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LA NOSTRA VACANZA CUCKOLD A CAP D'ADGE Cap.2


di ladygodivaecuck
23.02.2015    |    15.318    |    3 9.5
"Dopo questo gustoso "aperitivo", andiamo a cena in un ristorante, dove devo dire che c'erano donne anche più svestite di me..."
Capitolo 2)

Quando riprendiamo la marcia, tutti e tre siamo fomentatissimi ed eccitatissimi da queste porcate. Sappiamo che questo è soltanto l'inizio di una settimana che sarà devastante per quanti cazzi prenderò. Mi avvicino a lui, glielo prendo in mano e gli dico: "Questo è niente amore mio! Questa settimana sarò così tanto troia da lasciarti senza fiato! Ti farò impazzire!". Ma lui non deve venire e quindi lo lascio ed inizio a succhiare Eros. Mio marito è felice, anche lui ha avuto la sua dose di cazzo avrà sicuramente il culo allargato come non mai. Abbiamo fatto si e no 5 km da quando siamo partiti e vedendo un'area di servizio stavolta, mentre sto succhiando il cazzo del mio amante, mio marito mi dice: "Mi fermo di nuovo, voglio vederti scopare con il tuo Bull." Un sorriso di approvazione mi si stampa sul viso, ed entriamo nell'area di servizio. Luca si dirige nel parcheggio posteriore, che è quasi vuoto. Un paio di camion, qualche macchina qua e là. Luca si ferma in fondo all'area, all'ultimo stallo. Alla nostra sinistra un muro di siepi, alla destra un grosso camion dentro il quale probabilmente il camionista sta dormendo nella cuccetta. Siamo isolati, scendiamo dalla macchina, do uno sguardo in giro e vedo che stavolta nessuno si cura di noi, alzo la minigonna rossa e scopro la mia fica e il mio culo, poi poso le mani sul cofano anteriore della nostra auto e mi piego in avanti, invitando Eros a scoparmi, cosa che fa immediatamente. "Oohhhh!! Siii amore, così!!" Eros mi sbatte furiosamente alzandomi anche una gamba e afferrandomi per il tacco a spillo, tanto che arrivo all'orgasmo in un attimo. Ma mentre mi sbatte, ecco che dei ragazzi, si avvicinavano lentamente a noi, con discrezione. Eros continua a sbattermi e i ragazzi si avvicinano, li conto, sono sei, tutti con l'uccello in mano che si segano con foga. Eros continua a scoparmi, io sono sempre sdraiata col busto sul cofano che mi sto godendo il mio maschio, che ora mi scopa infilandomi due dita nel culo, sotto lo sguardo eccitato dei presenti, che ormai sono intorno a noi. Così Eros smette di scoparmi e mi divarica leggermente le chiappe e vi affonda dentro in un sol colpo. So che adora il mio culo e quindi gli vado incontro. Mi muovo sul cofano godendo, mio marito è accanto a me che mi infila due dita in bocca e le succhio come fossero un cazzo, mentre i ragazzi intorno a noi continuano a segarsi godendosi la scena. Nel frattempo un altro degli uomini che si trovavano vicino a noi ha immediatamente approfittato della situazione e infilatosi velocemente il preservativo, senza darmi il tempo di rialzarmi, mi sbatte un cazzo durissimo con una cappella enorme nel culo con un colpo deciso, appena vede Eros uscirne, facendomi di nuovo urlare. Vedendo che gradisco molto, il tipo mi incula a fondo con dei colpi tremendi, facendomi godere, urlare e picchiare i pugni sulla macchina. Così, tutti quanti, uno dietro l’altro segandosi, mi vengono addosso. Ora tocca al cuck raccogliere con la lingua tutto quello sperma sulla mia schiena. E’ormai giorno e il sole si sta alzando, così mi pulisco con delle salviettine umidificate e ci ricomponiamo. Salutiamo anche questi compagni sconosciuti e ripartiamo. Eros ancora non è mai venuto, quindi stavolta mi accuccio su di lui e mentre il cornuto guida gli succhio il cazzo, stavolta staccandomi soltanto dopo che mi ha riempito la bocca di sborra. I giorni successivi li viviamo in pieno relax ed esibizionismo. Nei locali facevamo di tutto per far capire che Eros era il mio amante e Luca il mio marito cornuto consenziente. I sorrisi di intese da parte di signore erano innumerevoli, ma anche sguardi scandalizzati delle più bigotte non mancavano. Gli uomini sbavavano immaginando, ma spesso capitava che facendo movimenti particolari, qualcuno notava che non avevo intimo e godeva del ben di dio che avevo sotto quei vestitini così succinti. Io me la ridevo in tutti i modi. Eravamo solo dei turisti un po’ trasgressivi. Volevamo arrivare riposatissimi