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Prime Esperienze

Elena (la mia prima volta)


di Alex_Prime
08.02.2016    |    12.935    |    10 9.5
"Mio padre non me lo perdonò mai, dando a me la colpa della sua perdita..."
Mi chiamo Alex e questa è la storia della mia vita...
Mia madre morì dandomi alla luce. Mio padre non me lo perdonò mai, dando a me la colpa della sua perdita. Lui era camionista e viaggiava spesso all'estero stando lontano da casa anche per 2-3 settimane. Io sono stato cresciuto in prevalenza dai miei nonni paterni.
All'età di 10 anni la mia vita cambiò per sempre. Ricordo come fosse ieri :era inizio maggio, fuori faceva un caldo tremendo,mio padre entrò in casa dei miei nonni e disse: ''Alex,ti vorrei fare conoscere qualcuno'' si girò,aprì la porta e lo sentii chiamare:''Elena vieni''. Io mi alzai, curioso di vedere chi fosse. Salendo le scale entrò dentro casa una donna che definire bella era riduttivo : alta,capelli lunghi biondi raccolti in una coda molto ben curata, begli occhi verdi e labbra grandi estremamente sensuali .Vestiva un paio di pantaloni bianchi che mettevano in evidenza il suo bel culetto,una maglietta anch'essa bianca senza reggiseno attraverso la quale si intravedevano i capezzoli e il seno non grande, ma molto sodo. Mi diede la mano e con l'altra mi fece due carezze sulla testa dicendomi:
''Ciao,sono Elena,ho sentito tante cose su di te'' e appoggiò le sue labbra sulla mia guancia. Penso che quello sia stato il mio primo orgasmo perché sentii un calore in tutto il mio corpo e anche se avevo solo 10 anni sentii che laggiù qualcosa diventava sempre più duro. Mio papà sposò Elena e lei venne ad abitare con noi. Lui continuava ad andare in giro per l'Europa, però qualcosa nella mia vita era cambiato: adesso rimanevo a casa con Elena. Il tempo passava e io e lei cominciammo ad essere sempre più amici,confidenti,legati.
Incominciai a spiarla di nascosto mentre faceva la doccia, amavo vedere come con le sue mani graziose si toccava il corpo, il seno, i capezzoli che diventavano sempre duri sotto le carezze della sua mano, la fica, sempre depilata con una striscia sottile di peli che mi faceva sempre voglia, sentivo sempre desiderio, voglia, passione nei suoi confronti,quando la spiavo diventavo sempre duro. Una sera aspettai che lei finisse di fare la doccia, entrai e rubai un paio di sue mutande dalla lavatrice, andai nella mia stanza e mi masturbai pensando a lei. Assaporai i suoi umori che erano rimasti sulle mutande, il mio cazzo divenne sempre più grande. Mentre con la mano lo prendevo con gentilezza e lo toccavo piano, leccavo le sue mutande, sentendo il suo gusto di donna, la mia mano incominciò a muoversi sempre più veloce e il mio cazzo divenne sempre più duro, fino a quando non sentii il calore del mio sperma sulla pancia e il mio corpo cominciò a tremare e fui travolto da un enorme benessere, come se stessi volando. Da quella sera, ogni volta che faceva la doccia, io facevo la stessa cosa.

