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Sempre più mia moglie Claudia S.G.


di messy2011
26.04.2011    |    31.560    |    1 7.1
"Siamo soli nell’Atelier, sono le otto passate e la gente è già andata via..."
Ho parlato a lungo con Claudia dell’incontro così fulmineo e piacevole con Francesco. Lei è rimasta molto soddisfatta e incuriosita da questo nostro nuovo amico. In effetti dopo tutto, le nostre storie sono sempre animate dai soliti quattro o cinque amici al massimo e poi a lei in confidenza non è mai andata a genio l’idea di farsi prendere in orge troppo affollate. Troppo caos, poca partecipazione mentale da parte di tutti, e poca comunicazione diretta, solo grandi bagni di sborra ed esercizio fisico maschile, le grandi ammucchiate non sono il massimo. Claudia preferisce essere al centro al massimo fra tre uomini, solo così lei riesce a svelare tutta la sua perversione e a essere oggetto di tutte le voglie dei suoi amanti e sue. Il fatto è che lei è molto desiderata da tutto il nostro giro di persone e finiamo quasi sempre ad essere molti su quel letto, che devo essere sincero, ne ha visto proprio di tutti i colori. Una delle serate più belle comunque è stata quando abbiamo conosciuto Jaril, un distinto senegalese, responsabile delle vendite e contatti con i clienti di una importante catena di gioiellerie qui in Italia. Proprio lo stesso giorno che aspettavamo per cena per la seconda volta Francesco. Silvia ci aveva presentato l’uomo di colore, alto, elegante nei modi e raffinato. Ma devo essere sincero lui è sempre particolarmente gentile e spiritoso con Claudia , che mi lascia proprio pensare a cose molto molto piccanti. Poi lei che sa essere provocante e porca, anche e soprattutto quando sta facendo cose assolutamente normali. Guarda in una certa maniera, parla sottovoce, si accarezza le labbra, si tira i capelli castani in dietro e portando in avanti il petto e la scollatura si sporge facendo intravedere il suo voluminoso e sodo seno. Sembra sempre che sotto le mutandine abbia una mano che la sta sgrillettando. Con questo atteggiamento lei si comportava con Jaril, quella sera che siamo andati nel suo negozio per acquistare dei bracciali ed altro.
Ho sempre desiderato di dividerla con un uomo super dotato di colore, ma non è mai capitata la giusta occasione e soprattutto a lei non è mai andato a genio nessuno di quelli con cui abbiamo avuto a che fare.
“I bracciali sono bellissimi” dice Claudia sempre sottovoce raucamente, quasi come un lamento. Sembrava che le mancasse qualcosa, e io sapevo cosa.
In effetti sulle sue braccia abbronzate le donano molto e la rendono ancora più esotica.
Decidiamo di acquistarli insieme ad una preziosissima collana etnica di pietre nere. Dopo aver ultimato l’acquisto cortesemente Jaril si rende conto della nostra passione per gli oggetti africani e ci mostra un catalogo di oggetti etnici tra i quali spicca, manco a farlo apposta un fallo Zulu enorme in legno nero africano, bellissimo lucido e liscio con tanto di palle sotto. Io lo guardo e rido ”guarda Claudia questo è perfetto per te”. Lei sorride e guardando Jaril prima in viso e poi piano piano scendendo con lo sguardo sui suoi pantaloni, si morde le labbra.
“si è impressionante da quanto è reale“.
Jaril sorride “sai Claudia è normale in Africa come misura, anzi qualcuno...”.
Claudia mi guarda e poi guarda lui. Siamo soli nell’Atelier, sono le otto passate e la gente è già andata via. Jaril continua a sfogliare il grosso catalogo di carta patinata con le sue nerissime mani e ogni tanto si bagna il dito per prendere il foglio. Claudia è tra me e lui e guardando con aria disinteressata le immagini si appoggia sulla grande scrivania e sfrega con insistenza le tette sulla spalla di Jaril che incomincia ad essere un po’ insospettito, infatti parla sempre più vicino all’orecchio della donna. Claudia non ci pensa su e quando Jaril si appresta di nuovo a cambiare pagina, gli afferra la mano lo guarda fisso negli occhi e si mette due lunghe dita dell’uomo in bocca e le succhia risputandole fuori e ringoiandole subito come le stesse spompinando. Io assisto alla scena e ho una erezione tanto violenta sotto i pantaloni che devo scavalcare le gambe perché la mia asta me lo richiede, me lo aggiusto con le mani da fuori. La mano bagnata del negro piena di saliva della femmina finisce a farsi strada dentro i jeans e il perizoma di mia moglie. Jaril infila tutta la mano dentro le mutande di Claudia che si appoggia con la schiena alla spalliera della sedia e spalanca le coscie. L’uomo incomincia a masturbarla con forza e insistenza. ”Così dai“ sospirando lei Io le afferro un seno da sotto la camicetta ma tutto non riesco a prenderlo con una sola mano, perché è troppo grosso, mi metto in piedi davanti a lei e me la slinguo in bocca con molta passione e staccandomi solo per respirare, la tengo salda con una mano sul seno e con l’altra le prendo forte il mento, quando mi stacco dalla sua calda bocca le sussurro quasi sulle labbra sfiorandola che dobbiamo andare e che ci sono le telecamere. Jaril mi sente e mi indica con lo sguardo un quadretto elettrico infondo alla stanza, mi stacco da Claudia e mi affretto a disattivare il sistema delle telecamere. Quando mi riavvicino a loro Claudia ha una mano sui pantaloni di Jaril e delicatamente sempre facendosi masturbare a gambe spalancate dal suo nuovo amante, gli sbottona i pantaloni e infila una mano dentro per cercare il tronco del senegalese. Jaril la lascia e si alza in piedi davanti a lei che decide a sua volta di alzarsi dalla sedia. Io sono dietro Claudia e mi appoggio sul culo grande e tondo di mia moglie prendendola ai fianchi e spingendomela contro, le lecco e bacio il collo spostandole i capelli e morsicandole l’orecchio. Ora sono io che le infilo la mano dentro le mutandine. Trovo un lago di caldo umore di femmina in calore, sbrodolata fino all’inguine, Jalir ha fatto un proprio un bel lavoro. Lei e lui ora si baciano appassionatamente davanti a me. Claudia ha afferrato il palo del senegalese ma non lo toglie dai suoi pantaloni e lo sega da dentro, c’è molto movimento deve avere un uccello enorme, perché la donna è completamente in estasi da questo segare il negro. Mentre cerco di sfilare la camicetta di seta verde dalla spalla di Claudia lei mi sposta con forza, un seno spunta fuori tosto con prepotenza perché il reggiseno è stato tirato giù, Jaril si abbassa e le prende in bocca un capezzolo morsicandolo e leccandolo. La femmina è completamente in estasi. Si gira verso di me e mi guarda con la solita aria di sfida e perversione.
“ora guarda e basta, guardami mentre sono solo la troia di Jaril”.
Un brivido di eccitazione mi passa nelle vene e nei nervi il mio cazzo è duro come il marmo.
Lei si gira e cerca di sfilargli l’uccello nero dai pantaloni, una manovra difficoltosa, vista la piccola braghetta , ma ad un certo punto spunta fuori a poco a poco un bestione smisurato in grossezza e lunghezza, non è completamente in erezione e misura almeno 25 centimetri. Sembra il cazzo di un cavallo, nerissimo con due coglioni enormi sotto. Lei se lo porta subito in bocca e dopo uno o due segate con la mano l’uccello inizia a gonfiarsi in erezione proprio dentro l’ingorda apertura orale della femmina. L’animale la afferra per la nuca e spinge di reni l’enorme pezzo di carne nera e muscolosa tutta in gola a mia moglie, prima con movimenti lenti e costanti ma fino in fondo, quasi affogandola. E’ completamente infoiato, lei non è abituata a misure del genere ma resiste e aiuta il lavoro e spompina alla grande, tenendosi ai suoi avambracci forti e nerboruti. Jaril dice delle cose a voce alta in senegalese guardando il soffitto con gli occhi bianchi di goduria. I calzoni gli scendono alle caviglie spinti dal peso della cinta slacciata intanto da Claudia. Ora lui le sbottona la camicetta e toglie le tettone della donna per metterci il cannone in mezzo, così facendo inizia una mega spagnola stringendole le poppe con le mani e facendole salire il cazzo fino al mento. Claudia arriva a toccare la cappella rossa del senegalese con la lingua ogni volta che lo spinge verso il suo viso e gli mette le mani sulle chiappe. Io sono seduto non ho macchina fotografica ma faccio alcune foto col cellulare, mi tremo da quanto mi eccita questa situazione. Vedo Claudia che gode senza ancora essere sventrata da quello scimmione, lui che la tratta con tanta accuratezza e allo stesso tempo con violenza. Ho visto mia moglie essere presa contemporaneamente da molti maschi e femmine insieme, l’ho vista completamente ricoperta di sperma, l’ho scopata in culo mentre prendeva in bocca due cazzi e uno in figa, profonde penetrazioni di figa mentre me la inculavano sopra a turno in due tre e quattro maschi, sbattendomi le tettone in bocca, ma una scena così eccitante non ricordo mi sia mai capitata. Lei si toglie i jeans e rimane in perizoma e camicetta, lui si sfila i pantaloni lunghi neri e li butta in terra. La prende e le mette una mano al collo stringendola leggermente quasi per soffocarla. La lecca con pressione sulle tette e sui capezzoli con una lingua gigantesca e rossa fino a scendere sull’ombelico, poi inizia a leccarle la figa e a entrargli quel pezzo di fettina tra le grandi labbra e il clitoride, mordendola e succhiandola. Claudia butta la testa in dietro e si prende a due mani le tette e mi guarda.
”Vieni..”
“no, non ancora, fai ancora un po’la troia con Jaril per me“ le dico io e scatto delle foto.
Ora la femmina è calda e freme dalla voglia, io la conosco troppo bene. Jaril è zitto e tutto sudato, ora lui la vuole penetrare sono sicuro.
“la vuoi prendere Jaril vero?”.
Si la voglio scopare ora “ mi fa l’orango.
Lei sente e si gira mettendosi in una fantastica pecorina col culo in alto i fianchi bassi le braccia sulla sedia incrociate e la testa giù.
“DAI PRENDIMI” grida quasi Claudia. Jaril incomincia a penetrare la mia puttana, Claudia sbarra gli occhi “OH mio D… così mi spacchi in due”. Appena il martellone di Jaril prosegue la sua corsa dentro Claudia lei tira un Urlo disumano tre dolore e goduria. Io mi avvicino e guardo la impressionante dilatazione della sua vagina per opera di quel cazzo gigantesco. Claudia è persa è ha gli occhi completamente in gloria. “Cazzo come godo, non mi ha mai chiavato nessuno così, continua, continua Jaril dai” Quello sbatte con forza e le chiappe carnose di mia moglie si sbattono al bacino del negro simulando un rumore simile a dei grossi applausi a mani piene. Ora Jaril estrae il cazzo da Claudia, è nero tutto intriso di sperma di femmina e tosto come il marmo “Ora vieni tu su” Si siede sulla poltroncina e Claudia delicatamente le appoggia le chiappe sopra.
Ma Jaril la vuole inculare. Lei capisce e senza problemi offre l’entrata del culo alla capellona dell’uomo, che se lo afferra a due mani e con colpo di reni le trapassa le viscere da dietro la schiena. Claudia è impalata da quello scimmione e mio mi metto davanti a lei. La figa è libera e io non posso resistere più a quella visione. Mi avvicino, le spalanco le cosce e incomincio a farmi strada nella vagina ancora fradicia. E’incredibile ma faccio fatica perché tutto lo spazio è chiuso dal volume del cazzone di Jalil che le schiaccia quasi completamente anche l’utero. Riesco a entrare e vado fino in fondo, fino a che non tocco le ovaie con la cappella. Il Senegalese la incula senza rispetto sotto di me tenendole strette le tette con tutte e due le mani. Claudia mi guarda mordendosi le labbra e godendo come una troia muove il bacino , prima spinge verso di me affondando il mio uccello dentro di lei, e poi sfilandolo si fa inculare a fondo dall’ asta di carne nera di Jaril. Questa è la mia posizione preferita, unico problema , sfido chiunque a scopare in questa posizione con Claudia sotto che si dimena e a trattenere la sborrata che inevitabilmente dopo due minuti arriva. Quello sotto continua a fotterla incessantemente ma io devo sborrare. Tolgo il mio uccello lo stringo in punta e le avvicino il cazzo alla bocca “Apri dai apri la bocca”.
La inondo di sborra che le cola lungo il collo e il seno, imbratto anche le mani di Jaril. Lui si alza con lei sempre impalata e la attacca al muro continuando a fotterla in piedi. Sta sborrando dentro il culo di Claudia una quantità industriale di sperma ma non si ferma di spingere fino a che l’asta non gli si ammorbidisce, solo allora si placa e con le vene della testa pelata gonfie di sangue dallo sforzo si asciuga il sudore e bacia il collo mordendolo della donna.
“dai andiamo a casa vieni a cena con noi?” Claudia dopo essersi sistemata e ripulita dal bianco latte mio e suo, lo invita a seguirci a casa nostra dove tra un po ci raggiungerà Francesco.
Nel tragitto dal negozio a casa Jaril ci segue in auto, ogni tanto Claudia sospira e mi confida di non aver mai goduto come oggi neanche quella volta che con Stefano e Marco l’avevamo penetrata anale e vaginale insieme, cioè aveva preso contemporaneamente due cazzi nel culo e uno nella figa. Ha già voglia di riprendere e parlando mi appoggia la mano nei pantaloni e mi diventa duro. Finalmente siamo a casa , entriamo e ci mettiamo a nostro agio. Jaril è ansioso ha già ricaricato le batterie, beviamo un aperitivo e suona il citofono, sarà Francesco, Claudia va a rispondere e ad aprire. Ma non è Francesco.
“Ciao Rita, si.. ok Sali”
Rita è la sorellastra di Claudia una donna di quaranta anni che ne dimostra trenta. Mora di media statura, magra, carnagione olivastra lunghi capelli neri lisci, simpatica molto seria. Una professoressa di Francese, non è sposata. E’ una figa clamorosa, almeno una sesta naturale di reggiseno e un culo da svenimento e sa che non vedo l’ora di scoparmela da sola o meglio ancora, insieme alla sorellastra. Ma è talmente furba e curiosa che mi lascia sempre con il dubbio, è molto raffinata e intelligente e io accetto il gioco. Forse oggi è un buon giorno per far entrare Rita nel mio gioco. Il problema è Francesco, lui è convinto di incontrare me e Claudia invece si trova nel mezzo di un potenziale foursome. Quando arriva troverà una bella sorpresa , speriamo che sia di suo gradimento. Rita entra nel nostro appartamento, viene verso di me dopo aver salutato la sorella e mi da due baci nella guancia. Si appoggia sul mio petto con il suo enorme seno, stretto in una magliettina gialla e mi fa sentire le sue tettone dure e giganti e i suoi capezzoloni. Poi le presento Jaril e i due sembrano socializzare abbastanza bene. Io e Claudia andiamo in cucina con la scusa di prendere una bottiglia di vino.
“e adesso?” io a Claudia
“adesso che cazzo faciamo” mi fa Claudia
“io mi voglio far scopare ancora da Jaril, non resisto, trattieni Rita in soggiorno e mandamelo in cucina con una scusa, e mi raccomando non venite qui che lei non ci deve vedere.”
“si ma tu vuoi fare la troia con Jaril e io non vi posso neanche guardare mentre scopate”
“cosa vuoi che ti dica, provaci con Rita, vai”
“ma che cazzo stai dicendo, chissà quella cosa pensa se le faccio la proposta “
“arrangiati mandami Jarir e basta”.
Io rientro in soggiorno e parlo qualche minuto con Rita e Jaril, e a un certo punto facendo finta di niente faccio capire a Jaril di andare in cucina da Claudia.
Lui elegantemente mi lascia solo con Rita entra in cucina e chiude la porta. Devo assolutamente trovare una scusa per provocarla e comunque so che fra cinque minuti Jaril sarà già arrapato e inizierà a chiavarsi Claudia. Manderò Rita in cucina e così vedrà che razza di troia è la sorella. Sicuramente quell’animale vorrà scoparsi anche Rita e allora entrerò in azione io.
Cinque, dieci minuti e Claudia e Jaril non si vedono. “andiamo a vedere che cosa stanno facendo quei due”, dice Rita. Apre piano la porta e la scena è perfetta. Io sono proprio dietro di lei, è un pò più bassa di me e io ho il mento sulla sua spalla. Jaril è seduto sul tavolo, i pantaloni sbottonati e Claudia gli sta facendo una sega e se lo sta slinguando in bocca. Rita è paralizzata e io dietro di lei non dico nulla. Rimaniamo immobili, Claudia ci guarda ma non si ferma anzi si mette il cazzo del negro in bocca, a me mi si tira duro sul culo di Rita, che lo sente subito e si gira verso di me. Io la guardo fissa negli occhi e la bacio in bocca, lei mette subito la lingua. E’fatta. La prendo per i fianchi e la sposto verso il muro. Lei si appoggia con le mani aperte e io le alzo la maglietta per prenderle le tettone da dietro. “sei un porco Leo”.
E mi da la lingua, io la ricambio ma sto cercando di slacciarle la cintola per portale giù i jeans. Lei guarda Claudia e Jaril che stanno già scopando.
“sono molto eccitata, tu ne stai approfittando” mi dice sottovoce. Io continuo a toccarla dappertutto, è morbida e soda, è tanta. Le mie mani la accarezzano fino alla pancia, scendo dentro i pantaloni e le metto la mano sulla figa, sento poca peluria e si bagna non appena cerco di infilarle le mie dita dentro. Mi prende il polso prima mi spinge con forza sul pelo fradicio, poi mi tira la mano fuori e si gira verso di me.
” Ho bisogno di bere qualcosa di forte” mi dice Rita tirandosi via i capelli dal viso.
Mi distacco a malincuore da mia cognatina per riempire due bicchieri di whisky, ci sediamo nel divano e li beviamo non tutto d’un sorso ma quasi.
Squilla di nuovo il citofono. E’ Francesco Petrone, l’amico di Claudia, conosciuto in palestra e più intimamente qui a casa. Poco tempo fa a avuto una breve storia con mia moglie. Solo una picola chiavatina. Non sa cosa lo aspetta oggi. Claudia e Jaril stanno scopando come due animali, li sentiamo che sbattono la sedia al muro, e poi si sente Claudia ansimare, questa cosa eccita Rita che vuole andare ancora a vedere, così si alza e va a origliare. Intanto io accolgo Francesco e lo faccio accomodare in soggiorno anche a lui offro un bicchierino.
“Claudia?” mi fa subito Francesco.
“Sei già importato vero?” gli dico io.
“Si Leo devo confessarti che non vedo l’ora di farmi succhiare il cazzo da tua moglie e poi di montarmela e di farle il bagno di sborra davanti a te”
“Non preoccuparti, oggi dovrai fare anche gli straordinari, abbiamo visite, sei molto fortunato probabilmente ci facciamo una bella ammucchiata con lei, Rita la sorellastra e Jaril un nostro amico di colore che sicuramente ci darà una grossa mano.
“Sono veramente eccitato che culo ragazzi” e beve tutto d’un sorso il super alcolico.
Così ci dirigiamo in fondo al corridoio verso la cucina. Rita si stà masturbando la figa osservando Claudia e Jaril. Mi avvicino a lei le alzo la maglietta le prendo le tettone e le infilo la mano dentro le mutande, le lecco un orecchio e le sposto i capelli neri. Lei chiude gli occhi e mi lascia fare. Ci giriamo lei ha sempre gli occhi chiusi e non si accorge di Francesco che si avvicina e si piega per leccargli il seno. Io prendo le tettone di Rita e le indirizzo dritte verso le labbra e la lingua di Francesco, che incomincia a bavarle e a morderle.
