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Prime Esperienze

L'apparenza inganna: storia di una serata piena di nuove scoperte


di SebiBello
20.06.2015    |    11.161    |    3 9.7
"Peccato che il suo piano fosse estremamente più sexy e invitante  Tutti sanno che le donne, più degli uomini, perdono le proprie inibizioni con..."
Questa è la storia di come per la prima volta mi sia reso conto di quanto pure la masturbazione femminile sia diffusa, nonché del miglio car sex della mia vita. Tutto nasce una sera di settembre di un paio di anni fa. Era il classico “semiversario” con la ragazza con cui uscivo in quel periodo, una di quelle assurde ricorrenze che vengono festeggiate tanto per rompere la monotonia e rendere speciale una sera che in realtà è uguale a tante altre. Ma quella sera mi sentivo ispirato e, complici foto provocanti e promesse piccanti della ragazza avevo preparato un piano “speciale”. Peccato che il suo piano fosse estremamente più sexy e invitante  Tutti sanno che le donne, più degli uomini, perdono le proprie inibizioni con l’alcool. Ma lei era qualcosa di unico. Al secondo drink iniziava a parlarti sporco all’orecchio, al terzo a toccarti il pacco con il piede da sotto il tavolo, al quarto…beh ora vi racconto. Saranno state le undici e dopo una cena in una trattoria tipica della zona, molto carina e in ai tempi, e un giro per i locali del piccolo paese in cui viveva, salimmo in macchina per spostarci verso la città. La mia idea era portarla in uno di quei locali dalla composizione più eterogenea possibile perché, lo ammetto, l’idea era quella di indurla, grazie al giusto tasso alcolemico, a un gioco con qualche altra ragazza. In realtà appena saliti in macchina si slacciò la cintura e iniziò a baciarmi l’incavo tra la spalla e il collo, facendosi strada piano a piano con le mani fin sotto la cintura. Con scarsa convinzione tentavo di fingere di non apprezzare mentre cambiare le marce diventava sempre più complicato con tutto il suo peso sul braccio. Piano a piano i baci diventarono morsi e le mani sempre più bramose, la classica situazione in cui pare di sentire l’odore della sua eccitazione dell’aria. Quando mi aprì la patta azzardai:
“Ehi piccola non vuoi vedere il resto della serata?” Ma ovviamente io stesso non volevo. E neppure lei. Tempo venti secondi e sentivo già la sua lingua scorrere su e giù sul mio membro che non aspettava altro. Guidare diventava sempre più problematico così mi avviai verso una stradina nascosta di mia conoscenza mentre lei iniziava a succhiare come mai aveva fatto mentre con le dita si prendeva cura anche dei testicoli. Ormai era troppo, parcheggiai alla veloce sul ciglio di questa stradina di campagna e in un attimo ero spora di lei. Indossava un tubino nero che ne esaltava i fianchi e le gambe mozzafiato sebbene evidenziasse pure il suo piccolo difetto ovvero la quasi totale assenza di seno. Ma in questa situazione sono sicuro nessuno ci farebbe caso. Ci baciavamo avidamente sul sedile del passeggero inclinato mentre con una mano le sfilavo il vestito piano a piano. Sorpresa: niente mutandine! Ormai ero in fiamme ma amo far aspettare le donne fin quando quasi non resistono e si sforzano per essere penetrate. Mi risulta molto appagante. Quindi infilai due dita nella sua passera che era incredibilmente bagnata considerato che ancora non l’avevo toccata! Iniziai quindi a giocare con l’altra mano con il clitoride mentre le due dita diventarono tre e iniziarono ad aumentare la velocità. Venne così presto e così forte da stupirmi ed eccitarmi allo stesso tempo. Volevo entrare in lei come nulla al mondo, sentire le sue cosce sul mio bacino e sentirla stringermi con le ginocchia, come se non volesse nient’altro al mondo che me tra le sue gambe. Ma prima dovevo finire l’opera. Così mi inginocchiai nel poco spazio tra i sedili mentre lei si girava verso di me spalancando le gambe. Iniziai a stimolarla con la lingua mentre con le dita ricominciavo ad andare dentro e fuori. Sentivo il suo piacere crescere nuovamente mentre con la schiena inarcata verso l’altro mi stringeva i capelli, gemendo sempre più forte e implorando di continuare. Non passò molto che venne di nuovo. Due orgasmi in meno di 10 minuti di preliminari, probabilmente un record! Comunque ormai era al limite e così mi spostai sul sedile di dietro per prendere il preservativo dalla giacca, lo indossai e quando mi girai…rimasi a bocca aperta. Lei era sdraiata a pancia in su’ con un dildo nella mano destra che se lo faceva passare sull’inguine bramosamente. Con l’altra mano iniziò a farmi una sega e sembrava che le due mani si muovessero con lo stesso ritmo, sempre più rapido, una sul mio cazzo e l’altra attorno al dildo che ora entrava quasi interamente dentro di lei. Sapeva che amavo vederla toccarsi ma questo era qualcosa che andava oltre, soprattutto per una ragazza acqua e sapone, almeno all’apparenza, come lei. Non so per quanto rimasi paralizzato in questa fantastica posizione ma poi mi accorsi che rischiavo di “fare una brutta figura” e non concludere, così aprì la portiera e la misi a pecora sul sedile alla destra del guidatore. La sua passera non oppose alcuna resistenza e in un attimo fui dentro fino in fondo, con un suo piccolo gemito di dolore/piacere per la fretta del movimento. Prima che iniziassi a spingere mi accorsi che già lei muoveva il bacino avanti e indietro mentre con una mano si toccava, circondando con due dita il mio uccello che entrava sempre di più. Dopo essermi goduto per un po’ la sensazione iniziai a spingere io, sempre di più, mente con le mani le allargavo le chiappe per sentirla stringersi attorno al mio cazzo. Dopo qualche minuto mi accorsi che qualcosa di duro mi sfiorava appena sotto la sua passera, pensai che fosse un pezzo di sedile ma subito mi accorsi che era il suo giochino erotico! Stava tentando di fare entrare anche quello nella sua vagina! Ora, non posso vantarmi di essere Rocco, ma se guardate il mio profilo potete vedere che le dimensioni sono quantomeno nella media, probabilmente un po’ superiori. Quello che stava facendo mi sembrava allora quasi impossibile ma la sotto la situazione era così lubrificata che bastarono qualche spinta. Devo dire che il contatto con un oggetto duro nella vagina è una sensazione estremamente particolare ma la cosa più eccittante era l’effetto che faceva a lei. Urlava. Letteralmente. Non riusciva a trattenersi in alcun modo, mi incitava sempre di più e mi invitava a dirle cose sporche su quanto mi piacesse vederla con due cazzi (uno era di gomma ma non facciamo tanto i sottili) nella figa. Io ero eccitato come non mai ma prima di venire volevo provare un’ultima cosa. Nel 2013 ormai penso che le ragazze provassero l’anale quasi prima di diventare maggiorenni, io stesso l’avevo provato con la mia “fidanzatina” del liceo. Ma questa ragazza era così timida nella “vita di tutti i giorni” che non mi era mai passato nella testa di chiederlo! Così approfittando della sua eccitazione più totale lo tirai fuori e lo appoggiai “sull’altro buco”. Non sentendo resistenza o proteste iniziai a spingere. Agii molto lentamente ma lo infilai tutto, fino in fondo, fermandomi alla fine con il membro dentro per la sua totalità. Lei non sapeva più che dire, gemeva sempre più mischiando frasi del tipo:
“Fai piano”, “Spingi…”, “Mi sento aperta come non mai…”, “Mettilo dentro tutto”
Nel mentre sentivo il dildo che continuava a uscire ed entrare dalla sua vagina mentre gioccioline dorate mi colpivano l’inguine e scendevano sulle cosce. Era fantastico, mi sembrava di essere in un filmino hard. Dopo un po’ non riuscii più a resistere e dopo averlo tirato fuori e liberato del preservativo le venni sulla schiena mentre ancora lei gemeva. Ci volle un po’ per riprenderci, tra una cosa e l’altra era passata, non so come, più di un’ora, e ne approfittai per farle quelle domande alle quali mai avrebbe risposto la mattina dopo. Mi rivelò, respirando affannosamente, che il dildo glielo avevano regalato per il diciottesimo compleanno anche se aveva iniziato a masturbarsi molto prima. Mi disse pure che lo faceva tutt’ora spesso e che sebbene nessuna parlasse era abbastanza sicura che la masturbazione femminile era diffusissima.
“Per noi è quasi più facile che per voi…”.Concluse.
Così in una sera provai cose che mai avevo provato, e mai provai con quella ragazze, e ottenni informazioni preziose su masturbazione femminile, relazione tra alcool e promesse intriganti e quanto l’apparenza inganni! Per alcuni di voi sembrerà una storia poco trasgressiva ma, oggettivamente, pagherei quasi per rifarla stasera stessa!
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