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Otranto tre


di exploratore2007
05.08.2008    |    32.588    |    1 7.7
"Claudia respirava adagio, sembra aspettare l’attimo decisivo, mentre Onya sembra allungare all’inverosimile quel momento..."
Otranto tre
Vedevo la cappella del cazzone di Onya leccata da Claudia, era enorme e quel nero-rosa che spariva tra le spirali della lingua era uno spettacolo unico.
Claudia tentava di farlo entrare nella bocca, con una certa difficoltà ci riuscì, ma per il dolore dello sforzo, dovette dopo un po’, accontentarsi di appoggiare le labbra aperte su quella cappella meravigliosa.
Onya ogni tanto sbatacchiava il cazzo sul viso di mia moglie, che sempre più infoiata comincio a chiedere di essere sbattuta.
“Dai cazzone scopami, sfondami, spaccami tutta”. Onya si alzò e si distese sul tappeto al centro del camper.
Il cazzo si ergeva come una colonna, prese della pomata e si spalmo tutto fino alle palle. Claudia si avvicino, vedevo la sua figa umida dischiusa dal piacere. Onya con la mano reggeva l’asta e Claudia comincio ad accomodarsi su quel tronco. La guglia cominciò a sparire nella fica, le gambe di mia moglie iniziarono una discesa lenta. Il cazzo penetrava la carne di Claudia che cominciò a respirare molto lentamente. Quasi a metà del cazzo, mia moglie si voltò. Aveva un viso sconvolto, gli occhi aperti dilatati, mi guardavano chiedendomi perdono ma contemporaneamente mi urlavano la voglia di essere sfondata. Le labbra si aprivano in un debole gridolino. Si girò. Onya comincia una scopata da sotto in contemporanea della calata di mia moglie. Non volevo credere ai miei occhi, il cazzo era completamente sparito nella voragine.
Si fermarono. Vedevo il corpo di Claudia spalmato sul negro, il suo culo alzato, il cazzo piantato nella fica.
Le palle imberbi di Onya erano impiastrate di crema e di sborda, che colava copiosa dalla fica di mia moglie, il bel buco del culo si allargava ogni volta che il cazzo penetrava la fregna.
Iniziò una cavalcata straordinaria. Claudia s’impalava con una velocità sempre più alta, facendo insieme un movimento circolare sulla punta del cazzo, che faceva eccitare sempre di più Onya. Le mani del negro erano appoggiate sui fianchi della vacca e ogni tanto mollava dei forti scapaccioni sul sedere. Claudia comincio a urlare mentre io avevo cominciato la scopata a pecora della negrona, non potevo però distogliere lo sguardo dalla scena.
Claudia si conficcava il cazzo sempre più in profondità. Si alzava e faceva scorre l’asta dentro la fica, era stupendo. Non avevo mai visto mia moglie cosi, sembrava impazzita.
Andò avanti per un bel po’. Lasciai a Graziano la fica nera e mi concentrai su mia moglie.
Mi avvicinai e cominciai un lungo bacio accompagnato da dolci carezze. Volevo partecipare al suo piacere.
Fu allora che Onya fece alzare Claudia. La fece voltare e la impalò di nuovo facendola sedere sul suo cazzo a gambe larghe. La fica di Claudia era oscenamente rossa e allargata, potei vedere da vicino il cazzo che s’infilava dentro forzando a dismisura le pareti della vagina. Onya con le mani teneva le gambe di mia moglie e lo accompagna con uno stantuffare continuo. Claudia mi sorrise ed io la baciai in bocca, poi scesi verso il basso e cominciai a leccare il suo clitoride e il cazzo e le palle di Onya. Alla mia prima leccata sul cazzo, il negrone ebbe un fremito, si mosse da mia moglie e con quella bocca enorme mi mando un sorriso. Poi sfilo il cazzo dalla fica fradicia di Claudia e mi fece capire che desiderava un bocchino da me. Apri le labbra tentando di mettermelo in bocca, non riuscendoci, con la lingua ho iniziato a lappare la cappella. Il sapore di figa si mischiava a un odore asprigno selvaggio, e quando Onya con la mano, forzandomi mi spinse sul cazzo, ebbi un’erezione sentendo la mia bocca riempita di cazzo. Questo fatto mi riempi di piacere. Leccavo e infilavo dopo il cazzo nella fica di mia moglie, continuando per un bel po’ quel gioco non mi accorsi dell’inculata che Graziano si stava facendo con la moglie di Onya. La teneva a pecora e affondava, com’era suo solito, con forza il cazzo nel culo. Un culo evidentemente molto rotto.
Continuavo nel mio gioco, lappando ogni tanto anche le palle di Onya. Era veramente piacevole.
Onya prese mia moglie e senza staccarsi dalla fica la girò mettendola a pecorina. Le ginocchia si appoggiarono sul tappeto e Onya alzandosi sopra il suo sedere comincio una scopata fantastica. Sembra che i colpi inferti aprissero in due Claudia che immobile urlava di far piano che si sentiva sfondare. Mi urlo “ Digli di far piano, mi sfonda, mi sta rompendo, me lo sento in gola è enorme mi sta rovinando la fregna”. Era vero il cazzo enorme entrava e usciva lasciandola per alcuni secondi quando usciva aperta enormemente rossa, slargata, ma Claudia smascherando quello che chiedeva, spingeva con il corpo a ogni colpo. Cominciai allora a leccare il buco del culo di Onya, ero impazzito e mi stavo comportando senza ormai alcun freno inibitorio. La lingua guizzava leccando sudore e sapori che il culo del negro emanava. Mi sembrava un omaggio a quel cazzo che stava sfondando mia moglie, volevo aiutarlo a spingere ancora di più il cazzone nella fica.
Onya prese della crema e con il pollice che sembrava un piccolo cazzo, inizio a spalmare il buco del culo di mia moglie. Claudia s’inarcò e comincio una danza con il corpo e con la testa sinuosa e inebriante come fosse in trance. Con la voce si accompagna con un “ si, si, si” che mi sembrò una cantilena da vittima sacrificale. Mi avvicinai al suo viso, si voltò mi sorrise e mi disse “aiutalo amore, aiutalo a incularmi”.
Mi sollevai e avvicinandomi come una troia a Onya gli cominciai a masturbare il cazzo, leccando e mordendo i capezzoli duri e neri. Il negro mi disse “ sei una troia, ti piace come rompo questa cagna”.
Le parole e il tono in cui furono proferite, mi colpirono e mi fecero sentire veramente un cornuto e frocio, che mi fecero sciogliere in un piacere che partiva dal ventre e arrivava alla testa, facendomi arrossire in modo visibile.
Il pollice intanto si era fatto strada nel culo di Claudia che si apriva allo stimolo, rimanendo per alcuni istanti bello largo. Guardando la cappella del cazzo e il buco del culo di mia moglie, pensavo che sarebbe stata difficile la penetrazione.
Dopo una bella spalmata, Onya si alzò, appoggio le mani sui fianchi di Claudia, io lo aiutai allargando le chiappe mettendo in mostra un buco largo e pronto a ricevere un’altra espansione.
Inizio. Claudia inarco la schiena e la cappella del cazzo comincio ad allargare il buco. Onya era veramente una “farfalla”, lentamente, girando, spingendo e togliendo la punta del cazzo, allargava sempre di più il buco di mia moglie.
Claudia respirava adagio, sembra aspettare l’attimo decisivo, mentre Onya sembra allungare all’inverosimile quel momento.
All’improvviso Onya accelerò la punta penetrò e piano piano anche la parte centrale del cazzone entro nel culo di mia moglie.
Onya si fermo, fece cosi in modo che il buco del culo si adattasse alla penetrazione. Claudia muoveva la testa e mi chiedeva che il negro continuasse. Dopo qualche istante Onya la accontento, il cazzo entro tutto rompendo definitivamente il culo di mia moglie. Rimase fermo ancora una volta, spingendo solo un pochino di più, come se veramente volesse sfondare Claudia.
Lei ferma sembrava fuori dalla realtà godendosi il fantastico momento di quella giornata.
Onya comincio un fuori e dentro che lasciava aperto il culo, rendendolo grande come un’arancia. L’inculata aumento in intensità, con il cazzo che era piegato a destra e sinistra, provocando urla di dolore e di piacere a mia moglie, causando altresì un allargamento disumano del buco del culo, le crespe sembravano ormai completamente dilatate.
Il cazzo sembra ancora più grosso, era evidente che Onya si stava eccitando in maniera esagerata, il corpo di mia moglie e il suo culo lo stavano facendo impazzire, un marito cornuto e d'accordo come me, poi, lo metteva al tappeto.
Con un sussulto bestiale Onya svuoto le palle nel culo di Claudia, urlo in modo ferino, facendo impazzire mia moglie.
Si alzò subito dopo la sborrata lasciando il buco del culo di Claudia sfondato, talmente aperto che i rivoli di sborra si vedevano benissimo scivolare verso il centro.
Sborrai anch’io riempiendomi la mano e mi abbassai con le labbra verso il culo di mia moglie, leccandoglielo sentendolo caldissimo e leccai contemporaneamente la sborra che lentamente, chiudendosi, il buco faceva fuoriuscire.
Rimanemmo per un po’ tutti fermi, in silenzio. Claudia si mosse poi verso di me, per cercare le mie labbra per un bacio. Ci baciammo e lì il quel camper compresi quanto amavo mia moglie e quanto fossi ricambiato da lei.
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