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Al Casone il giorno dopo


di javecla
28.04.2016    |    12.162    |    3 9.8
"Arriviamo alle 6 passate, Ivano si mette subito a pulire il pesce, io accendo il fuoco e Giorgio è andato a prendere il vino..."


Al mattino mi sveglio verso le 10, Caterina dorme ancora, non la sveglio esco e intanto mi preparo la colazione. Sistemo anche un po' fuori il casino che abbiamo lasciato la sera prima, e mentre riordino, mi passano per la mente le scene di ieri, bhe vediamo come sono venute alcune foto che ho fatto mentre era presa a panino. Prendo il cellulare e porca di una miseria era proprio presa bene, guarda questa sequenza, guarda come si fa inculare da Giorgio, le piace proprio l'uccello grosso, e guarda questa come lecca. Solo a guardare le foto mi tira il cazzo

Dopo circa mezz'ora che sono seduto fuori sotto la pergola ad ascoltare la radio sento l'avvicinarsi di una barca a remi è Giorgio da solo.

- Buondì Giorgio

- Buondì Giovanni, sono passato di qui per portarvi del pane appena fatto e un’anguilla fresca presa questa mattina

- Grazie Giorgio non serviva

- scherzi hanno passato una splendida serata

- va bene dai, mi dispiace che mia moglie stia ancora dormendo, vi aspettiamo per il caffè come proposto ieri sera?

- non lo so, oggi Guido è fuori con la barca ed io sono con mio fratello alla bilancia non so se riusciamo, comunque salutami Caterina, e ritieniti fortunato una donna così l'avrei voluta io altro che. Ciao Giovanni vado

da quando Giorgio se ne va, passano all'incirca quindici minuti che Caterina si alza.

- ciao tesoro come va? - dico io

- ciao amore, benissimo grazie, ho dormito profondamente e rilassata

- sfido io ieri sera hai dato il massimo, ti riscaldo il caffè?

- si grazie

- è passato Giorgio e ci ha portato del pane fresco e un'anguilla per oggi

- si ho sentito ma non avevo voglia di alzarmi

Caterina è in bagno mentre io le preparo il caffè dei biscotti e apparecchio il tutto sotto la pergola.

- vuoi anche della marmellata?

- no va bene così

torna con un asciugamano avvolto sopra il seno chiuso di fianco a mo di vestito e si siede mentre si sistema i capelli, prende il mio telefonino che è ancora aperto sulle foto.

- uhmmmm ma che hai fatto anche delle foto ieri con il cellulare? sei un porco lo sai

- a bene sarei io il porco non tu chiusa a panino tra due, bella questa guarda le foto

- si sono venuta proprio bene, anzi ti ringrazio per ieri sera sei come al solito eccezionale, sai quante mie amiche vorrebbero un marito come te, e poi cosa sto qui a dirtelo lo sai benissimo anche tu no?

- si va bene dicono tutte così ma sono solo parole

così arrivano le 13 finito di cucinare l'anguilla al tegame, invitante odorino, e poi la servo con della polentina è una meraviglia,

stiamo mangiando, abbiamo quasi terminato, praticamente siamo al caffè, quando arriva Giorgio con quello che deve essere suo fratello

- Ciao - dice Giorgio - perché oggi invece che rimanere qui non venite con noi alla bilancia così vedete come si pesca?

Caterina mi guarda e

- perché no, che dici dai andiamo non sono mai stata su una bilancia? e voi che fate li, scendete, bevete almeno il caffè lo stavamo per fare

- ok - rispondo io - ma però dovete riportarci qui prima delle 8 dobbiamo lasciare il casone in ordine agli zii

- va bene - dice Giorgio - vi presento mio fratello Ivano

Ivano è un omone più grande di me con due mani enormi, e subito anche lui come Giorgio ha gli occhi posati su mia moglie che è seduta con solo l'asciugamano addosso, si alza lo saluta e va a preparare il caffè incurante che le sue grazie sono in vista (come sempre d'altronde)

Bevuto il caffè ci accomodiamo nel Barchino di Giorgio, siamo stretti e Caterina pur seduta sulle mie ginocchia è appoggiata di fianco a Ivano e noto in lui un certo imbarazzo anche perché, ripeto come al solito, Caterina non ha molto addosso e quel poco che ha è molto lasco e con l'arietta prodotta dalla velocità del barchino poco lascia all'intuizione.

