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l'occasione dovuta ad un guasto


di javecla
24.04.2016    |    22.790    |    6 9.6
"Terminiamo il prosecco mentre ci ricomponiamo..."



Venerdì pomeriggio, appena rientrati dalla Spagna, stiamo uscendo piano da garage dell'areoporto quando c'è qualcosa che non va, la Range non cambia, anzi non accelera, provo con il sequenziale ma niente da fare va piano praticamente al minimo.
Mentre Caterina rimane attonita in attesa di un mio "imprecare" che non tarda ad arrivare mi fermo appena fuori l'areoporto, nell'ultimo parcheggio. Fortuna vuole che ho con me il cavo ODB2, lo connetto al Pc e lancio il T4 "programma di gestione della Range" e verifico l'errore. Ne esce un codice senza descrizione e così telefono ad un appassionato di Range conosciuto in un Forum con cui siamo diventati amici condividendo a passione per queste auto.

- Ciao, scusa il disturbo di venerdì sera, ma sono in panne con l'auto e non conosco il significato del codice h2-c4 ........

ne esce una conversazione abbastanza lunga ed alla fine il respono è "la pompa non ha pressione"

altre mie imprecazioni arrivano a destare Caterina, che stava tranquilla seduta quasi assonnata.

- capito ed ora cosa facciamo? chiamo un taxi

- no no viene Federico a prenderci

- bhe almeno gli offriremo la cena

- è il minimo Caterina visto che viene con il carro atrezzi

- si ma a quest'ora dove la portiamo l'auto

- mi sono accordato di portarla da noi in fabbrica lui ha con se il pezzo di ricambio, sperando vada bene, e noi li abbiamo tutti gli atrezzi che ci servono

- che carino, sempre gentile Fede

Passa circa mezz'ora e arriva Federico con il suo Carro Rosso

Dopo i saluti di rito, la pacca sulla spalla a me ed i complimenti a Caterina carichiamo la Range e partiamo, siamo in tre seduti davanti, Caterina d'un colpo dopo averci sentito parlare e sentiti gli accordi se ne esce con una delle sue.

- Sentite perchè invece di andare in fabbrica non andiamo prima a mangiare e poi giocate con l'auto? io avrei un po' di fame.

Nulla in contrario così ci fermiamo nelle vicinanze di Scorzè a cenare.

Una cena abbastanza veloce nella quale comunque Caterina (visto che è da due mesi che siamo via per lavoro) si lascia andare un po' più del normale, non solo nelle battute ma anche negli atteggiamenti, capisco che ha voglia di ..... ma abbiamo programmato di andare via domani per il week end, capisco che rischia di saltare, ma in questo momento il mio pensiero è rivolto all'auto, e da quello che capisco anche Fede.

Terminata la cena arriviamo in fabbrica, scarichiamo prima Caterina che va in ufficio mentre noi due andiamo nell'officina, scarichiamo l'auto e ci mettiamo al lavoro.

Dopo mezz'ora Fede capisce che la membrana è rotta ma sfortunatamente quelle che ha portato Fede non sono della misura giusta. Attimo di delusione domani mattina dovrò andare in cerca del pezzo. vabbè succede. Chiudiamo la serranda e andiamo in ufficio, Caterina sta preparando un caffè

- allora sistemata?

- no no è la membrana ma Fede non ha quella giusta purtroppo

- peccato allora domani a casa

interviene Fede

- ma forse se chiamiamo Antonio forse lui ce l'ha che dici proviamo a chiamarlo

- vero Fede non ci avevo pensato

Chiamo così Antonio che mi da la dolce notizia, lui ha il pezzo che mi serve e si offre di portarcelo.

Sono contento, pure Caterina lo è, domani non si resta a casa.

Beviamo il caffè parliamo del più e del meno

- Senti Giovanni - dice Caterina - mi porti dentro la valigia rossa che mi cambio per cortesia

- ok

Mentre rientro dall'officina all'ufficio vedo due fari che si avvicinano al cancello, è Antonio

Apro il cancello e attendo per entrare che Antonio mi raggiunga.

Saluti di rito e neppure il tempo di lasciare giù la valigia rossa che noi tre si va in officina.

