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STASERA...CHE SERA! (QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA!)


di Roxy81
29.11.2014    |    8.976    |    10 9.2
"Così cercammo le prime due coppie tra il groviglio di corpi ancheggianti e struscianti e facemmo loro segno se volevano andare sul retro..."
QUESTO RACCONTO DESCRIVE UNA SITUAZIONE REALMENTE SUCCESSA A ME, MA E’ STATO SCRITTO DA UN SINGOLO NON Più ISCRITTO A QUESTO SITO E PUBBLICATO CON IL SUO CONSENSO

STASERA, CHE SERA....
(QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA!)

Già dalla mattina di quel venerdì avevo una voglia che mi attraversava il corpo,come una scarica elettrica. Non smettevo di pensare a quello che sarebbe successo quella sera. Il mio lui, Roby, mi aveva preannunciato al telefono che mi avrebbe portata al nostro privè preferito, aggiungendo di preparami per l’occasione, perchè voleva offrire i miei buchi al maggior numero di cazzi possibile, compreso ovviamente il suo.
Non vedevo l’ora di tornare a casa e, appena varcata la porta del mio appartamento, mi feci una doccia e mi precipitai ad indossare l’abbigliamento che avevo immaginato tutto il giorno: un top bianco senza reggiseno, così i miei capezzoli inturgiditi sarebbero apparsi in rilievo, una mini inguinale, un paio di collant a rete aperti sulla fica e sul culo, così da evitare la perdita di tempo nello sfilare gli slip microscopici (che avevo messo solo per provare la sensazione di sentirmeli spostare prima di essere penetrata), e un paio di scarpe col tacco.
Roby mi venne a prendere sotto casa e ci dirigemmo verso il club. Appena arrivammo lì, l’atmosfera familiare del locale mi fece sentire a mio agio e tremendamente ancora più porca. Avrei voluto scoparmi Roby sull’ingresso, ma pensando a tutte le coppie e singoli che avremmo trovato lì dentro, mi trattenni.
Appena entrati trovammo due coppie che avevamo conosciuto in precedenti occasioni, una più matura e già sperimentata, mentre l’altra era un po' più giovane e, per mio immenso gusto, nuova dell’esperienza del privè.
Il fatto di essere noi gli esperti del ramo, ci fece eccitare ancora di più di quello che eravamo già, facendoci immaginare nel nostro ruolo di esperti “navigati” e “navigatori”, oltre le reazioni che quella coppietta avrebbe avuto nel vivere questa esperienza particolare.
La serata era ancora un pò stanca, poche coppie in giro, ma approfittammo della situazione per fare un giro turistico del club a favore della coppietta. Ecco la “stanza dei buchi”, dove attraverso le molte fessure circolari i singoli offrono i loro cazzi alle coppie impegnate nelle scopate, e poi la sala “solo coppie”, dove gli incontri si trasformano in orge improvvisate, con scambi di ruolo e di partner (ah, quante leccate di fica e di cazzo!).
Man mano che procedevamo nel nostro tour guidato, osservavo attentamente le reazioni dell’altra coppietta, soprattutto quelle della lei, lanciando occhiate di intesa a Roby. Che goduria! Lei era veramente impressionata a sentire tutte quelle cose e continuava a ripetere che non sapeva se ce l’avrebbe fatta, soprattutto con tutti i singoli (che, devo ammettere, a volte sono fastidiosi e non mettono a proprio agio le coppie!).
Eppure sapevo che dentro di sé, lei non aspettava che il momento di essere chiavata da cazzi multipli e di sentire la lingua di una femmina sulla sua fica. Era talmente carica, che potevo sentire il calore della sua passera e gli umori che cominciavano a bagnarle le mutandine. Per il suo lui, invece, non sembrava ci fossero problemi, a giudicare dal rigonfiamento che si notava nei pantaloni!