Sono solo passati 5 minuti ed arriviamo a questa struttura (come una grande palafitta) dove dei pali lunghissimi sorreggono una bilancia i cui lati non sono inferiori a 15 metri di larghezza, praticamente la larghezza del canale.

Saliamo, è come una terrazza a 4-5 metri dall'acqua con una casupola quasi al centro con all'interno tutto l'occorrente per dormire e mangiare (c'è pure un bagno) e i pali che sorreggono quello che deve essere il meccanismo di sollevamento pilotato da un argano. è tutto in legno, a dire il vero sembra un po' trascurato, ma da' l'idea di solidità.

Ci fanno fare un giro per mostrarci come è fatto e come funziona, e poi a Caterina viene offerta la possibilità di stendersi su uno sdraio a prendere il sole mentre io vengo "assoldato alla ruota" dell'argano.

Sono le 2 del pomeriggio sole caliente aria comunque respirabile, io già sono sudato nel manovrare l'argano che, seppur provvisto di una demoltiplica, impegna molta forza, Caterina è sdraiata a pancia in su sulla sdraio con addosso un costumino ridottissimo.

- senti caro - esordisce dopo 10 minuti Caterina - che dici posso togliermi il pezzo sopra? - lei proprio non lo sopporta

- bhe se.....- ma non faccio neppure in tempo a finire che interviene Giorgio

- nessun problema per noi si può togliere anche il pezzo sotto - e così dicendo va verso la baracchetta e se ne torna con una specie di materassino

- Caterina qui vai sicuramente meglio puoi metterti anche a pancia in giù sullo sdraio non potresti

- Grazie - e mentre ringrazia con molta tranquillità come fosse la cosa più naturale del mondo si toglie il pezzo sopra e anche il pezzo sotto, distende l'asciugamano sopra il materassino e con molta lentezza prima si inginocchia poi si mette a pecora e con un gesto naturale si distende (ha sicuramente fatto apposta) prima con il seno, poi con la pancia ed infine con il bacino, così per una attimo il suo culo è prono verso l'alto alla bella vista di tutti. Si rimette le cuffiette e gli occhiali da sole.

Io riprendo le manovre di calata della rete, mica è facile stare li a frenare quel peso, mi aiuta Ivano

- Giovanni in quanti te lo hanno detto che hai una moglie splendida

- In tanti, lei in effetti non è bellissima forse neppure bella ma ha una carica sensuale incredibile

- si è vero proprio così, morirai di gelosia?

- no no no assolutamente no

Si continua a far salire e scendere ogni 10 minuti circa la rete e i risultati si vedono nella cassa ci sono già una 20 di pesci di notevoli dimensioni (quelli piccoli li rimettono in acqua). In un'ora di pescato è un bel risultato dice Ivan.

poi Caterina che nel frattempo si è girata e rigirata un paio di volte, si è alzata e ri distesa un'altro paio di volte pare insofferente

- Scusa Giovanni dove hai messo la borsa frigo che ho sete?

- ma Caterina - interviene Giorgio - vai nella casupola c'è un frigo prenditi quello che vuoi, c'è roba fresca

Caterina si alza ed entra nella casetta dopo un po sentiamo

- chi mi aiuta non riesco ad aprire sto frigo

- vengo io - dice Ivan - è un frigo a gas e la maniglia è difettosa

poi un minuto dopo esce Caterina che si avvicina alla balaustra appoggiandosi con i gomiti e si tiene la lattina di birra in mano, se la passa anche sul viso per avere refrigerio, messa così mette in evidenza il suo mappamondo posteriore, poi esce anche Ivan con delle lattine in mano e vedo che è un po' rosso in viso, si avvicina e porge la birra a me ed a Giorgio mentre assieme ci avviciniamo al bordo per vedere la rete in acqua

- hei Ivano ti sei tenuto una lattina in tasca - dice Giorgio

- no perché - risponde Ivan

- c'hai un bozzo nei pantaloni che ti è successo - replica ancora Giorgio

Ivan arrossisce ancora di più

- bhe dai mi metti in difficoltà, dai c'è ehmmm ehmmm

- quale è il problema - dico io - se ti sei eccitato perché sei stato a contatto con mia moglie o il vederla nuda ti eccita non ti preoccupare ti capisco

- No no per carità e quando mai mi ricapiterà di avere qui una come tua moglie che ci gira in torno tutta nuda