Ci mettiamo circa 40 minuti che il rombo della range risuona, un sorriso mi riempie il viso, Antonio e Federico sono contenti, io non so come ringraziarli, sono stati eccezionali

- ragazzi non ho parole, permettetemi di pagarvi per il disturbo

- non se ne parla - rispondono all'unisono tutti e due - forse non ricordi di quando ci hai aiutato tu, a cosa servono gli amici altrimenti.

- ok dai ho una buona bottiglia in ufficio andiamo a brindare.

appenda entrati in ufficio trovo già la bottiglia sul tavolo con i bicchieri, sento la voce di Caterina che è nell'altra stanza

- ho sentito il rombo della range ed ho capito che è sistemata e che avresti voluto festeggiare

- brava - dico io mentre stappo la bottiglia

- ed anche io ho voglia di festeggiare - ribatte mia moglie

mi giro e la vedo appoggiata alla porta del mio ufficio con addosso una vestaglietta nera tutta traforata, corta anzi cortissima, all'inguine autoreggenti e scarpe con un tacco vertiginoso.

I due mi guardano e poi guardano Caterina, restano con i bicchieri in mano in attesa che versi il vino, poi guardano lei che si avvicina

- brindiamo - dice

- e sia brindiamo - dico io mentre verso il prosecco

Loro due non muovono nemmeno il bicchiere, sono con gli occhi incollati a Caterina che con quella mise non nasconde nulla, i capezzolini si intravedono chiaramente, e pure il perizzoma che ci stà sotto, Caterina poi, si sposta passando tra noi, noto lo sguardo dei due che guardano i lato b.

Brindiamo, almeno il vino rilassa, ci sediamo e facciamo un secondo giro.

- scommetto che non hanno voluto nulla vero Giovanni

- macchè niente

- bhe allora se siete così generosi, perchè non controllate gratis anche la mia membrana - dice Caterina allargando le gambe e con due dista spostando il piccolo triangolo che copre la sua figa

lo sguardo attonito dei due si rivolge a me ed io annuendo con il viso indico con la mano in segno di consenso.

ancora un attimo di pausa poi Fede si avvicina a Caterina, si inginocchia tra le sue gambe e con le mani le massaggia le cosce cercando il perizzoma per toglierlo, lo raggiunge e lo sfila coadiuvato da Caterina, anche Antonio si avvicina e si siede al suo fianco e io mi posiziono dall'altra parte.

Fede prende sotto le cosce Caterina e la tira più verso il bordo del divano per leccarle meglio la figa, e lei per aiutarlo pone le gambe una sulle mie ginocchia l'altra sulle ginocchia di Antonio, e noi due (io e Antonio) le faccaimo scendere le spalline e ci dedichiamo ad un seno a testa.

Non passa molto che l'arretrato di Caterina si scarica sulla bocca di Federico accompagnato a sospiri e mugolii tipici di una donna che gode. Dopo l'ultimo spasmo alza il busto e si trova seduta con davanti agli occhi la patta gonfia di Federico che si era nel frattempo alzato, gli slaccia la cintura abbassa la cerniera e fa scendere in un sol colpo jeans e mutande liberando il cazzo in un attimo. Il cazzo di Federico sembra esplodere, finalmente libero dalla costrizione dei jeans, e si erge di fronte al viso di Caterina che senza batter ciglio, lo avvolge con le labbra iniziando un lento movimento su e giù mentre con le mani gli massaggia le palle.

In un paio di minuti il cazzo di Federico è teso e gonfio. Catrina di mette in ginocchio sul divano e mentre Federico inizia una stantufata in figa lei alternativamente succhia me e Antonio. Si ferma un attimo quando gode, lo capisco da come ansima e si morde il labbro, poi riprende a spompinarci.

Federico la pompa egregiamente, alterna stantufate decise a più lente e lunghe, le alterna abbassando il suo bacino così da prenderala da sotto e poi da sopra. Alla seconda goduta di mia moglie anche Federico è al limite, lei lo capisce e lo fa togliere. si alza, mi prende per mano e mi fa sedere sul divano con il bacino sul bordo, misale sopra e si infila il mio cazzo nella figa, poi fa segno a Federico di mettersi di fianco e con lo sguardo languido susurra ad Antonio di prenderla dietro.

