Racconti Erotici > orge > officina
orge

officina


di Membro VIP di Annunci69.it lastchance
16.02.2007    |    36.959    |    11 9.2
"Ma anche dopo la doccia, mi sento il sangue ribollire, la patatina umida come mi capita di rado..."
Mi sono svegliata una mattina immersa nel caldo del mese di Luglio, sola in un letto troppo grande. Marco, mio marito da sette anni, come al solito è in viaggio per lavoro, e non tornerà che tra qualche giorno. Mi alzo, una doccia per smaltire il caldo della notte, e per raffreddare un poco i miei bollori di trentenne insoddisfatta. Ma anche dopo la doccia, mi sento il sangue ribollire, la patatina umida come mi capita di rado. Decido di fare un giro al vicino centro commerciale. Forse l’aria condizionata e un po’ di shopping mi aiuteranno a smorzare il desiderio che mi sale alla testa.
Mi vesto con una minigonna, sandali con il tacco e un top. Niente biancheria oggi, con il caldo che avvolge la città mi sembra un accessorio inutile, vuol dire che starò attenta a non mostrare le mie grazie con movimenti bruschi che facciano sollevare la gonna.
In auto tutto procede bene, fino in prossimità del centro commerciale, poi il motore comincia a singhiozzare, per fortuna c’è un’officina proprio vicino al centro. Parcheggio l’auto nelle immediate vicinanze ed entro. C’è da aspettare, i ragazzi dell’officina ed il titolare sono impegnati con altri clienti. Mi aggiro nell’atrio dell’ufficio.
Dopo un po’ comincio ad annoiarmi, non arriva nessuno. Mi guardo intorno, provo ad entrare in una delle porte. E’ il magazzino, solo scaffali con pezzi di ricambio. Sto’ per tornare indietro, quando vedo un grande calendario al muro, mi avvicino per guardarlo. E’un calendario da officina, uno dei quei calendari con le date in piccolo e grandi foto di… be’ la prima foto mostra una ragazza con due enormi tette (rifatte di sicuro!) che succhia un magnifico uccello, mentre un secondo ragazzo, ottimamente palestrato, la prende a pecorina. Mi viene da pensare che sembra una maialina allo spiedo. Ma intanto sento che l’immagine ha risvegliato la mia patatina, che ora è più umida di mezz’ora prima. Ora capisco da dove vengono le idee di Marco, che mentre facciamo l’amore, mi chiede se mi piacerebbe avere un altro uccello in bocca o nel culetto!
Mi guardo intorno, non vedo nessuno e non so resistere alla curiosità di sfogliare il calendario.
Le altre foto non sono da meno. In particolare rimango a bocca aperta davanti ad una ragazza, che già coperta di schizzi di sperma, si da’ un gran da fare con quattro ragazzi, tre che le riempiono ogni orifizio, e uno che attende menandosi un membro grande come non ne avevo mai visti.
Quello che mi sconcerta è la faccia beata della ragazza che sembra persa in un paradiso di piacere.
Mentre mi rendo conto di essere ormai fradicia tra le gambe, una voce mi dice: Bello he?
Mi volto e mi ritrovo davanti un pezzo di marcantonio da 90. Sono imbarazzatissima, e sicuramente rossa come un peperone. Cerco di balbettare qualcosa, il ragazzo mi chiede se sono venuta solo per vedere il calendario o se mi serve altro.
Faccio finta di non percepire un evidente doppio senso, e spiego della macchina. Andiamo a vederla insieme e lui mi chiede di salire e di provare ad accenderla. Mentre salgo, cerco di tenere la gonna al suo posto, ma sono quasi sicura che il ragazzo, che si è messo in posizione strategica, è riuscito ad avere più che una fugace visione della mia passera depilata e fradicia.
Comunque ascolta il motore che singhiozza, mi dice di aver identificato il problema e mi invita a lasciare le chiavi e a ripassare all’ora della chiusura per ritirare l’auto riparata, non prima di essersi rimesso in posizione per vedermi scendere dalla macchina.
Sono imbarazzata. Lascio le chiavi e non chiedo altro.
Raggiungo a piedi il cento commerciale. E passo la giornata tra un negozio e l’altro. La sera, carica di pacchetti raggiungo l’officina per ritirare l’auto. L’officina sembra deserta. La mia auto è parcheggiata davanti. E’ aperta. Scarico i pacchetti e poi mi avvio all’interno.
Non risponde nessuno. Nell’officina vera e propria le luci sono accese. Al muro vedo altri calendari simili a quello che ho visto al mattino. Questa volta non mi avvicino, ma le foto sono abbastanza grandi da attrarre la mia attenzione. E mi fanno bagnare esattamente come questa mattina.
Mentre mi giro arriva il ragazzo del mattino. Andiamo all’auto e si ripete la scena del mattino, con lui che mi spia sotto la gonna mentre salgo e scendo. Però la macchina funziona.
Rientriamo per saldare il conto. Mentro entriamo, gli altri operai già cambiati per tornare a casa, chiudono le saracinesche. Nell’ufficio cominciano i problemi. La cifra da pagare è altissima. Quando provo a pagare con la carta, scopro che ho già speso tutto al grande magazzino. Niente copertura. Non ho contanti.
Il ragazzo dice che in questo caso devo parlare con il titolare. Si allontana, e torna con il padrone.
Non so come fare. Vorrei chiedere una dilazione, ma mi vergogno. Ma il titolare mi viene incontro.
