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Prime Esperienze

Educazione sentimentale 2


di migratore
17.11.2014    |    13.580    |    0 9.4
"Per farla breve per alcuni giorni, il terzo e ultimo anno che eravamo assieme, e il primo mio di università, siamo rimasti alcuni giorni da soli a casa..."
EDUCAZIONE SENTIMENTALE Parte 2
La scuola è finita e sono stato promosso all’ultima classe con una media quasi dell’otto. Torno a casa a metà pomeriggio: Angela è sola in casa e sta preparando la cena. La abbraccio da dietro mettendole le mani sulle tette e sento che manca il reggiseno.
“E’ caldo” .
“E allora ti sei tolta anche le mutandine?” le alzo il grembiule e infilo tra le chiappe il cazzo duro.
“ No di certo, con te la prudenza non è mai troppa” sorride, ma intanto si gira e mi bacia.
“Angela” le dico “adesso il bacio va fatto bene”. E le infilo la lingua in bocca e comincio a cercare la sua. Dopo un minuto lo fa meglio di me e me la risucchia fino a farmi male. Intanto io insisto con il cazzo tra le cosce e lei ironica:
”H fatto bene a tenere le mutandine”.
“Vuol dire che non ti fidi di me?”
“Forse sì, ma l’uomo è bugiardo, adesso lasciami lavorare che tra poco tornano i tuoi.” Altro bacio e un arrivederci alla notte.
Alle dieci e mezzo entro da Lei, la bacio e lei mi chiede:
“Cosa altro mi insegni?”
“Impariamo a fare bene il 69”
Presa la posizione dell’ultima volta, lei comincia a succhiare aspirare leccare il cazzo, io lo stesso con la sua figa e il suo folto cespuglio che ogni tanto morsico e tiro con i denti.
“ Ahi, varda che ti morsico questo affare che diventa sempre più grosso…” Ogni tanto mi dava effettivamente un piccolo morso che mi faceva piacere per evitare una esplosione prematura.
“Prova a ficcarlo in gola fino in fondo…..” le dicevo e lei lo afferrava con un pugno e se lo spingeva dentro mentre io cominciavo a far su e giù nella sua gola.
“ Ti te me fe diventar mata” mi dice mentre le titillavo il clitoride con la lingua e lo aspiravo con le labbra.
A un certo punto cominciò ad agitarsi e sentii che la fica produceva un succo con un sapore dolciastro e un buon odore, e cominciai a succhiarlo…. Angela mugugnò disse mezze parole incomprensibili in dialetto, diede due tre colpi con il bacino e alzando le ginocchia poi si fermò di colpo borbottando. Eravamo in un bagno di sudore, io mi lasciai andare e le dissi:
“Prova a mandarlo giù se non ti fa schifo, non è velenoso…” Feci una sborrata da primo della classe e lei non disse nulla. Mi staccai, mi girai e la guardai, lei stava inghiottendo e rimaneva un po’di sperma sul mento. Lo presi con una mano e le chiesi
“Com’è?”
“Uno schifo” mi rispose prendendosi e inghiottendo anche quello che avevo sulla mano. Poi per una buona ora per festeggiare la mia promozione stemmo a giocare io con le tette lei con il cazzo e ci lasciammo prima di addormentarci.