Ridiamo tutti e tre e non ci accorgiamo che nel frattempo Caterina si è alzata ed è dietro ad Ivan lo cinge sulla vita all'improvviso mette le mani sulla patta

- fatemi sentire sto bozzo! - dice Caterina sorprendendoci tutti

io e Giorgio ridiamo Ivan invece è pietrificato, pare quasi non respirare. Caterina poi gli inserisce una mano nella tasca e raggiunge da dentro il membro di Ivan

- ma guarda te che roba, anche la fortuna di trovare la tasca rotta, ma senti qui che razza di palo che hai

Ivan è ancora più rosso con questa lattina in mano ancora impietrito si gira lentamente, perché Caterina lo fa girare. e quando ha compiuto un giro di 180 gradi si trova Caterina accovacciata che gli sbottona i pantaloni e tira giù la cerniera facendo cadere i pantaloncini e lasciando libero un arnese mica da poco, sicuramente più lungo del mio ma anche più largo e forse più largo di quello di Giorgio, anche Caterina rimane stupefatta

- ohohohhhhhh mamma guarda qui che roba, che scoperte che si fanno qui in questa laguna - esclama Caterina che nel frattempo lo ha già preso in mano e inizia una lenta azione su e giù, la reazione di Ivan ancora non c'è, è li impietrito con la lattina in mano che guarda noi e Caterina mentre il suo uccello ha una reazione diversa, si sta ingrossando e allungando e non poco anche perché Caterina ha iniziato a leccarlo e ciucciarlo in punta e un poco alla volta il crescere del cazzo di Ivan fa si che lei se ne ritrovi sempre di più in bocca.

A questo punto sia io che Giorgio abbiamo già slacciato i pantaloncini e siamo con il cazzo in mano a menarcelo, Caterina ora prende a fare sul serio e sta sbocchinando per bene Ivan che rimane fermo immobile. Poi balbetta le prime parole

- ferma ferma io no ahhhh oddio scusa

Ivan non resiste e sborra in bocca a Caterina che forse sentendo le pulsazioni del cazzo di Ivan non è sorpresa e come suo solito continua il bocchino facendo uscire la sborra dalla bocca e facendola cadere sulle tette

- ho scusa scusa ma non volevo è che sai non so cosa mi sia successo

- non ti preoccupare stai qui e beviti la birra

Caterina così si gira e prende a spompinare alternativamente i nostri uccelli, noi siamo già in erezione e dopo pochi minuti la spostiamo sul materassino lei si distende e Giorgio si posiziona sopra iniziando a stantufarla mentre io continuo a farmi sbocchinare.

Giorgio a differenza di ieri è molto più infoiato e la stantufa a ritmi elevati con colpi molto forti tanto che un paio di volte Caterina rischia di uscire dal materassino, si aggrappa quasi al mio cazzo per non scivolare, al secondo orgasmo di Caterina cambiamo ora me la trombo io e lei spompina Giorgio, solo che io la metto di fianco e la trombo da dietro così lei va anche meglio a ciucciare il cazzo, passano 5 minuti e assieme a Giorgio arriva anche Ivan che è tornato in qua ed in poco torna pure lui duro.

- tesoro inculami ti prego - mi chiede Caterina

così io passo dalla figa al culo in un attimo ed inizio a stantufarla, me la giro sopra le infilo le braccia sotto le sue e la tiro verso si me, ora lei è distesa sopra di me a pancia all'aria, Ivan le prende le gambe, le alza e le apre, così da aprire oscenamente la sua figa tenendole aperte, si china e inizia a leccarla, questo porta Caterina subito in estasi sento che si contrae ma è niente in confronto a quando Ivan lo infila dentro, devo sforzarmi per non uscire dal suo culo tanta è la pressione che provoca. e quello che provoca in Caterina è uno sconquasso di goduria, inizia un orgasmo incredibile si dimena si contrae si abbandona respira affannosamente sembra abbia fatto una maratona poi si rilassa, sento i suoi umori scendere sulle mie palle.

poi ci giriamo, sotto Ivan ed io lascio il posto a Giorgio, che nel frattempo se lo menava guardando Caterina godere come una pazza, ed è pure lui come noi tutti stra eccitato. Al momento non mi sono reso conto che ho lasciato Caterina con i due che sono dotati in larghezza e me ne accorgo quanto sento l'urlo strozzato di mia moglie mentre Giorgio le punta e spinge, spinge e lo tiene con le mani perché la pressione da fare deve essere molta, all'inizio fa fatica, vedo le smorfie sul viso di Caterina che sono di dolore, le chiedo se devo farlo smettere ma lei con la mano mi fa segno di no, anzi prende la mia e la stringe.