Terminato il giro, tornammo nel salone principale, dove c’era la pista da ballo, e qui avemmo la bella sorpresa di incontrare una coppia già conosciuta e veramente porca. il numero di coppie e singoli era notevolmente aumentato, prospettando una serie di incontri molto caldi, ma, per dovere di ospitalità, tornammo a sederci con le prime due coppie. Parlando delle nostre esperienze, raccontai di quando avevo fatto una pompa da pornostar a Roby, in piena pista da ballo, davanti a tutti. Avreste dovuto vedere le facce della coppia novizia!
Ad un tratto, la musica iniziò a suonare ed ecco apparire una fantastica ballerina, dal corpo stupendo e dalle movenze sensuali. Lei si esibiva ogni sera nel locale, ed avevamo già avuto modo di conoscerla. Era lei che aveva fatto nascere in me il desiderio di una bella lesbicata, anche se non avevo mai potuto realizzarlo, in quanto l’unica cosa che permetteva (per professionalità) era una palpata di tette.
Mi bastava anche solo quello e, già carburata dai racconti e dagli incontri, proposi a tutti di lanciarci in pista e scatenarci.
Mi lanciai sulla ballerina, salutandola calorosamente e accarezzandole quei seni profumati, setosi, morbidi e tonici al tempo stesso. Roby mi imitò subito, visto che anche a lui una chiavata con quella dea non sarebbe sicuramente dispiaciuta. Poi inziarono le danze, ma le due coppie non avevano capito bene lo spirito del luogo e della serata, limitandosi ad ondeggiare come in un qualunque dancing.
No, non era proprio il caso di ballare così e decisi di dare una dimostrazione pratica di come si poteva fare in questo luogo di trasgressione. Cominciai a scivolare sul corpo di Roby in modo molto provocante, strofinando il mio corpo sul suo e facendogli sentire le mie tette su tutto il corpo. Poi scesi ondeggiando fino quasi ad accovacciarmi ed ebbi di fronte a me il suo cazzo duro, a stento trattenuto dai pantaloni. Giocai un pò, mordicchiandolo e passandoci la lingua sopra, con somma soddisfazione del mio toro. Tutti gli occhi della gente in sala erano puntati su di noi, e l’effetto su di me fu travolgente.
Mi avvicinai ad altre donne e cominciai a passare il mio corpo sul loro, mimando un amplesso lesbo, mentre mani di sconosciuti, palpavano il mio culo e si insinuavano sotto la mini, uscendo umide e lubrificate dal mio piacere. La mia intraprendenza e la mia porcaggine avevano fatto salire Roby di mille punti agli occhi di tutti i maschi della sala. Potevo leggerglielo nei loro volti quello che pensavano: “ah, se ce l’avessi io una troia da monta di quel calibro...”
Il ballo stava cominciando a stufarmi. Era ora di fare le cose sul serio e non volevo esaurire tutte le mie energie in preliminari inconcludenti (per Roby non era un problema, lui ha una resistenza quasi infinita).
Così cercammo le prime due coppie tra il groviglio di corpi ancheggianti e struscianti e facemmo loro segno se volevano andare sul retro. In realtà noi avremmo voluto continuare la conversazione, ma credo che, vista l’atmosfera, loro avessero creduto che volevamo appartarci e iniziare a giocare tutti insieme.
La coppietta novizia ci disse di no, forse erano ancora sconvolti da ciò che avevano visto!, mentre la seconda fu d’accordo. Così ci allontanammo dal casino della pista e ci spostammo nella calma delle camere più appartate. In quel momento l’idea di dare per scontato che avremmo giocato con quella coppia nostra amica non ci eccitava proprio per nulla. E fortunatamente e incredibilmente, appena girato l’angolo, la coppia ci disse che avrebbero fatto un giro e da quel momento non la vedemmo più, inghiottita nel buio di qualche stanza. Meglio così, per noi.
Rimasti soli, io e Roby ci guardammo e decidemmo di recarci nella stanza “solo coppie”. Lo spettacolo ci accolse era veramente invitante, con due coppie che stavano scopando nel grande letto ed altre che osservavano tutte intorno, facendosi seghe, ditalini e pompe.