a Cap e quindi sex lo facevamo solo la sera o la mattina in albergo. Il giorno in cui non dormivo con il mio Eros, la mattina lo raggiungevo alle 5-5,30 nel letto e mi accucciavo accanto a lui. Mi piaceva sapere che mi avrebbe trovato lì al suo risveglio. Era un amante dolce e facevamo proprio l’amore, cosa che so che lui adora tantissimo. Il sabato arriviamo a Cap d'Adge verso le 2,30 del pomeriggio, dopo un lungo viaggio. Ne approfittiamo per dormire qualche ora, perché ci avrebbe aspettato una notte insonne e movimentata. Ci facciamo una doccia e per le 20 siamo pronti per un aperitivo e poi per andare a cena. Io metto un micro abito nero con gonnellina cortissima che non copre neanche tutto il culo e uno spacco sui due lati che arriva fino all'altezza dell'anca, evidenziando quando cammino che sotto non ho assolutamente null'altro che la mia fica depilata completamente, la parte sopra del micro abito è composta da due strisce di tessuto che a partire dall'altezza dell'ombelico si separano e vanno a malapena a coprire le mie tette, andando poi ad annodarsi dietro al collo, facendo vedere che sotto non ho nulla e si vedono i capezzoli spuntare da sotto il tessuto, con la schiena completamente nuda. Ai piedi, zoccoli neri a spillo da 15 in vernice nera con gli strass sul tacco, insomma sembravo un elegante grandissima troia. Girando per il villaggio naturalistico vediamo di tutto e di più, ci sono donne vestite in modo hard come e più di noi, addirittura più di qualcuna è nuda con indosso solo dei tacchi alti. C'è anche qualche uomo nudo nonostante siano le 20, poi vediamo anche una donna vestita in latex su dei tacchi a spillo almeno da 18 cm che porta al guinzaglio il suo uomo, ed un paio di uomini che fanno altrettanto, portando al guinzaglio le proprie donne. Lungo il corso vi sono vari sexy shop con abitini sexy e latex da “urlo” che sicuramente a presto visiteremo. Tutto intorno vi erano singoli, soprattutto francesi e italiani, che si proponevano, con garbo, alle coppie. Prendiamo un aperitivo in un bar sulla spiaggia, io seduta su uno sgabello a provocare i maschi presenti con movimenti maliziosi delle mie cosce. Il locale è pieno, sia la parte interna, ma anche quella esterna che da direttamente sulla spiaggia. Diversa gente fa sesso soft, sia nel bar che sulla spiaggia. Due ragazzi italiani ci girano intorno e ci fanno i complimenti, chiedendo prima il permesso ai mie uomini. Che galanti. Iniziamo a chiacchierare e poi il mio cornuto dice loro che lui e me ci siamo giocati l'aperitivo e che lo pagherà chi dei due impiegherà più tempo nel far venire loro con la bocca. I ragazzi si sentono un po’ spiazzati dalla proposta bisex di Luca, ma poi tirano fuori i loro arnesi ed io ed il mio cornuto ci lanciamo in questa gara improvvisata, un pompino con ingoio finale. Vince lui facendo venire il tipo prima che io faccia venire il mio. Il cornuto ha vinto l’aperitivo, devo ammettere che con la bocca è veramente bravo. Eros invece lo vedo limonare con una donna che aveva il marito al guinzaglio. Mi riscopro un po’ gelosa, non riesco a non esserlo. Il mio amante mi capisce al volo e lascia la tipa e mi raggiunge. Mi arrabbio con me stessa per essere stata egoista facendogli capire che sono stata per l’ennesima volta possessiva. Mi riprometto che per tutta la vacanza non lo sarò più, violentando me stessa. Dopo questo gustoso "aperitivo", andiamo a cena in un ristorante, dove devo dire che c'erano donne anche più svestite di me. L'atmosfera in questo paese del sesso è fantastica. Dopo cena torniamo al bar sulla spiaggia dove i miei uomini si scaldano in vista della notte con un mojito. Verso mezzanotte andiamo nel grandissimo club privè di Cap, il Glamour. Prima di entrare metto la cintura di castità al mio cornuto, per non rischiare che abbia un orgasmo e aggancio la chiavetta alla cavigliera, considerando il capannello formatosi, l’operazione di ingabbiamento non è passata inosservata. Qui l'ambiente è fantastico, un locale enorme, con ristorante e diversi bar, una discoteca enorme e ambienti dove poter far sesso ovunque. All’entrata prendo una manciata di preservativi in bella mostra come caramelle, già eccitata dal pensiero di volerli usare tutti. Non credo di esagerare se dico che ci saranno almeno un migliaio