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Cena intima


di tragittiscolpiti
08.11.2014    |    12.820    |    0 9.2
"Mi sono vergognata tantissimo, c'era pure quella coppia di signore che è entrata con noi..."
Il ristorante era molto affollato quel venerdì sera.
Io e la mia lei cenavamo insieme nella luce soffusa, circondati dal tipico mormorio delle solite chiacchere.
I nostri discorsi erano però diversi.
"Lo fai o non lo fai allora?"
"Ma sei sicuro? guarda che poi una volta in bagno non posso sapere cosa succederà..."
"Secondo me perdi tempo perchè non hai il coraggio. Guarda quel gruppetto alla nostra destra, ti guardano già da quando sei entrata...".
In effetti 3 ragazzi piuttosto brilli lanciavano occhiate indiscrete da parecchio tempo, sollecitati dall'abbigliamento disinibito che la mia donna metteva in mostra.
La sua bianca maglia scollata lasciava poco all'immaginazione sopra una mini striminzita che evidenziava le lunghe gambe nude. Stivali in pelle dal tacco vertiginoso completavano il quadro conturbante della sua figura slanciata.
Quello che nessuno, fuorchè me, sapeva era d'altronde qualcosa che non c'era, proprio lì sotto quella gonna minima.
Non era stato difficile convincerla a vestirsi così. Anzi riscaldata dal tepore del vino cominciò pure a sentirsi fin troppo a suo agio. Sà di avere un gran culo e non perde occasione di farlo notare in qualunque occasione d'altra parte.
Provocata dalle mie parole i suoi gesti divennero pian piano sempre più provocanti: occhiate da troia al tavolo dei giovanotti, accavallamenti di gambe che rivelavano la mutandina dimenticata, leccate sfacciate al cucchiaino del dessert.
"Alzati e vai in bagno ora, voglio vedere se verrai seguita..."
Sculettando in modo osceno si diresse verso la toilette senza guardare nessuno, 30 secondi dopo vidi dal tavolo dei ragazzi alzarsi il più euforico dei tre.
Passarono circa 10 minuti quando gli altri 2, che non stavano più nella pelle, lasciarono pure loro il tavolo e, dopo aver pagato il conto in tutta fretta, con la stessa rapidità raggiunsero l'amico.
Dopo venti minuti di attesa tesissima la vidi riapparire dalla porta, preceduta dal gruppetto che ridendo inboccò l'uscita del locale.
Il suo alito sapeva di sborra e notai che la maglietta era stata bagnata da un tentativo di lavaggio alla buona.
"Allora?"
"Non mi aspettavo venissero tutti amore... te l'avevo detto. prendevo tempo truccandomi quando il primo mi ha messo una mano sul culo da dietro. Io gli ho sorriso dicendogli che quello era il bagno delle signore e lui di risposta mi ha preso la mano trascinandomi in un bagno con la porta. mi sono vergognata tantissimo, c'era pure quella coppia di signore che è entrata con noi..."
"E poi?"
"poi mi ha fatto abbassare di forza e me lo ha infilato in bocca dicendomi che una troia come me doveva solo succhiare. Io volevo finire in fretta e così l'ho ciucciato con foga, ma poi delle voci hanno cominciato a chiamare sto tale, Marco"
"E tu cosa hai fatto?"
"Volevo dirgli di stare zitto, ma lui mi spingeva il cazzo in bocca per non farmi parlare. Intanto ha risposto agli amici dicendo ad alta voce dove stava e di raggiungerlo. Quando hanno bussato ho cominciato ad eccitarmi tantissimo però..."
"sei proprio una vacca, lo sapevo... e come è finita?"
"Ha aperto il chiavistello e sono entrati... erano tutti ubriachi ed eccitati. Ridevano e mi davano della puttana dopo aver visto che spompinavo il loro amico. Uno di loro mi ha sollevato la gonna e ha detto che adesso avrei ottenuto quello che volevo. Mi ha messo un dito nel culo, poi 2, poi 3... intanto l'altro ha tirato fuori il cazzo ed io ho cominciato a prendere in bocca i 2 a turno"
"Ti sei fatta scopare?"
"Amore io non volevo, ma te l'avevo detto che in una situazione così... Me li hanno messi ovunque prima di venirmi addosso. Marco ci teneva venirmi il bocca ed ad avere il mio numero..."
"Glielo hai dato?"
"Si amore, ma sbagliato..."
Sorrise in maniera furba prima che io la invitassi ad andare. La cosa più arrapante furono le occhiate languide lanciate da diversi personaggi del ristorante mentre abbandonavamo il luogo del delitto. Evidentemente sapevano chi avevano di fronte perchè avevano capito la situazione.
Pensai a quanta gente potesse essere stata nei pressi dei bagni in quel momento e fui colto da un brivido. Ero così su di giri che la scopai in macchina fuori dal locale. La misi a pecora nel parcheggio e le tenni la testa schiacciata contro il finestrino, affinchè ben si vedesse la sua faccia.
Purtroppo passò solamente una coppia matura che, dopo l'iniziale sbigottimento, finse di non vedere...
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