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TUTTI DENTRO DI ME : LA MIA PRIMA ORGIA


di gynoanaldream
29.07.2016    |    43.826    |    23 9.5
"Ero senza fiato quasi, ma Marzia con grande maestria avvicinò due uccelli, spompinandoli e masturbandoli me li fece sborrare in faccia e sul petto..."
Il giorno prima dell’orgia, Marzia mi anticipò che sarebbero stati in 5 o 6 oltre a Vittorio, che ci avrebbero scopato come due femmine in calore e aggiunse “cerca di non mangiare tanto e arriva qui verso le 13, devo pulirti bene, perché godrai nel prendere cazzi e sborra per tutto il pomeriggio”; tornai a casa eccitatissima e inventai una scusa per non mangiare; il giorno dopo a scuola ero completamente assente, ero già con la testa alla mia prima grande scopata ed orgia, di li a poco.
Marzia mi accolse nuda sotto una vestaglia bianca in raso, e subito mi mise ‘sotto i ferri’; mentre ricevevo i clisteri mi spiegava i dettagli e, al solo ascoltarla il pene colava come una fontana: “ti svuoterò al punto che vorrai di tutto in quel culetto”. Gradualmente ricevetti clisteri sempre più copiosi; prima di ogni nuova tornata, Marzia mi masturbava lo sfintere con le dita fino a dilatarlo ben bene; il 'trattamento' durò un paio d’ore fino alla pulizia completa delle viscere. Mentre ero distesa a rilassarmi, Marzia prese a rasarmi i peli sul pene…”sarai pulita come una giovane vergine…la pelle liscia e vellutata è così eccitante, immagina quanto saranno arrapati quando ti vedranno abbigliata come una bella troia”; aprì la scatola con l’abbigliamento e rimasi senza parole: vestaglia, corpetto, slip a filo e scarpe con tacchi a spillo.
Mancava ancora lo smalto ai piedi e le mani; Marzia mi trattava come una femmina in calore e tra il lavoro su un piede e l'altro mi palpeggiava il pene colante di buon lubrificante naturale che raccoglieva e mi infilava nell'ano.
Mi vestii e presi a camminare sui tacchi, con un’eccitazione indescrivibile nel sentire i glutei muoversi al ritmo dei passi; arrivò Vittorio che rimase a bocca aperta nel vedermi “che gran troia!” disse, e subito aprì la cerniera; mi avvicinai sculettando e non gli lasciai il tempo di tirarsi fuori l’uccello che mi inginocchiai e lo feci io avidamente come fosse la prima volta. Marzia ci interruppe “Vittorio…se scopi adesso poi cosa gli sborri, quattro gocce ?”; gli baciai l’uccello e lasciai Vittorio andare a prepararsi.
Giunse il primo ospite, Arturo, mi presentai con una bella sculettata sui tacchi, gli tirai fuori l’uccello già duro di piacere; lo spompinai non so per quanto, so solo che in quella posizione in piedi sui tacchi sentii dolore ai polpacci; per fortuna ci spostammo sul divano dove continuai a spompinarlo avidamente in ginocchio.
L'eccitazione era incalcolabile: mi sentivo una perfetta troia, bagnata, inginocchiata davanti ad un uccello e me ne aspettavano altri!; intanto il mio ospite gemeva dal piacere e con le mani cercava di palparmi dappertutto.
Nel mentre arrivò Dario, accolto da Marzia che subito gli mostrò la scena: ce l'aveva già duro, i pantaloni erano gonfi; succhiai avidamente il cazzo di Arturo e mi rivolsi a Dario, sculettai come una puttana, mi piegai lentamente a 90 e gli tirai l'uccello: era duro come una pietra, Marzia disse "Dario, ti presento Gina, la nostra troia viziosa e incontentabile"...e mi sentii davvero tale, perchè in un colpo solo inghiottii tutto l'uccello di Dario fino in fondo alla gola; ebbe un fremito, ma posi le mie mani sui suoi fianchi e solo con la bocca presi a masturbarlo lentamente fino a far scorrere l'uccello completamente nella gola. Poco dopo entrarono Checco e Lucio, che rimasero senza parole nel vedere la scena; Marzia li fece accomodare e li denudò non disdegnando una spompinata ai due cazzi appena arrivati; poi mi presentò al volo "la troietta che vedete ingoiare il cazzo di Dario è Gina e presto vi farà assaggiare il suo culo, sarete i primi dopo Vittorio !"
Entrò Vittorio nudo e con il pene in tiro, mi spostai sul divano e mi misi a pecorina così che potesse comodamente incularmi, ed io appoggiata con il petto sullo schienale riuscii a prendere in bocca un pene e segare gli altri due: non capivo chi fossero, sentivo così tante sensazioni che non riuscivo a tenere gli occhi aperti; i complimenti si sprecavano 'dai bella' 'pompa così' 'prendilo tutto', ma quello che più sentivo era la carne degli uccelli che si introduceva nei miei buchi. Suonarono alla porta ed entrarono altri, non ricordo quanti, furono accolti da Marzia che gestiva la situazione da vera Maitresse e guidava i cambi degli uccelli sul mio corpo; chi non scopava me scopava lei e viceversa; i gemiti di piacere accompagnavano l'orgia ed io, che desideravo segarmi, non riuscivo a farlo tanto le mani erano impegnate a masturbare uccelli turgidi e bagnati; Vittorio, che aveva lasciato il mio culetto ad altri, accolse un altro paio di uomini che appena giunti non credevano ai propri occhi: io e Marzia completamente piene di uccelli e bagnate di umori; si spogliarono e si masturbarono e di li a poco eiacularono sul mio ventre, d'istinto mi liberai del corpetto e mi spalmai la sborra provando un piacere indescrivibile.
Capii che erano tanti gli uccelli nei pochi istanti in cui riuscii a tenere gli occhi aperti e già immaginavo e mi eccitavo al pensiero di quanta sborra mi sarebbe toccata !
Vittorio prese a scopare con vigore sua sorella e Marzia subito si affrettò a dire "la prima sborrata nel culo di Gyna è di Vittorio"; dai ritmi e colpi che stavano dando, capii che di li a poco in tanti avrebbero sborrato !
Vittorio con grande impeto aumentò il ritmo e qualche minuto dopo estrasse l'uccello dalla figa di Marzia e me lo infilò nel culo, inondandomi con una copiosa sborrata tra gemiti di piacere e urla di soddisfazione !
Arturo non resistette alla mia lingua e mi venne in bocca, nella posizione in cui mi trovavo (supina sul divano) lo sperma mi entrò in gola, nel primo ingoio del genere della mia vita.
Ero senza fiato quasi, ma Marzia con grande maestria avvicinò due uccelli, spompinandoli e masturbandoli me li fece sborrare in faccia e sul petto.
Vittorio tirò fuori l'uccello semi duro e lasciò il posto ad un altro che subito prese a sbattermi con vigore con la sborra che mi lubrificava l'ano, mi venne dentro e lo sentii molto bene che me lo ricordo ancora; in poco tempo tirò fuori l'uccello e subito tra le gambe me ne ritrovai un altro, che non faceva assolutamente fatica ad entrare mentre dal culetto colavo sperma.
Non ricordo quanto tempo passò fino alla sborrata, tante erano le sensazioni che stavo provando in quel momento: Marzia che si complimentava "bravo così riempila bene", "bravissima Gyna ti adoro!", "stringi il culetto, tieniti la sborra", i gemiti di piacere dei partecipanti ; godevo e ogni schizzo caldo che mi inondava il corpo lasciava il posto alla frescura dello sperma che si raffreddava: sensazioni indescrivibili !
Alla fine mi ritrovai sul tappeto con la sperma che mi colava dal culetto e mi ricopriva il corpo quasi da sentirmi completamente inondata, mentre alcuni riuscivano ancora a segarsi e sborrarmi per una seconda volta !
In quei momenti di semilucidità e finalmente con gli occhi che poterono aprirsi, riuscii a contare le persone: erano dieci oltre Marzia e Vittorio, e tanti di loro mi riempirono il culetto di calda sborra !
La mia prima Orgia. Indimenticable. Maggio 1992
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