacio con passione, le nostre lingue si intrecciano gliela succhio come se le stessi facendo un pompino. Succhio anche le labbra nella speranza godermi ogni stilla rimasta del mio orgasmo.
Le sbottonai il grembiule, e scoprii che sotto non portava il reggiseno, nulla! Cominciai a leccarle le tette e succhiare i capezzoli come una matta! Aveva delle tette magnifiche, sode, lisce!. Le tolsi il grembiule, e le infilai le mani nelle mutandine. Appena le toccai la figa, il clitoride, lei cominciò a mugolare forte. Ci stavamo baciando con la lingua, e ci stavamo accarezzando la figa l’un l’altra: fantastico!
La faccio sedere su di me. Ho la sua figa in faccia e inizio a succhiarla tutta. Non l avevo mai fatto e la cosa inizia a piacermi. Me la ciuccio tutta quella fighetta bagnata. Si muoveva sulla mia faccia su e giù. Su e giù. Voleva la mia lingua. Sempre di più. Ed io la sua patatina rasata. Era la cosa più bella del mondo. Aveva un sapore così buono, e quando venne mi prese la testa con le cosce ed iniziò a pompare con i fianchi: era caldissima!
La bocca mi si riempi di lei, i sui umori erano dappertutto, nonostante avesse goduto continuavo a slinguarla, era bellissimo. Lei si alza per girarsi e iniziare a leccarli le labbra, le guance con l’intento di assaporare ogni stilla del suo piacere, poi come un trapano introduce la sua lingua dentro la mia bocca, in un appagante e saffico bacio. Le lingue si intrecciano si cercano e a turno ce le succhiamo.
I minuti passano e le nostre mani hanno ripreso ad esplorarci reciprocamente, l’eccitazione ritorna e la voglia di qualcosa di più si accende in noi.
….continua…..


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