Educatamente, come è la regola, abbiamo chiesto se potevamo unirci a loro. “Certamente”, fu la risposta e, mentre io mi spogliavo completamente dei vestiti, Roby liberò finalmente il suo serpente, facendo pregustare a tutte, a me in particolare, una lunga ed intensa sessione orale, anale e vaginale.
La serata si stava facendo veramente interessante...

...La serata aveva preso l’avvio giusto e, per non sfigurare davanti alle due coppie impegnate sul letto, Roby prese il suo bel cazzone e me lo infilò nella fica umida, scivolando dentro senza problemi e cominciando a stantuffarmi con colpi sempre più forti.
Mentre era sopra di me, vide il lui di una coppia che stava scopando davanti a noi e, con una voce che non ammetteva repliche, mi ordinò “succhiaglielo”. Non aspettavo altro che obbedire ad un ordine del genere e, senza pensarci due volte, aprii la bocca e ingoiai avida quel cazzo lungo e liscio, mentre sentivo la verga di Roby che mi sventrava.
Passai la mia lingua lungo tutta la lunghezza dell’asta, partendo dalla cappella gonfia e turgida, fino a scendere alle palle, perfettamente depilate. Fu lì che la mia lingua si accorse di qualcosa di metallico e, nella penombra, mi sembrò di vedere uno scintillio argentato: aveva un piercing sul cazzo, all’altezza dei coglioni...non mi era mai capitata una cosa del genere e la novità mi fece impazzire dalla voglia.
La lei della coppia, una rossa molto vivace e dal corpo ben fatto, interruppe quel momento di magica libidine, dicendo con una vocina stridula al suo lui: “se non mi scopi subito, inizio a leccarle la fica!”. Cercai Roby con lo sguardo, ma lui era uscito dalla mia passera e si stava dedicando a deliziare la fighetta di una biondina con la sua lingua sapiente.
Non capii esattamente cosa rispose l’uomo col piercing alla rossa, ma il risutato fu che, dopo pochi secondi, fui pervasa da una sensazione travolgente, mai provata prima. Mi ero fatta leccare la fica da molti uomini e alcune donne, ma quella rossa batteva tutti i leccatori o le leccatrici che avessi mai provato!
Era una carezza di velluto umido che passava sulla mia carne, solleticando le grandi e piccole labbra, insistendo sul clitoride con voluttà e delicatezza, passione e ingordigia, come se volesse succhiare ogni goccia di piacere dalla mia fessura grondante.
Il piacere intenso mi spinse a rendere il pompino al lui della rossa leccatrice ancora più elaborato. Andai a fondo con decisione, esplorando il bordo della cappella con la lingua, succhiadogli le palle, ingurgitando tutta la verga fino in gola, per poi risalire lentamente fino al glande, trattenerlo tra le mie labbra e solleticarlo
“Cazzo! Non ho mai provato una pompinara così brava” disse ed il complimento mi riempì di sincero orgoglio. Ma non c’era tempo per dormire sugli allori...
Roby, a fianco a me stava continuando a leccare la fica della biondina, ed era eccitatissimo dal vedermi assaporata da un’altra, la quale mi stava riempiendo di complimenti, dicendo che di tante passere che aveva gustato, la mia era dolce come il miele.
Dopo un istante fui colpita da una nuova sensazione e, incuriosita, alzai la testa per vedere cosa stava succedendo: la mia fica era leccata dalla rossa e dalla bionda, quest’ultima contemporaneamente chiavata alla pecorina da Roby. Ah, la sensazione di due calde lingue guizzanti sulla fica! È indescrivibilmente lussuriosa, considerando che le due lingue erano quelle di due vere maiale!
Il marito della bionda, vedendo che la sua lei si stava concedendo a Roby, decise di avere la sua controparte e, dopo avermi fatto mettere a quattro zampe, iniziò a fottermi con furore.
