Racconti Erotici > orge > VALENTINA: LA MIA SERATA ALLE TERME...
orge

VALENTINA: LA MIA SERATA ALLE TERME...


di Membro VIP di Annunci69.it milissa67
28.10.2015    |    14.707    |    5 9.6
"Anch’io la accarezzavo ovunque finchè non ce la feci più e scoppiai in un orgasmo stratosferico!!! Inondai lo slip di caldi umori che gocciolavano sulle cosce..."
Lunedì sera, dopo una giornata da dimenticare, decido che mi devo rilassare e così, senza perdere tempo, programmo di andare in una spa.
Tornavo dal lavoro e non mi sono neppure cambiata, perché tanto, ho pensato, mi faccio una doccia prima di entrare e quindi rimango vestita com’ero al lavoro, ovvero un abitino in lanetta lungo fino a metà coscia, calze color carne, stivaletto basso senza tacco e giubbottino sopra perché non faceva proprio caldo.
Passo un minuto da casa per prendermi il costume ed un cambio e riparto.
Già durante il tragitto, iniziavo a sentire uno strano prurito alla mia passerina e, come sempre, quando inizio ad avere questo stimolo, comincio a fantasticare le porcate più incredibili. Il problema è che più fantasticavo e più sentivo che mi bagnavo tutta e così iniziai ad alzare l’abitino e ad accarezzarmi.
Sentivo che i miei umori che avevano già bagnato le mutandine e li sentivo sul collant. Mi eccitavo sempre di più, ma stavo guidando ed avevo paura di commettere qualche imprudenza.
Per un po’ lasciai stare la mia passerina, ma poco dopo inizia nuovamente ad accarezzarmi fino ad infilarci due dita. Masturbarmi mi piace molto, ma la guida non mi permetteva di farlo come mi sarebbe piaciuto…
Beh, poco dopo arrivai a destinazione, pagai l’ingresso ed andai nello spogliatoio. Non c’era molta gente, ma quando entrai, vicino alla cassa c’era una donna molto bella, sui 40-45 anni che, non appena io entrai, iniziò a guardarmi con insistenza. Non ci diedi molto peso, ancora mezza ubriaca dal piacere che mi ero mezzo repressa ed iniziai a spogliarmi per prepararmi ad entrare.
Mi sfilai l’abitino, mi tolsi il reggiseno e rimasi così a sistemare le mie cose.
Ne mentre, entrò in spogliatoio la tipa che avevo visto poco prima e, nonostante fosse quasi tutto libero, si mise proprio davanti a dove ero io. Iniziò a spogliarsi anche lei e lo fece in maniera decisamente porca. Si sfilò la camicetta, il reggiseno, si tolse il decolletè con tacco 12 che indossava, si sfilò i jeans e rimase in autoreggenti color carne ed il perizoma.
Si sedette sulla panca rivolta verso di me e si sfilò pure il perizoma.
Era veramente molto ma molto bella, un corpo bellissimo, gambe snelle, ventre piatto, seno bello sodo e una fichetta tutta depilata come piace a me…
Rimase la seduta, solo con le autoreggenti, continuando a fissarmi.
Mi accorsi che anch’io la stavo continuando a fissare e, come inebetita, mi sedetti anch’io sulla panca, rivolta verso di lei. Lei mi sorrise e mi disse: ciao, io sono Giovanna e tu?
Valentina, risposi. Sentivo che la mia passerina stava inondando ancora di più lo slippino…. Giovanna se ne accorse e mi disse: guarda che le terme sono di là, non vorrai mica bagnare tutto il pavimento???
Istintivamente misi la mia mano sulla mia fica e sentii che stavo veramente sbrodolando. Giovanna, sempre guardandomi dritta negli occhi, spalancò le gambe e, toccandosi anche lei la fica, mi disse: oh oh, devi essere contagiosa perché anche la mia sta sgocciolando per bene… Senti… prendendomi la mano ed appoggiandosela sulla fica.
Era caldissima e bagnata. Gliela accarezzai un pochino, poi vi infilai due dita e cominciai a masturbarla. Lei iniziò a mugolare e ad accarezzami la passerina che, oramai, era un lago di umori.
A tempo zero mi ritrovai la sua lingua in bocca e le sue mani che esploravano ogni parte del mio corpo.
Anch’io la accarezzavo ovunque finchè non ce la feci più e scoppiai in un orgasmo stratosferico!!! Inondai lo slip di caldi umori che gocciolavano sulle cosce bagnandomi tutto il collant. Quanto mi piaceva e quanto godevo….
Giovanna mi fece distendere sulla panca e si sedette a cavalcioni sopra di me, facendomi assaporare la sua meravigliosa fica che era fradicia. Mentre gliela leccavo, lei mi sfilò il collant e le mutandine e cominciò a leccarmela anche lei, in un meraviglioso 69….
Avevo il timore che potesse entrare qualcuno, ma non me ne importava assolutamente nulla, ero completamente andata!!! Continuammo così per una decina di minuti, finchè entrambe scoppiammo in un orgasmo che ci fece sobbalzare entrambe.
Ci rialzammo, rimanemmo sedute un paio di minuti per riprenderci un po’, doccia e, dopo aver indossato il costume, entrammo nelle piscine.
La serata era veramente tranquilla, poiché vi erano solamente una ventina di persone, tra cui tre donne anzianotte che, dopo poco, se ne andarono ed una ragazza molto carina che era accompagnata dal suo ragazzo.