Più che incontro…, mi appoggia una mano sul sedere, e prima che io possa reagire, la fa scivolare tra le mie gambe sino a trovare la mia passera, ancora umida. Poi mentre mi palpa, mi propone di sostituire il pagamento con un po’ di ginnastica erotica. 8 rate, la prima stasera dopo la firma di un contrattino, e tutte in natura, se capisco cosa intende.
Capisco benissimo. Dovrei scopare lui,e forse anche il ragazzo per 8 volte. In alternativa posso tornare la settimana successiva con i soldi. (intanto l’auto la tengono loro). Io non voglio che Marco scopra che la sua Silvia a speso in un giorno tanto da scoprire la carta e non poter pagare la riparazione dell’auto. Andrebbe su tutte le furie. Accetto, forse anche perché è tutto il giorno che muoio di desiderio di essere scopata come si deve, e comunque ormai mi son fatta vedere e palpare no? Già mentre firmo il contratto, il ragazzo si cala i pantaloni, e mi infila senza tante cerimonie nella passera già lubrificata un uccello di tutto rispetto (sarà il doppio di quello di Marco!).
Il titolare si allontana con i contratto, ma quando ritorna non è solo. Ci sono altri 4 ragazzi. Evidentemente anche gli operai avranno diritto ad una fetta di maiala. Dopo pochi istanti mi ritrovo seminuda su una scrivania, con un uccello in bocca ed uno nella passera. Il top è su una sedia. La gonna e diventata una cintura arrotolata intorno alla vita. Intorno a me altri 4 cazzi turgidi. Di tutte le dimensioni, che cominciano ad alternarsi coscienziosamente tra la mia bocca e la mia passera.
Poi il titolare si sdraia sotto di me. Io mi calo su di lui, ormai priva di ogni ritegno. Mentre lo cavalco cercando di trarre il massimo piacere da questa esperienza, uno dei ragazzi comincia a percuotermi le natiche con dei sonori sculaccioni. Il bruciore invece di infastidirmi mi eccita ulteriormente, ed in un momento in cui la mia bocca rimane libera non so trattenermi e grido: “dai, maiali, cosa aspettate a farmi anche il culo, voglio sentirmi piena”. Finita la frase mi stupisco di me stessa, sono ancora vergine li’. Dopo due secondi però non lo sono più e comincio una serie di orgasmi come mai. Gli uccelli si alternano dentro di me e sembrano non finire.
Lavorare in officina deve essere sicuramente più salutare del lavoro di mio marito. Lui avrebbe finito con pochi colpi, mentre questi ragazzi mi stanno sbattendo in tutti i buchi e in tutte le posizioni da almeno un’ora e non danno cenni di stanchezza. Cominciano ad arrivare ondate di sperma, la maggior parte mi riempie direttamente lo stomaco, ma una discreta quantità mi arriva in faccia, tra i capelli rossi, sul seno.
Ma dopo la prima ondata ne arrivano altre. Questi ragazzi sono 6 satiri instancabili. Ad un certo punto, approfittando della mia totale perdita di controllo mi si infilano dentro tutti e sei insieme.
Io mi sento spaccare. Due nella passera, due nel culo e due in bocca. Per fortuna dura pochi minuti,e comunque mi produce un orgasmo incredibile,che attenua la tensione delle carni, Quasi non mi accorgo du stare ingoiando contemporaneamente la sborra eruttata dai due cazzi che ho in bocca.
Alla fine mi lasciano sul pavimento. E mentre cerco di riprender fiato, sento più getti caldi sulla mia pelle: mi stanno pisciando addosso tutti e sei, mentre mi dicono: “ grazie, sei una gran puttana. Per stasera siamo serviti, ricordati di tornare qui tra un mese a pagare la seconda rata”.
Dopo un po’ mi alzo. E’ rimasto solo il titolare, che mi guarda storto e mi dice: “Dovrei farti pulire tutto il casino che hai combinato, ma per stavolta me ne occuperò io, la prossima volta vedremo.
Mi allontano barcollante, probabilmente puzzo di orina e di sborra.
Metto dei sacchetti sul sedile della macchina per non sporcarlo, e mi allontano sperando di non avere contrattempi nel rientro a casa.
7 mesi dopo
Mi manca solo più una rata. Marco sinora non ha scoperto niente. Ma la mia vita sessuale è cambiata. All’inizio avevo pensato di non tornare più all’officina. Mi sono convinta a tornare quando ho ricevuto a casa una copia del contratto e un video che ritraeva una parte delle performance della prima sera, con la minaccia di inviarlo a mio marito. Ora di video ne ho sette. Li guardo quando sono sola e mio marito non c’è, mentre gioco con tre o quattro giocattolini che mi sono comprata nel frattempo. Mi pare che all’officina ci marcino. O hanno incrementato il numero degli operai, oppure stanno riscuotendo le mie rate anche clienti,amici e conoscenti. L’ultima volta mi pare di aver contato 17 uccelli diversi. Uno me lo ricordo bene perché era un nero con un attrezzo incredibile, credo che quando mi è venuto nella figa, il suo sperma si sia andato molto vicino a raggiungere le sborrate che mi avevano riempito lo stomaco passando dalla bocca! Ma non era mia intenzione protestare. Me la sono proprio goduta.
Certo se mi avessero pagata a performance l’auto me la sarei potuta comprare nuova. Ma in questo caso sarei una puttana. Io invece ormai lo faccio per divertimento.
Ho già qualche idea su cosa fare una volta saldate le rate. E in ogni caso penso che per la revisione dell’auto e meglio rivolgersi ad un’officina seria di cui io abbia già sperimentato le capacità e la qualità della prestazione.

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per officina:

Altri Racconti Erotici in orge:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni