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Valentina: al concerto...


di Membro VIP di Annunci69.it milissa67
24.09.2015    |    20.328    |    10 7.9
"Dopo un po’ lo tolse e mi venne addosso..."
Confortata dal numero di letture ottenuto, ma allo stesso tempo non molto soddisfatta per i pochi commenti ottenuti, ho deciso di scrivere un altro episodio della mia vita.
Era il mese di Aprile di quest’anno e, stanca da una giornata di lavoro da dimenticare, sono tornata a casa con la sola voglia di andarmene sotto la doccia e rimanervi per due ore.
A casa non c’era ancora nessuno, tra l’altro mia mamma era via qualche giorno per lavoro e suo marito –che non è mio papà, ma da questo momento in poi per comodità lo chiamerò “Mr. P”- sapevo che sarebbe tornato di li a poco.
Mr. P mi adora e io adoro lui. Mi fa impazzire quando mi guarda e mi spoglia con gli occhi ed io non faccio nulla per distogliere le sue attenzioni anzi… le alimento continuamente. Il tutto, ovviamente, senza dare adito a mia madre di pensare che la complicità tra noi due sia solo affetto.
Bene, come detto, decisi di andare sotto la doccia e così iniziai a spogliarmi dall’ingresso di casa fino a sopra, disseminando la casa dei miei indumenti… la giacca, la camicetta, la gonna, il reggiseno, le calze e le mutandine…
Devo premettere che in casa abbiamo una doccia galattica, doppia, enorme, con all’interno due sedili, bagno turco, idromassaggio, ecc., ecc.
Nonostante la stanchezza, sentivo che iniziava a pervadermi uno stato di eccitazione che mi bagnava la passerina. Sono entrata nella doccia, ho aperto l’acqua, mi sono seduta e lasciavo che l’acqua scorresse sul mio corpo, accarezzandolo.
L’eccitazione saliva. I capezzoli si erano già inturgiditi e la mia passerina era gonfia e bagnata.
Iniziai ad accarezzarla passando le dita attorno alle grandi labbra e dando, di tanto in tanto, dei piccoli colpetti al clitoride.
Sentii che Mr. P era tornato e l’eccitazione andò alle stelle. Ero assolutamente certa che avrebbe raccolto i miei indumenti intimi, soprattutto le calze e le mutandine, e sarebbe venuto di sopra a spiarmi.
E così, infatti avvenne. Lo vidi dopo pochi minuti, fuori della porta, con addosso le mie autoreggenti e con in mano il mio tanga. Lo annusava e lo leccava avidamente.
Io facevo finta di nulla, tenevo gli occhi socchiusi e continuavo ad accarezzarmi la passerina.
Non ce la facevo più, la voglia di sentire dentro di me qualcosa di grosso e duro era oramai insostenibile e così presi il flacone dello shampoo e lo infilai tutto.
Sapevo che mi stava guardando e questo accentuava sempre di più la mia lussuria. Tenevo sempre gli occhi socchiusi e mi accorsi che Mr. P era entrato nella stanza da bagno e si era seduto sopra il water e si stava masturbando.
A questo punto, siccome non volevo sciupare l’occasione di avere un bel cazzone dentro di me, invece che un flacone di shampoo, aprii gli occhi… mi alzai, chiusi l’acqua, presi l’accappatoio e mmi asciugai.
Lui rimase interdetto, non sapeva cosa fare e rimase immobile, senza dire nulla.
Io mi avvicinai, presi le sue mani e le appoggiai sui miei fianchi. Mi sedetti sopra di lui e mi infilai quella meraviglia di cazzo che ha e mi lasciai fare di tutto.
Mi scopò dapprima così, poi per terra, poi mi portò sul letto e me lo mise in tutte le posizioni, sia davanti che dietro.
Ricordo di essere venuta almeno sei o sette volte prima che Mr. P mi riempisse di sperma calda la passerina.
Dopo esserci rinfrescati un po’, decidemmo che saremmo potuti andare a mangiarci una pizza, ma Claudia, la mia amica del cuore, mi chiamò e mi disse che sarebbe passata a prendermi per andare a vedere un concerto di una cover.
Non potendo dirle di no, dissi a Mr. P che avevo cambiato programma ed andai a prepararmi.
Mi misi un miniabitino di lanetta, grigio, , senza reggiseno, un perizoma color carne, autoreggenti dello stesso colore e stivali con il tacco.
Claudia passò a prendermi ed andammo a questo concerto. Il posto era un po’ isolato ed il concerto era dentro ad un capannone. C’era un disastro di persone e, tra la calca, riuscimmo ad arrivare quasi sotto al palco.
Eravamo veramente ammassati l’uno sull’altro e dietro di me c’era un gruppo di ragazzi, strafichi, che continuavano a guardarmi ed a fare commenti su di me e la mia amica.
Dopo circa una quindicina di minuti, il concerto iniziò e le luci vennero spente.
La musica era buona e suonavano veramente bene. Ad un certo momento sentii chiaramente una mano che mi accarezzava la coscia e saliva verso la natica. Non feci nulla per fermare la mano dello sconosciuto –che immaginavo essere qualcuno dei ragazzi di prima- e lasciai che continuasse.
Non ci volle nulla perché dalla coscia andasse direttamente sulla mia fica. Iniziò a toccarmi per qualche minuto, poi infilò due dita ed iniziò a masturbarmi.
Ero già fradicia e mi piaceva da morire!! Lo sconosciuto improvvisamente tolse la mano ed io pensai che forse qualcuno poteva averlo visto. Pochi istanti dopo, mi alzò il vestito da dietro, mi strappò il perizoma e mi sentii penetrare da un cazzo duro e bello grosso.
Non resistevo più, stavo godendo come una puttana e ciò che mi faceva impazzire era il fatto di essere in mezzo a centinaia di persone che potevano vedere cosa stavamo facendo.
Dopo un po’ lo tolse e mi venne addosso. Pensai che fosse finito, ma ecco che un altro cazzo si faceva strada dentro di me. Oramai ero in estasi, avevo capito che quella sera chiunque –se ne avesse avuto voglia- avrebbe potuto scoparmi e venni… venni… venni… non so quanti orgasmi ho avuto quella sera.
So solo che almeno dodici cazzi diversi mi hanno scopata.
Avevo sperma ovunque, persino dentro gli stivali. Le calze, il vestito…
Claudia mi disse che ero stata fantastica e che, oltre a godersi la scena di me che venivo scopata a turno, aveva avuto anche lei la sua dose di cazzo…
Tornata a casa, Mr. P mi stava aspettando e –siccome non bisogna essere dei geni per capire che avevo scopato con più persone- si eccitò e mi scopò anche lui, così com’ero.
Ancora una doccia e andammo a nanna.
Quella notte dormii veramente bene!!!!
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