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Suocero e nuora parte 4


di bull44
30.04.2012    |    52.118    |    7 7.7
"Dopo l'incontro con i suoi tre amici Piero si è reso conto che Carla sta diventando una vera ninfomane e non può fare a meno del sesso e nella sua mente..."
Dopo l'incontro con i suoi tre amici Piero si è reso conto che Carla sta diventando una vera ninfomane e non può fare a meno del sesso e nella sua mente perversa nasce l'dea di ridurla a schiava e farle fare le cose più aberranti prima del ritorno del marito, punirla in continuazione, torturarla e farla godere.
Chiama la nuora e le fa sapere che dal giorno stesso non dovrà più indossare nulla in casa se non quello che gli darà lui, per ora deve spogliarsi nuda e indossare un paio di sandali che lui ha preparato, con le borchie sui lacci e puntine da disegno nella suola che fuoriescono e bucano la pianta del piede.
Carla vorrebbe ribellarsi, ma Piero la colpisce con un manrovescio, poi la spoglia del vestito da cameriera, la fa appoggiare sulle sua ginocchia e la sculaccia con la cinghia dei pantaloni sono a quando il culetto è completamente arrossato, poi la fa inginocchiare e le mette al collo un collare da cane.
“Dovrai sempre stare a quattro zampe quando io ti chiamerò e mangerai nella ciotola del cane sotto il tavolo e mentre mangi dovrai succhiarmi l'uccello e quando verrò farai cadere la sborra sul cibo e la mangerai, chiaro?
Se non lo farai metterò tutte le foto che ti ho scattato mentre eri con i miei amici su internet e tutti quelli che ti conoscono avranno modo do sapere quanto sei troia.”
Carla piange e singhiozza, chiede pietà ma Piero è irremovibile, le dà due colpi di cinghia sulle tette, poi la fa rialzare e le ordina di preparare il prnazo mentre lui esce per andare al sexy shop per comperare alcuni gadget da usare su di lei.
Quando ritorna la chiama e Carla arriva zoppicando per il dolore procuratole dai sandali.
“Adesso puoi toglierteli e ci penso io a farti guarire i piedi.”
Sollevata la donna si toglie gli strumenti di tortura e camminando a 4 gambe come le è stato ordinato avvicina al suo Padrone.
Piero, che ormai è diventato un vero bastardo la fa sdraiare sulla schiena, le prende in mano un piede sanguinante e versa sopra un'abbondante quantità di alcool facendola urlare dal bruciore, poi esegue lo stesso trattamento con l'altro piede.
Poi per lenire il dolore le fa immergere i piedi in una bacinella con acqua e cubetti di ghiaccio e quando si è un po' ripresa, le fa apparecchiare la tavola e si mette a mangiare, mentre Carla nuda e in ginocchio sotto il tavolo mangia senza aiutarsi con le mani una zuppa di verdure, e ad ogni boccone si interrompe per prendere in bocca il cazzo che Piero le porge e spompinarlo un po' sino a quando la sborra comincia ad uscire e lei la fa cadere nella sua ciotola e lappa tutto come una brava cagnolina.
Dopo il pranzo Piero le permette di andare sul letto a riposarsi mentre lui le mostra cosa ha comperato al sexy shop e le spiega come dovrà usare i vari oggetti.
Il primo è una catenella che ha alle estremità quattro pinzette metalliche, due dovranno essere applicate ai capezzoli, due alle grandi labbra e Carla dovrà mettersele alla sera mentre guardano la televisione, seduta vicino a Piero che ogni tanto le darà una strattonata per farle provare più dolore.
Il secondo oggetto è un dildo di 32 cm con il quale Carla dovrà masturbarsi tutti i giorni, un giorno al mattino, quello successivo al pomeriggio e il terzo alla sera, per poi ricominciare.
Il terzo gadget è costituito da un ovulo vibrante con telecomando che la schiava dovrà indossare quando esce con Piero e mentre sono in giro lui a sorpresa lo azionerà, cambiando velocità e poi smettendo, sino a farla godere davanti ai passanti o nel supermercato.
Ci sono poi palline anali e vaginali che saranno inserite quando Piero vorrà prepararle i buchi prima di farla scopare dai suoi amici.
Carla è atterrita, ma Piero non solo è irremovibile ma visto che alla donna il dolore ai piedi veramente insopportabile, mentre è coricata prende una candela e le fa colare la cera bollente sulle piante e sul dorso sino a quando il bruciore la fa urlare e solo a quel punto le permette di lavarsi.
Inizia così una vita di tormento, in casa sempre con i gadget indossati, il collare e le torture ai piedi.
Quando escono nella figa c'è l'ovulo e spesso le palline anali nel culo, il vestito è sempre un mini abito con i bottoni davanti che in zone isolate Piero le fa tenere aperto in modo che sia no bene in vista sia le tette che la figa e chi passa vicino all'auto possa ammirarla.
Un pomeriggio Piero con la macchina si reca in un boschetto deve sono solite appartarsi le coppiette ed è frequentato da molti guardoni, sempre con il cazzo in mano a segarsi osservando le effusioni.
Si fermano in una radura e Piero fa scendere Carla nuda, la fa appoggiare a gambe larghe sul cofano, le consegna il vibro da 30cm e la obbliga a masturbarsi.
Dai cespugli vicini ci sono diversi occhi che osservano, Piero scende dalla macchina e con le mani fa ampi gesti per fare avvicinare i guardoni.
In breve sono in 5 , tutti piuttosto anziani intorno alla donna che si menano furiosamente i loro cazzi.
“Ragazzi aspettate a venire, che la signora vuole regalarvi il suo culo se lo volete”
Prende Carla per i capelli, le lascia il vibratore nella figa e la fa mettere alla pecorina poi invita i guardoni ad avvicinarsi. “Possiamo davvero incularla?”
“Certamente e sborratele nel culo”
Il primo si avvicina e con un po' di fatica fa entrare il suo cazzo nel buchetto, dopo pochi colpi sborra dentro e poi cede il posto al secondo e così via sino a quando tutti le riempiono lil culo della loro sborra.
“Bene signori, spero vi siate divertiti, sappiate che tutti i giovedì pomeriggio la signora sarà qui a vostra disposizione con bocca figa e culo.
Fortunatamente per Carla, prima del giovedì successivo il marito rientra dal Brasile e lei ritorna a casa, convinta di essere finalmente libera, ma le cose non andranno come crede perchè ormai è diventata schiava del sesso estremo e non riesce a farne a meno..
Piero va all'areoporto a prendere Daniele, suo figlio e marito di Carla, ma prima impartisce gli ordini alla nuora per come deve essere per accogliere il ritorno del marito.
Carla indossa solo un paio di autoreggenti e scarpe rosse con un tacco alto, si attacca ai capezzoli e alle grandi labbra le pinzette con la catenella, si infila nel culo le palline e nella figa l'ovulo con telecomando, che aziona cambiando sempre velocità, eccitandosi terribilmente, ma interrompendo prima di raggiungere l'orgasmo, deve essere pronta ed eccitata per ricevere Daniele.
Durante il viaggio dall'areoporto a casa Piero racconta al figlio tutto quello che ha fatto fare a Carla e lo avverte che si prepari a trovare una donna completamente diversa, una vera troia capace di soddisfare ogni fantasia sessuale.
Quando sente suonare il citofono Carla si toglie le mollette, le palline e l'ovulo e apre la porta al marito e allo suocero, vestita solo con le sue autoreggenti e le scarpe rosse.
Daniele rimane un attimo interdetto a vedere la moglie, la aveva lasciata prima di partire sessualmente disinibita, ma non certo al livello al quale la vede ora.
Carla si precipita tra le braccia del marito, lo stringe, lo bacia con passione.
“ Finalmente sei tornata amore, non vedevo l'ora di averti con me, vai a farti una bella doccia per riposarti dal viaggio, io ti aspetto in camera e ti accoglierò come si deve”
Il marito deposita i bagagli nell'ingresso e poi va in bagno per una lunga doccia calda ristoratrice, poi esce e si reca in camera da letto dove trova la moglie e il padre tutti e due nudi, lei sdraiata a gambe spalancate e i padre che le sta praticando il fisting, entrando e uscendo dalla figa con la mano chiusa a pugno.
“vieni caro, dammi da succhiare il tuo uccello, cedi come tuo padre mi sta allargando, perchè voglio che mi scopiate tutti e due insieme nella figa”
Daniele ha già il cazzo in tiro, si avvicina a Carla che glielo prende, in mano accarezza le palle, poi l'asta, quindi inizia un lavoro di lingua salendo e scendendo su tutto l'uccello e poi infilandoselo in bocca, succhiando e aspirando.
Piero smette il fisting, si pone sopra la nuora e inizia a scoparla con colpi lunghi e profondi, poi quando vede che il figlio ha il cazzo duro come il marmo lo invita ad entrare con lui nella figa della moglie.
I due uomini non trovano nessuna difficoltà a penetrarla insieme, ormai la figa di Carla è stata talmente dilatata da tutti i cazzi che ha preso e dagli oggetti che si è infilata che prendere due uccelli insieme è una cosa normale.
La donna geme sotto i colpi, raggiunge presto l'orgasmo ma i due scopatori non si fermano; ad un certo punto Piero si sfila, avvicina la cappella al buchetto e la penetra in un colpo solo, adesso i cazzi sono uno in figa e uno in culo.
La doppia penetrazione continua per un po' poi Carla chiede al marito di entrarle anche lui nel culo e incularla insieme al padre, anche questa operazione non presenta grosse difficoltà.
La donna ha già raggiunto tre orgasmi quando Piero le sborra per primo nel culo, poi si ritrae e Daniele continua sino a quando anche lui riempie le viscere della moglie con il suo bianco seme.
Piero si riveste e se ne va , lasciando gli sposi stremati sul letto ad accarezzarsi e a coccolarsi.
Dal giorno successivo Daniele torna al suo lavoro e Carla rimane in casa, per i primi tempi cercando di svolgere le faccende di casa normalmente, ma con il passare dei giorni le viene la nostalgia di quanto la obbligava a fare Piero.
Il rapporto con il marito è perfetto, tutte le notti scopano con ogni genere di variazione, ma la moglie sente che le manca qualche cosa.
Inizia così mentre è sola in casa a girare nuda, usare spesso il vibratore per masturbarsi, si lega le tette e si attacca le mollette a capezzoli e figa, ma non osa dirlo al marito.
Daniele si accorge che qualche cosa non funziona e un giorno torna a casa prima del previsto, ed entrando senza far rumore vede Carla sul pavimento con il vibratore da 32 centimetri nella figa, una bottiglia di birra nel culo, le tette ricoperte di cera calda e le mani chele strizzano furiosamente, geme e invoca il nome di Piero
Per lui è uno schock, aveva saputo dal padre tutto quello che aveva fatto fare alla moglie, ma era convinto che tornando da lui la cosa sarebbe finita.
Capisce che ormai Carla è schiava del sesso e della dominazione, cosa che lui non intende darle, la prende a schiaffi, la fa rivestire e le impone di prendere i suoi vestiti e tornare da Piero, con lui ha chiuso.
Inutilmente la moglie piange e si dispera, ma poi capisce che il suo futuro è con colui che ha trasformato la sua vita e torna a vivere con il suocero.
Piero è felicissimo di riprenderla, non solo riprende la sua routine di padrone, ma fa diventare la nuora una vera puttana; tutti i giorni invita gli amici a casa, mette a loro completa disposizione la nuora per qualsiasi gioco sessuale, e infine decide di unire l'utile al dilettevole.
Continua anche lui a umiliarla, scoparla e incularla, ma ora chi vuole possederle deve pagare; inserisce su un sito di incontri un annuncio offendo un'escort esperta e da quel giorno Carla diventa una escort molto ricercata, senza nessun limite, giunge anche a praticare il sesso con donne e coppie, per la felicità del suocero che si arricchisce alle sue spalle.
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