“ohh, si in due, l’ho sempre desiderato, siete due maiali fatemi godere dai” la spogliamo quasi completamente e rimaniamo in piedi li in corridoio. Rita si mette in ginocchio davanti a me e a Francesco e dopo averci tolto i cazzi dai pantaloni incomincia a farci una sega e a metterseli in bocca a turno. E una visione perfetta. Spero solo di non sborrare subito. Non mi sarei mai immaginato che Rita avesse tutta questa abilità a maneggiare cazzi e soprattutto a succhiarli con tanta ingordigia e troiaggine. Si alza in piedi e mi poggia il culo sull’uccello mentre si lingua Francesco e continua a fare una sega a lui. Io le apro le chiappe con le mani e cerco la figa, ma prima la voglio ancora eccitare, mi metto in ginocchio e incomincio a leccarle il buco del culo infilandoci la lingua e poi scendo verso la figa , il pelo corto di quella pesca mi fa morire di voglia di sfondarla. Lei continua a baciare Francesco e a fargli una sega. Io mi rialzo le apro leggermente le coscie e le affondo il cazzo nella figa alzandola un po da terra. Rita gode come una maiala e si mette il cazzo di Francesco prima in mezzo alle tette e poi in bocca. La sbatto per bene su Francesco praticamente il movimento di spompinamento e di spagnolamento su Francesco lo creo io.Godo alla grande scopandomi finalmente Rita e lei più troia di quanto pensassi, ma sto per venire e tolgo il cazzo dalla femmina per un attimo. Lei non si perde d’animo. Sale a cavallo di Francesco e si fa penetrare dal suo nuovo amico che affonda volentieri la verga nella figa bagnata della tettona in calore. Li lascio per un po così e vado in cucina Claudia. Mia moglie è tutta sborrata in bocca sui capelli sulle tette e su un braccio, sembra che abbia fatto una sega a un cavallo. Mi avvicino a lei la bacio e ha sapore dolciastro e acido insieme in bocca, infatti ha appena fatto venire Jaril con un mega pompino dei suoi. La giro e incomincio a incularla alla mia maniera, senza preavviso senza preliminari , sul tavolo me la sbatto in culo con molta velocità , so che a lei piace così. Jaril si avvicina a noi e incomincia a slinguarla in bocca con le sue grosse labbrone e a prenderle le tette in mano. La alza e si infila sotto, Claudia capisce tutto e si mette a cavallo del negro sempre sul tavolo e con una mano si infila il cazzone dentro la figa, tira un grido di goduria e si bacia Jaril . Questa cosa mi fa diventare il cazzo ancora più duro la prendo per i capelli e continuo a fottermela in culo fino a quando non sborro a fiume dentro di lei ma il cazzo mi rimane duro e quindi non mi fermo.
Francesco si stà montando alla grande Rita alla pecorina su divano. Jaril sborra di nuovo in bocca di Claudia che si beve quasi tutto il latte denso del negrone.
“perché non andiamo in camera da letto dai, stiamo più comodi, andiamo a dirlo anche a loro”
Entriamo in soggiorno proprio quando Francesco sta sborrando sulle tette e sul collo di Rita, che intanto si ha già bevuto quasi mezza bottiglia di whisky. Mi avvicino a lei e Claudia la bacia sulla sborra di Francesco e la lecca sul collo e sul seno. Rita è contenta e eccitata e si lascia leccare.
“ Che troie che siamo, da fammi sentire ancora più troia”
Claudia scende con la lingua fino alla figa della sorellastra e la penetra con la sua dura lingua e le infila contemporaneamente due dita nel culo. Rita è estasiata sul divano. Francesco si mette in ginocchio davanti al suo viso e impugnandosi la verga si fa prendere in bocca da Rita che se lo infila tutto fino in fondo e poi lo risputa fuori e poi lo ingoia di nuovo, sempre mettendoci grosse quantità di bava, mischiate alla nuova e alla vecchia sborrata di Francesco. Io vado un attimo in bagno. Quando torno Rita è su Jaril che scopano sul divano e Claudia sta facendo una sega a Francesco. Francesco tiene la nuca di Claudia con una mano e con l’altra le massaggia un seno tirandole un capezzolo. Il cazzo di Francesco diviene subito tosto e si posiziona Claudia alla pecorina, finalmente la sua posizione preferita con mia moglie. La afferra per i fianchi e tutto d’un colpo sbatte il cazzo prima sulle chiappe e poi tutto dentro il culo di Claudia che lo inghiotte senza apparente attrito, ma il rantolo di goduria di Claudia è tale che lascia capire quanto ha goduto per questo gesto di Francesco. Rita è sopra Jaril che si fa sbattere da sotto sfregando le tettone sulla bocca del negro e ricoprendo la sua testa con i lunghi capelli neri ansima, gode ed è una perfetta maiala, proprio come me la sono sempre immaginata. Gli dice qualcosa ma non si capisce cosa. Jaril ha quattro dita dentro il culo di Rita che gode e si lamenta. A questo punto propongo ai miei ospiti di andare in camera da letto dove ci sono tanti specchi e possiamo stare più comodi sul grande letto matrimoniale. I miei amici si distaccano a malincuore e dopo esserci bevuti un piccolo drink e rimessi un po in sesto ci dirigiamo in camera da letto. Jaril abbraccia in corridoio Claudia e Rita e io e Francesco seguiamo. Quando entriamo Claudia si butta sul lettone e Rita sopra di lei inizia a leccarle le tette. Noi tre maschi ci inginocchiamo piano sul letto ma Jaril preferisce stare al bordo in piedi e avvicinare il suo enorme cazzo alla bocca di Rita che incomincia ad alternarlo ai capezzoli della sorellastra. Io adoro questa femmina nuda e imporrata e non posso far altro che aprirle le cosce e cercare di affondare più che posso la faccia in mezzo al culo e alla figa e a slinguarla, bavarla e morsicarla. Il mio uccello è di marmo e inizio a prepararmi per scopare forte questo culo meraviglioso di mia cognata. Devo spingere forte perchè è molto stretto e mi sento stritolare ma non mi fermerei mai. Uno due affondi, lei si lamenta.
"Cazzo così mi fai male!". Vado un attimo in bagno e rientro con una bottiglietta di olio Jhonson, che le riverso sulla schiena e piano piano scende liquido sul culo e si infila tra le sue chiappe.
"OOHH DIO mio!" Rita emette un urlo di piacere e io me la sto fottendo in culo scivolosamente e godo con la gola davvero.
Rita è talmente presa da darmi il culo che lascia la sorellastra coricata a pancia in su e a cosce spalancate. La testa le esce dal letto, i capelli cadono quasi in terra ma la sua bocca è piena di carne nera infatti il cazzo di Jaril la affoga e lei lo spompina da sotto e la bava scende da questo lavoro di bocca, asfissiante per Claudia. Francesco le tiene le cosce spalancate e le lecca la figa in lungo e in largo , le infila le dita in culo, la spinge verso Il negrone che gliela rimanda affondandole il cazzone in gola. Francesco è impazzito dall'imporramento e incomincia a scoparsi mia moglie violentemente.
" Ti piace ? Troia, Troia, Troia, Troia" Suda come un maratoneta e le vene si gonfiano sulla fronte. Spinge con tutta la foga e a volte l'uccello gli schizza fuori dalla figa di Claudia che lo riprende immediatamente e se lo risbatte dentro, aiutandolo con il suo bacino.
Jaril sfila il cazzo dalla bocca di Claudia e gli si mette sotto coricandosi e prendendola per i fianchi. Lei si guarda in dietro e lascia fare il negro. Tenendo le gambe aperte e il cazzo di Francesco sempre dentro, fa sparire tutti i trenta centimetri di carne dura del negro dentro il suo profondo e insaziabile culo, tutto fino a che i coglioni del senegalese non le si schiacciano alle chiappe. Francesco continua a scoparla e a baciarla in bocca, leccandole il collo i capezzoli e le labbra. Io ho sempre alla pecorina Rita e ormai alterno culo e figa di mia cognata in un lago di sborra femminile, olio Jhonson e sudore, ma sento che ormai stò per venire. Francesco e Jaril instancabili e Claudia insaziabile continuano a chiavare. Mi voglio spostare e con l'uccello duro dentro, spingo afferrandola per i fianchi Rita verso Claudia e le due iniziano a godere insieme e a pomiciare come due puttane innamorate. Il movimento di Rita mentre la sbatto forte, la sfrega su Claudia, che dati i rantoli di Jaril e Francesco si stà riempiendo di sborra. Guardo giù, infatti un lago di brodo denso e bianco cola sull'inguine di Claudia, e lo sperma di Jaril si mischia con quello di Francesco. I due sono buttati sul letto, appena svuotati si rilassano un pò. Claudia è tutta sudata, la pancia col pearcing sull'ombelico è ricoperta di sperma fino al pelo e alle cosce. E qualche schizzo è arrivato fino alle tette e al collo. Spingo la nuca di Rita verso questo mare di sborra e la obbligo a leccare la sorella, lei non si fa pregare e incomincia a ripulire con la lingua iniziando da dentro la figa, Claudia gode e con gli occhi bianchi e si morde le labbra afferrando anche lei la testa della sorellastra. Guardo il soffitto non resisto e riverso ansimando e respirando affannosamente tutta la sborrata della serata dentro il culo di Rita, cola tutto fuori, lo tolgo, è ancora duro e glielo sbatto dentro la figa, lei gode lecca e beve lo sperma dei miei due amici. Io continuo a venire dentro mia cognata che muove il culo e me lo spinge contro come per farmi di continuare. Ogni tanto si gira e mi guarda, poi si sposta e si mette a cavallo della sorella e inizia un fantastico sessantanove di lesbiche.
Le tette delle due femmine sono sudate e enormi si schiacciano rispettivamente sulle pancie, si sfregano e i capezzoli finiscono spesso tra le lingue, con le mani si allargano le fighe e con le lingue si penetrano e si scopano a vicenda. Francesco si avvicina alle labbra di Claudia e incomincia a farsi succhiare e a farsi diventare l' uccello duro dentro la bocca calda di mia moglie. Poi lo toglie e lo mette subito nella figa di Rita allagata ancora del mio sperma e con due dita le stuzzica il foretto del culo, ancora arrossato e sporco di sperma. Questa cosa piace a Jaril che si stringe in mano un cazzo di nuovo gigantesco e nero e si dirige verso la bocca di Rita, che lo accoglie a lingua fuori e ingorda lo ingoia fin che può. Io mi butto sulla poltroncina e incomincio a masturbarmi, per riprendermi e perchè questa scena è meravigliosa. Vedere Claudia che mi fa cornuto in quella maniera e con la sorella, mi fa salire di nuovo una sborrata a uccello quasi moscio, trattengo e continuo a farmi una sega. Francesco toglie il cazzone dalla bocca di mia moglie e lo sbatte nella figa di Rita, due colpi e di nuovo dentro la bocca di Claudia. Poi di nuovo nella figa della sorella.
"Lo voglio ancora prendere in culo da Jaril!" Questo è il desiderio della puttana di mia moglie.
"Scopami forte il culo, fammi sentire troia in culo dai! facciamo cornuto Leo con il mio culo, dai Jaril dai!".
Il negrone la accontenta subito e incomincia a scopare Claudia con possenti bordate alle chiappe , togliendolo e ributtandocelo dentro come se fosse un siluro impazzito. Mi guarda e ride, stringendo i denti, e sudando poi si concentra tutto su Claudia. Claudia ha le braccia lunghe appoggiate al muro e il letto in ferro battuto si sta per smontare. Guarda Jaril e lo istiga provocandolo e facendolo imporrare sempre di più.
"dai stronzo sfondami scopami ancora, non ti sento più spingi di più , più forte.!"
Jaril è sfinito e sborra tanto sulla schiena di Claudia che imbratta anche la parete e la testata del letto, poi si sposta per dare il posto a Francesco che inizia a scopare Claudia con decisione. Anche lui mi guarda con gusto e sussurra all'orecchio di Claudia, la prende per i capelli e le gira la testa verso di me. Lei tutta sudata e agitata ride con le labbra in mezzo ai denti e gli occhi socchiusi, con un sorrisino da troia come sempre, e gli mette la lingua in bocca sempre guardandomi. Poi butta giù la testa e incomincia a godere seriamente perchè Francesco se la stà montando davvero benissimo e la sta facendo sentire veramente puttana davanti al marito. Proprio come vuole lei.
Le tette di Claudia ballano sotto Francesco, che le prende e le stringe una con l'altra, la insulta sotto voce , continua a penetrarla e a passare dal culo alla figa con un gesto veloce, tenendosi l'uccello in mano, appoggiandosi anche lui al muro e ai fianchi di Claudia. Lei ora abbassa i fianchi e offre tutta la rotondità delle sue chiappe a Francesco, alzando il culo in alto e aprendosi le chiappe con le mani.
Il culo tondo di mia moglie è abbronzato e ha evidente il segno del perizoma bianco
Francesco non può far altro che affondarci il cazzo fino ai coglioni e salire e scendere più volte, fino a che la sborra non esce copiosa dal foro anale di mia moglie, lui rantola di goduria e mi sa che l'uccello gli si è ammosciato dentro il culo di Claudia, che con una faccia delusa si sfila dall'impalatura, si aggiusta i capelli e si ripulisce la bocca ancora sporca di sperma con un fazzolettino, preso dal comodino. Io mi avvicino, lei è seduta sul letto, mi metto in piedi davanti alle sue tette e mi faccio prendere il cazzo in bocca. Mi lavora con amore , mi lecca e mi fa una sega, mi prende con le mani piene di anelli d'oro e mi succhia l'uccello con le labbra in tutta la lunghezza del pene eretto, mi prende i coglioni e se li mette ad uno ad uno in bocca, poi aumenta velocità e rallenta, lascia cadere un pò di saliva sulla cappella e continua a segarmi e a spompinarmi a dovere fino a che non gli sbrodolo tutto di nuovo sulle tettone bianche e abbronzate. Lei se le prende in mano e se le avvicina alla lingua, poi si lecca da sola, mi guarda e mi sorride.
“quanto sono puttana! dimmi quanto sono puttana“ sottovoce.
“si sei la puttana più porca che io abbia mai visto, sei la mia troia Claudia”
Proprio in quel momento mi si avvicina al fianco Rita e sento le sue tette sode e grosse che mi pressano sul braccio, anzi lei mi mette il braccio proprio in mezzo alle tette e fa per farmi una spagnola, leccandomi il collo e l’orecchio, mi prende il cazzo e mi inizia una sega. Jaril e Francesco si avvicinano a Claudia in piedi e lei seduta sul letto, inizia a fare un mega pompino al mega cazzone nero e una sega a Francesco. Siamo punto e a capo. Dopo che i due sono belli duri di nuovo Claudia si distende sul letto e spalanca le cosce, si tira i lunghi capelli castani dietro il collo e allunga le braccia tenendosi stretta al copriletto mentre Jaril riprende a penetrarla e a scoparla con decisione.
“dai porco fammi godere ancora, sbattimi si sbattimi così“ guardandolo fisso negli occhi.
Ma Rita sale sul letto e di fronte a Jaril si posiziona in ginocchio con la figa che schiaccia la bocca di Claudia zittendola e quasi affogandola. Claudia incomincia a leccarla mentre viene spinta avanti e indietro dal negrone superdotato e imbufalito dalla foga di scopare mia moglie. Claudia oggi è più puttana e più insaziabile che mai e chiede di essere scopata anche da Francesco. Lui non si fa pregare si posiziona con un po’ di difficoltà e cerca di infilare il cazzo nella figa di mia moglie insieme a quello gigantesco di Jaril. Claudia grida di dolore e di piacere contemporaneamente.
“AAAAhhh! così mi spaccate, O mio D... DAI”
Grida dai dai ogni volta che insieme la spingono avanti e indietro su quel letto, il copriletto dal movimento cade per terra e Rita rimane sempre li, ma ora, sempre sfregando la figa sulla bocca della sorella si piega in avanti e aspetta che prima o poi o Jaril o Francesco tolgano un cazzo da Claudia per sbatterglielo in bocca. Claudia li aiuta e ora si allarga le chiappe con tutte e due le mani sempre a cosce spalancate, due dita le finiscono inevitabilmente dentro il culo e si stimola l’ano godendo e ansimando. Mi avvicino l’uccello è dritto e duro lo sbatto con forza come un bastone sul prima sul viso di Rita che me lo lecca e se lo mette in bocca, ma deludendola glielo tolgo subito. Voglio Claudia. Mi distendo sul letto, Jaril, Claudia e Francesco mi capiscono subito, per un attimo smettono di chiavare e aspettano che mia moglie si posizioni su di me dandomi le spalle e infilandosi l’intera mia verga tutta dentro l’ano con immensa goduria. I due allora anche se scomodamente cercano di infilare prima uno e poi l’altro i loro bastoni duri nella fradicia e calda vagina di mia moglie. Ora Claudia è impalata da tre cazzi enormi e duri. I capezzoli enormi scuri e turgidi di Rita mi finiscono con pressione del suo petto sulle labbra e io li prendo a bocca piena. Ho sopra Claudia che mi viene sbattuta con forza dal peso di Francesco e Jaril, respiro a stento perché succhio molto passionalmente i capezzoli di Rita. Sicuramente mia cognata stà slinguando con Jaril o con Francesco, perché non la vedo bene, ma la sento muoversi.
Mi stacco dalla bocca queste mammelle carnose e morbide e cerco di avvicinarmi difficoltosamente all’orecchio di Claudia, le sposto i capelli, ma si muove molto perché i due maschi me la stanno maltrattando con violenza.
“troia maiala, sei contenta così?” le ansimo all’orecchio, sottovoce.
“Cornuto si, inculami, inculami forte“.
Che puttana, mi risponde con queste parole, mi fa morire e inizio a sborrare copiosamente dentro il culo tanto che mi schizza fuori l’uccello da buco e non riesco a rimettercelo.
“ma che cazzo staì facendo, ti sei già fermato? Mi dice lei scocciata, sempre godendo sotto i colpi dei due. Io sono quasi sfinito e l’uccello mi si fa moscio. Quasi insieme a me viene anche Jaril , il primo spruzzo è sulle tettone di Claudia e sul collo, poi la prende e la affoga infilandole tutto l’uccellone nero in gola, lei beve tutto il brodo biancastro del negrone senza battere ciglio. Francesco continua a spingere di reni dentro Claudia incessantemente. Afferra i seni di mia moglie li stringe e se li porta in bocca, la chiama puttana, quattro, cinque e sei volte e poi se la slingua passionatamente. Allora Claudia si gira in una splendida pecorina e le offre nuovamente le chiappe solo come lei sa fare, appoggiandoci sopra i palmi delle mani stringendosele e aprendole a Francesco per liberare il buco del culo. Francesco la tiene per i fianchi stretta e salda e incomincia a sfondarle il suo culetto delizioso, ingordo, caldo e allagato di mio sperma. Non dura molto ma sono affondi intensi e profondi che fanno godere Claudia come non mai.
“Guarda come si fa, sei un cornuto e io sono la puttana di Francesco” lei a me.
“ si, si, ooohh, dai, fammi ancora più troia in culo dai dai spingimelo in fondo” Claudia a Francesco guardandolo con aria di sfida. Lui è in estasi senza parole suda e spinge con tutta la foga che gli rimane in corpo, le chiappe di Claudia ballano e si schiacciano sui coglioni di Francesco, lei muove il culo verso Francesco per farselo sbattere con più corsa dentro. Vanno avanti per qualche minuto.
Il letto scricchiola incessantemente e si sposta di mezzo metro sul pavimento. Claudia gode e dopo un po dalla posizione di pecorina si mette a quella tradizionale, Francesco toglie il cazzo e se lo stringe stretto fin che la femmina non è davanti a lui. Dopo un sospiro di goduria e lamento l’uomo a denti stretti, inizia a sborrarla in faccia e in bocca, sulle tette e sul collo. E’ completamente ricoperta e la sua pelle abbronzata è resa ancora più lucida da tutto quel liquido biancastro e denso. Lei con le mani tutte imbrattate si lecca le dita e respira profondamente, guardandomi e sorridendo si butta sul letto e chiude gli occhi per riposarsi un po’.
Siamo tutti molto stanchi, ma soddisfatti.

Messaggio per Sole- rosso. Francesco la prossima a casa tua e il resoconto lo fai tu io penso solo a darmi da fare. Ciao. [email protected]
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