Il giorno dopo, genitori e fratello sono andati a scegliere l’albergo in montagna, noi ci ritroviamo tristi soli soletti a mangiare un boccone in cucina alle 13.
“Angela cosa dici di un sonnellino sul mio letto che è più largo’”.
Mi guarda e non parla, la aiuto a rassettare e ne approfitto per palparle il culetto che mi piace tanto…..
”Oh Oh, non ci sono le mutandine!!?”
“Le ho lavate, è umido e non si asciugano”.
“Che schifo” dico io, la prendo per mano e la porto in camera, per prudenza ho lasciato la chiave sulla porta di casa all’interno, non si sa mai…
“Cosa mi fai fare?” con un sospiro
“Nulla che non ti possa piacere, anzi una cosa nuovissima per tutti e due e non ti tocco davanti, ma dietro dove hai una cosa bellissima….”
“Cosa dici di cosa parli?”….
“Sai che una delle cose che piacciono di più è il sesso anale”?
“Cossa seo?”
“ Non ti tocco la figa né con le mani né con questo tuo amico e tu lascia fare a me e non te ne pentirai, non ti è piaciuto in bocca e le leccate di fica? Adesso vedrai che questo è meglio, ma devi fare quello che ti dico”.
“Madre santa sto matto se le inventa tutte”.
Comincio con una serie di lingua contro lingua che ci fa eccitare tutti e due: sono come un polipo e pur rispettando i patti raggiungo ogni altra zona del suo corpo cosce interne comprese mentre lei è monotonamente ma molto piacevolmente attaccata in ogni modo, ma non con la figa, al mio cazzo.
Quando siamo riscaldati e sudati tutti e due le dico di darmi la mano per mostrarle cosa deve fare lei perché io non posso. E le conduco un suo dito dentro la fica.
“Cossa feto?”
“No cosa faccio, ma cosa fai tu: ti accarezzi qui su con due dita, non lo hai mai fatto?”
Arrossisce, ma ammette “ Qualche volta, ti si un diavolo tentatore…..”
“ Beh adesso lo fai mentre io ti faccio sentire il mio cazzo da un'altra parte”.
Sta zitta e mi guarda perplessa ma, piegata in avanti con una mano sotto la pancia comincia a masturbarsi, mentre io le lecco il culo dove infilo prima la lingua poi un dito che le fa fare un salto di sorpresa.
“Non preoccuparti e usa le tue mani nella fica” e comincio a ungerle il culo con una pomata emolliente per emorroidi che ho trovato tra i medicinali (andrà bene?).
Mi chiede cosa faccio, io la bacio e le strizzo i capezzoli dicendole che ho messo un po’ di vaselina per entrare meglio.
“Entrar nel culo, Gesumaria”.
“Se non ti piace dimmelo e mi fermo” intanto procedo con una due dita e poi con tre piano ruotandole, Angela mugugna ma si sta sollazzando con il clitoride, bando agli indugi, spingo il cazzo che mi pare più grosso del solito e entro 3-4 cm, lei fa dei gemiti, e io scivolo dentro il suo culo vergine muscoloso sodo che sculaccio con voluttà mentre lo stantuffo.
“Carlo lo sento” forse è la prima volta che mi chiama per nome
“E ti piace?”
“Mi piace il tuo cazzo” e continua a infilarsi dita e mani nella figa.
“Angela adesso sborro dentro di Te”.
Lei continua a eccitarsi con la fica e io eiaculo dentro.
“Sento caldo dentro”.
“E’ il mio sperma incazzato perché non lo fai entrare in figa “.
“Che schifo”.
La bacio ed esco, sono sudato al massimo e mi fermo su un gomito sul materasso a guardare lo sperma che sta uscendo lentamente dal culo di Angela. Lei ha una mano sulla fica, una sui resti del mio cazzo, ma guarda cosa esce da lei…
“Che schifo” dice “te me ghè brusà il culo”.
“Allora mi pare giusto darti da bere qualcosa di fresco”.
Mi chino sotto il suo buchetto e comincio a leccare lo sperma che esce, a risucchiarlo e poi man mano mi avvicino alla sua bocca e dolcemente glielo passo con un bacio appassionato, è sbalordita.
“Ti se mato, però sto sugo me piase”.
“Per questo te lo passo perché non vada perso, sarebbe uno schifo vero?”
Mi guarda fisso, arrossisce e mentre mi chino per un altro recupero emette un peto che accompagna un flusso abbondante di sperma.
“ Ottimo” le dico, montami con il culo sulla faccia e aspetta un momento.
Si accovaccia obbediente, le schiaccio con le mani leggermente la pancia e il flusso mi riempie la bocca.
Mi alzo in piedi, l’aiuto ad alzarsi e la abbraccio stretta sentendo le tette schiacciate sul mio petto e cercando invece di evitare un contatto forte tra cazzo e figa nella zona interdetta. Le passo in bocca una bella quantità di latte che ingoia mentre mi stringe con forza la schiena con le sue braccia allacciate.
“Sta fermo, toso che fasso mi” mi lecca il mento e il viso, poi con una mano va sotto il mio naso prende un filo bianco me lo mostra e se lo infila in bocca.
“Sta bon” e scende lentamente con la lingua sostenendomi in piedi con le braccia leccando petto, pancia e ….il cazzo. Prima lo lecca tutto attorno, poi lo scappella e lo lecca attentamente e comincia a succhiarlo. La mia erezione è veloce.
“ Varda che me toca far per salvare la figa, che schifo!” succhia pompa lecca stringe morsica solletica le palle e dalla riserva esce ancora una eruzione di latte che beve direttamente alla fonte.
“El to casso me piase” e avrei voluto vedere…..
Dopo 5 minuti di tregua e di carezze mi pare equo mettermi in posizione afferrandole i piedi e cominciando con la lingua ad accarezzarle la fica e a titillarle il clitoride dolcemente mentre lei ha ovviamente ricominciato a menare il mio cazzo che riposava sul suo viso e mi sta già facendo rinascere l’erezione. Mi dice: “adesso te lo magno ” e lo munge letteralmente con mano e bocca e denti facendomi venire in 5 minuti e, girandomi con la testa, mentre lei dice”tasi e ciuccia”, vedo che sta inghiottendo tutto.
“Ti sta fermo” e ricomincia a aspirarmi, questa volta impiego di più per l’erezione, ma le leccate che mi dà sulle palle e verso il culo mi fanno fare un poker non di assi ma molto piacevole.
Mentre per riposarci ci tocchiamo (quasi) dappertutto le chiedo come va con Francesco (il suo amore). Mi guarda fissa e fa una smorfia,
“non usa le mani, qualche bacio, ma a te cosa te interessa”?

“Senti un po’ non preferisci che si dia da fare con questo” e le indico il cazzo “o aspetti di vedere se funziona solo dopo il matrimonio? Sai che fregatura se non funziona”
Mi risponde che ci ha pensato, ne ha parlato con sua madre che le ha consigliato di fargli dare una mossa, ma di non farsi ingravidare…...
“Capperi e cosa aspetti?”
Siamo andati avanti tre anni, e mai ricordo una donna più attaccata al cazzo. Nel caso per fortuna il mio.
Per farla breve per alcuni giorni, il terzo e ultimo anno che eravamo assieme, e il primo mio di università, siamo rimasti alcuni giorni da soli a casa perché erano tutti al mare ed io avevo un esame in post appello. Credeteci o no è accaduto: in una notte tra inculate pompini e lavori vari con le mani e con i piedi mi ha fatto sborrare sette volte e non so quante volte sia venuta Angela tra le mie leccate e le sue lavorazioni di mano. Il giorno dopo non sono riuscito ad aprire libro…ma l’esame è andato bene…Non preoccupatevi per il calcio: mi dispiace ancora, ma non ce la facevo a far bene assieme anche l’università fuori sede…….
Qualche volta l’ho anche accompagnata a casa in auto e per strada mi ha fatto ottimi pompini, ho conosciuto Francesco, bravo il suo ragazzo, ma forse più ingenuo e imbranato di me, sono stato invitato al matrimonio, ci sono stato e ho pure baciato la sposa….
continua

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