Avevo 14 anni ero un rugbista,facevo questo sport da quando avevo 8 anni,il mio corpo era più grande rispetto alla mia età, anche per questo giocavo con l'under 17. Ricordo come fosse ieri: era il 3 giugno, stavamo tornando dopo una partita fuori casa, l'ultima partita di quell'anno e al ritorno a casa sul pullman tutti i miei compagni facevano piani per quella sera. Loro erano più grandi di me,16-17 anni, quasi tutti avevano incominciato la loro vita sessuale e tutti parlavano di fica,di sesso,di cosa avrebbero fatto quella sera; le solite discussioni che si fanno tra maschi quando l'aria è piena di testosterone. Queste discussioni mi avevano eccitato parecchio e non vedevo l'ora di arrivare a casa e prendere un bel paio di mutande sporche con gli umori di Elena e farmi una bella sega. Mentre pensavo a questo mi addormentai e mi sono svegliai una volta arrivati a casa. Ormai era quasi sera, erano le 18:00 e quando arrivai a casa lei mi aspettava come sempre. Era vestita con dei pantaloncini rosa cortissimi, rigorosamente senza mutande, che facevano intuire la sua bella figa con le labbra grandi e grosse, una maglietta azzurra senza reggiseno. Nello stringermi tra le braccia per baciarmi sentii sul mio corpo i suoi capezzoli duri, grandi, belli; sentii le sue labbra sulla mia faccia, non riuscii a trattenermi e il mio cazzo esplose in un'erezione istantanea che premeva sulla sua coscia, lei se ne accorse, mi guardò negli occhi poi i pantaloncini e mi disse:
''Qualcuno è molto felice di rivedermi'' ridendo maliziosamente .Quella sera a tavola eravamo più silenziosi del solito,lei a un certo punto mi disse:
''Alex, non ti devi vergognare per l'episodio di prima , è normale, stai diventando un uomo, incominci ad avere stimoli,desideri,bisogni'' , la guardai fissa e non risposi niente. Finalmente la cena finì, non vedevo l'ora, dopo una bella doccia, di andarmene nella mia stanza a farmi la sega a cui avevo pensato tutto il giorno, andai alla lavatrice e,delusione completa: nessun paio di mutande!Non era mai accaduto! Molto amareggiato andai nella mia stanza. Mio padre da quando ero piccolo mi aveva sempre vietato di mangiare il cioccolato perché diceva che faceva male, però Elena e io avevamo un piccolo segreto: ogni sera mi lasciava un cioccolatino sotto il cuscino, così io lo mangiavo prima di dormire! Arrivato a letto, d'istinto misi la mano sotto il cuscino per prendere il cioccolatino e, sorpresa! Invece del cioccolatino, trovai un bel paio di mutande di Elena! La sorpresa, mista all'imbarazzo, mi eccitò tantissimo ed ebbi un'altra erezione istantanea,allora portai le mutande sulla faccia, erano bagnate, sentii l'odore di fica, ciò significava che Elena sapeva del mio masturbarmi con le sue mutande e me le aveva lasciate apposta sotto al cuscino, bagnate. Ero sempre più eccitato, mi misi nudo sul letto e la mia mano scese sul mio cazzo che era duro,grosso,felice del mio tocco, misi le mutande sulla mia bocca e incominciai a leccarle, provai un'emozione mai sentita prima,ero estremamente eccitato,la mia mano incominciò ad aumentare il ritmo, il mio respiro incominciò ad essere pesante. In tutto quel silenzio sentii la porta aprirsi,mi spaventai, però non mi fermai, continuai, la porta era aperta di poco, nel corridoio la luce era spenta,non vedevo Elena,ma sapevo che era lì,sentivo il suo sguardo su di me,mi eccitai ancora di più. Nel buio sentii il suo respiro pesante,i suoi gemiti trattenuti,si toccava anche lei,sentii la sua voce:
''Alex, vuoi compagnia?''. Io, con voce tremante, risposi che era tutto ciò che desideravo in quel momento. La porta si spalancò e vidi lei entrare completamente nuda,si avvicinò piano e si mise vicino a me. Ci guardavamo negli occhi e ci toccavamo,sentivo i suoi gemiti,il suo respiro,il suo profumo,si mordeva le labbra in un modo molto sensuale:
''Voglio leccarti le dita'' le dissi e lei ,con un movimento lento, mi portò la sua mano sulle labbra,mi toccò leggermente le labbra, io aprii la bocca, incominciai a leccarle le dita, sentivo il suo gusto di donna nella mia bocca,lei incominciò a toccarsi con l'altra mano la fica,i suoi respiri e i suoi gemiti aumentavano :
''Non vuoi gustare la mia fica invece che le mie dita?'' la guardai negli occhi e senza dire niente scesi con la testa in mezzo alle sue gambe, era la mia prima volta con una donna, allora non sapevo bene cosa fare, ma lei con le sue mani e le sue dita mi guidava in tutto quello che dovevo fare:
''Devi fare piano Alex, leccare la fica non è una gara di velocità'',sentivo sempre più i suoi umori dentro la mia bocca,mi piaceva questo gusto:
''Insisti sul clitoride,leccalo lentamente,succhialo e mettimi due dita dentro, piano '',mi sussurrò,incominciai a fare come mi disse lei mentre con le mani si toccava i seni, si stuzzicava i capezzoli con le dita,i suoi gemiti aumentavano,il suo respiro era più veloce :
''Alex, vengo,non ti fermare,continua così'', la sentii tremare, le sue mani tenevano la mia testa con forza in mezzo alle sue cosce e il suo orgasmo potente,intenso,rumoroso continuò per un paio di secondi a farla sussultare mentre mi stringeva forte tra le gambe, poi mi disse:
''Sei una meraviglia! Vieni,adesso è il tuo turno!'',venne su di me e mi baciò sulle labbra, sentii la sua lingua dentro la mia bocca, la sua mano giocava con i miei capezzoli ,sentii come un vuoto nello stomaco ,come un'emozione forte, la sua mano scese e si fermò sul mio cazzo, lo strinse con delicatezza e incominciò a muoversi su e giù,alzò la testa e guardandomi negli occhi lo strinse un po'più forte nella mano aumentando il ritmo:
''Sai che sei messo bene qua giù?'' e mi fece un sorriso malizioso mordendosi il labbro,mi sussurrò nell'orecchio :''Voglio sentirlo in bocca'',scese e sentii la sua lingua sulla mia cappella, lo leccò,lo baciò, lo morse e all'improvviso lo sentii tutto dentro la sua bocca ; si fermò e lo tenne lì, sentii il calore della sua bocca,sentii la sua gola, ero eccitato, aumentò il ritmo, i miei gemiti aumentarono anch'essi: ''Vengo''le dissi. Lei prese la cappella tra le sue labbra e continuò a segarmi più velocemente, esplosi tutto il mio sperma dentro la sua bocca ,non fece cadere neanche una goccia ,si alzò,mi guardò negli occhi e mi baciò. Sentii il gusto del mio sperma nella mia bocca e ,invece, di farmi schifo mi piacque,era come condividere con me il suo piacere,mi baciò e mi disse:
''Ci divertiremo un sacco,però deve essere come il cioccolato,il nostro piccolo segreto''mi abbracciò e ci addormentammo cosi....
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