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Avventure erotiche alle Terme 4


di forrestsherman
31.07.2016    |    8.991    |    0 9.5
"E poi quando qualcuno entrerà’ in lei ricorderà’ com’era terribilmente eccitante avere il cazzo di Norman nella fica..."
Il mattino dopo ci svegliammo e dopo colazione la direttrice, Valeria, ci consigliò di provare i massaggi e diede alle donne un buono regalo, dicendo che poi loro, entusiaste, avrebbero consigliato anche a noi maschietti di farlo, e questa volta a pagamento. Ma strizzo l’occhi a noi e disse che comunque sarebbe stato bello anche per noi assistere alla prova.
Seguimmo le tre donne inoltrandoci nei locali e arrivammo poco dopo dinnanzi ad una porta chiusa.
Valeria rivolgendosi alle ragazze disse: dietro questa porta c’è il vostro regalo, e così facendo la varcò seguita dal gruppetto.
Ci trovammo in un ambiente illuminato solo da candele, nell’aria si respirava un profumo di incenso e cannella, sulle pareti c’erano dipinti che raffiguravano le varie tipologie di amplesso ritratte dal kamasutra.
Al centro due lettini molto piu’ alti rispetto ad un letto classico e larghi circa una piazza e mezzo. In sottofondo si ascoltava una melodia orientale.
Tutti rimanemmo affascinati del posto, Valeria batte’ alla porta e uscirono i due ragazzi visti in piscina.
Erano vestiti solo con una tunica, stile antica Roma, che copriva la vita fino ad arrivare a mezza coscia.
Valeria disse “sono il mio regalo per voi, sono degli abili massaggiatori, a breve vi porteranno in paradiso.”
Uno è mio marito Gesualdo..l’altro Norman…. io dei massaggi non riesco più’ a farne a meno. …ma sapete…” disse con complicità ” …la loro abilità non è solo il massaggio ma questo dipenderà da voi, cosi dicendo amiccò alle due donne.
Ero sempre in ansia, stavo a considerare cosa nascondessero i due sotto la stoffa bianca. Osservavo Valentina e la vedevo guardare attentamente i due uomini.
Capivo che c’era sotto qualcosa….non era semplicemente il massaggio e pensavo che Valentina lo avesse capito.
Dovevo capire dentro me ciò che volevo e soprattutto le intenzioni di mia moglie. Fu un’attimo, incrociammo lo sguardo e lessi nei suoi occhi come se mi chiedesse l’autorizzazione ad andare avanti.
Era un passo imbarazzante…. ma eravamo li, quell’ambiente particolare, con odori, musica, il desidero e il ricordo dei godimenti un filo trasgressivi di ieri mi portarono a dare un leggero cenno di assenso con la testa.
Valeria interrompendo quei pensieri prese per mano noi maschietti e disse: adesso non fate i gelosi, lasciamole sole a godersi il regalo.
Ci avviammo fuori mentre le due donne entravano in camerino per cambiarsi. Quando la porta fu chiusa Valeria disse ” tranquilli! Non preoccupatevi…siete due coppie affiatate… lo si vede dagli sguardi che vi scambiate. Le vostre donne sa sanno spingersi perchè sanno i vostri desideri e sanno quando fermarsi.”
Dopo queste parole ci disse: “ adesso venite con me e aprì una porta attigua a quella da cui eravamo usciti. Ci trovammo in una stanza con delle panche rivolte tutte verso una tenda che copriva una parete. Sembrava essere in una specie di piccolo cinema, in fondo alla stanza si trovavano dei divanetti da due o tre posti. Valeria incominciò’ a spostare la tenda che nascondeva un vetro che dava piena visibilità a quanto accadeva nella sala attigua.
Marco mi guardò con occhi spiritati. Da un altoparlante si sentiva musica proveniente dalla sala massaggio, dove vidi comparire le due donne, in slip.
Le guardammo stendersi sui lettini e iniziare a essere spalmate sensualmente di olio dai due maschi, preso da un vassoio d’argento posto tra i due letti.
I due ragazzi incominciarono a massaggiare i loro corpi e si capì subito che ai due non mancava l’esperienza, incominciarono dalle braccia per finire sulla pianta dei piedi. Le due donne erano in estasi, lo si capiva dai loro occhi e dai lenti movimenti del bacino.
Vedevo quelle mani esperte che lentamente e con maestria continuavano con lenti movimenti ad accarezzare e a stimolare ogni singolo punto di quei corpi.
Era una visione eccitante, i corpi lucenti di olio delle due donne che oramai quasi ritmicamente e con lenti movimenti di bacino stavano quasi simulando un amplesso.
Era la dimostrazione che quanto stava accadendo stava sfociando in qualcosa che andava oltre il massaggio.
Erika, come al solito, fu la prima a prendere l’iniziativa. La sua mano sparì sotto il gonnellino di Norman che gli stava di fronte, per estrarre poi un cazzo enormemente grande. Lei rimase per un’attimo in contemplazione di quel totem di carne, continuando lentamente a segarlo.
Finche’ prese coraggio e iniziò con la bocca e con la lingua a leccare e a succhiare quanto gli stava di fronte.
Intanto l’uomo che si stava occupando di Valentina stava insistentemente massaggiando l’interno cosce per poi sfiorare con le dita la stoffa che copriva la passerina. Non rimase insensibile tanto a lungo, la vidi divaricare leggermente le gambe dando un chiaro invito a continuare.
Poi lui sfilò, senza alcuna opposizione, gli slip continuando il lento lavoro accarezzando insistentemente la fica di Valentina che si vedeva che era in piena estasi, continuava a mordersi il labbro e i movimenti del bacino erano più insistenti, finche’ la vidi allungare un braccio e con la mano iniziare ad accarezzare la coscia del ragazzo.
La sua mano sparì sotto la stoffa che copriva l’uomo, il suo braccio si muoveva lentamente, era chiaro cosa stesse facendo. Ad un certo punto la vidi anche lei estrarre il cazzo dell’uomo, era di pari dimensioni dell’amico bare e poi iniziò a masturbarlo, e guardò sul lettino di fianco cosa faceva Erika, che con movimenti lenti, passava olio sull’asta lunghissima.
Tutti i movimenti nella luce soffusa, erano terribilmente eccitanti..
Io e Marco guardavamo ammirati quanto stava accadendo di fronte a noi e non ci accorgemmo nemmeno della presenza di altri due coppie di ospiti sedute sui divanetti in fondo.
Fu la mano di Valeria a destarmi quando si pose sui miei pantaloni per saggiare la consistenza del mio cazzo e guardandomi disse: “Com’e’ duro!! Ti piace vedere la mogliettina che gode!”
Mi girai e vidi il suo sorriso beffardo. Aveva ragione, e il mio cazzo duro stava confermando la sua tesi. Se io ero in estasi non potevo nemmeno immaginare quanto stava godendo mia moglie.
Vedere la sua mano su quel cazzo sconosciuto era terribilmente eccitante. Poi dopo 5 minuti, l’uomo fece girare mia moglie spostandola verso l’estremità del lettino.
Adesso erano uno di fronte all’altro intenti a masturbare reciprocamente i sessi dell’altro. Valentina non riusciva a tenere gli occhi aperti e martoriava con i denti le sue labbra. Ad un certo punto l’uomo fece stendere la mia donna facendole divaricare le gambe, con il cazzo in mano incominciò a puntare la fica. Non potevo pensare che quella cosa enorme potesse entrare dentro mia moglie.
La cappella andò a muoversi sulle grandi labbra e sul clitoride. A quella vista Valeria estrasse il mio cazzo incominciando a segarlo e mi disse: “guarda come gode la troia, Gesù mi aveva detto che eravate dei porcellini ma non fino a questo punto.
Mio marito è un dio…Sappi una cosa caro maritino….una volta che la tua lei avrà’ provato quel cazzo non potrà’ più’ farne a meno, pagherà’ per averlo e sarà’ disposta a tutto, anche a prostituirsi, pur di riprovare il piacere di ora. E poi quando qualcuno entrerà’ in lei ricorderà’ com’era terribilmente eccitante avere il cazzo di Norman nella fica. “
Quelle frasi furono un macigno per me, che sapevo che era già la seconda volta che lui scopava mia moglie…mi fecero scaturire rabbia e gelosia che mi fece fare un atto disperato, mi posi dietro Valeria e dopo averla leggermente piegata misi la mia mano sotto la corta gonna della donna . Non portava mutandine, era fradicia d’umori e sentii sulle labbra il leggero contatto di un anellino di metallo.
Intanto si erano scambiati e Norman aveva fatto entrare quasi tutta la cappella nella fica di mia moglie che con le gambe divaricate stava gemendo di piacere e Gesualdo scopava Erika alla pecorina.
Valeria continuava ad aizzarmi dicendomi: “guarda come grida la troia, tu puoi dargli un cazzo cosi? Una volta che verrà’ riempita passerà’ le sue giornate a masturbarsi pensando a quel cazzo enorme. “
A quelle parole presi il mio cazzo e fuori di me penetrai da dietro la direttrice .
Non ebbi difficoltà ad entrare, il canale era umido e recettivo e mentre il cazzo di Norman era entrato dentro mia moglie, quello che per me era un sogno impensabile era diventata realtà, io scopavo un’altra donna contemporanamente.
Vidi che anche la fica di Erika stava accogliendo il cazzo del suo massaggiatore, non capivo più chi scopava chi, vedevo solo lenti movimenti che pian piano iniziarono ad intensificarsi facendo aumentare in mia moglie gli stati di piacere.
Gli orgasmi e i gemiti delle due erano continui.
Marco si stava masturbando e voltandomi vidi le due coppie erano gia’ intente a dare e a ricevere piacere e una donna era in ginocchio in mezzo ai due uomini era intenta a succhiare i cazzi eretti, Marco guardava me che stavo scopando Valeria ma non perdendo nulla di quanto stava accadendo nella sala attigua.
Anche nella nostra stanza le grida di piacere erano continue, era l’effetto di cio’ che Valentina e Erika avevano provocato.
Ad un certo punto i due amanti cambiarono posizione, Norman andò a stendersi e Valentina senza esitazione incomincio’ ad impalarsi su quel cazzo pulsante e si piegò in avanti in modo che Gesù entrò in lei da dietro, mente Erika la baciava sulla bocca masturbandosi con la mano tutta bagnata di olio o di non so cosa.
Era eccitante osservare quei quattro corpi avvinghiati in quella morsa di piacere, la pelle di mia moglie risaltava ancora di più a contatto con il corpo scuro del giovane.
I due cazzi erano quasi tutto dentro il corpo della mia compagna e il suo viso era una maschera stravolta dal piacere.
Era più impressionante di un film porno perche’ mia moglie era parte attiva di quanto stava accadendo.
Proprio come un film vidi Marco completamente nudo entrare nella sala attigua. Non mi ero nemmeno accorto che si era spostato nella sala massaggio e come un film lo vedevo in preda, con il cazzo in mano, ad un raptus di passione.
Non so nemmeno se le due coppie si accorsero della sua presenza, ma anzichè puntare verso sua moglie andò diritto verso Valentina.
Lei era piegata sul corpo di Norman, Marco fece uscire Gesù e si mise al suo posto e lei quando sentì il contatto delle mani di Marco non oppose resistenza.
Vidi il mio amico raccogliere dell’olio dal vassoio, lo vidi ungersi il cazzo e puntare dritto verso la rosellina di mia moglie.
Fu un’ attimo, ed entrò in lei nel secondo canale. Dopo un momento iniziale entrambi gli uomini sincronizzarono le spinte per entrare contemporaneamente nel corpo di mia moglie.
Era troppo, spruzzai tutto il mio seme nella figa di Valeria, quanto stava accadendo andava al di la’ di ogni mio pensiero.
Non so quanti orgasmi stesse avendo Valentina, ma era stravolta.
Gesù aveva ripreso a fottere Erika e tutti e tre gli uomini dopo poco scaricarono tutta la sborra, due nel corpo di mia moglie lasciandola stesa sul lettino e Gesù nella fica di Erika che aveva la fica completamente dilatata da cui fuoriusciva il liquido bianco che aveva precedentemente scaricato il suo amante.
Valeria si avvicinò’ al mio orecchio e mi disse con voce suadente: prima volevo provocarti….ma ora vedendo quanto accaduto non posso che dirti che tua moglie è quasi porca quanto me.
Mi baciò sulla bocca e andò via.
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