La porca rossa, approfittando della posizione favorevole, si mise sotto il maschio e cominciò a leccarci, mettendo la sua linguetta impertinente tra il suo cazzo e la mia fica e accompagnando ogni affondo poderoso con le sue leccate.
Roby era al limite. Non voleva assistere a quella scena da semplice comparsa e si unì a noi tre, leccando la fica della rossa, palpandole le tette e regalandole generosi colpi di minchia.
Non riuscivo più a resistere appoggiata sulle braccia, sia per il numero di colpi che ricevevo, sia per la loro forza, così crollai sulle spalle e continuai ad essere punita da quella nerchia indurita che scavava dentro di me senza pietà. Ero stordita dal piacere che stavo provando e, senza neanche accorgermene, mi trovai di nuovo in bocca il cazzo col piercing, al quale dedicai tutto il calore e la voglia delle mie labbra.
I corpi erano ormai un intreccio indistinto di lingue, carne, cazzi, fighe, culi, tette, capezzoli, mani, sudore, umori, piaceri, mugolii, grida, tutte tesi all’unico e solo piacere dei sensi.
Roby riprese possesso del mio corpo, mettendomi a pancia in su e baciandomi col sapore delle due donne ancora sulle labbra. Poi mi penetrò con un colpo deciso, al quale la mia fica sfondata non oppose la minima resistenza e, palpando il seno della troietta rossa che era stesa a fianco a noi per godersi la scena, mi chiavò per benino.
Anche il lui della rossa, col suo cazzo metallaro, non si dava per vinto ed ebbi ancora una volta il piacere di accoglierlo nella mia calda bocca, anche se questa fu l’ultima, visto che me la riempì con fiotti di sperma caldissimo e cremoso!
Credo che almeno una decina di persone avessero assistito all’orgia dall’interno della stanza e chissà quanti avevano sbirciato dalle fessure! Ero veramente orgogliosa ed eccitata da quanto mi ero mostrata maiala e spregiudicata e questo fu confermato dal maschio che mi era venuto in bocca, il quale disse entusiasta che noi eravamo una delle poche coppie che non si perdevano in chiacchiere e giocavano realmente: e pure bene!
L’altra coppia uscì, dicendo che andavano a cercare altri singoli per soddisfare le voglie della biondina, che, nonostante la cavalcata in nostra compagnia, era insaziabile ed ancora vogliosa di cazzo e fighe in quantità.
Io e Roby lasciammo la stanza, ancora quasi increduli di quello che avevamo provato quella sera, ma non era ancora finita e lo immaginavamo.
Infatti, tornati nel salone principale, ritrovammo le due coppie di inizio serata tra cui i novizzi. Essi erano un po’ annoiati ed ammisero che quello non era l’ambiente adatto a loro. L’altra coppia, invece, si era appena seduta sui divanetti dopo essere riemersa dalle stanze. Mentre bevevamo un altro drink, Roby non si trattenne dalla voglia di raccontare quello che avevamo fatto specificando anche alcuni dettagli. Riuscimmo a vedere nei loro occhi un misto di stupore e invidia, forse rammarico di non aver vissuto anche loro certe situazioni libidinose. Ma, cari miei, una cosa è immaginarsi le chiavate, un’altra è farle sul serio!
Ci salutammo definitivamente e, dopo essere scesi nella sala “solo coppie” del piano inferiore, incontrammo la coppia che avevamo salutato a inizio sera e con la quale avremmo tanto voluto giocare sin da subito.
Anche loro furono molto felici di vederci e, ammiccando al letto, ci fecero segno di sdraiarci a fianco a loro. Qui lo scambio di coppia fu completo: Roby mi allargò la fica con le dita e, rivolgendosi all’altro lui, disse: “prego, prendila pure. Ha bisogno di prendere ancora un po’ di cazzo stasera!” e l’altro, per tutta risposta, prese le chiappe della moglie, le strizzò e disse: “Guarda, invece questa vacca lo vuole prendere nel buco del culo!”