di coppie e qualche centinaio di singoli. Tanta gente quanta in una discoteca di Riccione. Balliamo e ci scateniamo tutti e tre, ci strusciamo, ci tocchiamo e ci baciamo mentre balliamo, tiro fuori il cazzo del mio amante e lo succhio, poi sudata ed accaldata, dopo un drink, ci spostiamo sui salottini a far sesso, io e mio marito diventiamo le puttane di non so quanti uomini. Passo da un cazzo all’altro come un ossessa e con le mani sego sempre qualcun'altro, lecco tutti i cazzi che mi sbattono in bocca, mi sbattono cappelle durissime sul viso e quando iniziano a sborrarmi in faccia ingoio il più possibile. Il tutto mentre mi scopano a pecorina, mi sfondano la fica e il culo mentre spompino cazzi. Chi mi scopa o mi incula quando deve sborrare, si sfila il preservativo e poi o mi schizza sulle chiappe o sulla schiena, oppure viene a schizzarmi in faccia e in bocca, facendosi spazio tra quelli che sto spompinando. Godo veramente come una vacca. Eros che era seduto in poltrona a godersi lo spettacolo, mi prende e mi porta verso una gabbia, mi fa entrare, entra anche lui e si stende, mi fa mettere a pecorina con il culo fuori della gabbia alla mercè di chiunque volesse prendermi in uno dei miei orifizi. Intanto il cornuto geme per i cazzi che preferiscono il suo culetto ormai reso elastico dagli allenamenti dei giorni precedenti, anche lui ha perso il conto di quanti ne ha presi. Devo ammettere che, dai risultati, con la bocca è più bravo di me, lui a differenza mia, riesce a prenderlo completamente fino nel profondo della gola, anche quelli di notevoli dimensioni, lui dice che più grossi sono più è facile ingoiarli completamente senza avere i conati del vomito, ma poi il cornuto quando sente le prime contrazioni e capisce che stanno per sborrare aumenta il ritmo e al primo schizzo lo spinge tutto in gola per godersi ogni schizzo. Mi scopano e mi inculano a turno da dietro, io neanche vedo chi è che sta dietro di me, sento solo il rumore dei corpi che sbattono sulle mie chiappe, mentre io continuo a succhiare il cazzo di Eros, l’odore ed il sapore dello sperma mi manda letteralmente al manicomio. Sono stravolta dal piacere ed urlo come un'indemoniata frasi che chi non è italiano neanche comprende, ma che magari li arrapano ancora di più. Mi metto a cavallo del mio uomo ed iniziano anche le doppie penetrazioni, i cazzi scivolano senza ostacoli nel mio culo ormai aperto, mi sento incredibilmente piena ed arriva il momento in cui in queste situazioni inizio a godere a ripetizione, con un orgasmo dietro l'altro. E' bellissimo. Poi mi prendono e mi girano di schiena e mi fanno impalare il culo sul cazzo di Eros, mi infilano un altro cazzo nella fica, mi allargano le gambe e mi mettono due cazzi nei piedi, tra gli zoccoli a spillo e la pianta dei piedi, altri due in mano da segare insieme ad altri tre che mi vengono sbattuti in faccia ed a turno me li fanno spompinare. Godo ancora a ripetizione, sono la puttana di un gruppo di uomini arrapati, mi sbattono le cappelle sul viso e sento che mi dicono di tutto, vacca, troiona, sento anche parole francesi come vache e chienne, e poi sono talmente tanti intorno a me che sborrano a ripetizione, ho il viso pieno di sperma, sono piena anche sui capelli e sulle tette, mentre vengo sbattuta in tandem dandosi il cambio dopo aver sborrato, ogni volta che godono vengono subito sostituiti da altri due con i cazzi in tiro. Quando in quei pochi momenti mi lasciano libera la bocca, grido dal godimento e chiedo di essere sfondata. Sono un oggetto nelle loro mani e ne sono contenta. La mia prima vera gang bang, una gang pazzesca che va avanti per oltre due ore, alternandosi nei miei buchi e sul mio viso, dove non so quanti uomini schizzano sperma sul mio corpo. Forse 30, forse 40, forse 50, non saprei veramente. Mi fermo soltanto quando sento di essere stravolta dagli orgasmi avuti e piena di sborra ovunque, ma se avessi voluto continuare, ci sarebbero stati ancora cazzi pronti a sfondarmi. Anche le coppie si erano avvicinate a noi e le donne invitavano i propri uomini a sfogarsi dentro di me. Vado quindi in bagno, seguita da mio marito che si è gustato tutto lo spettacolo, mi faccio una doccia e mi ricompongo rimettendomi il micro abitino.

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