Noi rimanemmo nella vasca ad idromassaggio unitamente alla ragazza, il suo fidanzato ed altri cinque uomini che, a grandi linee, spaziavano dai cinquanta ai 60 anni e che, tranne uno, erano anche fisicamente a posto.
Io e Giovanna, un po’ provate dagli amplessi di poco prima, ci siamo accomodate per gustarci l’idromassaggio e rilassarci. Tutto andava benissimo, tranne che per un piccolo particolare: l’acqua che mi accarezzava la pelle, iniziava a stimolarmi nuovamente la voglia…
I miei capezzoli ne erano la prova, perché si erano inturgiditi e il costume bagnato ne enfatizzava inequivocabilmente la forma. Inoltre, ero seduta proprio vicina ad una delle bocche di erogazione che mi batteva sulla mia passerina.
Tenevo gli occhi chiusi, la sensazione era meravigliosa e cominciai a massaggiarmi la fichetta ed i seni.
Mi scostai lo slip del costume, infilai un paio di dita nella passerina e cominciai a masturbarmi, titillandomi i capezzoli.
Fu solo ad un certo momento che, aprendo gli occhi, mi accorsi che il mio corpo era sollevato dai getti d’acqua ed ero praticamente quasi a pelo d’acqua, lasciando visibile a chiunque ciò che stavo facendo.
Infatti, tutti coloro che erano nella vasca, erano attorno a me e guardavano ciò che stavo facendo. Anche Giovanna mi stava guardando e, dal movimento del suo braccio, intuiì che anche lei si stava toccando.
Non battei ciglio, quella situazione mmi aveva eccitato ancora di più e così, invece di ricompormi, abbassai il reggiseno lasciando scoperto il seno.
Sentii la mano di quello che mi era venuto a fianco che, da sotto, mi accarezzava la schiena ed i glutei e Giovanna, da gran troia che dimostrò ampiamente di essere (non che io lo sia da meno…), con gesto quasi plateale, si sfilò lo slip del costume appoggiandolo sul bordo della vasca e, dopo essersi avvicinata, iniziò ad accarezzarmi il seno. L’uomo vicino a me prese sicuramente coraggio e, dopo avermi accarezzato anch’egli il seno, tolse le mie dita dalla infilandoci le sue. Io cercai il suo cazzo, che era duro come l’acciaio, gli abbassai il costume ed iniziai a menarglielo.
Giovanna era anche lei intenta a menare due uccelli ed a slinguazzare entrambi i loro proprietari. Ero in estasi, perché il tipo che mi stava masturbando aveva delle dita belle grosse e le sapeva muovere proprio bene.
Chiusi ancora gli occhi per gustarmi la nuova ennesima porcata e sentii che il laccetto dello slip veniva tirato, in modo tale da poterlo sfilare. Aprii gli occhi e, con piacere vidi che si trattava della ragazza.
Mi sfilò il costume e mi schiaffò la lingua in bocca, prendendomi la mano ed appoggiandomela sul suo seno.
Baciava benissimo e le nostre lingue erano aggrovigliate cercando, ognuna di noi, di infilarla il più profondo possibile.
A questo punto mi sentii penetrare e iniziai a godere veramente. Un altro venne dietro di facendo adagiare la mia schiena sul suo corpo in maniera tale da potermi infilare la verga nel culetto che, ancora, nessuno aveva provveduto a preparare adeguatamente.
Il colpo fu deciso e sentivo il suo cazzo che mi squassava le viscere, sempre accompagnato da quell’altro che continuava a sbattermi nella fica.
Anche Giovanna si stava dando da fare con due e mi parve di capire che non le bastavano. Anche a me serviva un terzo cazzo, la mia bocca lo reclamava. Sarà per il cloro delle piscine, ma non riuscivo a sentire il profumo degli umori maschili. Ne volevo assolutamente uno in bocca... ed arrivò. Godevo come piaceva a me, riempita in tutti i buchi e lo spompinai talmente bene, con foga, che venne quasi subito. Lui voleva ritrarsi ma io lo trattenni facendomi sborrare in bocca. Un fiotto di sperma calda mi inondò, facendomi finalmente sentire quel profumo inebriante e quel gusto dolce/salato che mi fa impazzire. Ingoiai tutto e lo ripulii a dovere.
Stessa sorte avvenne nel mio culetto, visto che quello che lo stava usando mi venne dentro. Il godimento era ormai generalizzato. Il fidanzato della ragazza si stava scopando Giovanna e lei, invece, era scopata da altri due.
Io mi sedetti, completamente nuda, sul bordo della vasca facendomi leccare la fica. Poi. Dopo essermi sdraiata su uno dei lettini, mi sono lasciata scopare da tutti i presenti, alternando anche Giovanna e Roberta (l’altra ragazza), terminando in un’orgia colossale con indigestione di sborra.
Oramai sazie di cazzi e sborra calda, noi ragazze siamo andate a ripulirci continuando le nostre effusioni saffiche anche nella doccia dello spogliatoio.
Ci siamo rivestite e, dopo esserci scambiate i numeri di telefono, ci siamo date appuntamento per una nuova serata…il più presto possibile.
Devo dire che le terme mi rilassano veramente tanto…..
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per VALENTINA: LA MIA SERATA ALLE TERME...:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni