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Una moglie, una cantina da sgomberare e due negri


di Lidia
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"Da dietro Sam mi fa chinare, intuisco con paura cosa vuole fare, e quando le dita insalivate mi esplorarono l’orifizio anale non ho più dubbi..."
La cantina. È più di un mese che abbiamo traslocato nella casa nuova e abbiamo ancora in cantina parecchi scatoloni da sistemare su degli scafali che sono da montare, mio marito molto pigro non ne vuole sapere di scendere a sistemare la cantina, chiamarla cantina è un diminutivo in realtà è un locale abbastanza spazioso, ben tenuto con tanto di moquette e intonaco sulle pareti, l’ex proprietario l’aveva adibita a sua palestra personale e sulle pareti ci sono ancora un paio di specchi grandi e dei poster di donne e uomini con corpi muscolosi.
Una sera parlando con il custode mi consiglia da farmi aiutare da Ali un ragazzone senegalese che aiuta spesso il portiere nei lavori di fatica e stoccaggio e mi assicura che dandogli una piccola mancia è molto disponibile, ne parlo con mio marito e subito mi dice che è un ottima idea, così non deve farlo lui e può andare a pescare con gli amici.
Il Sabato mattina mi alzo verso le dieci del mattino mio marito è andato via già da un paio di ore, vado in bagno mi faccio una bella doccia, mi asciugo i capelli mi guardo compiaciuta il mio corpo, e malgrado i miei quarant’anni è ancora bello sodo il mio seno un quinta piena attira ancora gli sguardi degli uomini, come d’accordo Ali arriva, il portiere mi chiama con il citofono “ Lo faccio salire signora “
“ Si mi dia 5 minuti e lo faccia salire” rispondo io, vado in bagno a finire di asciugarmi i capelli, dopo tre minuti suona alla porta, accidenti è già qui, mi metto addosso l’accappatoio lo lego velocemente in vita e vado ad aprire, lo faccio accomodare in cucina, gli verso un caffè e mi dileguo in stanza a vestirmi, certo che è proprio un bel fusto questo Ali, e come mi guardava… in effetti mi rivedo davanti allo specchio della camera e questo mini accappatoio è terribilmente corto, rifaccio alcuni movimenti fatti in cucina per prendere la tazza del caffè quando mi sono allungata, o capito perché guardava mi esce tutto il sedere…. Adesso devo decidere cosa mettere per lavorare in cantina opto per un canottiera aderente elasticizzata è un po’ troppo piccola e mezzo seno mi esce, ma Ali apprezzerà e stuzzicare gli appetiti degli uomini è sempre stato il mio gioco preferito, sotto mi infilo un paio di pantaloncini di jeans cortissimi che mi lasciano mezzo sedere fuori e niente perizoma, calzo le scarpe bianche con il tacco sottile, mi guardo allo specchio, Lidia sembri una troia è la mia considerazione guardandomi, perfetta quindi penso, d’altra parte Marco a voluto andare a pescare anziché aiutarmi, “ Andiamo Ali”
Scendiamo in cantina accendo le luci, Ali mi segue è proprio carino, apro alcuni cartoni per verificare il contenuto, assumo delle posizioni oscene mi vedo dagli specchi al muro, gli indico due cartoni da portare in casa, mentre lui sale mi riguardo vanitosa nei grossi specchi i capezzoli traspaiono dal sottile tessuto e sono duri come due bottoncini.. si ammetto di essermi eccitata nel fare la troietta con lui, mi infilo la mano nei pantaloncini lateralmente.. sono bagnatissima. Lui ritorna adesso dobbiamo montare gli scafali in un’oretta sono montati anche con il mio aiuto, sistemiamo gli scatoloni, in più di un occasione mi esce una tetta dalla canottiera.. dal bozzo che gli si è gonfiato nei pantaloni direi che apprezza, “trill trill” è il suo telefonino parla nella sua lingua,
Ali “ signora fino a che ora devo lavorare”
Io “ penso al massimo un ora ancora perché?”
Ali “è il mio amico Sam che ha preso delle pizze e mi aspetta per pranzo”
Io “ Non puoi chiedergli di portarle qui le mangiamo insieme”
Ali invita l’amico, i lavori in cantina sono finiti saliamo in casa, entrambi puzziamo di sudore, gli offro di fare una doccia da noi, prima lei signora mi dice, io entro in doccia in cinque minuti mi do una risciacquata, mi rimetto l’accappatoio e lascio il box doccia a lui, sento l’acqua scorrere apro la porta con la scusa di portargli un asciugamano pulito, da dietro il vetro smerigliato si intravede un corpo statuario, un pisellone nero bello grosso che penzola tra le gambe, sono come ipnotizzata da quella vista avrei voglia di aprire la doccia per prenderlo in bocca…, da brava mogliettina invece me ne vado in stanza a vestirmi mi metto un vestito corto molto scollato le autoreggenti le scarpe di prima, prendo delle birre dal frigo preparo tre piatti per la pizza sul bancone bar della cucina, Ali si siede arriva anche Sam con tre pizze, Anche Sam è niente male, mangiamo le pizze non senza che io provochi scosciandomi senza ritegno.. sono eccitatissima da quando lo visto in doccia, i due mi sembrano comunque un po’ timidi.. “vado a fare la pipi” gli dico senza neanche sapere perché lo detto forse la birra mi ha dato un po’ su di giri, entro in bagno lascio la porta aperta mi alzo il vestito non avevo le mutandine e mi siedo sul water, alzo lo sguardo Sam e Ali sono di fronte a me completamente nudi che si guardano lo spettacolo.. ridono..
Ali si avvicina “ è questo che volevi vero bella signora” e dicendo si avvicina e mi offre il suo bastone da succhiare.. Io fingo di essere stupita della loro reazione.. “ ma cosa fate.. .che intenzioni avete”
I due mi sollevano il vestito.. fermi ma siete matti” dico io mi sollevano di peso mi portano sul tavolo sono praticamente nuda apparte le autoreggenti e le scarpe Sam mi prende la testa con le mani e mi infila il suo cazzone nero da succhiare.. io fingo di non volere ma in realtà non aspettavo altro, Ali mi apre con la forza le cosce mi infila dentro le dita grosse e lunghe nella passera… “ è Un Lago sta troia” dice a Sam mentre continua a infilarmi le dita nella passera e nel culo… non capisco più niente mi sento troia fino al midollo succhio avida il cazzone di Sam mentre Ali continua a masturbarmi con le dita.. le toglie chiama Sam “ Vieni scopatela è bella aperta adesso” mi stanno trattando come una vacca da monta il negro mi infila il suo manganello nero nella passera… mi fa male quanto è grosso.. godo e mi lamento nello stesso istante e per farmi stare zitta, Ali mi spinge in bocca il suo pisellone.. il cazzone di Sam me lo sento contro l’utero tanto è lungo.. vengo come una fontanella.. non capisco più niente.. sono ormai una bambola di carne nelle loro mani nere.. Ali si sdraia sul tappeto “siediti sopra puttana” mi ordina io eseguo, prendo il grosso bastone con le mani appoggio la cappella gonfia tra le grandi labbra e mi calo sopra sentendolo entrare e aprirmi in due.. da dietro Sam mi fa chinare, intuisco con paura cosa vuole fare, e quando le dita insalivate mi esplorarono l’orifizio anale non ho più dubbi.. “ ahiiiiii urlo quando la cappella preme per entrare nel mio culo l’ano piano cede e il lungo pisello mi scivola nell’intestino… mi stanno aprendo i due grossi vermoni neri uno nella passera e uno dietro… mi strizzano le tette… Sam mi riversa nell’intestino corposi fiotti di sborra bollente… Ali invece, mi fa mettere in ginocchio e mi scopa in bocca.. la sborrata non si fa attendere sembra un cavallo da quanta me ne riversa in bocca.. era tanto che non si svuotavano i coglioni penso.. mi alzo distrutta, colo sborra sulle cosce dal culo, e dalla bocca sul mento che poi gocciola sulle mie tettone.
Si rivestono io mi doccio al volo mio marito potrebbe rientrare.. mi infilo la minigonna e una maglietta torno da loro, Ali vuole essere pagato per il lavoro in cantina e anche Sam per la scopata, che bastardi penso… ma che cazzi però…. Pago Ali e Sam e li accompagno all’uscio sul pianerottolo, mentre aspettano l’ascensore Ali mi minaccia che se mi lamento con il portiere ritornano e mi violentano con degli amici… .
Rispondo scherzando ”quasi quasi allora mi lamento….” non finisco la frase che Ali mi prende di peso mi gira contro il corrimano delle scale, mi alza la minigonna.. si slaccia la cerniera.. inutile il mio lamentarmi anzi li fa eccitare ancor di più e approfitta del mio culo ancora dilatato.. e mi incula li sulle scale riempiendomi anche lui di sperma che va a mischiarsi con quello residuo di Sam… .
Si stacca e se ne vanno. Con le gambe tremanti rientro in casa appena in tempo perché sento mio marito che prende l’ascensore salutando i due neri, quando entra in casa io sono in bagno a … colare… dal culo.. mio marito entra in bagno mi saluta e “ stavo scivolando sul pianerottolo.. era qualcosa di bagnato per terra” ………

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