Antonio si avvicina a mia moglie per ungerla con un po' di saliva ma Caterina lo ferma

- no non serve è pronto - e così dicendo prende le mie mani che erano sul suo seno e le porta sulle sue chiappe

- tienile aperte - mi dice - voglio sentirlo tutto, e tu Antonio non ti fermare

da sotto, mentre Caterina si è completamente impalata su di me, sento Antonio che sta forzando il culo di mia moglie e lei che spinge verso di lui lo incita a non fermarsi fino a che sento i coglioni di Antonio spattere sui miei a questo punto si gira per prendere in bocca quello di Federico

E' travolta dal piacere, capisco che sono più di due mesi che non facciamo le nostre uscite perchè impegnati con il lavoro, lei è come su un'altro pianeta. Gode a ripetizione. Antonio la stantufa dietro uscendo lentamente e spingendolo tutto d'un colpo tanto che in certi momenti a spingere dentro siamo contemoraneamente in due. poi si stacca da Federico si aggrappa al suo uccello con la mana e si abbandona in un orgasmo travolgente.
Ripresasi dall'amplesso fa sedere Antonio al mio fianco, si inginocchia per poterci spompinare e chiede a Federico di incularla. La cosa però non può durare molto lui è quasi al limite Fede avvisa che sta per venire

- riempimi il culo siiii riempimi tutta

Federico aumenta il ritmo poi si contraee tutto dentro di lei avvolgendola con i suoi fremiti, la sta riempiendo, questo provoca in Antonio la sborrata che Caterina naturalmente non si lascia sfuggire, i primi skizzi la colpiscono sulla guancia, gli altri sono preda della sua lingua. A quel punto anche io sono al limite e senza attendere che lei si stacchi da Antonio la prendo per i capelli e le infilo il mio in bocca costringendola a deglutire la mia sborrata.

Lei si alza va in bagno e torna porgendoci dei faccolettini umidificati. Mentre fa questo mi fa' l'occhiolino. Io non capisco. Poi si alza e va al bagno.

Terminiamo il prosecco mentre ci ricomponiamo. Federico si complimenta per Caterina e quasi si scusa per quello che è successo, io gli dico che noi giochiamo spesso così e gli racconto in breve che siamo seibizionisti e ci piace vivere il sesso in questo modo. Gli chiedo comunque che la cosa rimanga tra noi perchè noi di solito facciamo queste cose distanti da casa e dal posto di lavoro e che gli unici amici nostri, che loro conoscono sono Carla e Ivan, con i queli condividiamo le stesse passioni.

Saranno si e no passati dieci minuti che Catrina esce dal bagno, credo di vederla vestita normale invece ha la stessa mise di prima, e si è anche ritruccata.

- Caterina che intenzioni hai?

- bhe senti ho voglia di immortalare questo momento, prendi la macchina fotografica vorrei fare una foto così con loro sulla range, ti spiace, anzi vi spiace farmi compagnia?

- no no - rispondiamo tutti e tre

Così andiamo in officina, Io scatto delle foto mentre lei si avvicina alla saracinesca con i due a fianco che le palpano il culo, poi mentre lei si china per alzarla mostrandomi generosamente le terga (a differnza di prima non ha lo slip) poi apre il portellone posteriore (nella range il vetro sale e la parte inferiore scende). Poi fa abbassare i pantaloni ai due e si abbassa allargando le gambe e inizia un pompino alternato ai due, io continuo a fotografare. Antonio è il primo a tornare turgido, così Caterina si prona sull'auto allargantosi le terna e permettendo ad Antonio di fotterla, Federico è seduto sul pianale posteriore a gambe aperte e continua afarsi ciuccare l'uccello.

Io nel frattempo fotografo Caterina intenta a prenderlo alternativamente in culo ed in figa da Antonio entre succhia quello di feterico. quando vede che le sto fotografando il viso si ferma guardando la fotocamera, sposta i capelli per far vedere bene come lo succhia, e quanto mi sposto per fotografareil suo posteriore si apre le terga. Cazzo mi sembra una pornostar.

Poi i due si cambiano, e si va avanti così ancora per dieci minuti, mia moglie ha avuto orgasmi a ripetizione. quando i due non ce la fanno più le si stende sul pianale con la festa fuori e si fa sborrare sul viso e sulle tette, mentre io oramai al culmine le sborro in mezzo alle gambe con una sega.

- fotografami così

quando si alza tutta nuda con addosso solo le scarpe e la nostra sborra guarda la range ed esclama

- che tu ti rompa sempre non mi va, ma ogni tanto almeno fai finta che io ci guadagno una bella goduta.
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