Quando Giorgio supera la resistenza iniziale ed inizia ad entrare Caterina emette un'altro grido, questa volta non è strozzato, mi lascia la mano e tenta di fermare Giorgio frapponendo le sue mani sui fianchi di lui, lui capisce si ferma un attimo e poi piano piano arretra ma

- no fermo non uscire mi devo abituare dai ora piano piano - dice Caterina

e lui riprende, arrivato a metà (nel frattempo io sto facendo delle foto con il cellulare) inizia un leggero su e giù e questo porta un po alla volta Caterina dal supplizio alla goduria, tanta goduria, anzi tantissima goduria perché

- ooooooh siiiiiiiii sborrroooooooooo - sento esclamare Caterina

è lei stessa che quando Giorgio spinge indietreggia fino a farselo entrare tutto. è oscenamente aperta e ora anche oscenamente zoccola, la sento godere come non mai. I corpi sono invasi dal sudore e dal piacere, un piacere che si sublima quando Giorgio esce, Caterina capisce che sta per godere e si stacca anche da Ivan si mette in ginocchio e tenendo Giorgio a pochi centimetri dalla bocca lo sega dirigendosi gli schizzi sul viso e sulle tette, anche io e Ivan ci avviciniamo, Caterina da la precedenza ad Ivano che ha una erezione notevole e alla terza spompinata di Caterina gode, lei si stacca e tutta la sborra le finisce sul mento colando poi sulle sue tette, mentre quando tocca a me sentendomi godere lascia che io le riempia la bocca e non si stacca fino alla fine, Poi guardandomi negli occhi apre la bocca e mi fa vedere di aver deglutito tutta la mia sborra.

Dopo un attimo di relax, il tempo di una sigaretta, scendiamo tutti in acqua a fare un bagno rilassante e ci accorgiamo che è quasi da un'ora che c'è la rete in acqua. A fatica la issiamo è piena di tutto, anche di pesce ma anche di alghe e pesa un casino. Poi mentre Io Ivano e Giorgio siamo intenti a ripulirla Caterina prepara del caffè e dei panini, sono oramai le 5 passate e terminato di rifocillarci Ivano propone di chiudere la pescata e di tornare al Casone e se siamo d'accordo prima di partire magari mangiare assieme il pesce. Ok tutti d'accordo.

Nel rientrare Ivano passa dal suo Casone a prendere della verdura e altre vettovaglie. Arriviamo alle 6 passate, Ivano si mette subito a pulire il pesce, io accendo il fuoco e Giorgio è andato a prendere il vino. Al suo ritorno stappa una bottiglia di prosecco fresca fresca, un aperitivo ci vuole, Caterina ha preparato le verdure ed il tavolo sotto la pergola, poi mi aiuta a cucinare

- sei stata incredibile oggi ti è piaciuto moltissimo vero? - le domando

- o si è stato fantastico mi sentivo strapiena altro che, sensazioni forti

- se andiamo avanti così io non ti soddisferò più

- ma sei scemo non confondere l'amore con il sesso e poi ti ho dimostrato che io sono la TUA moglie, la TUA zoccola, non hai visto che alla fine ho bevuto solo la tua, dimostrandoti che sei tu il mio padrone? E poi non è la prima volta che ne prendo uno più grosso del tuo, un paio di giorni e torna normale, ehmmmm forse quasi normale.

- si me ne ero accorto, sai sempre come farmi sentire ....... il re

- si, ma stasera prima di andarcene che ne dice se provo Ivano nel culo

- ma è troppo, sei sicura che quello non ti sfondi?

- proviamo no, se non si prova

- che fate qui a parlare sottovoce voi due - disse Giorgio avvicinandosi

- parlavamo di oggi e mi raccontava le sue sensazioni

- e si ma è lei che ci ha regalato delle stupende sensazioni, tua moglie è incredibile e poi ha il più accogliente culo del mondo

e questo lo diceva stando dietro a Caterina mentre le guardava il culo un po' scoperto e mia moglie,, maliziosamente si tira su il lembo dell'asciugamano che aveva avvolto e le mostra una chiappa per intero, l'atmosfera si scalda subito ancora prima di mangiare

- Caterina così mi ecciti ancora prima del tempo – dice Giorgio – posso? – chiese allungando una mano

- Prego – risponde Caterina

Giorgio allunga la mano sul culo di mia moglie e piano risale sul ventre e poi sulle tette avvicinandosi fino a poggiare il suo pacco su di lei

- la prossima volta che venite qui sarà meglio che mi prendo il viagra - dice Giorgio

- Ehi brutti sporcaccioni, che fate trombate senza di me – dice Ivano avvicinandosi

Si avvicina e si pone dinnanzi a Caterina aprendole l’asciugamano e facendolo cadere, le palpa le tette e poi con una mano scende verso la figa, lei apre leggermente le gambe ed Ivano ne approfitta

- Ma come non sono solo

Ivano la stava sditalinando ma già Giorgio da dietro occupa la figa

- Vattene da qui

- con piacere - rispose Giorgio il quale sfila il dito dalla figa di mia moglie e lo infila dietro

- se tuo marito ci lascia questa sera rifacciamo? – chiese Giorgio

- decido io – disse Caterina – anche chi sta davanti e chi sta dietro – e si divincola prendendo l’asciugamano e lo riavvolge a mo di vestito

Si va a cena, dove nonostante l’abbondanza di vino nessuno beve, Caterina è comunque allegra, a lei basta poco.

Mentre mangiamo i discorsi sono tutti concentrati sul sesso ed entrambi i nostri ospiti sono particolarmente generosi di complimenti per mia moglie

- non ho mai visto una donna piena di così tanta voglia di fare sesso

- ha il più bel culo del mondo

- nessuna mi ha mai fatto godere così

- ecc. ecc.

Mentre mangiamo a Caterina si snoda molte volte l’asciugamano, è forse un caso? O è lei che lo fa apposta?

Fin quando si alza per andare a fare il caffè e l'asciugamano si molla e cade per terra

- ma si se non vuole stare su resto senza non vi dispiace vero- dice Caterina lanciandolo sulla sedia

- scherzi – esclama Giorgio

ma anche se fanno finta di niente vedo che loro, non abituati a vedere una donna nuda girare attorno, non la lasciano un attimo con gli occhi mentre prepara il caffè, se la mangiano.

Quando viene a portarci il caffè ha addosso solo i sandali, tra noi cala il silenzio, ci pensa Caterina

- vi chiederete perché abbiamo mangiato subito, sono le otto ed abbiamo finito ........ non lo avete capito?

io me ne sto zitto

- perché avrei da togliermi uno sfizio - dice Caterina - e mi servite voi, anzi mi servono i vostri cazzoni

così Caterina fa sedere sul tavolo Ivano gli apre i calzoni e senza lasciarlo parlare si tuffa a spompinarlo, Giorgio le si posiziona dietro ed inizia a toccarla dappertutto io guardo e questa volta prendo la telecamera e riprendo

l'uccello di Ivano tarda a diventare duro mentre Giorgio ha già l'uccello in tiro e da dietro lo pone nella figa di Caterina che si posiziona bene, schienandosi, per facilitare l'entrata senza mai lasciare uscire il cazzo di Ivano dalla bocca, lo spompina a dovere se ne fa entrare più della metà ma è grosso, sembra anche più grosso di oggi. Caterina allenta un po' il pompino sta godendo, il lavoro di stantufo fatto da Giorgio che le palpa anche le tette e il cazzo di Ivano che finalmente ha raggiunto l'erezione, ed anche notevoli dimensioni, le fanno avere il primo orgasmo. Terminato il quale Giorgio ne approfitta, si bagna il pollice e, sempre trombando, lo piazza nel culo di mia moglie.

- Non serve, dai Giorgio preferisco il tuo inculami

Giorgio toglie il cazzo bagnato dagli umori di Caterina lo pone sul buco del culo e la penetra tenendola stretta per i fianchi, Caterina ha solo un momento di pausa, poi riprende a sbocchinare Ivano, si ferma un attimo e poi girandosi guarda Giorgio

- aprimi bene che poi provo sto cazzone - dice Caterina

a queste parole il cazzo di Ivano pare avere un'ulteriore reazione e mia moglie non si lascia sfuggire l'occasione

- fammi un paio di foto - mi dice – chissà quando mai mi ricapita un cazzo del genere

e così dicendo prende un bel respiro e si affonda sul cazzo di Ivano, e quasi subito si trova a dover frenare sia i colpi di bacino di Ivano che le spinte di Giorgio che la sta inculando.

Giorgio le tiene aperte le chiappe con le mani e lo introduce tutto, il suo ritmo è a tratti forsennato ed a tratti lento, poi lento ma quando è dentro spinge forte, poi colpi corti ma veloci ed ogni tanto si ferma per sincronizzarsi con Ivano ed entrambi spingono costringendola a fermarli per quanto possibile, Caterina si trova in alcuni momenti con il cazzo di Ivano quasi tutto in gola e ciò le provoca dei conati, ma lei non molla anzi, nonostante tutto insiste. Passano pochi minuti che Caterina raggiunge un'altro orgasmo ed a questo punto che si stacca dai due e fa sedere Giorgio per lungo sulla panca, si inginocchia davanti e prima di iniziare a sbocchinarlo dice

- Dai Ivano mettimelo nel culo ma fai piano

Io, che nel frattempo ho l'uccello che mi scoppia, mi posiziono al fianco di Ivano per riprendere con la telecamera l'inserimento e subito vedo che ci sono proporzioni ingiuste, Caterina pur avendo il buco del culo dilatato dalla penetrazione di Giorgio rispetto alla cappella di Ivano è in svantaggio, penso che questa volta non ce la fa.

Ivano inizia a spingere Caterina non sbocchina più, ha la faccia appoggiata alla gamba di Giorgio e tiene l'uccello in mano, non lo sega, è ferma.

- Piano piano che mi sento lacerare

- Fai tu - risponde Ivano

- si lascia fare a me - dice mia moglie

Ivano le tiene con la mano sinistra aperta la chiappa sinistra e con la mano destra tiene puntato il cazzo ed io tengo aperta la chiappa destra ed in quel mentre Caterina da un colpetto all'indietro e gli “hummmmm” e gli “arrrgggg” echeggiano nella laguna, la cappella è passata ora tocca al resto, e qui Caterina mostra la sua abilità, muove il culo a destra e sinistra, sopra e sotto e contemporaneamente spingendo indietro piano piano, e quando metà uccello di Ivan è dentro riprende anche a ciucciare il cazzo di Giorgio segno che ora sta provando piacere.

Giorgio è ora steso sulla panca, Caterina si stacca da Ivano e sale sopra il cazzo di Giorgio, Ivano non perde tempo e la incula nuovamente,da dietro pare impossibile ma li ha entrambi dentro, e un poco alla volta Ivano penetra sempre di più, mi pare impossibile che riesca a contenerlo tutto, sono sicuramente più di 23 cm di uccello, oltretutto largo, piantati nel culo.

Io però sono all'asciutto così mi avvicino e Caterina che, capendo, me lo prende in bocca. Ma non è facile per lei essere presa da tali nerchie e ciucciarmi l'uccello ed oltretutto gode a ripetizione, mi aiuta il fatto che ad un certo punto Ivano, che oramai le ha proprio spannato il didietro perché esce tutto e poi rientra fino ai coglioni con un ritmo quasi indiavolato, sempre tirandola a se per i fianchi, non resiste e le sborra sulla schiena dando la possibilità a Giorgio di prendere il posto di Ivano e io il suo, così riesco a chiavarmela un po'.

Qui Caterina ha un orgasmo meno squassante ma più lungo, sento le contrazioni non finire

- Dai godi così si dai facci sentire come sei brava dai – esclama Giorgio

- Vuoi sentire che mi definisco una puttana? Una troia? Bhe si sono la troia di tutti in questo momento voglio essere trattata da zoccola dai prendetemi più forte dai cazzo fatemi godere ancora sììììììììì sìììììììì ancora dai riempitemi tutta aaaahhhhhhh

così sia io che Giorgio godiamo quasi contemporaneamente riempiendole figa e culo e continuiamo a stantufarla fino a che i nostri uccelli si ritirano esausti.

Caterina ancora distesa su di me mi riempie di baci e mi sussurra all'orecchio

- speriamo che zia mi presti il casone nuovamente prima della fine dell'estate.

- Perché – dico io facendole l’occhiolino

- Perché Ivano mi ha detto di avere un amico che è come lui e forse anche meglio

- Meglio sistemare il camper ed in fretta – penso io
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