Con una bella risata, io fui scopata dall’altro maschio e l’altra si prese la sua bella razione di minchia in mezzo alle chiappe! Avreste dovuto sentire come urlava quella cagna! Perchè Roby ha un cazzo di tutto rispetto, sia in lunghezza che in circonferenza, e dura come se avesse un nodo alle palle e non dovesse sborrare mai!
Ma le sorprese non erano ancor finite, perchè sull’uscio della stanza apparvero la rossa con il suo lui dal cazzo metallaro, estasiati a vedere quella scena e totalmente intenzionati a parteciparvi attivamente.
“Non ne avete mai abbastanza, vero? - disse la rossa, avvicinandosi a noi morbida e sensuale – proprio come noi due!”.
Mentre continuavo ad essere scopata con colpi sempre più forti, la rossa si mise vicino a me ed invitò suo marito ad avvicinarsi. Insieme cominciammo a spompinarlo per bene, giocando con le nostre lingue e la sua cappella, finchè, come in un film porno, lei disse al suo manzo “vienici in bocca, a tutte e due!”
In realtà sborrò principalmente nella mia bocca, ma il risultato fu lo stesso, perchè poi io e la sua mogliettina tutto pepe lo ripulimmo per bene, strusciando le nostre calde lingue e ripulendo tutto il caldo seme che ci aveva donato.
Anche la rossa e il suo boy avevano finito la serata e, mentre stavamo per uscire dalla stanza, la rossa mi sussurrò passandomi una mano in mezzo alle cosce, “una figa come la tua, dolce come il miele, la ritroverò sempre…”.
Ma il cazzo di Roby non era stanco e lui non era ancora venuto e voleva sborrare! Quindi mi chiese se ero stanca... stanca io? Con tutta quella adrenalina in corpo e l’odore di sesso che si respirava in quel locale, avrei scopato anche con un toro! E poi, dissi per sfidarlo, dove erano tutti i cazzi di singoli ai quali mi doveva offrire quella sera?
Eccitato e punto sul vivo, Roby mi portò in una stanza e, senza tanti preamboli, mi scopò lasciando la porta aperta, segnale che i singoli erano i benvenuti e potevano unirsi a farmi la festa.
Purtroppo era molto tardi ed erano rimasti pochi singoli in circolazione, ma due entrarono subito.
Roby mi stava aprendo la figa alla pecora, la sua posizione preferita, e fece segno al primo dei due singoli di avvicinarsi. “Dalle il cazzo che te lo succhia come una dea!”, la minchia che mi trovai a degustare non era malvagia, ma non poteva reggere il confronto con la trave che mi stava trapanando. “Ok, visto quanto è brava? Sborrale in bocca!”, incitò il mio stallone.
Ma forse il singolo aveva scopato troppo e le sue cartucce le aveva sparate prima, così rimasi a bocca asciutta.
Inutile anche con il secondo, stessa scena! Pompa sì ,ma effetto no!!
“Cazzo, ma siete capaci di soddisfare una donna?” e Roby mi mise il suo tronco in bocca, ancora con il gusto della mia fica.
Mi concentrai per farlo sborrare copiosamente e ci volle veramente poco, perchè ormai erano quasi tre ore che scopavamo come due maiali. Credo che se avesse sborrato in un bicchiere, ne avrebbe riempito mezzo, da tanta che ne aveva!
Con la bocca piena del suo liquore, feci a Roby il regalo che faccio solo a lui: aprii la bocca per fargli vedere che avevo tutto il suo sperma lì dentro, la rinchiusi e, un attimo dopo, ingoiai tutto, riaprendo la bocca per dimostrargli che il suo sperma era dentro di me.
Ci rivestimmo e tornammo a casa, esausti e scombussolati dall’orgia si sesso e piacere che avevamo provato quel giorno.
“Che sera, stasera!”, disse Roby, baciandomi sulla bocca.


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